"Lavoro stabile, sicuro e dignitoso" Papa Ratzinger contro il precariato

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vanni-merlin
00giovedì 18 ottobre 2007 17:32
Messaggio del Pontefice all'apertura della Settimana sociale: senza occupazione sicura società in pericolo
Il presidente della Cei Bagnasco torna sul caso Eluana: "La vita è un bene indisponibile, perché dono di Dio"

"Lavoro stabile, sicuro e dignitoso" Papa Ratzinger contro il precariato



PISTOIA - Il lavoro è collocabile tra le "emergenze etiche e sociali", "in grado di minare la stabilità della società e di compromettere seriamente il suo futuro". Lo afferma il Papa nel messaggio alla Settimana sociale della Cei, denunciando come la "precarietà del lavoro" non permetta ai giovani di costruire una famiglia e come "lo sviluppo autentico e completo della società risulta seriamente compromesso". Nel suo messaggio Benedetto XVI ha ricordato anche come secondo la Chiesa il "rispetto della vita umana e l'attenzione da prestare alle esigenze della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna" non sono "valori e principi solo cattolici, ma valori umani comuni da difendere e tutelare, come la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato".

Sul tema del lavoro, parlando all'inaugurazione della Settimana sociale in corso a Pistoia, è intervenuto oggi anche il presidente della Cei Angelo Bagnasco, ricordando che la Chiesa italiana ribadisce il diritto al "lavoro stabile, sicuro e dignitoso". "Senza questo elemento del lavoro stabile, sicuro e dignitoso - ha aggiunto - diventa difficile parlare di bene comune". Alla domanda su cosa la Chiesa si aspetti da questa Settimana, l'arcivescovo di Genova ha risposto che ci si attende "il rilancio della passione politica, che i cattolici si prendano cura del bene comune, come insegna la dottrina sociale." "Hanno sempre dato il meglio - ha aggiunto - e ci auguriamo che continuino a farlo".

Il presidente della Conferenza episcopale italiana ha affrontato anche il tema dell'eutanasia, tornato di stringente attualità dopo la sentenza della Cassazione sulla vicenda di Eluana Englaro. La vita, ha spiegato Bagnasco ribadendo la posizione già espressa dal Vaticano, è un bene indisponibile che secondo la Chiesa va sempre custodita e difesa. "Dobbiamo essere tutti quanti stimolati - ha osservato - ad una riflessione sempre più puntuale e concreta su questo grande tema della vita che comporta anche il tema del morire".

"La vita - ha aggiunto - è un bene assolutamente indisponibile, perché dono di Dio ma anche sul piano solamente di ragione questa è una realtà evidente e la Chiesa come è noto riconosce questo diritto, il diritto alla vita, che deve essere sempre assolutamente custodito e difeso da qualunque attacco come l'eutanasia, sia esso palese o sia esso portato in modo surrettizio".


(18 ottobre 2007)


da: www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/bagnasco-lavoro/bagnasco-lavoro/bagnasco-lav...

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