[RPG 1] Buoni propositi

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Gabryk
00martedì 28 ottobre 2003 21:24
La stanza è illuminata solo dalle candele sul tavolo, la luce fioca rischiara solo i riuniti immergendoli in un ambrato alone evanescente. L'eco di una possente voce echeggia per l'ampio salone, "La ragazza è in pericolo!", una seconda voce più insicura risponde con tono malfermo "Cosa ve lo fa pensare sir? Perchè temete così tanto per la sorte di una comune contadinotta?", "COMUNE CONTADINOTTA?" il boato della frase rimbomba come un'esplosione, "Non è una comune contadinotta! Oggi sono stato informato di qualcosa di spiacevole, sembra che altri siano interessati a lei, dobbiamo impedire che la prendano".
Qualche istante di silenzio, un globo luminoso viene posato sul tavolo, in mezzo ai presenti, "Guardate quale sarà il futuro di queste terre se non interverremo!"

Scene cruente di morte e di sangue, conflitti interminabili che segnano le Terre di Korin fino a spaccarle, cadaveri mutilati orribilmente e bambini agonizzanti che implorano pietà, la rossa nebbia dell'odio che ricopre tutto...

"Avete ragione maestro, non possiamo permettere che accada! Dobbiamo trovare una soluzione, adoperarci oggi stesso per prevenire questa sciagura!", "Ero certo di convincervi... un messaggero con precise istruzioni è già sulla strada di Kublai"
Gabryk
00martedì 28 ottobre 2003 21:46
PROLOGO PER TAEK
La vita a Kublai trascorre tranquilla, i cittadini hanno imparato a fidarsi di te e a rispettarti soprattutto per le tue qualità, ma anche per la bontà del tuo cuore, hai insegnato loro che St. Cuthbert veglierà sempre sul villaggio e che con lui al fianco c'è speranza.

E' un mattino come un altro, la chiesa ha bisogno di qualche ritocco e anche di manutenzione, solo tu e qualche altro bravo figliolo del posto riuscite a fare questo genere di lavori senza troppo sforzo. Stai aggiustando le assi di una parete quando senti uno dei tuoi ragazzi chiamarti dal fondo della scala a pioli. Quando chiedi cosa succede Simal risponde che una persona chiede di te fuori dalla chiesa.

Incuriosito scendi la scala e ti avvii all'uscita.
La giornata è splendita, i raggi di sole baciano le terre feconde intorno al villaggio, un soave via vai di persone e carri fa da sfondo al dorato paesaggio.

A pochi passi dal portone principale un uomo di mezza età ti aspetta stringendo un rotolo di carta in mano. "Padre Taek?" chiede, rispondi con un secco "Si" senza troppi fronzoli, come si confà al tuo carattere. "Bene, ho un messaggio importante da consegnarvi" e ti porge il rotolo, "Chi lo manda?" chiedi incuriosito, "Una persona che conoscete bene e che conosce bene voi, ma ora devo andare padre, spero di rivederla", saluti con un cenno della mano mentre sei intento a togliere il sigillo di ceralacca dal foglio.

Quando hai finito di leggere il messaggio t'irrigidisci dalla sorpresa nel vedere quella firma inconfondibile.
Credi che sia meglio approntare le cose che saranno utili, per un po' dovrai lasciare Kublai.

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Nella mail di FFZ troverai il messaggio in questione, leggilo prima di rispondere.

[Modificato da Gabryk 28/10/2003 22.01]

Gabryk
00martedì 28 ottobre 2003 22:00
PROLOGO PER MISHA
Da qualche tempo hai raggiunto Ishtal, la favolosa città dalle guglie dorate, il meritato riposo di un guerriero sempre in lotta al servizio del bene.
E proprio qui che ultimamente ti concedi qualche lusso: birra, donne e divertimento.

La taverna di O'Libras è la più frequentata della città, purtroppo è frequentata da categorie di persone molto diverse. Noti con fastidio due tizi dall'aspetto poco incoraggiante che ti fissano, è da un paio d'ore che non fanno altro. Decidi che è arrivato il momento d'agire.
Ti alzi e ti avvicini a loro "Volete qualcosa?" domandi gentilmente, uno dei due estrae un coltello e te lo punta contro cercando di non farsi vedere dai presenti, "Le monete! Ora!", stai per reagire quando noti che i due criminali sono bloccati in pose innaturali, magia?

Mentre te ne stai lì, perplesso, odi una voce alle tue spalle "Misha Telshar?", istintivamente annuisci, il soldato ti invita a seguirlo fuori e indica ai suoi aiutanti di prendere i due malviventi.

Il freddo è pungente qui a Ishtal, lo senti entrarti nelle ossa, anche il tuo interlocutore rabbrividice, mentre parla emette piccoli sbuffi di vapore "Ho un messaggio importante per voi, signore", ti consegna un foglio arrotolato e se ne va col tuo permesso.
Lentamente srotoli la pergamena e leggi il contenuto, quando finisci pensi che, in fondo, tutto questo divertimento ti stava venendo a noia e ti mancava un po' di azione.

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Nella mail di FFZ troverai il messaggio in questione, leggilo prima di rispondere.

[Modificato da Gabryk 28/10/2003 22.01]

Gabryk
00martedì 28 ottobre 2003 22:16
PROLOGO PER HAYNOR
Il sole è tramontato da un pezzo quando ti ritiri nel salone della biblioteca per la tua consueta lettura notturna. I tomi ancestrali sono ancora più affacinanti se letti di notte... prendi posto al leggio e accendi la candela di fronte a te, intorno è il silenzio assoluto.

Stai sfogliando il tomo da un paio d'ore quando percepisci una presenza nell'aria, ti volti istintivamente e vedi una persona immobile in mezzo alla stanza. E' un uomo giovane, indossa una tunica violacea, il suo volto è nascosto dal cappuccio. "Haynor Durdain immagino..." resti un attimo senza parole, normalmente avresti già lanciato uno dei tuoi incantesimi, ma senti di poterti fidare del tuo interlocutore, lentamente annuisci con la testa. L'uomo sorride e dopo un attimo non lo vedi più.

Avvicinandoti al punto dove è sparito l'uomo trovi una busta a terra. Si tratta di un messaggio, una richiesta di aiuto da un personaggio misterioso, pensi che se un semplice servo, com'era il messaggero di poco fa, è capace di magie potenti, cosa saprà insegnarti il mittente di quella busta?

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Nella mail di FFZ troverai il messaggio in questione, leggilo prima di rispondere.

[Modificato da Gabryk 28/10/2003 22.39]

Gabryk
00martedì 28 ottobre 2003 22:34
PROLOGO PER MURDOK
Gli ultimi colpi non sono andati granchè bene, da quando hai lasciato la gilda ti sei sempre barcamenato per raggiungere a fine settimana, ma adesso la situazione ha preso veramente una brutta piega. I controlli a Ishtal sono aumentati e sfuggire alle guardie diventa sempre più difficile, inoltre la gente è diventata più furba e procurarsi la pagnotta quotidiana non è più uno scherzo.

Senti la chiave girare nella toppa, la guardia sta aprendo la cella, "Vieni con me!" ti intima procedendo per il corridoio. Il soldato ti conduce in una stanza, l'ufficio del direttore di questo posto, seduto di fronte a te alla sua piccola scrivania "Tu devi essere Murdok, dico bene?", "Giustissimo, quello è il mio nome, posso sapere cosa volete da me signore?" rispondi, "Sei libero Murdok! Dannazione a te... puoi andare..." ti volti verso la porta, con la gioia nel cuore, quando l'ufficiale chiama di nuovo il tuo nome "Aspetta Murdok! C'è questa per te", afferri la busta che il direttore ti tende, la leggerai una volta fuori.

Anche se non eri là dentro da tanto già ti mancava l'aria fresca e la vista del sole, però se ora puoi di nuovo provare tutto questo è merito di qualcuno, qualcuno molto in alto o con buone conoscenze... comunque un qualcuno a cui devi molto.

Il messaggio ti incuriosisce, e poi ormai a Ishtal fatichi a trovare un lavoretto decente, questa che ti offrono potrebbe essere una grande occasione!

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Nella mail di FFZ troverai il messaggio in questione, leggilo prima di rispondere.

[Modificato da Gabryk 28/10/2003 22.39]

Fembren
00mercoledì 29 ottobre 2003 09:56
Murdok
"Che fare?"
Questa è la domanda che frulla nella testa a Murdok in questo momento mentre il vento gelido si insinua tra le sue vesti leggere.
Pare che qualcuno lo voglia al suo cospetto per un qualche tipo di missione.
E visto come vanno gli affari ultimamente non può certo fare lo schizzinoso...

Dopo aver minuziosomente controllato il suo equipaggiamento per assicurarsi che qualche guardia con le mani lunghe non abbia preso dei "ricordini" Murdok si stringe nel mantello e si avvia verso il punto di incontro prefissato attardandosi per strada con qualche meravigliosa donzella infreddolita e bisognosa (secondo lui) di un pò di calore umano.
Fantadome
00mercoledì 29 ottobre 2003 11:22
MISHA

Misha rimase sorpreso da tutti questi eventi inattesi. Avrebbe voluto parlare con quegli uomini, ma erano spariti nella nebbia tanto velocemente quanto erano apparsi.
Lesse il messaggio, ed un sorriso increspò il suo viso. Poi lo rilesse una seconda volta, e quel sorriso sparì, diventando il suo volto serio ed attento ad ogni singola parola. Dapprima aveva pensato ad uno scherzo, ma poi la cosa era parsa terribilmente seria. Come facevano a sapere che era lui? E che si trovava proprio lì in quel momento?
Richiuse il messaggio e si fermò a pensare. Aveva già sentito parlare del Consiglio, di questa specie di governo-ombra che guidava le sorti di tutta la città, e dicevano alcuni di tutta la nazione. Ma come credere che fosse davvero così…pensava fosse una storiella come quella del Re degli Gnomi che porta i doni ai bambini la notte del primo giorno di primavera.
Una cosa era certa, la sera seguente avrebbe scoperto chi c’era dietro a tutto ciò, se la storia della ragazza in pericolo era vera bene, altrimenti avrebbero dovuto dargli una spiegazione molto convincente…e poi il suo stocco era ormai da un po’ troppo tempo a riposo, ed i soldi cominciavano a scarseggiare.
Forse la fortuna stava girando dalla sua parte, lo avrebbe scoperto la sera successiva.
Ormai era tardi e la voglia di tornare in taverna gli era passata, ad essa si era sostituito un fastidioso ed improvviso mal di testa. Era ora di andare a dormire e prepararsi alla giornata successiva, che a questo punto diventava il centro dei suoi pensieri. Si allontanò pian piano verso casa…

[Modificato da Gabryk 29/10/2003 11.31]

Trefenwyd
00mercoledì 29 ottobre 2003 11:24
Haynor
Rimango abbastanza colpito da ciò che è appena accaduto...Appoggio la lettera sul tavolo e mi distendo sulla sedia, chiudendo gli occhi per un momento...emetto un debole un sospiro...stacco il sigillo di ceralacca dalla busta e inizio a gingillarlo sopra la fiamma della candela...osservandolo mentre si scioglie mi ritrovo a pensare intensamente, cercando di mettere ordine nel vorticare dei miei pensieri.
"Evidentemente i miei intensi studi iniziano finalmente a dare qualche frutto...
Sono stato notato dal Consiglio per una missione (si presume importante) la cui ricompensa sarà "adeguata all'esito del compito affidatovi."
Spero sappiano, questi mitomani che amano nascondersi dietro a società segrete, come valuta una "ricompensa adeguata" il sottoscritto! Sarà meglio per loro se ne trarrò vantaggio (economicamente e professionalmente), altrimenti nuovi nomi dovranno aggiungersi alla lunga lista delle mie future rivincite...
L'unico dubbio (per ora) che mi sorge è perchè questa setta di invasati buonisti che senz'altro annovera numerosi "campioni del bene" pronti a sacrificarsi a ogni piè sospinto, debba aver convocato una persona - seppur dotata di incredibile talento e forza di volontà - come me, che non ha quasi nessuna esperienza...Forse che veniamo mandati come carne al macello, come pedine inconsapevoli degli oscuri giochi di pochi potenti? Non saprei, attendo di vedere come saranno gli altri di cui parlava il tizio della lettera, se anch'essi saranno dei novellini, allora i miei dubbi si tramuteranno in certezze...E in quel caso, come comportarmi...?"

Bah...scuoto la testa ed mi alzo di scatto, Faccio qualche passo per sgranchirmi un po' le ossa infreddolite e intirizzite...Il suono dei miei stivali rimbomba nel salone, e per un attimo rompe l'atmosfera di magico silenzio che vi regna di consueto...

"Comunque stiano le cose, sarà una buona occasione per fare esperienza e maturare nel mio cammino verso l'obiettivo...Anzi potrebbe essere interessante riuscire a smascherare un complotto di cui si è vittime...Tuttavia se le cose dovessero farsi troppo pericolose, saprò prendere provvedimenti: non ricordo di aver firmato alcun contratto, e le parole, si sa, spesso sono ambigue...[un piccolo ghigno si dipinge sul suo volto]
Ho preso la mia decisione, andrò...al momento ho più motivi per accettare che non per rifiutare questo compito..."

Torno a sedermi e scrivo due righe per giustificare la mia assenza di un paio di settimane. Domattina la lascerò a Tobia, l'anziano Bibliotecario...Speriamo non si arrabbi troppo, il vecchio!
Dopodichè torno al mio tomo, ma prima di immergermi nuovamente nei meandri dell'arte dell'evocazione di creature, un ultimo pensiero mi coglie...
"Potersi muovere senza limiti di spazio...Chissà cosa si prova a teletrasportarsi...Dev'essere molto interessante, oltre che estremamente utile..."

La luce della candela si indebolisce un attimo, facendo tremare le lunghe ombre del salone per poi tornare a brillare più vigorosa...

[Modificato da Trefenwyd 29/10/2003 11.28]

Polnareff
00mercoledì 29 ottobre 2003 12:11
TAEK
Stringo il messaggio nel pugno della mano. La carta si piega e scricchiola, e il rumore echeggia tra le pareti della chiesa silenziosa per qualche attimo.

Perchè io? Perchè chiedono questo a me? Non capisco. Io non sono nessuno. Sono solo un semplice prete di campagna. Il mio posto è qui, io non sono un eroe. Tutta questa storia non mi convince. E soprattutto, cosa ci fa padre Zemrude lì in mezzo? Avrà suggerito lui il mio nome ai suoi compagni. Coraggio, dicono. Non ho mai neanche sospettato di averlo...
Ma forse questa è una prova della mia fede. Forse questo è ciò che St. Cuthbert ha deciso per il mio futuro. Forse questo è il mio destino.
Potrò anche essere confuso, e spaventato. Ma non sono solo. So di non esserlo mai. Il mio dio è al mio fianco, mi sostiene e mi sprona.

Mi volto verso il piccolo altare della chiesa. La vista del simbolo di legno che troneggia sulla parete mi infonde pace e serenità. Sorrido.

Cammino nella luce di St. Cuthbert. Non ho bisogno di nient'altro. Ora sono tranquillo, forte e risoluto.

"Simal! Avvicinati, amico mio."
"E' tutto a posto, padre? Cosa voleva quell'uomo"
"Non preoccuparti, va tutto bene. Starò via qualche giorno, ho degli impegni fuori Kublai. Ti affido la chiesa, so che nelle tue mani sarà al sicuro."
"Ma, padre, perchè...?"
"Non amo le domande inutili, Simal, lo sai. Partirò questa notte. Possa St. Cuthbert guidare i tuoi passi in mia assenza"
"..."

Qualche giorno. Spero che sarà davvero così.

I preparativi per il viaggio mi impegnano tutta la giornata. Al tramonto sono finalmente in sella al mio vecchio ronzino, sulle spalle uno zaino con lo stretto necessario per sopravvivere.
Mi volto per l'ultima volta verso il villaggio. Sembra così piccolo visto da qui, così indifeso. Mi mancherà.
Sprono il cavallo sulla strada polverosa, e mi lascio Kublai alle spalle.
ci vorrà una giornata intera per arrivare a Chotlan. Giungerò alla taverna giusto in tempo per l'appuntamento.
Possa St. Cuthbert guidare i miei passi. E possa la sua luce illuminare questa incerta strada che devo percorrere.

[Modificato da Polnareff 29/10/2003 12.12]

Fantadome
00mercoledì 29 ottobre 2003 13:20
MISHA

Mi sono svegliato presto stamattina. Non so neanche io bene perché, ma il mal di testa della sera prima non mi è passato, così come i pensieri sul messaggio ricevuto.
Dopo una breve colazione frugale, ho trascorso parte della mattinata a preparare i bagagli, nel caso che ci fosse urgenza di partire e non avessi la possibilità di tornare a casa a prepararmi.

Esco di casa per avviarmi verso Chotlan, ma prima devopassare a trovare Goldar. E' mio fratello, il mio unico parente in città, l’unico che mi ha seguito verso l’avventura, l’unico che ha lasciato la sicura terra dei nostri genitori e un lavoro da contadino per provare a vedere cosa c’è oltre. Ma purtroppo a lui non è andata bene come a me. La mente mi torna indietro a quel maledettissimo giorno… in una delle nostre primissime missioni, come guardiani di un magazzino giù al porto ci trovammo a scoprire un tentativo di furto da parte di due manigoldi. Lui mi disse: “Piccolino”, così mi chiamava “stai lontano, non è un lavoro per te.” Si avvicinò di soppiatto ai due ladri e stava per colpirli. Purtroppo non ci eravamo accorti che ce ne era un terzo che lo aveva visto e lo colpì alle spalle con un bastone. Ricordo solo che i miei occhi si rigarono di lacrime quando vidi che lo stavano massacrando, corsi lì e riuscii a mandarli in fuga, ma quando arrivai Goldar era davvero in condizioni pietose. Lo salvarono per miracolo…

“Misha!”mi sento chiamare dalla sua voce calda e confortevole “vieni e mangia un po’ di questo stufato con me!”
Immerso nei miei pensieri non mi sono accorto di essere già arrivato. “Non posso” rispondo “devo andare. Per me è il momento di rimettermi in moto. Un lavoro mi aspetta”.
Il suo volto si incupisce per un attimo, poi torna il dolce e sorridente fratello di sempre. “Almeno bevi questo buon vino. Mi è appena arrivato dal Nord, vale la pena assaggiarlo”.
Effettivamente il suo negozietto di vini è tra i migliori della città, e più di una volta ci avevo speso parte dei miei risparmi. “Grazie Goldar” dico sorseggiando il vino. “Adesso devo proprio andare”. Lo stringo in un abbraccio forte come faccio sempre quando vado fuori città, e aspetto le sue solite raccomandazioni. Ma queste, questa volta non arrivano. “Quando torni passa subito da me, va bene?” “Certo” gli rispondo sorridendo, e capisco che ormai per lui non sono più un ragazzino, ma un uomo.

Con passo sicuro mi avvio verso Chotlan.

[Modificato da Gabryk 29/10/2003 18.59]

Fembren
00mercoledì 29 ottobre 2003 13:37
Murdok
"Arrivederci Corinne, è stato un vero piacere conversare con voi"
Davvero carina questa gallinella, se torno vivo da questa missione credo proprio che le offrirò di nuovo da bere.
Sempre che mi paghino decentemente la mia borsa delle monete diventa ogni giorno più leggera, putroppo il gentil sesso non conosce gli squattrinati.

Eccomi a casa, finalmente un pò di calduccio, spero solo che quell'orco del padrone non mi abbia sentito rientrare altrimenti mi verrà a chiedere l'affito.

Preparati i bagagli e disattivata la trappola alla porta esco come sono entrato dalla finestra e sotto il sole di mezzogiorno,
mi avvio verso Chotlan.

"Lavorare con altre persone, è dai tempi di Lunya che non lavoro in squadra con qualcuno, spero di trovarmi bene, non mi sono mai divertito a tagliare la gola nel sonno alla gente."

Immerso nei suoi pensieri Murdok si avvia lungo la strada polverosa alla volta di Chotlan.

[Modificato da Fembren 29/10/2003 13.38]

Trefenwyd
00mercoledì 29 ottobre 2003 15:22
Haynor
Il caso vuole che Ander, un mercante (vecchio "amico" di Tobia, tuttavia sempre pronto ad alzare di un tantino il prezzo) di mia conoscenza, sia diretto per affari a Chotlan proprio questa mattina. Che sia un segno del destino? Dopo la notte insonne sono molto stanco, e un viaggio in un carro, seppur traballante, mi consentirà di riposare un po'...Inizialmente mi aveva chiesto 50 (50!!) monete d'oro per un viaggio di un giorno...Sfortunatamente per lui, non sono un allocco, e alla fine ci siamo accordati sulle 5 monete e la promessa di "prestargli" un prezioso volume della sala segreta che interessa ad un suo cliente quando sarò di ritorno...Che essere strano è l'uomo, sempre pronto a passare da un lato all'altro della bilancia della fiducia...Non mi sono fatto problemi e ho accettato, e farò in modo che Tobia non faccia caso alla temporanea sparizione, dato che, oltre che a denunciare immediatamente il fatto alle autorità competenti, al vegliardo potrebbe prendere un colpo seduta stante se si accorgesse dello scherzo...[sorride amaramente] In fin dei conti il vecchio è un brav'uomo, innamorato dei suoi libri e del proprio lavoro. E' tutta la sua vita, nel vero senso della parola...Mi chiedo se sia felice di come ha condotto la sua esistenza, sempre perso tra libri e scaffali...
Perso nei miei pensieri quasi non mi accorgo che è ora di raggiungere il luogo dell'appuntamento, Ander mi attende. Non vorrei proprio arrivare tardi ed essere costretto ad improvvisare un altro mezzo di trasporto...Mi incammino con passo lento...
Questa sera al tramonto saprò cosa ci sarà da fare per "proteggere" quella ragazza. Mi auguro che sia qualcosa di interessante...E soprattutto sono impaziente di conoscere gli altri "prescelti", chissà che non ne conosca qualcuno (anche se ne dubito)...

[Modificato da Trefenwyd 29/10/2003 15.26]

Fembren
00mercoledì 29 ottobre 2003 16:08
Murdok
Sono in cammino da appena 4 ore e stanno già calando le tenebre.
Spero proprio di non incontrare nessun bandito questa notte, non ne ho proprio voglia di concludere la mia vita su una polveroso strada.
Chissà con che razza di gente dovrò lavorare, sono sempre più curioso. Era da un pò che non provavo questa sensazione.
E soprattutto sono curioso di vedere com'è la ragazza in questione, sarà alta bionda, sinuosa...
Comunque da quando ho venduto il cavallo spostarmi è diventato un bel problema, dovrò rubarne uno strada facendo, altrimenti rischio di arrivare in ritardo all'appuntamento.

Polnareff
00mercoledì 29 ottobre 2003 16:31
TAEK
Cavalco per tutta la notte. Chotlan è lontana, e dovrò fare dei sacrifici per raggiungerla in tempo per l'appuntamento. La Taverna della falce di luna. Il posto dove troverò le risposte che cerco. Spero che ce ne saranno abbastanza, perchè la mia mente è affollata di domande.
"un futuro senza bontà e senza dei"
Quelle parole bruciano come il fuoco. Cosa può voler dire? Che cosa sta succedendo a Korin?

Per la notte trovo un riparo in una piccola grotta naturale, al fianco del sentiero che mi porterà a Chotlan.
Dormo poco e male, inquieto e preoccupato.
Alle prime luci dell'alba osservo il sole salire pigramente nel cielo, facendosi strada tra le poche nuvole. La luce e il calore mi offrono il loro saldo conforto.
Consumo una colazione spartana, prima di inginocchiarmi e rivolgere una preghiera a St. Cuthbert. Parole accorate mi escono dalle labbra, richieste di protezione e fiducia.

Sono stanco di quest'altalena di sentimenti. Sconforto e rassicurazione. Curiosità e frustrazione. Rabbia e sicurezza.
Voglio delle risposte da questa donna che dovrò proteggere e dai compagni che mi hanno imposto.

Raggiungo le porte di Chotlan nel primo pomeriggio. Il sudore mi gocciola sulle guance e si infila nelle vesti.
Lancio uno sguardo verso la volta celeste, azzurra e immensa.
Era questo quello che volevo? Era questa la strada da seguire?
Chino il capo, scuoto la testa, e mi dirigo verso la strada principale che mi porterà nel cuore della città.

[Modificato da Polnareff 29/10/2003 16.32]

Gabryk
00mercoledì 29 ottobre 2003 19:25
FALCE DI LUNA
Chotlan pulsa di vita sotto le luci dei lampioni a olio, persone di ogni risma che si confondono nella stessa strada come un unico flusso indistinguibile di vitalità. I negozi sono aperti fino a tardi qui a Chotlan, e su una di quelle insegne prima o poi leggerai "Falce di luna", la taverna alla quale sei diretto.
Osservi il cielo: il sole sta nascondendosi dietro le montagne all'orizzonte, lentamente i raggi di un giallo intenso conferiscono tonalità rosate alle nubi tutt'intorno. E' l'ora.

La Falce di luna è proprio davanti a te, l'insegna finemente decorata indica chiaramente che il luogo è quello. Spingi la porta di legno robusto, immergendoti nell'altra faccia di Chotlan, quella del divertimento e dell'azzardo. Osservi attentamente il locale, arredato con gusto, puoi vedere tavoli di legno, panche e sedie, intorno al bancone di fronte all'entrata vi sono alcuni sgabelli occupati dagli avventori, quadri e lampadari a candela completano la scena.

Decidi di domandare all'oste del tavolo numero 13. L'oste è un omaccione barbuto, non risponde alla tua domanda, si limita a indicarti un tavolo in fondo alla sala, un po' in disparte. Lo ringrazi e ti avvii.

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Interagite come volete fra voi, contando che siete giunti tutti intorno al tavolo.

[Modificato da Gabryk 29/10/2003 19.26]

Trefenwyd
00giovedì 30 ottobre 2003 00:12
Haynor
"Taek..."
E' uno stupore misto a preoccupazione ciò che provo nel vedere che attorno al tavolo numero 13 ove ero atteso c'è anche il mio fratellino, che non vedo da anni...Un passato che mi ero lasciato alle spalle torna a tormentarmi...Cosa potrà mai voler dire? Perchè siamo stati scelti entrambi per questa missione? Nuovi dubbi si insinuano nella mente, ma li scaccio per il momento, confinandoli in un remoto angolo del pensiero...
Rimango sulle mie per un attimo, fissandolo.
Scorgo nei suoi occhi fervore, e quella che senz'altro lui chiamerebbe 'fede': non è cambiato. Ma c'è anche dell'altro...
Dopo una manciata di secondi accenno ad un sorriso e gli porgo la mano. "E' passato molto tempo, fratello. E ora ci troviamo qui di nuovo uniti dalle sottili e beffarde trame del destino. Ma sediamoci, anche voialtri Signori [chiedo loro il nome] - chino il capo in segno di riverenza indicando loro le sedie - giacchè senz'altro c'è molto da discutere. Ma prima..."
Faccio cenno all'oste per richiamare la sua attenzione. Il viaggio e il caldo della giornata mi hanno reso la gola particolarmente secca, ho assolutamente bisogno di bere qualcosa per rinfrescarmi...Mi rivolgo al panzone barbuto: "Del vino rosso per me andrà benissimo...Non so se anche gli altri desiderano qualcosa..." E rivolgo loro il mio sguardo interrogativo...

[poi osservo tutti per bene. Per favore descrivetevi un po' più in dettaglio...che cosa vedo?]

[Modificato da Trefenwyd 30/10/2003 0.15]

Fantadome
00giovedì 30 ottobre 2003 09:53
MISHA

Entro nella taverna Falce di luna quando ancora è semi vuota. Chissà se sono il primo, penso sorridendo.
Chiedo all’oste il tavolo n. 13 e lui con un gesto del braccio mi indica un tavolino piuttosto piccolo e ombreggiato all’angolo sinistro della sala. Mi avvio con passo sicuro e noto che il tavolo è ancora vuoto.
Mi siedo e aspetto sereno. Mi sfiora l’idea di ordinare qualcosa, ma il mio stomaco me lo impedisce, non bevo mai quando sono nervoso.
Mi guardo intorno per vedere se qualcuno mi sta osservando, ma i pochi avventori presenti sembrano avere altro per la testa, così non mi resta che attendere.
Dopo circa una oretta vedo arrivare un giovane uomo, sembra dirigersi verso di me, mi guarda e con un ampio sorriso del volto mi dice “Salve, sono Taek. Sono qui per la missione…”.
Lo guardo e il suo volto mi rasserena, istintivamente sembra un uomo con una grande serenità, probabilmente unita ad unna grossa fede.
“Io sono Misha Telshar, e sono qui per il tuo stesso motivo, anche se non so bene quale sia” gli dico sorridendo”Siedi pure”.
Adesso chissà quanto ci toccherà aspettare, penso, ma vengo subito smentito. Un uomo appare all’improvviso accanto a noi, sembra essere venuto direttamente delle ombre. In realtà, guardandolo ho la sensazione che fosse qui già da diverso tempo, ma che solo ora abbia deciso di farsi vedere. “Murdok” dice soltanto, e si siede accanto a me.
Sto per fare qualche domanda quand’ecco giungere un altro uomo, dapprima mi sembra altezzoso, poi vede Taek e sbianca in volto. “Taek” dice con un filo di voce, e capisco che i due si conoscono da molto tempo.
Per un attimo il silenzio assoluto prende il sopravvento.
Ecco i miei compagni di viaggio, non vedo l’ora di conoscerli meglio e scoprire le loro qualità, anche se credo di averne già intraviste diverse…
L’ultimo arrivato riprende subito la padronanza perduta per un attimo e chiede all’oste di portarci da bere.
Mentre l’oste arriva i nostri sguardi si incrociano. Io mi fermo a fissare Taek, curioso di vedere come risponderà al fratello ritrovato.
Fembren
00giovedì 30 ottobre 2003 11:32
Murdok
E' stato uno dei viaggi più scomodi della mia vita, è la prima volta che viaggio attaccato al bancone posteriore della carrozza, e ho le mani a dir poco anchilosate!
Comunque pare che finalmente sia giunto a destinazione, la taverna Falce di Luna. Dall'aspetto e dall'odore penso che questo sia molto simile ad un piccolo paradiso.
Entro nel locale giusto in tempo per sentire un uomo chiedere informazioni sul tavolo numeo 13 e dirigercisi dopo aver ricevuto indicazioni dall'oste.
Pare che costui sia un uomo di fede, e l'altra persona seduta al tavolo non riesco ad identificarla molto bene però sembra ben piazzata.
Decido di attendere qulche tempo prima di farmi vedere e così mi appoggio dietro ad una colonna in modo da sentire i loro discorsi almeno per un pò.
Dopo poco però mi annoio e decido di farmi vedere, dico il mio nome e mi siedo al tavolo di fianco al ragazzo robusto.
Mi stringo nel mantello e assaporo il calore e gli odori di questo splendido posto rimanendo in silenzio mentre guardo i miei futuri compagni.
Polnareff
00giovedì 30 ottobre 2003 13:36
TAEK
La falce di luna...mi ero scordato di quanto odiassi le taverne di città. Gente accasciata sui tavoli, con l'ultimo boccale di birra, ormai vuoto, in mano, testimone silenzioso di una serata dedita al vizio. Carte da gioco sui tavoli, per persone disposte a scommettere i risparmi di una vita in una sfida alla sorte.
Cerco di non pensare, sono qui per una missione ben precisa.
L'oste mi indica il tavolo 13, nell'angolo sinistro della sala. I fumi del tabacco che aleggiano intorno alle lampade mi permettono di distinguere solo una sagoma seduta attorno al tavolo, ma non ne intuisco i lineamenti.
Faccio un profondo respiro. Lascio che i dubbi e le incertezze mi scivolino via, insieme alle fatiche del viaggio. Aspetto che il sudore sulla fronte mi si asciughi e stringo per l'ultima volta il simbolo di St. Cuthbert nella mano.
La persona seduta al tavolo è un ragazzo, avrà la mia età, o poco più. Ha un aria sicura di sè, e sembra perfettamente a suo agio nella taverna. Sarà un mio compagno in questa missione. Sorrido.

“Salve, sono Taek. Sono qui per la missione…”
“Io sono Misha Telshar, e sono qui per il tuo stesso motivo, anche se non so bene quale. Siedi pure”

Ha anticipato la mia domanda. Un'altro inconsapevole a cui è stato affidato il mio stesso compito. O almeno così sembra. Vorrei chiedere qualcos'altro a Misha, ma un'ombra proiettata sul tavolo attira la mia attenzione. L'ombra apparitene ad un uomo alto, vestito con abiti scuri.

"Murdock"

Dopo aver detto il suo nome si siede accanto a Misha, e si richiude nel silenzio.
Tutto questo è assurdo. E' ora che si decidano a dirmi qualcosa.

"Taek..."

Mi volto verso la persona che ha pronunciato il mio nome.
La quarta persona incaricata di proteggere quella donna è mio fratello Haynor. In un primo momento non voglio crederci, mi sembra semplicemente insensato.
Quanti anni sono passati, sette? O forse di più? Haynor è cambiato. Ma forse lo sono anche io. Le nostre strade si sono divise quel giorno, davanti al tempio, e mai avrei creduto che si sarebbero rincontrate. Non capisco perchè anche lui sia qui. Questa dovrebbe essere una missione di fede. Lui la fede non l'aveva allora e non sembra averla adesso.
Haynor sta parlando, ma la mia mente è altrove.

"...uniti dalle sottili e beffarde trame del destino. Ma sediamoci, anche voialtri Signori.giacchè senz'altro c'è molto da discutere. Ma prima...Del vino rosso per me andrà benissimo...Non so se anche gli altri desiderano qualcosa..."

Sta ordinando da bere. Non ci posso credere. Sembro l'unico ad essere preoccupato ed insicuro qui.
Ma mi ero ripromesso di ottenere delle risposte. E ora mi verranno date. Sono stanco di questa farsa.

[Modificato da Polnareff 30/10/2003 13.39]

Fantadome
00giovedì 30 ottobre 2003 16:37
MISHA

Attendo qualche minuto, ma visto che la situazione non sembra sbloccarsi, decido di prendere per primo la parola.

“Salve a tutti, visto che chi ci ha chiamato si sta facendo attendere, mi presento. Io sono Misha Telshar, e sono qui perché sono stato contattato dal Consiglio, come credo ognuno di voi”.
Mi fermo un attimo e cerco di carpire le reazioni dei miei compagni. Poi riprendo “mi hanno detto che dovrò proteggere una fanciulla in pericolo, anche se non so da chi o da che cosa, e che questo mio lavoro potrebbe prevenire un futuro di morte per le terre di Korin. Non so nulla di più…qualcuno di voi può aggiungere qualche pezzo di questo strano mosaico?”

Sorseggio un po’ di buon vino ed attendo impaziente che qualcuno prenda la parola.

Nel frattempo mi guardo intorno [utilizzo l’abilità osservare] per notare se qualcuno sta spiando la nostra conversazione.


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Capitano dei Mezzelfi Bastardi, vicecampioni italiani RPGANI 2002
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[Modificato da Fantadome 30/10/2003 16.39]

Fembren
00giovedì 30 ottobre 2003 17:09
Murdok
Sono piuttosto distratto dalle grazie di una cameriera che sta passando a poca distanza dal nostro tavolo, ma sento comunque il discorso del mio vicino e decido di dargli una mano per sbloccare la situazione.

"Come ho già detto mi chiamo Murdok e non credo di poter aggiungere altro a quello detto da Misha, ne so tanto quanto lui, l'unica cosa che posso fare è questa..."
Dicendo questo estraggo la pergamena dalla mia cintura e l'appoggio sul tavolo davanti a me.

" Che ne dite di controllare? Magari in quella di qualcuno di voi c'è qualcosa di diverso che ci può essere utile per farci un'idea del perchè hanno chiamato 4 ragazzini per proteggere una ragazza dalla quale vita dipendono le sorti di tutte le genti."

Trefenwyd
00domenica 2 novembre 2003 12:53
Haynor
Inarco il sopracciglio al gesto del ragazzo...
"Dubito che troveremo risposte alle nostre domande nelle pergamene che tutti - a quanto pare - abbiamo ricevuto. Altrimenti non ci saremmo tutti posti dei dubbi in proposito. Credo che solo chi ci ha convocato qui in questa locanda possa placare la nostra sete di dettagli, sempre che si faccia vivo...
Non lo pensi anche tu, fratello?"
E rivolgo il mio sguardo a Taek...

[Modificato da Trefenwyd 03/11/2003 12.26]

Fembren
00lunedì 3 novembre 2003 11:53
MURDOK
Classico esempio di persona che non riesce a vedere ad un palmo dal naso, chi ci assicura che nelle pergamene degli altri ci siano le stesse informazioni? Nessuno.
" Non vedo la persona che ci ha convocato, qui tra noi, quindi piuttosto che stare qui a perdere il mio tempo a non parlare con persone che non conosco, preferirei fare un pò più di conoscenza visto che "forse" dovremo lavorare insieme. Inoltre chi mi assicura che nella tua pergamena non ci siano scritte cose diverse da quelle che ci sono nella mia? Magari quelle che per te sono informazioni incomplete per me sono informazioni che vanno a completare quelle in mio possesso e viceversa."

Lascio la mia pergamena arrotolata sul tavolo in attesa che qualcuno faccia qualche cosa...

"Accidenti che bel fondoschiena che ha quella cameriera, avete notato anche voi?"

Mentre lo dico mi sporgo indietro con la sedia per vedere meglio.


[Modificato da Fembren 03/11/2003 11.55]

[Modificato da Fembren 03/11/2003 12.32]

[Modificato da Fembren 03/11/2003 12.32]

Trefenwyd
00lunedì 3 novembre 2003 13:16
Haynor
Irritato per questa interruzione, lancio un'occhiata gelida al ragazzo vestito di nero. I miei occhi si fanno sottili mentre lo fisso. "Non mi sembra che qualcuno ti abbia interpellato, tantomeno per proferire parole tanto sciocche. Se ti interessa così tanto quella cameriera alzati e valle dietro, in modo da libererarci della tua fastidiosa presenza. Se invece decidi di restare, sta al tuo posto e pensaci a lungo prima di dire qualcosa di cui non sei sicuro."
Dopodichè mi rivolgo nuovamente a Taek.
"Mi sembra evidente che siamo 4 persone con poca esperienza sul campo...Tu sei vissuto nella tua chiesa presumo...Io ho portato avanti i miei studi...E voialtri (con tutto il rispetto) non mi sembrate affatto dei campioni...
E allora perchè siamo qui,[abbasso la voce] incaricati da un'associazione segreta composta da elementi potentissimi di svolgere un compito "fondamentale per il futuro di Korin"?[torno a un tono normale]
Non avrebbero potuto sbrigarsela da soli, invece di ricorrere a quattro novellini sconosciuti? Questo è ciò che dobbiamo chiederci... E invito chiunque tenga alla propria a vita a tenere gli occhi bene aperti, non verso i fondoschiena delle donzelle [qui indugio lo sguardo su murdok], ma verso i burattinai che tengono in mano i nostri fili..."

[Modificato da Trefenwyd 03/11/2003 13.26]

Polnareff
00lunedì 3 novembre 2003 13:50
TAEK
Non abbiamo bisogno di queste dimostrazioni di immaturità. Come fanno a non capirlo? Abbiamo bisogno della prudenza, e della circospezione.

"Calmatevi, entrami. Non è nè il momento nè il luogo per una discussione. Murdock, tieni a freno le tue pulsioni, te ne prego. Non ne vedo il motivo e lo scopo. Haynor, fratello mio, le tue domande sono legittime, e sensate. Ma pare che tutti qui ne sappiamo poco della faccenda, e se qualcuno di noi ha qualche informazione in più, non è disposto a farcene partecipi. L'unica cosa sensata credo sia aspettare, cercando di tenere gli occhi aperti."

Patetico. Parlo di "cose sensate" quando non riesco a trovare un senso a quello che sta succedendo. Ma aspettare sembra essere la sola via d'uscita da questa imbarazzante situazione.
Fembren
00lunedì 3 novembre 2003 14:02
Murdok
Lo fisso negli occhi sorridendo, il mio è un sorriso finto, freddo che spesso mette a disagio le persone.

"Caro il mio sapiente ventenne,(con tono ironico) se il tuo carattere è sempre acido come quello che dimostri in questo momento posso ben capire per quale motivo ti sei dato ai libri e non ai fondoshiena delle donzelle, dovresti cercare di ponderare un pò di più le tue parole.
Io sono sicurissimo di quello che ho detto, infatti oltre all'invito non so quali dati contengano le vostre pergamene, e credo che nemmeno tu lo sappia tesoro (gli strizzo l'occhio).
Probabilmente l'invito è uguale per tutti e null'altro contiene, ma provare a leggerle non ci farà male e porterà fiducia tra noi. Mi piacerebbe poter dire che mi fido delle persone alle quali metterò in mano la mia vita nelle prossime settimane.
Inoltre le uniche 2 conclusioni a cui sono giunto leggendo il messaggio è che: o questo è un grosso scherzo, o che queste persone hanno bisogno di persone sconosciute che possano passare inosservate senza attirare l'attenzione.
Se a guardia di una persona ci si mette un esercito o un gruppo composto da i più potenti paladini del bene questo inevitabilmente attirerà attenzione mentre noi no."

Aspettando la risposta del mio interlocutore mi giro verso l'interno della locanda e facendo finta di guardare il sedere della cameriera osservo se qualcuno sta ascoltando i nostri discorsi e guardo anche fuori dalle finestre.
Fembren
00lunedì 3 novembre 2003 14:08
Murdok
Distogliendo lo sguardo dalla stanza.

"Naturalmente padre (tono rispettoso) non era mia intenzione arrecare disturbo, ma pare che qui nessuno si renda conto che forse la persona che è in ritardo magari è già qui e sta osservando il nostro comportamento.
La forza di una squadra spesso è data dall'unione e dall'affiatamento fra i componenti. Se non riusciamo nemmeno a stare seduti ad un tavolo e a fare conoscenza come persone civile come ci possiamo aspettare di portare a termine una missione?
E poi non ha senso essere tesi ancor prima di sentire cosa dobbiamo fare, cerchiamo di rilassarci (gurdando Haynor) e beviamo in compagnia mentre aspettiamo, che ne dite (rivolto a Taek dandogli del Lei)."

[Modificato da Fembren 03/11/2003 14.09]

Fantadome
00lunedì 3 novembre 2003 16:38
MISHA

Assisto alla scena piacevolmante incuriosito. E' evidente che questo Murdok ha del fegato, e che lui e Haynor non andranno d'accordo in questa missione...se c'è davvero una missione...se esiste davvero un consiglio...

Distolgo lo sguardo dai miei compagni, e colpisce anche me la dirompente e procace bellezza della cameriera. Mi piacerebbe alzarmi da questo tavolo ogni minuto più stretto ed andare a stringere amicizia con cotanta bellezza...ma forse oggi non è proprio il girno adatto. Ritorno con lo sguardo sui miei compagni giusto in tempo per ascoltare le ultime parole di Murdok rivolte a Taek.

"Il sacerdote ha ragione, non c'è bisogno di scaldarsi tanto. Pare che dovremo attendere ed è il caso che lo facciamo senza tante frecciatine...So bene che siamo 4 persone molto diverse, ma se siamo qui tutti e 4 probabilmente è proprio per questo. Padre cosa diceva la sua lettera? Potrebbe riferircelo?"

Fembren
00lunedì 3 novembre 2003 18:03
Murdok
Sorrido tranquillo verso questo ragazzone di nome Misha, mi sta già simpatico.

"Io sono tranquillissimo, è che preferirei fare conoscenza prima di incontrare il nostro ospite, tutto qua.
Comunque visto che l'atmosfera non è delle più tranquille direi che è ora di ordinare un pò di birra."

Chiamo la ragazza su cui avevo posato gli occhi prima e le ordine una caraffa di birra con 5 bicchieri.
Quando è il momento di pagare le lascio una moneta d'argento e le strizzo l'occhio sorridendo.
Di certo le mie finanze non sono floride ma per una bellezza come quella direi che posso sacrificare una misera moneta d'argento.
Fantadome
00lunedì 10 novembre 2003 11:14
MISHA

Non mi aspettavo proprio di trovare nel gruppo 2 fratelli, e per di più che non si vedevano da un po'.

Così decisi di capire un po' meglio.

"Voi due siete fratelli? Da quanto tempo non vi vedete e perchè?. E giusto che anche noi sappiamo come stanno le cose tra di voi, se vogliamo andare avanti insieme non è giusto nasconderci nulla..."

Attendo la risposta dei due fratelli.


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