TAEK
La falce di luna...mi ero scordato di quanto odiassi le taverne di città. Gente accasciata sui tavoli, con l'ultimo boccale di birra, ormai vuoto, in mano, testimone silenzioso di una serata dedita al vizio. Carte da gioco sui tavoli, per persone disposte a scommettere i risparmi di una vita in una sfida alla sorte.
Cerco di non pensare, sono qui per una missione ben precisa.
L'oste mi indica il tavolo 13, nell'angolo sinistro della sala. I fumi del tabacco che aleggiano intorno alle lampade mi permettono di distinguere solo una sagoma seduta attorno al tavolo, ma non ne intuisco i lineamenti.
Faccio un profondo respiro. Lascio che i dubbi e le incertezze mi scivolino via, insieme alle fatiche del viaggio. Aspetto che il sudore sulla fronte mi si asciughi e stringo per l'ultima volta il simbolo di St. Cuthbert nella mano.
La persona seduta al tavolo è un ragazzo, avrà la mia età, o poco più. Ha un aria sicura di sè, e sembra perfettamente a suo agio nella taverna. Sarà un mio compagno in questa missione. Sorrido.
“Salve, sono Taek. Sono qui per la missione…”
“Io sono Misha Telshar, e sono qui per il tuo stesso motivo, anche se non so bene quale. Siedi pure”
Ha anticipato la mia domanda. Un'altro inconsapevole a cui è stato affidato il mio stesso compito. O almeno così sembra. Vorrei chiedere qualcos'altro a Misha, ma un'ombra proiettata sul tavolo attira la mia attenzione. L'ombra apparitene ad un uomo alto, vestito con abiti scuri.
"Murdock"
Dopo aver detto il suo nome si siede accanto a Misha, e si richiude nel silenzio.
Tutto questo è assurdo. E' ora che si decidano a dirmi qualcosa.
"Taek..."
Mi volto verso la persona che ha pronunciato il mio nome.
La quarta persona incaricata di proteggere quella donna è mio fratello Haynor. In un primo momento non voglio crederci, mi sembra semplicemente insensato.
Quanti anni sono passati, sette? O forse di più? Haynor è cambiato. Ma forse lo sono anche io. Le nostre strade si sono divise quel giorno, davanti al tempio, e mai avrei creduto che si sarebbero rincontrate. Non capisco perchè anche lui sia qui. Questa dovrebbe essere una missione di fede. Lui la fede non l'aveva allora e non sembra averla adesso.
Haynor sta parlando, ma la mia mente è altrove.
"...uniti dalle sottili e beffarde trame del destino. Ma sediamoci, anche voialtri Signori.giacchè senz'altro c'è molto da discutere. Ma prima...Del vino rosso per me andrà benissimo...Non so se anche gli altri desiderano qualcosa..."
Sta ordinando da bere. Non ci posso credere. Sembro l'unico ad essere preoccupato ed insicuro qui.
Ma mi ero ripromesso di ottenere delle risposte. E ora mi verranno date. Sono stanco di questa farsa.
[Modificato da Polnareff 30/10/2003 13.39]