ALEXANDER

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matthew76
00martedì 11 gennaio 2005 15:43
Alexander, un eroe alla riscossa
Bocciato in Usa, il film esce in Italia


Da venerdì prossimo, 350 cinema italiani saranno invasi dal ciclone "Alexander", ultimo lavoro di Oliver Stone, a caccia di riconoscimenti dopo il clamoroso flop americano. Un agguerritissimo Oliver Stone è sbarcato a Roma con i due protagonisti Farrell e Kilmer. Il regista, tre volte premio Oscar, spera di registrare incassi "gratificanti", per rifarsi della delusione rimediata negli States e per rientrare dei 105 milioni di dollari spesi.



Bocciato dai critici Usa e snobbato dal pubblico, costosissimo e chiacchierato, "Alexander" arriva nelle sale italiane. Dal 14 gennaio nei nostri cinema potremo vedere raccontata la vita del più grande condottiero della storia. Tra gli argomenti affrontati da Stone in conferenza stampa, l'inevitabile questione "sessuale". Le sequenze del film che mostrano l'amore dell'imperatore macedone per il giovane Efestione hanno scontentato negli Usa sia gay che eterosessuali. "Chiamare Alessandro Magno gay o eterosessuale è riduttivo - ha spiegato Stone - casomai lo si può definire un pan-sessuale visto che frequentava oltre a donne e uomini anche i trans. Il problema vero è che lui era un esploratore e amava esplorare in tutti i campi".

"Contro il film - dice il regista - c'è stato in America un pregiudizio, fin dall'inizio. Si è parlato del film su Alessandro solo per le polemiche su come ho trattato la sua omosessualità. Assurdo. Qualche imbecille su un quotidiano ha paragonato il mio film a Troy e a Il Gladiatore". "Maledizione - sbotta Stone - come se quelli fossero film storici. Il Gladiatore era un gran film ma non è la storia di Roma. Alexander è un film storico. La verità è che gli americani conoscono a malapena la propria storia che è lunga poco più di 200 anni. E la conoscono dai titoli dei giornali".



Controvoglia Oliver Stone parla di Bush: "Gli americani credono ancora che l'11 settembre sia legato a Saddam Hussein. L'espansionismo di Bush non è paragonabile a quello di Alessandro. Bush vuole il petrolio e vuole portarlo dall'Iraq in America. Alessandro, invece, lasciò le risorse dov'erano. Noi in Iraq abbiamo sbagliato tutto e ora ne paghiamo le conseguenze". "Ho sempre ammirato Alessandro Magno - dice il regista - Non bisogna guardarlo con gli occhi del 20esimo secolo. Non è stato solo un grande conquistatore militare ma un uomo che voleva utilizzare gli eserciti che conquistava per rendere il mondo unito. Prima di lui il mondo era diverso, non c'era l'idea di unificazione. Attraverso le sue guerre ha portato una via della pace, ha sposato tre donne asiatiche e ha avuto figli asiatici".

"Era un uomo senza paura - continua Stone - ed un esploratore anche nella vita sessuale, come dimostra il rapporto con Efestione". Ma Stone ci tiene a precisare che il condottiero macedone "era pansessuale e non omosessuale". "Sperimentava - dice il regista - Mi spiace che nel mio Paese ci siano state polemiche perchè si è sottolineato questo aspetto ma Alessandro è ben di più che un omosessuale. I pregiudizi vanno lasciati fuori dalla porta. Ora spero nel pubblico europeo, d'altra parte il film è il frutto di una coproduzione europea".



E' proprio questo il punto dolente e "caldo" del film, che ha scatenato discussioni e proteste infinite: la bisessualità di Alessandro. Le polemiche sono cominciate già durante il montaggio, e da li' avrebbero preso corpo, perchè la Warner Bros avrebbe costretto il regista a tagliare alcune scene considerate troppo esplicite (la Warner ha poi smentito). Che Alessandro amò Efestione è risaputo da millenni. Lo stesso Plutarco racconta che quando l'amico morì, Alessandro, impazzito dal dolore, arrivò a crocifiggere il medico che non l'aveva saputo tenere in vita. Tuttavia, nel film, i rapporti di Alessandro con Efestione restano platonici, senza nemmeno un bacio.

Alessandro nacque nel 356 a. C. Figlio del re macedone Filippo II (interpretato da uno sfigurato Val Kilmer) e dalla regina Olimpia (Angelina Jolie), fu allevato da molti precettori, fra cui Aristotele (Christopher Plummer), si trovò giovanissimo sul trono. A 16 anni, col padre impegnato a combattere Bisanzio, ebbe la reggenza e subito dovette vedersela con successo con i Maidi in rivolta. Ma il suo vero battesimo per la storia fu la battaglia di Cheronea dove Alessandro, ancora ragazzino, al comando della cavalleria macedone sconfisse il battaglione sacro dei Tebani fino a quel momento mai sconfitto. Un battaglione composto da 150 coppie di amanti che combattevano fianco a fianco per dimostrarsi reciprocamente di meritare con valore il loro amore.

mat
eliana80
00martedì 11 gennaio 2005 18:09
Questo invece voglio andarlo a vedere.. sperando che Majakos non sia morto.. [SM=g27829]
Viandantedelmondo
00martedì 11 gennaio 2005 19:53
Lo andrò a vedere. Sono curioso di sapere perchè gli americani lo hanno snobbato
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