Addio Professore

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TheSandman
00martedì 4 ottobre 2005 09:01
E' morto Franco Scoglio
Il popolare allenatore siciliano, 64 anni, si è sentito male durante una trasmissione televisiva a Genova dopo un diverbio telefonico con Enrico Preziosi



GENOVA, 3 ottobre 2005 - L' allenatore Franco Scoglio è morto stasera per un malore che lo ha colto negli studi dell'emittente televisivo privata Primo Canale, dov'era ospite della trasmissione "Gradinata nord". Scoglio si è sentito male dopo un vivace confronto telefonico con il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. La trasmissione è stata sospesa e sono stati subito fatti intervenire i soccorritori del 118, ma tutti i tentativi di rianimazione sono stati inutili.
Nato a Lipari, isola Eolie (Messina) il 2 maggio 1941, Scoglio aveva iniziato la carriera di allenatore nel 1972 con le giovanili della Reggina. Nel 1973 passa alla guida della Gioiese in serie D, poi passa in C al Messina, in D all'Acireale e in C1 alla Reggina. Nel 1981-82, tornato alla Gioiese in Interregionale, vince il suo primo campionato. Esonerato in C1 dalla Reggina, passa all'Akragas e nel 1984 torna al Messina. L'anno seguente guida la formazione giallorossa alla promozione in B. Nel 1988 approda sulla panchina del Genoa: vince il campionato di B e ottiene una brillante salvezza in quello di A.
Dal 1990 il declino come tecnico: per otto anni non arriva mai in fondo al campionato e alterna dimissioni ed esoneri con Bologna (A), Udinese (B), Lucchese (B), Pescara (B), Genoa (A), Torino (A), Cosenza (B) e Ancona (B). Nell'autunno del 1998 diventa commissario tecnico della Tunisia con cui si piazza quarto nella coppa d'Africa 2000. A febbraio del 2001 torna ad allenare il Genoa, lasciando la panchina della Tunisia, praticamente qualificata ai Mondiali.
A febbraio 2001 torna al Genoa e lo guida alla salvezza. Torna in Africa, come c.t. della Libia e ci resta solo per una partita prima di accettare l'offerta del Napoli in B: anche in questo caso non è un'avventura fortunata e finisce prima del tempo. Ormai la sua attività principale è quella di commentatore televisivo, che da qualche anno lo vedeva protagonista molto apprezzato su diverse emittenti. In questa stagione fungeva da consulente esterno della Lucchese.

Da Gazzetta.it
Peppino Gavoni
00martedì 4 ottobre 2005 10:33
Era una personalità forte. Ma non mi è mai piaciuto come allenatore. Certo che morire per un malore durante una discussione... mah. Credo che pochi si ricorderanno di lui.
.kiwi.
00martedì 4 ottobre 2005 10:35
Re:

Scritto da: Peppino Gavoni 04/10/2005 10.33
Era una personalità forte. Ma non mi è mai piaciuto come allenatore. Certo che morire per un malore durante una discussione... mah. Credo che pochi si ricorderanno di lui.



....e soprattutto durante una trasmissione televisiva
Modificato da .kiwi. 04/10/2005 10.36
La Medusa
00martedì 4 ottobre 2005 11:11
Mi scuso con l'amico Sand!
Non mi ero accorto del post analogo già aperto.[SM=x584443]
ISKRA!
00martedì 4 ottobre 2005 11:25
Infarto...
Alla fine di una discussione...
Lui ormai si era trasformato in un polemista.
La discussione era il suo quotidiano...
Chissà, magari non sapeva nemmeno di dover stare attento a non esagerare...

Comunque Scoglio mi ricorda le chiacchierate parlando di calcio, con gli amici, alla domenica sera, ormai qualche annetto fa a dire il vero... Burbero e perennemente accigliato... Il suo nome vuol dire Genoa, e non a caso è proprio di quella squadra che stava parlando, quest'ultima volta.

La Medusa
00martedì 4 ottobre 2005 11:39
"Franco Scoglio - La real Tv che supera la fantasia!

Passata appena l'emozione e ancora vivo il cordoglio - naturali, per chi come il sottoscritto ha vissuto a Genova e ha vissuto il tifo genoano - si può riflettere quasi a freddo sull'assurda fine del Professor Scoglio.
Solo chi il Genoa ce l'ha dentro può capire cosa si prova, a tifar Genoa e cantare anche quando la tua squadra perde e va in serie C.
Scoglio apparteneva a un mondo antico, di quelli in cui si tifa a priori anche quando si va a allenare da un'altra parte, in un'atra cittò, e mi viene persino difficile dirlo senza fare retorica, quindi quando vi verrà da pensare che non c'è più la mezza stagione, fate pure. Tant'è, segue quello che penso. Nel mondo di Scoglio non c'erano i reality show. Oggi ci sono addirittura quelli sul calcio. Nel mondo di scoglio magari c'era il totonero, le botte date sul campo e fuori, le urla, i simulatori, ma c'era il calcio vero, giocato e sudato. Oggi c'è la prova Tv, la Serie A è un varietà, i diritti televisivi valgono miliardi, le bandiere esistono finché non salta fuori qualcuno che paga di più, c'è il moviolone 3d.

Nel mondo di Scoglio c'era la voglia - questa la ragione del contendere - di usare la Tv, quella piccola, quella di Primo Canale (una di quelle reti locali che quando sei a Genova vedi, piaccia o meno), per chiedere a Enrico Preziosi un confronto televisivo per dire ai tifosi - i tifosi come Scoglio - come stanno le cose. Per parlare della possibilità che qualcun altro compri questo benedetto vecchio grifone. Per parlare di calcio.
E mentre Preziosi si negava, ecco la tragedia non scritta, sogno proibito di qualsiasi reality show estremo, probabilmente. La tragedia reale che ora passerà chissà quante volte sugli schermi di mezza italia, e che forse potrà portare a riflettere un po' su quanta realtà mettiamo in scena in tv. E su quanta vita stia dietro l'angolo, pronta a dare la sua zampata e a riaffermare il proprio insindacabile diritto di decidere come devono andare le cose.
Nel mondo di Scoglio c'era spazio per una morte sotto i riflettori: proprio a lui, così schivo, doveva toccare questa beffa atroce. Mentre parlava con la propria nemesi. La vita ha molto da insegnare a qualsiasi autore di reality show."

A. Puliafiti
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