Ancillari: raccolta idee e realizzazione

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The Housekeeper
00sabato 16 aprile 2011 16:23
Qualcuno vuole fare un elenco dei possibili personaggi storici che potrebbero essere inseriti come ancillari?

Servirebbe:
- nome
- breve descrizione
- possibile bonus da applicare

I personaggi devono essere inclusi nell'intervallo di pertinenza del mod (III secolo a.C. - II secolo d.C.), per la descrizione è più coinvolgente se si usa il tempo presente).

Wikipedia è perfetta, se magari si inserisce anche la corrispondente descrizione in inglese è ancora meglio ;)

EVITATE DI METTERE FAMOSI GENERALI O SOVRANI COME ANNIBALE, GIULIO CESARE, AUGUSTO, ECC. Insomma chiunque potrebbe "stonare" in forma di ancillare (non è altro che un damigello al seguito di qualcun altro)... Per i grandi generali penseremo a delle apposite entrate in scena tramite script ;)



Ad esempio:
{Marco_Tullio_Cicerone}Marco Tullio Cicerone
{Marco_Tullio_Cicerone_desc}Costui è un celebre filosofo, avvocato e scrittore romano, nonché uomo politico dell'ultimo periodo della Repubblica Romana. Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, Cicerone è una delle figure più rilevanti di tutta l'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, che va dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica sarà considerata il prototipo della letteratura latina classica. Attraverso l'opera di Cicerone, grande ammiratore della cultura greca, i Romani acquisiranno una migliore conoscenza della filosofia. Tra le opere fondamentali per la comprensione del mondo latino si collocano invece le Lettere (Epistulae, in particolar modo quelle all'amico Tito Pomponio Attico), che offrono numerosissime riflessioni su ogni avvenimento, permettendo di comprendere quali fossero le reali linee politiche dell'aristocrazia romana. Cicerone occupa per molti anni anche un ruolo di primaria importanza nel mondo della politica: dopo aver salvato la repubblica dal tentativo eversivo di Lucio Sergio Catilina ed aver così ottenuto l'appellativo di pater patriae (padre della patria), ricopre un ruolo di primissima importanza all'interno della fazione degli Optimates. E' infatti Cicerone che, negli anni delle guerre civili, difende strenuamente fino alla morte una repubblica giunta ormai all'ultimo respiro e destinata a trasformarsi nel principatus augusteo.

Marcus Tullius Cicero is a Roman philosopher, statesman, lawyer, political theorist, and Roman constitutionalist. He comes from a wealthy municipal family of the equestrian order, and is widely considered one of Rome's greatest orators and prose stylists. He introduces the Romans to the chief schools of Greek philosophy and created a Latin philosophical vocabulary (with neologisms such as humanitas, qualitas, quantitas, and essentia) distinguishing himself as a linguist, translator, and philosopher. An impressive orator and successful lawyer, Cicero thinks that his political career is his most important achievement. His voluminous correspondence, much of it addressed to his friend Atticus, has been especially influential, introducing the art of refined letter writing to European culture. Cicero's speeches and letters remain some of the most important primary sources that survive on the last days of the Roman Republic.
During the chaotic latter half of the 1st century BC marked by civil wars and the dictatorship of Gaius Julius Caesar, Cicero champions a return to the traditional republican government. However, his career as a statesman is marked by inconsistencies and a tendency to shift his position in response to changes in the political climate.
{Marco_Tullio_Cicerone_effects_desc}+3 Autorità
Pico total war
00sabato 16 aprile 2011 16:30
Re:
Sulla letteratura latina ho un'ottima preparazione e posso essere utile [SM=g27961] Ma vorrei capire: questi spuntano in maniera differente dall'anno in cui ci troviamo? o ci ritroviamo plinio il vecchio nel 150 a. C.? [SM=x1140428]
Cmq faccio un primo elenco a breve le descrizioni:
Seneca
Plinio il vecchio
Plinio il giovane
Livio
Virgilio
Mecenate
Catone il censore
Verre ( battutaccia [SM=x1140476] )
petronio
uno dei tantissimi satiri (marziale giovenale ecc)
Vitruvio

questi i più celebri ne ho in mente altri vorrei capire bene il loro funzionamento [SM=x1140491]
The Housekeeper
00sabato 16 aprile 2011 16:34
Ognuno apparirà in determinate circostanze e in periodi storici ben precisi ;)
Pico total war
00sabato 16 aprile 2011 16:51
Re:
ottimo [SM=x1140428]
proseguo l'elenco
Polibio
Mario
Lucio emilio paolo
Pacuvio (questi ultimi per la polemica ellenica)
Gracco (tibero o gaio?)
Catilina
Druso
Varo
Vipsanio Agrippa
Appio claudio cieco
Lucrezio?
Tacito
Ario dimitro di alessandria (precettore di augusto)
giulio agricola
Scultori romani, data l'importanza capitale della rappresentazione del viso.. purtroppo non ci sono moltissimi nomi
ra questi primi nomi chi escluderesti?



ironman1989.
00domenica 17 aprile 2011 01:51
Be Verre non è una battutaccia...credo che si debbano mettere anche ancillari negativi che diano malus: es. se un governatore ha pochi punti d'amministrazione allora potrà avere l'ancillare Verre, che darà un malus in agricoltura, o nel commercio...
EFREM soldato di ventura
00domenica 17 aprile 2011 10:35
anche io vorrei capire bene il funzionamento house, posso dare una mano eccome, quindi voglio sapere se i personaggi devono appartenere al solo mondo della letteratura latina oppure posso includere filosofi, oratori, personaggi celebri (o oscuri in modo celebre)anche del mondo greco e barbaro. dimmi dove posso pubblicare questo lavoro e lo faccio [SM=g27960]

a vostra completa disposizione per correggere e scrivere !

Pico che ne dici di andare a spulciare il buon vecchio Svetonio per vedere un po' di cattivoni? oppure ho in mente il Brutus di Cicerone per la storia degli oratori e dei filosofi dal III sec. al I a.C. beh il materiale è tantissimo considerando pure le vite parallele di Plutarco...
Pico total war
00domenica 17 aprile 2011 12:22
Re:
EFREM soldato di ventura, 17/04/2011 10.35:

anche io vorrei capire bene il funzionamento house, posso dare una mano eccome, quindi voglio sapere se i personaggi devono appartenere al solo mondo della letteratura latina oppure posso includere filosofi, oratori, personaggi celebri (o oscuri in modo celebre)anche del mondo greco e barbaro. dimmi dove posso pubblicare questo lavoro e lo faccio [SM=g27960]

a vostra completa disposizione per correggere e scrivere !

Pico che ne dici di andare a spulciare il buon vecchio Svetonio per vedere un po' di cattivoni? oppure ho in mente il Brutus di Cicerone per la storia degli oratori e dei filosofi dal III sec. al I a.C. beh il materiale è tantissimo considerando pure le vite parallele di Plutarco...



Niente venduti a comando meglio il silenzio intelligente di Tacito [SM=x1140520] [SM=x1140520] [SM=x1140520]
Purtroppo parlare di cultura barbara generalizzata non è il caso sarebbe opportuno trovarne per ogni cultura (pochi, con un certo squilibrio romano [SM=g27965] )
Comincia con Svetonio ti seguo a ruota con Vitruvio Tacito e Seneca [SM=x1140522]
EFREM soldato di ventura
00domenica 17 aprile 2011 15:17
allora si inizia Pico, mi viene in mente una cosa come facciamo a catalogare gli ancillari' li dividiamo per periodi storici tipo prima metà I sec a.C. e via discorrendo?

ah un'altra cosa XD se metti caso ci troviamo con un personaggio emergente, per esempio Nerone, possiamo affiancargli due ancillari fissi, Afranio Burro e Seneca, in questo caso aumenta la virtus, il prestigio e l'autorità, ma si può creare un evento tipo CONGIURA DEI PISONI nell'anno 62 che elimini i precedenti ancillari e introduca uno nuovo, Seiano, che tramuti virtus in vizio e diminuisca l'autorità? così penso sarebbe fico, anche se lo so non è facile da attuare

e poi alla fine il buon Afranio se n'era andato nell'Ade per fatti suoi nel 59 senza essere coinvolto in nessuna congiura, a esse pignoli [SM=x1140432]
Pico total war
00domenica 17 aprile 2011 16:26
Re:
EFREM soldato di ventura, 17/04/2011 15.17:

allora si inizia Pico, mi viene in mente una cosa come facciamo a catalogare gli ancillari' li dividiamo per periodi storici tipo prima metà I sec a.C. e via discorrendo?

ah un'altra cosa XD se metti caso ci troviamo con un personaggio emergente, per esempio Nerone, possiamo affiancargli due ancillari fissi, Afranio Burro e Seneca, in questo caso aumenta la virtus, il prestigio e l'autorità, ma si può creare un evento tipo CONGIURA DEI PISONI nell'anno 62 che elimini i precedenti ancillari e introduca uno nuovo, Seiano, che tramuti virtus in vizio e diminuisca l'autorità? così penso sarebbe fico, anche se lo so non è facile da attuare

e poi alla fine il buon Afranio se n'era andato nell'Ade per fatti suoi nel 59 senza essere coinvolto in nessuna congiura, a esse pignoli [SM=x1140432]



io posso solamente dirti mi piace ma il modder è house [SM=x1140520] [SM=x1140520] limitiamoci a descrizione del personaggio più ipotetico bonus/malus
The Housekeeper
00lunedì 18 aprile 2011 09:03
Re:
EFREM soldato di ventura, 17/04/2011 10.35:

anche io vorrei capire bene il funzionamento house, posso dare una mano eccome, quindi voglio sapere se i personaggi devono appartenere al solo mondo della letteratura latina oppure posso includere filosofi, oratori, personaggi celebri (o oscuri in modo celebre)anche del mondo greco e barbaro. dimmi dove posso pubblicare questo lavoro e lo faccio [SM=g27960]

a vostra completa disposizione per correggere e scrivere !

Pico che ne dici di andare a spulciare il buon vecchio Svetonio per vedere un po' di cattivoni? oppure ho in mente il Brutus di Cicerone per la storia degli oratori e dei filosofi dal III sec. al I a.C. beh il materiale è tantissimo considerando pure le vite parallele di Plutarco...




Qualsiasi personaggio storico va bene, non esagerate coi latini perchè c'è una sola fazione romana, mentre ci sono ben 7 fazioni "barbare", 4 delle "steppe", 6 "ellenistiche" ecc.ecc.
Per cominciare potremmo inserire non più di un centinaio di ancillari storici, quindi cerchiamo di distribuirli bene (anche su scala temporale)

Pico total war
00lunedì 18 aprile 2011 09:28
Ok. comincio da Vitruvio.. Non ho ben capito dove adranno questo papiro di descrizioni come per gli ancillari di bc?
VITRUVIO
"Marco Vitruvio Polliòne, romano, visse nel I secolo a.C ma di lui non si sa quasi nulla. Ingegnere militare al servizio di Cesare, addetto alle macchine da guerra, progettò anche la basilica di Fano. Compose la celeberrima opera - De architectura tra il 25 e il 23 a.C dedicandola ad Augusto il quale aveva intrapreso grandi opere pubbliche (e aveva ricevuto un'ottima pensione [SM=g27960]). Vitruvio dà una nuova dignità culturale all'architettura, considerata tecnica e poco dignitosa. Rivendica una formazione culturale enciclopedica, secondo il modello ciceroniano.Scientia plerarumque litteratum et artium" è necessaria per l'architetto. La sua opera tratta principalmente di urbanistica pubblica e privata e problemi ingegneristici di idraulica e meccanica. Uncio trattato di architettura dell'antichità fu modello per tutto il medioevo e ispirò i trattati rinascimentali."
Personaggio veramente chiave darei: bonus punti costruzione, bonus all'artiglieria e qualcosa legata alle costruzioni negli insediamenti
Pico total war
00lunedì 18 aprile 2011 09:55
Seneca
Lucio anneo seneca, nato tra il 4 e l'1 a.C a Cordova, fu il maggiore filosofo latino. La sua produzione è vastissima, in buona parte perduta. Dal 32 ebbe inizio la sua carriera politica prima come questore, poi divenne senatore. Caligola fu sul punto di condannarlo a morte ma a causa della salute precaria fu graziato. 2 anni dopo Claudio lo condannò in Corsica all'esilio per adulterio (con la sorella di Caligola [SM=g27960] ). Agrippina (altra sorella di Caligola) moglie di Claudio intercesse per il suo ritorno a roma e affidò a Seneca l'istruzione di Nerone. Divenne consigliere del giovane imperatore. Tollerò e fu complice (forse) degli assassini di Britannico e Agrippina. I rapporti si guastarono e nel 62 si ritirò dalla vita politica. Fu costretto al suicidio implicato nella ccngiura dei Pisoni ai danni dell'imperatore.
Seneca era un fautore convinto del principato proponendo a Nerone il modello di Augusto quale principe saggio e condannando nel "De ira" il modello di Caligola. Nel de Clementia composto poco dopo l'ascesa di nerone riassume i principi secondo cui si necessitava governare l'impero. La clementia, la capacità di trattenere l'ira e le altre passioni. Reputa Nerone superiore ad Augusto poiché accusa quest'ultimo di essersi concesso agli eccessi in gioventù ( [SM=x1140476] ) . Tra gli altri modelli negativi oltre a Caligola ricorda Silla e Alessandro magno

Sulla sua produzione letteraria eviterei di far riferimenti è già molto vasto il suo apporto storico. Bonus o malus? Se il generale è "cavaliere" + 3 autorità e un bonus di cavalleria ulteriore se terrore - 5 autorità

Pico total war
00lunedì 18 aprile 2011 10:05
Plinio il giovane
data la limitatezza di ancillari rinuncio a tacito [SM=g27970] [SM=g27970] Plinio il giovane non è essenziale però c'è una lettera a Traiano sui cristiani che ritengo veramente fondamentale se vi saranno script sulla gestione del cristianesimo

Plinio Cecilio Secondo (detto il giovane per distinguerlo dallo zio "il vecchio") fu un uomo politico e forense con una carriera rapida e notevole. Amico di tacito fu tribuno militare in gioventù, fu console e divenne intorno al 110 legato del Ponto e Bitinia.
Plinio il Giovane è il primo autore latino che testimonia di Gesù e del suo culto. Si tratta di una lettera a Traiano nel 112/113. Plinio, governatore della Bitinia testimonia come questa deleteria superstizione si fosse diffusa tra le città, le campagne, i villaggi. Lo stato non aveva ancora mai perseguitato i cristiani ma le persecuzioni erano frutto di denunce di cittadini. Li interrogava se fossero stati cristiani chiedendolo più volte: se perseveravano erano condannati a morte. Plinio reputa la condanna giusta almeno per la loro caparbietà. Riporta la pratica del sacrificio in onore degli dei (e l'imperatore) e li rilascia quando essi lo compivano. Le domande che pone a Traiano sono se fosse necessario distinguere tra uomini donne e bambini e qual è il senso della condanna, per i crimini o il fatto stesso di essere cristiani? Sono valide le denuince anonime? Giacchè le denunce di reati dei cittadini erano quasi sempre false e motivate dal sospetto comune verso i cristiani spesso Plinio rivela di aver riscontrato anche sotto tortura solo la fede. Traiano risponderà di non punire sistematicamente i cristiani e che in nome della libertà di culto non saranno mai possibili leggi per essi ma vanno condannati se dopo denuncia si constata che essi lo sono e se non ripudiano la loro fede. Le denunce anonime non hanno alcun valore processuale
Bonus ordine pubblico?
Pico total war
00lunedì 18 aprile 2011 12:38
Direi a questo punto di riassumere Virgilio Orazio Livio ecc nlla figura di Mecenate [SM=x1140522] intanto propongo Baculo con bonus comando e difesa personale +1: [SM=x1140522]
Sestio Publio Baculo fu centurione di Cesare, a lui molto fedele, il quale ricevette l'onore di essere nominato per ben tre volte nel De Bello Gallico. Nella prima occasione regge coperto di ferite l'assalto dei Nervii sulla XII legione quasi ormai sopraffatta. Uomo di grande tempra è al servizio di Cesare pronto a sacrificare tutto se stesso. Sestio svolse per molto tempo il ruolo di uomo fidato di Giulio Cesare e di sua spia personale. Si racconta anche che gli salvò la vita, uccidendo un guerriero nemico in procinto di colpire il grande condottiero romano; o chiamavano "il bastone", nomignolo affibbiatagli per il suo nome, Baculus, e per il bastone di vite che portavano i centurioni a simbolo del loro grado. "


(il corsivo tratto da Wiki)
MegasBasileus
00lunedì 18 aprile 2011 15:54
Direi che non si può prescindere dall'inserire i famosi giuristi romani o architetti e costruttori come:
Apollodoro di Damasco: (vissuto nel II secolo) (... – ...) è un architetto e scrittore greco-romano. Nonostante il nome greco Apollodoro, ha origini nabatee.
Favorito di Traiano, per il quale costruisce presso Drobeta il ponte di Traiano sul Danubio nella campagna del 104 in Dacia. Progetta inoltre un gymnasium, bagni pubblici, l'Odeon di Domiziano, il Porto di Traiano a Porto, il Foro e la Colonna di Traiano a Roma. Gli sono ancora attribuiti gli Archi Onorari di Traiano ad Ancona e Benevento. È inoltre ritenuto l'architetto dell'ultimo rifacimento del Pantheon.

(Ho rimesso i verbi al presente)

Come bonus direi da scegliere tra i seguenti: Punti costruzione, riduzione costi edifici, - squallore, bonus punti movimento per le unità (per la costruzione di ponti eccetera), + autorità

Per quanto concerne i giuristi di cui roma pullula direi sicuramente i seguenti:

Gaio Ateio Capitone:
è stato un giurista romanodell'età augustea.
Figlio di C. Ateio Capito, tribuno della plebe nel 55 a.C., divenne il più insigne giurista della prima età imperiale insieme al suo più famoso rivale, Marco Antistio Labeone, dal quale si differenziava sia per le opinioni politiche, sia nell'ambito più specifico della giurisprudenza.
I due rivali fondarono le due più importanti scuole di diritto della Roma antica, caratterizzate da un differente approccio al diritto (Cfr. D.1.2.2.47):
* la scuola dei Sabiniani, fondata da Ateio Capitone, si distingueva per un atteggiamento maggiormente conservatore rispetto al diritto.
* la scuola dei Proculiani, fondata da Labeone, caratterizzata da un atteggiamento più innovatore nei confronti del diritto da parte dei suoi adepti.
Non meno differenti erano le opinioni dei due riguardo alla politica: Labeone si dimostrò più conservatore e difensore degli ideali repubblicani, Capitone aderì precocemente al nuovo ordine costituzionale romano legandosi ben presto ad Augusto. Le sue idee politiche gli garantirono il favore dell'imperatore che lo ricompensò facendolo accedere al consolato (sebbene solo come consul suffectus) all'età di 43 anni, nel 5 d.C.

Gneo Domizio Enobarbo:
Era figlio di Gneo Domizio Enobarbo e fratello di Lucio Domizio Enobarbo. Nel 104 a.C. fu tribuno della plebe,[1] e nel 103 a.C. divenne Pontefice Massimo[2][3][4], mantenendo contemporaneamente il ruolo di tribuno.[4][5][6]
Nel 96 a.C. divenne console, e quattro anni dopo censore assieme a Lucio Licinio Crasso, col quale fu spesso in disaccordo. Assieme sradicarono le prime scuole oratorie di Roma, che essi giudicavano immorali, sebbene Crasso stesso fosse un grandissimo oratore.[7][8

Lucio Giavoleno Prisco:
meglio conosciuto come Giavoleno (lat.: Iavolenus), (...) è un giurista e console romano dell'epoca di Traiano.
Dopo una carriera politico-militare a capo delle legioni in Dalmazia, Mesia ed Africa, scrisse quattordici libri di diritto, contenenti epistule e commenti, oltre a citazioni e rivisitazioni di altri giureconsulti del passato, soprattutto Gaio Cassio Longino e Marco Antistio Labeone, suo principale avversario. Raccolse quaestiones e responsa anche sul diritto civile.

Marco Antistio Labeone:
è stato un giurista romano dell'età augustea, allievo del giureconsulto Trebazio.
Di origine sannita, probabilmente di Ligures Baebiani, presso Benevento, e figlio del giurista Pacuvio Antistio Labeone,[1] fu per tradizione familiare un convinto repubblicano. Il suo più famoso rivale, sia nella vita politica per le opposte idee politiche, sia nell'ambito più specifico della giurisprudenza, fu Gaio Ateio Capitone, famosissimo giureconsulto romano.
I due rivali fondarono le due più importanti scuole di diritto della Roma antica, caratterizzate da un differente approccio al diritto:[2]
* la scuola dei Sabiniani, fondata da Ateio Capitone, si distingueva per un atteggiamento maggiormente conservatore rispetto al diritto.
* la scuola dei Proculiani, fondata da Labeone, caratterizzata da un atteggiamento più innovatore nei confronti del diritto da parte dei suoi adepti.
Trovandosi a dover vivere il momento di passaggio dalla repubblica al principato non esitò a schierarsi a favore della prima, arrivando persino a rifiutare il consolato offertogli da Augusto. Il suo cursus honorum, secondo quanto ci riferisce Tacito negli Annales, si fermò dunque alla carica di pretore.
Tacito ci fornisce un giudizio alquanto positivo su Labeone, proprio in raffronto al rivale Capitone

Manio Manilio Nepote:
fu uno dei più eminenti giuristi del II secolo a.C..
Egli venne considerato dal giurista Pomponio nella sua opera Liber singularis enchiridii, come uno dei tre giuristi (gli altri due erano Marco Giunio Bruto e Publio Muzio Scevola) «qui fundaverunt ius civile»[1]. Fu console nel 149 a.C. e di lui ci sono giunti tre libri di ius civile. Quest'opera segna un passo molto importante nella storia del diritto romano in quanto Manilio ebbe la grande capacità di staccarsi totalmente dal modello della Legge delle XII tavole e creare un'opera con una struttura autonoma, indipendente e assolutamente nuova.

Masurio Sabino:
fu uno dei più grandi giureconsulti della storia del diritto romano.
Eponimo della scuola dei Sabiniani, fondata dal suo maestro Gaio Ateio Capitone, Sabino visse nel I secolo sotto il principato di Augusto e Tiberio (quest'ultimo nel 22 DC gli concesse la dignità equestre e il ius respondendi) e morì probabilmente sotto Nerone.
Secondo quanto ci riferisce Sesto Pomponio, Sabino, in contrasto con il costume del tempo, non seguì il cursus honorum e visse dei proventi ricavati dalla sua attività didattica.
La fama di Sabino è legata soprattutto al suo "trattato di diritto civile", i Libri tres iuris civilis, che divenne il testo base della sua scuola. Egli scrisse anche altre opere giusprivatistiche, fra cui una raccolta di responsi (Responsa) e un piccolo numero di libri edittali (Ad edictum prætoris urbanis). Si ricordano anche i Memoralia, i Fasti e i Commentarii de indigenis, che illustrano antiche consuetudini e cerimonie, collegi sacerdotali, riti e trionfi militari.
I Digesta giustinianei non riportano frammenti di opere del giurista romano. Masurio Sabino è tuttavia spesso citato dagli altri giuristi romani autori dei commenti ai Libri tres iuris civilis.

Quinto Mucio Scevola:
è stato un giurista e politico romano.
Appartenente alla gens Mucia, Quinto Mucio Scevola, figlio di Publio Mucio, è considerato uno dei più grandi giuristi della storia del diritto romano e in parte l'artefice dell'introduzione, nella giurisprudenza romana, del metodo dialettico e diairetico, mutuato dal pensiero filosofico greco.
Fu console insieme a Lucio Licinio Crasso nel 95 a.C. e poi pontefice massimo nell'89 a.C. Fra le sue opere letterarie si ricordano l'Horoi e i Libri XVIII Iuris Civilis. Quest'ultimo fu il primo manuale sistematico di diritto civile, preso a base di trattazioni civilistiche posteriori, tanto che Quinto Mucio Scevola fu il più antico giurista compendiato nei Digesta del Corpus iuris civilis ed il primo in ordine di apparizione nell'Index Florentinus.

Servio Sulpicio Rufo:
(ca. 106 - 43 a.C.), fu un importante oratore e giureconsulto romano, amico di Cicerone, con cui fu in corrispondenza, e di Trebazio. Rivestì anche la carica di console repubblicano nel 51 a.C.
Durante la Seconda Guerra Civile della Roma repubblicana, dopo molte esitazioni, Sulpicio Rufo unì il suo destino a quello di Giulio Cesare, che lo nominò proconsole di Acaia nel 46 a. C. Morì nel 43 a.C., durante una missione del Senato diretta a Marco Antonio, che era a Modena. Gli fu celebrato un funerale pubblico, ed eretta una statua in sua memoria presso i Rostri, i muri della tribuna degli oratori nel Foro Romano.
Sulpicio fondò la Scuola Serviana, che superò quella di Quinto Muzio. Nei responsi di Servio Sulpicio Rufo e dei giuristi della scuola serviana troviamo un'innovazione che consiste nel superamento della valutazione della condotta del debitore in termini di colpa e dolo, attraverso il ricorso a concetti come forza e vizio. L'idea di fondo che guida le soluzioni di Servio e dei suoi ‘auditores’ è rappresentata dall'impossibilità di estendere il prestare del debitore non dominus ai perimenti dovuti alla forza, mentre per contro viene delineata la possibilità di uno stare garante del contraente dominus anche per eventi dovuti alla forza.


Alfeno Varo:
fu un giureconsulto latino vissuto intorno alla metà del I secolo a.C..
Nacque a Cremona, allievo di Servio Sulpicio Rufo. Ricoprì la carica di consul suffectus nel 59 a.C. La sua opera principale sono i Digesta, suddivisi in 40 libri.

Gaio Trebazio Testa:
Elea, ... – 43 a.C.) è stato un giurista e politico romano.
Fu in stretti rapporti di amicizia e confidenza con Cesare, Augusto, Orazio, Mecenate oltre che con Cicerone, col quale intrattenne un fitto epistolario e che gli dedicò un resoconto dei Topica di Aristotele.
In qualità di giureconsulto, seguì Cesare nelle sue campagne galliche, ricoprendo, anche se solo formalmente, la carica di tribuno militare. Fu inoltre ascoltato consigliere di Augusto ed ebbe notevole fama quale maestro di Marco Antistio Labeone, che, nella fase evolutiva che dalla Res publica al Principato, sarà l'artefice di quel movimento innovatore del diritto romano che sarebbe stato detto dei Proculiani.
Delle sue numerose opere nulla si è conservato, se non le frequenti menzioni che di lui si trovano nelle Pandette e nelle Institutiones del Corpus iuris civilis giustinianeo.


Lucio Celio Antìpatro:
è stato un retore, giurista e storico romano del II secolo a.C..

Attivo nell'età dei Gracchi, fu il primo scrittore di una monografia. Questa era divisa in sette libri e narrava gli avvenimenti della seconda guerra punica.
Ci rimangono solo pochi e brevi frammenti, una sessantina circa, abbiamo però un giudizio che Cicerone espresse nel suo "De oratore", in cui Antìpatro è considerato l'unico scrittore di storiografia degno di nota a Roma.


(questi non avevo voglia di riscriverli xD traete quello che pensate sia meglio. Come bonus direi sicuramente autorità, legge, e qualcosa di collegato :D)
Erik il Conquistatore
00martedì 28 giugno 2011 14:11
Beh di latini ce ne sono molti per cui non mi soffermo [SM=g27964]
Un bel ancillare, che potrebbe dare bonus allo sviluppo degli insediamenti, potrebbe essere Magone il Cartaginese. Visse proprio nel III sec a.c. e scrisse un trattato di agronomia su cui poi si basarono molti autori latini quali lo stesso Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia

Edit: qui c'è qualche info su di lui en.wikipedia.org/wiki/Mago_%28agricultural_writer%29

Edit2: c'era anche in italiano [SM=g27964] it.wikipedia.org/wiki/Magone_il_Cartaginese



Erik il Conquistatore
00martedì 28 giugno 2011 15:19
Rifaccio meglio, come da istruzioni sopra, aggiungendo un secondo possibile ancillare.

Magone il Cartaginese:
(Italiano)
Autore, nel III sec a.c., di un trattato di agronomia in 28 volumi e in lingua fenicia che avrebbe costituito, per tutto il periodo classico, una delle fonti più significative sull'argomento. Il testo originale è andato perduto, ma sono sopravvissuti alcuni frammenti delle traduzioni in greco e latino.
Nel 146 a.C., la terza guerra punica si concluse con la distruzione di Cartagine ad opera dei Romani. Il contenuto delle biblioteche puniche venne consegnato ai sovrani numidi - alleati di Roma - con l'eccezione dell'opera di Magone che fu traslata a Roma dove sarebbe stata tradotta in latino da Decimo Silano.[1] L'opera - già popolare per la traduzione in greco di Cassio Dionisio, contemporaneo di Magone - fu successivamente riadattata da Diofane di Nicea che la suddivise in sei volumi[2].[3]
Citazioni da Magone sono presenti nelle opere di autori successivi del periodo classico (Plinio in Naturalis Historia; Varrone in De re rustica; Columella in De Agricultura; Gargilio Marziale in De hortis) e altomedioevale (Geoponica).

(Inglese)
Mago was a Carthaginian writer, author of an agricultural manual in Punic which was a record of the farming knowledge of Carthage. The Punic text has been lost, but some fragments of Greek and Latin translations survive.
Mago's long work (it was divided into 28 books) was partly based on earlier Greek agricultural writings but no doubt incorporated local north African and Phoenician traditional practices.
After Rome's destruction of Carthage in 146 BC, the Carthaginian libraries were given to the kings of Numidia. Uniquely, Mago's book was retrieved and brought to Rome. It was adapted into Greek by Cassius Dionysius and translated in full into Latin by Decimus Silanus, the latter at the expense of the Roman Senate. The Greek translation was later abridged by Diophanes of Nicaea, whose version was divided into six books.
Extracts from these translations survive in quotations by Roman writers on agriculture, including Varro, Columella, Pliny the Elder and Gargilius Martialis.

Eratostene di Cirene(276 a.c.-194 a.c.):
(Italiano)
Matematico, astronomo, geografo e poeta greco antico.
Fu uno degli intellettuali più versatili della sua epoca. Terzo bibliotecario della Biblioteca di Alessandria e precettore di Tolemeo IV Filopatore, è oggi ricordato soprattutto per aver misurato per primo con grande precisione le dimensioni della Terra.

(Inglese)
Greek mathematician, elegiac poet, athlete, geographer, astronomer, and music theorist.
He was the first person to use the word "geography" and invented the discipline of geography as we understand it. He invented a system of latitude and longitude.
He was the first person to calculate the circumference of the earth by using a measuring system using stades, or the length of stadiums during that time period (with remarkable accuracy). He was the first to calculate the tilt of the Earth's axis (also with remarkable accuracy). He may also have accurately calculated the distance from the earth to the sun and invented the leap day. He also created a map of the world based on the available geographical knowledge of the era. In addition, Eratosthenes was the founder of scientific chronology; he endeavored to fix the dates of the chief literary and political events from the conquest of Troy.
According to an entry in the Suda (a 10th century reference), his contemporaries nicknamed him beta, from the second letter of the Greek alphabet, because he supposedly proved himself to be the second best in the world in almost every field.

Per ora mi sono venuti in mente questi. Se dovessi ricordarmene altri cerco qualche info e ve la posto [SM=g27960]

Erik il Conquistatore
00martedì 28 giugno 2011 21:31

Diviziaco:
(Italiano)
Druido gallico, vergobreto (capo politico o magistrato supremo) del popolo gallico degli edui, fedele alleato di Roma e di Gaio Giulio Cesare al tempo della conquista della Gallia.
Il suo nome significa il Vendicatore. Per questa ragione, nel 63 a.C. si recò a chiedere aiuto militare al Senato contro la minaccia dei germani, che stava invadendo la Gallia. Aveva un fratello, Dumnorige, che era invece fieramente anti-romano e che fu giustiziato per ordine di Cesare. È probabile che fosse ancora vivo nel 44 a.C., perché in quell'anno Cicerone parla di lui al presente.

(Inglese)
Diviciacus or Divitiacus of the Aedui is the only druid from antiquity whose existence is attested by name. He should not be confused with the king of the Suessiones also known by the Latinised name Diviciacus.
His date of birth is not known, but he was an adult during the late 60s BC, at which time he was a senator of the Aedui and escaped a massacre by the forces of the Sequani, Arverni and Germanic troops under the Suebian leader Ariovistus.
He supported the preexisting alliance the Aedui had with Rome, and in 63 BC spoke before the Roman senate to ask for military aid. While in Rome, he was a guest of Cicero, who spoke of his knowledge of divination, astronomy and natural philosophy, and names him as a druid. Julius Caesar, who knew him well, speaks of him several times in his Commentarii de Bello Gallico and noted his particular skills as a diplomat without calling him a druid.
In addition to holding the religious office of druid, he may have been the Uergobretos,(dubious/discuss) the annually elected political leader or chief magistrate of the Aedui, one of the most powerful nations in Gaul. In this combination of military and religious office he was similar to Julius Caesar, who was Pontifex Maximus in addition to being a magistrate and general.
Diviciacus had a brother, Dumnorix, who was aggressively anti-Roman. Dumnorix was executed on the orders of Caesar.
Diviciacus would have been Uergobretos sometime before 52 BC, when the election was contested between Convictolitavis and Cotos. The date of Diviciacus's death is not known; Cicero speaks of him in the past tense in 44 BC.


Daegano
00giovedì 9 febbraio 2012 23:53
Chi vi aspettavate di trovare e non avete mai trovato?
Do il via a qusto thread con le dovute cautele, per non sprecar idee e non creare confusione.Come per i tratti, anche nuovi ancillari possono trovare spazio in de bello mundi.
Invito a prendere parte alla discussione chi è esperto di grafica, vale a dire chi sa creare la figura di un ancillare da inserire fisicamente nel gioco. Io mi sto documentando personalmente..
E chiunque volesse inserire un ancillare rilevante trascurato,e avesse informazioni storiche precise,è parimenti invitato a postare.
Non pensate solo all'ambito greco-romano. Mentre i nostri antenati studiavano filosofia, altrove gli uonmini si dondolavano sugli alberi(cit.), è vero: ma anche le culture barbariche hanno ancillari inseribili, figuriamoci in zona indiana o orientale dove potete sbizzarrirvi [SM=g27964]



Avevo proposto di annullare il cursus da Augusto in avanti: agli effetti ci sarebbero nuove cariche. La più significativa?Proconsul provinciae,proconsole, che si potrebbe ottenere rimanendo 3 turni nella città capitale della provincia, dopo la conquista ed il possesso di precise regioni.Non posso dire quali dal momento che non conosco la mappa di DBM.Ecco le province:
Acaia (Achaea) capitale: Corinthus
Africa (Africa)capitale: Cartagho
Asia (Asia)capitale: Efeso?storicamente era lei
Bitinia e Ponto (Bithynia et Pontus)capitale:Nicomedia
Creta e Cirene (Creta et Cyrene)capitale: Gortina?storicamente era lei. la città sull'isola di Creta comunque
Gallia Narbonense e Cisalpina (Gallia )capitale:da decidere.Massilia?
Hispania Baetica,capitale:da decidere
Belgica (Durocortorum Remorum),capitale:da decidere
Britannia,capitale:da decidere.Londinium?
Pannonia,capitale:da decidere
Noricum,capitale:da decidere
Dalmatia,capitale:da decidere
Egitto(Aegyptos alla greca),capitale:da decidere. Thebes?
Se chi è storicamnte appassionato come me noterà la mancanza evidente di province e province, è perchè mi sono già preoccupato di togliere le meno rilevanti a favore di giocabilità e mole di lavoro.
Chi volesse realizzare ancillari in tema mi contatti.Rispondendo alla mia domanda iniziale:vorrei oggetti come la croce o la lancia che colpì Cristo! [SM=g27973] Li realizzerò!


Moderatori, spero di non aver straforato [SM=x1140444]


MuzioScevola99
00venerdì 10 febbraio 2012 02:48
Io che ultimamente sono come il prezzemolo sviluppo l'idea che avevo gia proposto di creare degli ancillari basati sulle decorazioni militari romane : I dona
Fare gli ancillari è una fesseria c'è un'ottima guida nel forum, basta modificare due o tre file Txt ed inserire un file .tga per il simbolo, ne ho gia realizzato qualcuno per un'idea che non s'è filato nessuno ovvero far comparire il numero delle legioni sulla mappa strategica nominando ad es. un generale Legatus I legio Italica maquesto è un altro discorso.
Daegano credo che probabilmente tra un pò ci daranno un calcio in quel posto,perchè ci muoviamo come formiche impazzite
Se posso fare una critica ai "moddisti" è che non forniscono informazioni su come è strutturato il gioco, qualcosa si capisce dalle discussioni ma certo non si è certi di nulla
Domani incomincio a lavorarci almeno a livello di elenco, speriamo che possano essere utilizzati, se non per questa versione magari per le future.



Daegano
00venerdì 10 febbraio 2012 11:30
Formiche impazzite?sto cercando di dare ordine alle idee mie ed altrui. E non credo che l'entusiasmo vada smorzato,ma solo coordinato. Sai che approvo i dona comunque, rientra tutto in un lavoro che può solo far bene a futuri mod in eta classica.
Qualche modder mi corregga se sbaglio
MuzioScevola99
00venerdì 10 febbraio 2012 16:02
Si ! formiche impazzite io almeno mi sento così : dico che rallento sui tratti per lasciare spazio anche agli altri e un secondo dopo sono li che studio il panteon Indiano antico per trovare qualche idea, intanto penso ai dona, poi metto giù un post sull’organizzazione delle truppe ausiliarie in epoca imperiale e intanto verifico che quello che ho detto sugli script del corsu onorum sia veramente fattibile e intanto mi viene un’idea peruntrattomoltobellaaaaaahhHHHHHGGG!!!!!!!!!!!!

MA QUANDO ESCE CHE NON CE LA FACCIO PIU ???

Elenco decorazioni militari ( Dona Militaria) di cui vorrei occuparmi :

Torques
Armilla
Phalera
Corona Graminea
Corona Quercea (e/o Civica)
Corona Navalis ( e/o Rostrata)
Corona Vallaris (e/o Muralis)
Corona Aurea
Hasta Pura
Vexillum
Parazonium

Ciao
MuzioScevola99
00venerdì 10 febbraio 2012 16:23
Dimenticavo ! ho postato sul topic script come suggerivi tu un sunto della discussione sul cursus honorum con una descrizione di come affronterei la cosa chiedendo ai modder cosa ne pensano, vedremo
Max.92
00venerdì 10 febbraio 2012 17:35
ecco ancillari possibili ottenibili dal generale dopo aver vinto un tot numero di volte con quella fazione:
-armatura gallica:+1 comando, +1 aristocrazia
-armatura britannica:+1 comando, +1 aristocrazia
-armatura greca:+1 comando, +1 aristocrazia
-armatura egizia o spada egizia se non indossavano armature gli egizi::+1 comando, +1 aristocrazia
-armatura parti:+1 comando, +1 aristocrazia
-cremisi degli spartani(questo dopo aver sconfitto molte volte i greci)::+1 comando, +1 aristocrazia,+1morale truppe in battaglia,+5 punti movimento

altri tratti:
filosofo: (greco o solo filosofo):+1 democrazia,
eunuco:-1 morale truppe in campo,-1 comando
cortigiana:-1 fertilita',+1 aristocrazia(se si potesse la sua salute la si potrebbe far calare da uno stato sano a uno malaticcio perche' era molto facile contrarre malattie veneree a quel tempo).
mercante di schiavi:-10% costi di costruzione,+1 aristocrazia
MuzioScevola99
00sabato 11 febbraio 2012 14:31

Sto lavorando agli ancillari dei Dona, però continua a pensare ad una proposta che avevo fatto e che non sembra interessare a nessuno, riprovo ancora una volta poi non lo proporrò mai più giuro :
Allora si creano degli ancillari che io ho chiamato SignaLegioI , SignaLegioII ecc. ad ogni ancillare si associa un tratto ad es LegatusI l'effetto del tratto può essere solo quello di affibbiare al personaggio un epiteto tipo Legatus Legio I "Italica"( forse è meglio solo Leg I "Italica") risultato da qui in avanti il generale diventera Caio Sempronio Legatus I "Italica", non solo spostando l'ancillare sposto il tratto decido io chi nominare come comandante della Legione.
Vantaggi :
I) E' il giocatore che decide chi promuovere al comando delle Legioni e puo spostere il comando come gli pare (spostando l'ancillare)
II) Il numero delle legioni compare sulla mappa strategica perchè legato al nome del generale

Svantaggi
I)L' introduzione dell'ancillare la prima volta deve essere fatto tramite consolle ( give_ancillary this .....)
II) L'introduzione del epiteto interferirebbe con il corsus Honorum se si decide di inserire nei tratti del corsus l'epiteto per fare in modo che il titolo compaia a fianco al nome (Caio Sempronio "Console" incompatibile con Caio Sempronio Legatus I "Italica".

L'obiezione principale con cui mi hanno liquidato è che il sistema di numerazione delle legioni è già presente nel file exe di Med, ma in realtà la numerazione riguarda le singole unità io proponevo di usare tale sistema sostituendo nel file .exe il termine Legio con Coort ( mi risulta che si possa fare) che anche se non corretto grammaticalmente ricorda la coorte.
In questo modo la legione verrà composta che so da un tot di coorti numerati dal file .exe in base alla provenienza ad es: I Coort Mediolana, III Coort Campana ecc. mentre l' armata che le raggruppa potrà essere denominata dagli ancillari che decide il giocatore es Leg I “Italica”

Volevo postareanche l'immagine allegato all'ancillare ma non ci riesco se qualcuno mi spiega come fare li aggiungo
Daegano
00sabato 11 febbraio 2012 18:49
L'idea non è male, ma iniziamo coi dona.L'obiezione che ti hanno mosso la lascio da dirimere a chi ne sa più di me, anche se così a naso non mi ispira( non volermene) [SM=g27981] .
it.wikipedia.org/wiki/File:Corona_navalis.png
Che ne dici di questa? Va solo ridimensionata. Da ottenere tornando a roma dopo un assalto in mare finito assai bene, con un +1 in comando.
Siccome Tito Manlio ebbe il cognomen di "Torquatus", che venne poi trasmesso ai suoi discendenti per l'abitudine di indossare un torque appartenuto ad un gallo nemico ucciso, proporrei la si ottenesse casualmente dai galli uccisi o in caso di ampio patrimonio della fazione(era un ornamento da ricconiXD) con un +1 punti ferita. Accessibile anche ai popoli barbari perchè è loro retaggio in sostanza..
Le phalerae erano usate come ricompense militari romane per i diplomatici, e noi di diplomatici ne abbiamo nel gioco!+1 diplomazia?
L'armilla era un'orificenza ok, ma cosa riguardava?
Corona Graminea=+1 morale(avendo salvato la vita a più uomini, ovvero battaglia in condizioni sfavorevoli vinta)
Corona Quercea (e/o Civica)=+1 popolarità(avendo salvato la vita di una città, ovvero assedio in condizioni sfavorevoli respinto)
Corona Vallaris (e/o Muralis)=eh, questa si dava al primo che valicava le mura e sopravviveva per raccontarlo.Mi pare ardua da rendere..
La Corona Aurea era quella dell'imperator?Se sì non la metterei..
Hasta Pura,Vexillum,Parazonium=bonus simili da azioni militri insigni.
Tutte da ottenere tornando a Roma, salvo il Torque e le phalerae, a mio vedere
boboav
00sabato 11 febbraio 2012 19:22
Per quanto riguarda le province mi ricordo che avevo messo il nome della città es: governatore di Alesia per dirne una, chiaramente un solo generale può averlo nella fazione
Daegano
00sabato 11 febbraio 2012 20:54
Ciao Boboav! Il sistema delle province è fattibile? E' molto simile a quello per l'acquisizione titoli come Re d'Italia in BC.
E più in gnerale, i dona sono papabili?
ironman1989.
00sabato 11 febbraio 2012 21:00
In pratica sarebbe un sistema simile a quello delle reliquie di Bellum Crucis no?
boboav
00sabato 11 febbraio 2012 21:05
come dicevo non feci per province ma per città, quindi 199 ancillari, ogni città ha 1 suo governatore.
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