Anorgasmia o frigidità?

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!Crezzina!
00martedì 1 luglio 2008 10:46
Si parla molto poco di anorgasmia nella donna, associandola in modo incorretto alla parola frigidità, quasi fosse un tabù parlarne, un argomento del quale non si debba dire nulla perché non importa a nessuno. Da uomo penso esattamente il contrario, così come si parla della disfunzione erettile maschile, trovo altrettanto importante e necessario parlare della mancanza di orgasmo nella donna.

Per chi non conoscesse la differenza, spiego brevemente il significato di questi due termini: l’anorgasmia, è l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo; la frigidità, è un termine generico legato alle diverse problematiche nel raggiungimento dell’eccitamento sessuale.L’origine dell’anorgasmia, è da ricercarsi in disturbi con radice psicologica o di cattivi comportamenti culturali: le due cose, viaggiano quasi su un binario parallelo. La nascita di questo problema infatti, è spesso da ricercarsi nell’infanzia, periodo nel quale i bambini imparano a conoscere il proprio corpo, toccandosi con l’innocenza che è tale della loro età, ma della quale i genitori sembrano spaventati o addirittura vergognarsi, proprio per questo bacchettano tali atteggiamenti come immorali e sbagliati. Il vero sbaglio si nasconde in questo modus operandi, e nella concezione che per la donna orgasmo coincida con penetrazione maschile, dimentichi della costituzione dell’apparato riproduttivo femminile. Altre cause, sono anche atteggiamenti del partner, che frenano la donna nel proprio impulso costringendola a fingere di avere un orgasmo, e non di provare piacere, poiché l’orgasmo è una più vasta sensazione di benessere diffuso in tutto il corpo, mentre il piacere è la gradevolezza dell’atto sessuale.

Dietro questo fingere, nascono così profonde insicurezze, che minano ancora di più la donna e il suo ruolo di compagna, sviluppando sensi di colpa per cui si sente inadeguata al proprio partner. Non è così, al contrario è il partner ad essere inadeguato, poiché lascia le fantasie e i bisogni della propria compagna inespressi, per quel sentimento di dominio e la misogina idea di conquistatore, di colui che deve condurre il gioco. Posso dire che bisogna ascoltare la donna, e accoglierla, specie all’interno dell’alcova: sa guidarci lungo il suo corpo perché lo conosce, sa cosa le piace e se solo l’ascoltassimo potremmo provare ancora più piacere; lei è maestra in questa arte, e nel sentirsi a proprio agio, non prova vergogna nell’esprime quei gesti naturali, che le tolgono la sua frigidità, come il toccarsi in modo sensuale, facendoci conoscere le sue zone erogene, che se mai l’avete notato, non corrispondono a quelle che un uomo pensa che siano; o masturbarsi davanti al proprio compagno in un gesto di naturalezza infinita, ma di cui molti si vergognano se non si sentono al sicuro.

Con questo post, vorrei chiedere un maggiore rispetto per la donna, e una maggiore capacità di ascolto da dedicarle. Nel caso dovesse accadere di avere una partner con questo disturbo, prima di ogni altra cosa parlate con lei, e quasi sicuramente il blocco svanirà e la felicità sarà di entrambi. Certo esistono anche altri motivi che causano l’anorgasmia, come la mancanza di lubrificazione, la dispareunia, l’inibizione al sesso o l’adenia, però in questi casi, con delle cure mediche si possono risolvere, ma quando si tratta della mancanza di sentirsi coinvolta col proprio partner, l’unica soluzione è l’ascolto.
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