Anti-ipertensivi per prevenire e rallentare l'Alzheimer
Alcuni farmaci per le patologie cardiovascolari sembrano prevenire declino cognitivo e formazione di placche amiloidi
Durante uno screening condotto su farmaci per patologie cardiovascolari, sono stati identificati agenti anti-ipertensivi che sembrano essere capaci di prevenire il declino cognitivo e il deposito di placche di proteina beta-amiloide caratteristiche dell’Alzheimer.
I dati mostrano che molti pazienti anziani, in cura per ipertensione con alcuni farmaci, ne ricavino benefici anche a livello di capacità cognitive.
Giulio Maria Pasinetti della Mount Sinai School of Medicine di New York ha condotto questa ricerca, che è stata presentata oggi alla conferenza annuale dell’American College of Neuropsychopharmacology (ACNP).
Sono stati testati, in vitro, centinaia di farmaci per evidenziarne l'eventuale capacità di prevenire o rallentare la formazione di placche amiloidi e ne sono state identificati sette tra quelli comunemente prescritti per l'ipertensione.
Pasinetti ha sottolineato che per ora l'utilizzo di questi farmaci per il loro potenziale ruolo anti-amiloide è solo in fase strettamente sperimentale e che, ad oggi, non esistono ancora dati che vadano di là dall’osservazione fenomenologica. E' quindi necessario completare i trial clinici per identificare i farmaci preventivi che possano essere somministrati a dosaggi che non interferiscano con la pressione sanguigna.
Fonte: Molecularlab.it (13/12/2006)
da:
isaac.lameladinewton.it/jump.cgi?ID=236