Attenti allo stile di vita, il Dna impara e "punisce" le generazioni future

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martee1964
00lunedì 21 luglio 2008 12:10
LONDRA (20 luglio) – Si chiama epigenetica, studia i mutamenti che i comportamenti riescono a indurre nel patrimonio genetico. Da questi nuovi studi arriva l'allarme per i genitori: stili di vita sbagliati mettono a rischio il futuro della prole. Sigarette, alcol, troppi dolciumi, tte cattive abitudini che possono ripercuotersi sulle generazioni future con effetti devastanti al Dna di figli e nipoti.

Sulle pagine del domenicale londinese Sunday Times il professor Robert Waterland - docente di pediatria al Baylor College di Medicine di Houston in Texas - ha usato oggi proprio la epigenetica per spiegare come mai le donne obese mettono in genere al mondo bambini ancora più grassi: a suo giudizio devono essere all'opera vere e proprie alterazionì del Dna a livello molecolare. A Londra Marcus Pembrey ha chiamato anch'egli in causa «una modifica nel funzionamento del codice genetico» quando ha scoperto che i fumatori ultraprecoci tendono ad avere una prole con un elevato rischio di obesità. Un'altra ricerca che porta acqua al mulino della epigenetica arriva dalla Svezia dove è stato accertato che gli uomini tendono a vivere più a lungo se durante l'infanzia i loro nonni hanno sofferto la fame. In questo caso l'esperienza degli antenati sembra aver modificato in modo positivo il Dna, spingendolo a trovare maggiori risorse per un'esistenza più sana e duratura.

Di epigenetica in effetti si parla negli Stati Uniti ormai da qualche anno e nel 2005 una ricerca - condotta su 40 gemelli dai 3 ai 74 anni e pubblicata dalla rivista Proceedings of National Academy of Sciences - ha mostrato chiaramente che «lo stile di vita, lo stress, il fumo, lo sport e qualsiasi altro fattore esterno sono in grado di modificare il nostro patrimonio genetico». I gemelli cresciuti in simbiosi conservano infatti lo stesso DNA che si modifica invece nel caso di gemelli vissuti l'uno lontano dall'altro.

Dell'immutabilità del Dna di un individuo ha portato un altro duro colpo qualche mese fa uno studio effettuato alla Johns Hopkins University di Baltimora dove i ricercatori medici sono giunti alla conclusione che il genoma umano cambia con l'avanzare dell'età. A quanto pare c'è una ricaduta negativa sul Dna delle future generazioni persino se i genitori aspettano fino ai 40 anni prima di darsi una prole. La scoperta che fattori ambientali come dieta o stress possono trasmettersi via Dna ai propri discendenti è comunque presa con le molle da moltissimi genetisti.


gioiaedolore
00martedì 22 luglio 2008 13:35
ma ci sara'da crederci a questi opinionisti?? [SM=g10738] o si sono fumati il cervello??
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