Benessere animale. Riflessioni su un convegno SIVeMP

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00sabato 3 giugno 2006 09:16
Benessere animale. Riflessioni su un convegno SIVeMP


Si è svolto presso la Camera di Commercio di Isernia un Convegno di alto livello sul Benessere Animale, organizzato dal S.I.Ve.M.P. e patrocinato dal Comune di Isernia e dalla C.C.I.A.A. di Isernia. I lavori sono stati brillantemente coordinati dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione A.S.Re.M zona territoriale di Isernia, nonché Consigliere della segreteria regionale SIVeMP dott. Berardino Di Fiore. Al saluto del Direttore di zona ASRem di Isernia Dr. R. Gamberale sono seguiti quelli del Presidente della Camera di Commercio di Isernia Gigi Brasiello, dell’assessore all’ambiente del comune di Isernia G. Castiello, della Responsabile Pubbliche relazioni AIDA & A Dr. Irene Tiburzi e del Responsabile dei Servizi Veterinari Regione Molise Dr. Mauro Di Muzio.

Il Benessere Animale è una sfera complessa che include aspetti fisici, comportamentali e psicologici degli animali. L’approccio scientifico al benessere degli animali ha radici lontane, anche se in Italia sembra un tema di recente comparsa –afferma il Dr. Di Fiore- si può quasi datare ufficialmente la nascita di tale problematica con la pubblicazione del Brambell Report nel 1965 in Inghilterra. Negli ultimi anni il concetto di Benessere Animale è stato ampiamente analizzato fornendo lo spunto per molte riflessioni e ricerche di carattere etico e scientifico –continua Di Fiore.

Vari sono stati gli argomenti trattati: dalla Bioetica alla protezione durante il trasporto, dall’arricchimento ambientale ai canili, dalla relazione tra sistema nervoso e neuroendocrino al regolamento CEE 1-2005. I relatori: Dr. S. Normando dell’Università di Padova, Dr. M.E. Pero dell’Università di Napoli, Dr. C. Caniglia dell’Ufficio U.V.A.C. Abbruzzo e Molise, Dr. P. Masciotta Veterinario Dirigente Lega LAV e la Dr. Friz Dorothea Presidente Lega Protezione animale, hanno esposto la loro relazione trattando piacevolmente gli argomenti. Il miglioramento della qualità di vita, specie nei Paesi occidentali, ha portato a riconoscere agli animali un loro ruolo ed un loro habitat considerandoli nostri coinquilini terrestri, ridimensionando così lo sfruttamento e l’assoggettamento da parte dell’uomo. Se fino agli anni ’80 il benessere animale è stato inteso sostanzialmente come “l’assenza di malattia” e l’insieme delle condizioni necessarie a garantire la più alta produttività degli animali da reddito - ha affermato il Dr. C. Di Ludovico segretario aziendale SIVeMP (ASReM zona di Isernia)-, a partire dagli anni ’90 lo si è cominciato a intendere come “salute globale” cioè come l’insieme delle condizioni psico-fisiche positive per la sussistenza della vita animale, come stato di completa salute fisica e mentale dove l’animale è in totale armonia con il suo ambiente.

Una definizione di Benessere espressa da Broom (198[SM=g27989] è la seguente: " Il benessere di un individuo è la sua condizione rispetto alla sua capacità di adattarsi all’ambiente". Questa definizione implica che gli animali soffrono quando hanno difficoltà nell’adattarsi alle condizioni nelle quali vengono tenuti (allevati, ricoverati, trasportati) –ha dichiarato il Dr. Vassallotti segretario regionale SIVeMP-. In conclusione la definizione di benessere animale ha una duplice chiave di lettura, una pone l’accento sulla sofferenza dell’animale e sui problemi etici, mentre l’altra enfatizza le funzioni biologiche. E’ maturata così la consapevolezza che, oltre ad occuparsi delle condizioni igieniche e sanitarie degli animali, è necessario sviluppare un maggiore rispetto anche delle loro esigenze biologiche, delle loro caratteristiche comportamentali e, in generale, del loro benessere. Il concetto attuale di “stato di benessere” –continua Di Ludovico- è riconducibile alle cosiddette “cinque libertà” di cui l’animale deve godere secondo il Farm Animal Welfare Council (FAWC) del Regno Unito: libertà dalla fame e dalla sete, libertà dal disagio termico e fisico, libertà dal dolore e dalle malattie, libertà dalla paura e dallo stress, libertà di riprodurre i propri modelli comportamentali naturali. L''intuizione del valore terapeutico degli animali, risale sin dall''antichità. Successivamente ha assunto sempre più importanza, in specifiche patologie come la pet-therapy. Un neologismo di origine anglosassone coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni 50 che indica una serie complessa d’ impieghi nel rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico.



Dr. GABRIELE SCARDUZIO


da: www.veterinariapreventiva.it/docs/benessere_sivemp.htm

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com