Chi sono realmente i 144000 dell' Apocalisse?

Claudio Cava
00lunedì 16 aprile 2012 15:46


L’interpretazione letterale


Il libro dell'Apocalisse parla dei 144.000 in due punti: nel capitolo VII sono sulla terra e vengono segnati sulla fronte dal sigillo di Dio, mentre nel capitolo XIV sono sul monte di Sion insieme all'Agnello, redenti dalla terra, e portano sulla fronte il nome del Padre e del Figlio. Secondo alcuni i 144.000 sarebbero un "resto" dell'Antico Israele, costituito da un numero limitato di giudei, convertitisi al cristianesimo (patriarchi, profeti, apostoli, ebrei del primo secolo) e riscattati come una primizia per Dio, grazie al loro comportamento irreprensibile durante le persecuzioni del I secolo. La grande moltitudine dei redenti sarebbe invece costituita dai cristiani che, passati attraverso la grande tribolazione delle persecuzioni romane, furono dapprima martiri sotto l’altare (Apocalisse 6,9-10) e che, in seguito, vennero trasferiti, in candide vesti, davanti al trono di Dio (Apocalisse 7,9-17). Questa interpretazione è stata pacificamente accettata da moltissimi cattolici che per più di due secoli hanno letto nelle autorevoli note della Bibbia del Martini (Apocalisse 7,4) che questo numero abbraccia gli eletti del popolo giudeo convertiti sia prima che dopo la venuta dell’Anticristo. Sempre secondo il Martini, pur esistendo una evidente distinzione tra i 144.000 ebrei e la incalcolabile moltitudine proveniente da ogni nazione, razza, popolo e lingua (Apocalisse 7,9), il numero 144.000 non andrebbe preso alla lettera ma potrebbe indicare una turba grandissima di fedeli, servi di Cristo e discendenti dalle 12 tribù di Israele (il numero 144 in quanto quadrato di 12 sarebbe infatti posto da Giovanni Evangelista come numero perfetto, atto a significare una certa universalità, considerato anche che 12 furono i Patriarchi dell’Antico Patto e 12 gli Apostoli della Nuova Alleanza).







L’interpretazione allegorica



Benché si parli delle 12 tribù di Israele, non tutti però pensano che la visione debba essere interpretata in modo letterale. Infatti:



1. per l'apostolo Paolo i cristiani sono l'Israele di Dio (Galati 6,16);

2. per l'apostolo Giacomo i cristiani sono le 12 tribù disperse nel mondo (Giacomo 1,1);

3. nel VII capitolo dell'Apocalisse manca la tribù di Dan e al suo posto è menzionata la tribù di Manasse (che dovrebbe essere compresa nella tribù di Giuseppe, essendo Giuseppe padre di Manasse).



È pertanto un'opinione abbastanza diffusa quella secondo cui esisterebbe una netta distinzione tra i santi e la moltitudine immensa, considerato che pure Sant'Agostino sostenne che il numero di 144.000 sarebbe stato utilizzato in senso figurato per indicare la totalità dei santi (Agostino, La Dottrina Cristiana, III, 35). I 144.000 sarebbero redenti tra gli uomini come una primizia per Dio e per l'Agnello: sono infatti vergini, non si sono contaminati con donne, sulla loro bocca non è stata trovata menzogna e seguono l'Agnello dovunque vada (Apocalisse 14,4-5). Si tratterebbe quindi di cristiani (gentili e giudei) non contaminati con l'apostasia ed il culto imperiale ai tempi delle persecuzioni romane, dapprima segnati sulla terra e, in seguito, accolti in cielo insieme all’Agnello.



In cielo, vicino a Dio, si troverebbero poi i martiri ed una grande moltitudine di salvati. Giovanni vide infatti sotto l'altare di Dio le anime di coloro che erano stati immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza resa al Vangelo (Apocalisse 6,9). Ai martiri fu data una veste candida e venne detto di pazientare ancora un poco finché fosse completo il numero dei fratelli destinati ad essere uccisi per il vangelo (Apocalisse 6,11). Davanti al trono e davanti all'Agnello, troviamo quindi una moltitudine immensa che nessuno può contare, proveniente da ogni nazione, razza, popolo e lingua. Questi sarebbero i cristiani passati attraverso una grande tribolazione, che hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. Stanno davanti al trono di Dio con gli angeli, i vegliardi e i quattro viventi e gli prestano un sacro servizio giorno e notte (Apocalisse 7,9-17).





Martiri e confessori della fede hanno vinto Satana, l'accusatore dei loro fratelli, per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire (Apocalisse 12,11). Dopo la battaglia di Harmarghedon, il castigo su Babilonia la grande, la distruzione della bestia e del falso profeta e l’incatenamento di Satana per mille anni, le anime dei decapitati a causa della testimonanza di Gesù e della parola di Dio e quanti non hanno adorato la bestia e la sua statua (e non ne hanno ricevuto il marchio) riprendono vita, prendono parte alla prima resurrezione e regnano con Cristo per mille anni. (Apocalisse 20,1-6).



Ammesso che il numero di santi trovati irreprensibili già sulla terra sia limitato (e non infinito o immenso o incommensurabile), la grande tribolazione attraverso cui è passata la grande folla non sembra essere solo una grande prova o una serie di persecuzioni sopportate da alcuni testimoni della fede. Il sangue ed dolore da cui essi vengono pare essere, piuttosto, quello dell’Agnello. L’evangelista Giovanni ricorda che: “Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello” (Apocalisse 7,14). In pratica il nuovo popolo eletto, cioè “la moltitudine immensa, che nessuno può contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua, …”. (Apocalisse 7,9) è frutto della “grande tribolazione”, cioè ….del sangue, della passione e della morte di Gesù Cristo (Efesini 1,7; Colossesi 1,14; Ebrei 10,19; 1 Pietro 1,19; Apocalisse 1,5). Si tratta pertanto, molto probabilmente, di tutti coloro che, pur lottando per la propria santificazione e per l’edificazione della chiesa (Colossesi 1,24; Galati 5,6; Giacomo 2,17), saranno dichiarati giusti non per una propria giustizia derivante dalla legge mosaica o dall'incorruttibilità dei comportamenti e dei costumi, ma per quella giustizia che deriva dalla sofferenza, dalla tribolazione e dalla redenzione di Cristo, cioè per la giustizia che viene da Dio e si basa sulla fede (Romani 1,16-17; Romani 3,22; Romani 5,19; Filippesi 3,9; Galati 2,16).



Accettare il fatto che i martiri godano in cielo di una posizione privilegiata rispetto a coloro che non hanno testimoniato la propria fede con spargimento di sangue e sacrificio della vita, non vuol però dire che esistano due categorie di redenti: i 144.000 in cielo ed la grande folla sulla terra. A ciò si oppone proprio la visione dell’evangelista Giovanni che vede la grande moltitudine in cielo, davanti al trono di Dio e all’Agnello con gli angeli, i vegliardi ed i quattro viventi (Apocalisse 7,9).





L’interpretazione millenarista



Di fatto, l’ipotesi che possano esistere due categorie di redenti è stata per la prima volta avanzata da Ireneo di Lione (Ireneo, Contro le eresie, 31-36). Su influenza di Papia di Gerapoli, Ireneo mostrò infatti di credere in una prima resurrezione dei giusti, in un regno millenario, in un ritorno glorioso di Cristo prima del giudizio finale e nella ricostruzione della Gerusalemme terrestre. Dopo la seconda resurrezione, il giudizio universale e la discesa dal cielo della Nuova Gerusalemme, Ireneo pensò che alcuni redenti sarebbero stati elevati in cielo, mentre altri avrebbero abitato la terra nella città santa (Ireneo, Contro le eresie, 36, 2). Le tesi di Ireneo risultarono e risultano difficilmente accettabili, soprattutto se si considera che alla fine dei tempi non esisteranno più due chiese: la chiesa dei viventi sulla terra (chiesa militante) e la chiesa delle anime dei morti in cielo (chiesa trionfante). Nel giorno del giudizio morti e vivi superstiti andranno incontro a Cristo (1 Tessalonicesi 4,13-18; Atti 1,11) e tutti gli uomini si ricongiungeranno davanti al grande trono bianco, perché terra e cielo saranno scomparsi senza lasciare traccia (Apocalisse 20,11). Solo dopo il giudizio appariranno cieli nuovi e terra nuova (Isaia 65,17; 2 Pietro 3,13; Apocalisse 21,1) e tutti i giusti destinati alla vita eterna dimoreranno con Dio sulla terra nella città santa, discesa dal cielo (Apocalisse 21,1). Nella Nuova Gerusalemme Dio dimorerà con gli uomini, asciugando ogni lacrima dai loro occhi ed eliminando la morte, il lutto, il lamento e l'affanno (Apocalisse 21,3-4). Il trono di Dio e dell'Agnello sarà in mezzo ad essa ed un fiume di acqua viva scaturirà dal trono (Apocalisse 22,1-3).

digilander.libero.it/domingo7/Chi%20sono%20realmente%20i%2014...

Claudio Cava
00lunedì 16 aprile 2012 16:01

Guarda guarda....

Vado su google, inserisco "144000" e cosa mi zompa davanti, 3° su quasi 12 milioni di risultati?

geovainforma.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Red, com' era quel tuo ritornello?

[SM=g7258] [SM=g7350] [SM=x2479877]

Ciao
Claudio
Claudio Cava
00lunedì 16 aprile 2012 16:37

Tornando in tema, ho cercato di leggere fino in fondo le varie interpretazioni. Quella prettamente tdG la conosco.

Ebbene, non voglio offendere nessuno ma sapendo quanta gente crede all' una o all' altra provo un senso di sconforto molto vicino a pena e commiserazione.

Ma e' mai possibile?

Italia anno 2012, ma dico, ci rendiamo conto?

Ciao
Claudio
principessac
00lunedì 16 aprile 2012 16:58
LA CHIESA VISTA DALLA SOCIETA’ “TORRE DI GUARDIA”
Pubblicato 15 novembre 2011. | Da cesare.La dottrina insegnata dalla Società Torre di Guardia, (rappresentante legale del gruppo conosciuto come “Testimoni di Geova”) circa la composizione della chiesa, differisce totalmente dalla concezione di chiesa che hanno tutti i gruppi o chiese cristiane ed è considerata non biblica, (una non corretta esegesi biblica) .

Cerchiamo di riassumere brevemente questo loro concetto di chiesa, considerando i passi scritturali che vengono citati a sostegno.
Questo in sintesi il loro insegnamento :

La congregazione edificata da Gesù Cristo stesso, (MATTEO 16: 18), è così composta:

vi sono 144000 persone che Dio ha comprato dalla terra. Questo gruppo di persone è descritto dalla Bibbia come il “Piccolo Gregge”.“ Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno” (LUCA 12:32 N.M.)


“Vidi, ed ecco, l’Agnello ( Gesù Cristo ) stava sul monte Sion, e con lui 144000…che sono stati comprati dalla terra”(RIVELAZIONE 14:1 – 3 N. M.)

Questo piccolo numero di persone è chiamato da Dio alla vita eterna in cielo, e regnerà con Cristo per mille anni.

“…ed essi vennero alla vita e regnarono col Cristo per i mille anni”. (RIVELAZIONE 20 : 4 N.M.) Ogni regno ha dei sudditi e i sudditi di questo regno, vivranno sulla terra purificata da ogni forma di male e trasformata da Dio in un paradiso, sono identificati dalla Scrittura come la “ Grande folla” o “Altre pecore” “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile, anche quelle devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diverranno un solo gregge, un solo pastore (GIOVANNI. 10:16 N.M.) “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e lingua…” ( RIVELAZIONE 7 : 9 N.M.) Praticamente con questi quattro versetti i Testimoni di Geova giustificano la dottrina di due tipi di salvezza della chiesa di Cristo: un gruppo destinato alla vita celeste e l’altro che vivrà eternamente sulla terra. Il primo gruppo (di 144000 membri) è andato formandosi nell’arco di tempo che intercorre dalla Pentecoste 33 d. C. dopo la discesa dello Spirito Santo, fino all’anno 1935 d.C. quando la chiamata al cielo ebbe presumibilmente termine. Oggi sulla terra vive un piccolo rimanente di questo gruppo di persone .

Da allora in poi, i chiamati alla salvezza , ottengono la vita eterna sulla terra , a condizione che rimangano fedeli fino all’avvento di Har Maghedon .

Il resto dell’umanità disubbidiente a Dio sarà distrutta.

Questa in estrema sintesi, è la dottrina della formazione della “ congregazione, così come è spiegata dalla “Società Torre di Guardia” . Se ho detto qualcosa di sbagliato, cari Testimoni, vi prego correggetemi! Ma se invece questo è quello che credete ; permettetemi una domanda : la Bibbia insegna veramente queste cose? E’ necessario fare chiarezza su questo argomento, non certo per spirito di contesa, ma più semplicemente per amore della verità; soprattutto perché, per sostenerlo, si chiama in causa la Bibbia, che per i cristiani è la massima autorità in fatto di dottrina .

Esaminiamo per prima cosa, quello che la Scrittura dice riguardo i “144000”

Vi sono diverse osservazioni da fare riguardo a questo gruppo di persone nominato in APOCALISSE o RIVELAZIONE capitoli 7 e 14 e queste osservazioni considerate attentamente contrastano nettamente con le conclusioni della Torre di Guardia .

Nel capitolo 7 viene indicata la nazionalità del gruppo di individui di cui si sta parlando : “ E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele. Dalla tribù di Giuda dodicimila suggellati; dalla tribù di Ruben dodicimila; dalla tribù di Gad dodicimila; dalla tribù di Aser dodicimila; dalla tribù di Neftali dodicimila; dalla tribù di Manasse dodicimila; dalla tribù di Simeone dodicimila; dalla tribù di Levi dodicimila; dalla tribù di Issacar dodicimila; dalla tribù di Zabulon dodicimila; dalla tribù di Giuseppe dodicimila; dalla tribù di Beniamino dodicimila suggellati.” (RIVELAZIONE 7: 4-8 N.M.) E’ difficile supporre che la loro nazionalità, sia da considerarsi simbolica, poiché le tribù israelite sono chiamate per nome.

I T.d.G. pensano che qui si stia parlando della chiesa; ma se intendiamo il numero “centoquarantaquattromila” letteralmente, altrettanto letteralmente dobbiamo intendere anche la loro nazionalità.
Se si obbietta che il numero sia troppo piccolo per intendere il popolo di Israele, basta ricordare: “ Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come i granelli della sabbia del mare, un semplice rimanente fra loro tornerà. Un deciso sterminio inonderà nella giustizia, perché sterminio e severa decisione il Sovrano Signore Geova degli eserciti eseguirà in mezzo all’intero paese” (ISAIA 10: 22,23 N.M.)

Inoltre il testo non sta parlando qui dell’intero popolo di Israele, ma di coloro che crederanno nel Messia durante il tempo della “grande tribolazione”, o dei tremendi giudizi che si abbatteranno sulla terra, prima dell’instaurazione del regno .
Sembra infatti che la maggioranza della nazione d’Israele perirà sotto i colpi dell’ultimo nemico di Dio,

l’ Anticristo, in armonia con le numerose profezie bibliche sull’argomento.

Ma Dio non ha respinto il popolo che Egli ha eletto fin dall’antichità lo ha soltanto posto fuori della sua grazia per un periodo, e quando questo periodo sarà compiuto, “ tutto Israele sarà salvato…” ( leggere tutto il capitolo11 della lettera ai Romani).

Consideriamo ora, dove sono viste queste 144000 persone, leggiamo:“ Dopo questo vidi quattro angeli in piedi ai quattro angoli della terra, che trattenevano i quattro venti della terra, affinché nessun vento soffiasse sulla terra né sul mare né su alcun albero. E vidi un altro angelo che ascendeva dal sol levante, il quale aveva il sigillo dell’Iddio vivente; e gridò ad alta voce ai quattro angeli ai quali fu concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: “ Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo suggellato gli schiavi del nostro Dio sulle loro fronti”. E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, da ogni tribù dei figli d’Israele:”
(RIVELAZIONE 7: 1-4 N.M.)

Nei successivi versetti che abbiamo precedentemente letti sono indicate le dodici tribù d’Israele alle quali appartengono.
E’ quindi chiaro che Giovanni, (l’autore di Rivelazione) li vede SULLA TERRA tutti insieme, prima che i tremendi giudizi riguardanti il settimo sigillo che troviamo al capitolo 8 dello stesso libro si abbattano : “ sulla terra, il mare e sugli alberi”.

Il secondo gruppo, ( La grande folla o altre pecore ) invece, è da lui visto NEL CIELO: questa conclusione è basata su alcune considerazioni :

1) Della “grande folla” è detto che è “ davanti al trono”; (versetti 9 e 15) Questa espressione indica sempre la presenza intima di Dio nel cielo. La stessa esatta espressione è usata per gli anziani e gli angeli ( versetto 11 ) .

2) Questa folla viene dalla tribolazione sulla terra ( versetto 14 ), quindi non è più sulla terra, anzi queste persone sono nel tempio di Dio ( versetto 15 ) che , secondo Apocalisse o Rivelazione 21:22, indica la presenza dell’Iddio Onnipotente.

3) Dio stesso li conforta, e l’Agnello li pasce (versetto 17 ) e li guida “ alle fonti delle acque della vita”. Quest’acqua si trova nella “NUOVA GERUSALEMME”, dove Dio abita con il suo popolo e dove Egli asciuga “ogni lacrima dai loro occhi” Vedi anche Rivelazione 21 : 4 4)L’espressione del versetto 15 “giorno e notte” è presa, a volte, come dimostrazione che questa scena sia terrestre; ma questo è un errato ragionamento che falsa il significato del testo, perché al capitolo 4 versetto 8 , sempre di Rivelazione, è detto: “E in quanto alle quattro creature viventi, ciascuna d’esse ha rispettivamente sei ali, intorno e di sotto sono piene d’occhi. E non hanno riposo giorno e notte, mentre dicono: ‘Santo, Santo, Santo è Geova Dio, l’Onnipotente, che era che è e che viene.” E’ quindi ovvio che l’espressione (giorno e notte) vuol dire semplicemente un’unità di tempo che noi uomini siamo bene in grado di comprendere. Essa si riferisce all’attività continua di adorazione.

Quando la Scrittura parla di “PICCOLO GREGGE e ALTRE PECORE” , non intende certo parlare delle due classi di persone destinate a due livelli di salvezza; nessuno leggendo solo la Bibbia potrebbe mai giungere a tale conclusione.

Dio aveva ( è verissimo, ) creato ed eletto il popolo d’Israele come suo possesso particolare; e rispetto al resto del mondo esso era effettivamente un “ PICCOLO GREGGE”. L’apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani, fa notare una ovvia verità: “Dio è forse soltanto il Dio dei Giudei? Non è Egli anche il Dio degli altri popoli? Certo è il Dio anche degli altri popoli poiché c’è un solo Dio“ (ROMANI 3 : 29) Dio non ha pianificato solamente la salvezza del suo popolo eletto o “Piccolo Gregge”; ma vuole che “ …tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” . (1° TIMOTEO 2 : 4)

E’ chiaro quindi che le altre persone, appartenenti a tutti i popoli che Dio vuole salvare sono “Altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore” (GIOVANNI 10:16)

Tutte le considerazioni che abbiamo viste fino a qui, dimostrano chiaramente che le conclusioni della “Torre di Guardia” per ciò che concerne i “144000″ e “LA GRANDE FOLLA” (cioè, due classi destinate a due diversi gradi di salvezza) sono estranee alla verità biblica ; Essa afferma invece che la Chiesa è formata da un solo gregge, perché tutti hanno ascoltato la voce dell’unico Pastore Gesù Cristo.

La Bibbia non permette di distinguere due gradi di salvezza, come sostiene la Torre di Guardia. Non possiamo parlare di coloro che sono salvati appieno, ed ereditano il cielo, e quelli che sono meno salvati che vivranno sulla terra. In questo periodo della grazia, Cristo Gesù ha procurato una piena salvezza per tutti. Parlare della Chiesa come di un organismo composto di solo 144000 persone è veramente fuori da ogni esegesi biblica, si può farlo soltanto ignorando tutti i riferimenti riguardanti la Chiesa che troviamo in tutto il Nuovo Testamento.

Paolo indirizza le sue lettere a tutti i credenti di Roma, di Corinto, di Colosse, di Efeso ecc.considerandoli tutti membra del corpo di Cristo; è impensabile che la Scrittura sia stata data solo a poche persone, Dio si rivolge a tutti gli uomini indistintamente, Egli non fa imparzialità. Chi crede nel Signore Gesù è salvato ed eredita il cielo, e sarà con Lui per l’eternità.

Le promesse bibliche sul Regno di gloria con Cristo, sono per tutti i veri credenti senza distinzione di razza, o di altre cose: sesso, classe sociale, ecct. Leggiamone alcune:


“Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè CHIUNQUE (non solo alcuni) crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna” (GIOVANNI 3:16)
“E’ venuto in casa sua e i suoi non lo hanno ricevuto; ma a TUTTI (non solo ad alcuni) quelli che lo hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio: a quelli cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio” (GIOVANNI 1:11-13)
Che il destino dei salvati per la grazia di Dio, (Fino a che essa durerà) sia il cielo con Cristo, è provato da moltissimi passi del N. T. : “ Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con Lui e con Lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù” (EFESINI 2 : 5,6)
“Abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” (1° TESSALONICESI 2: 12) La Scrittura però mostra anche, che il credente deve essere rigenerato dallo Spirito Santo di Dio , questo avviene con una nuova nascita che è assolutamente necessaria per entrare nel regno dei cieli: “Gesù rispose : “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio” (GIOVANNI 3:3) “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove” (2°CORINZI 5:17) “…quello che importa è l’essere una nuova creatura” (GALATI 6:15) La nuova nascita non è il risultato degli sforzi che l’uomo può produrre per emendarsi, ma è esclusiva opera di Dio, che rigenera cuore e mente del credente con l’effusione dello Spirito Santo in lui .

La strana teologia della Torre di Guardia, priva i suoi seguaci, delle benedette promesse di Dio, affermando che solo i “ CENTOQUARANTAQUATTROMILA” nascono di nuovo e ricevono lo Spirito Santo, contraddicendo la Scrittura che dice: “Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: ‘ fratelli che dobbiamo fare?’ E Pietro a loro: ‘ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore nostro Dio ne chiamerà” (ATTI 2:37 – 39).

Cari seguaci della “TORRE DI GUARDIA”, vi scongiuriamo non fatevi derubare delle preziose promesse che Dio fa ad ognuno che crede . Esse non sono privilegio esclusivo di coloro che affermano d’essere il rimanente dei “144000 ; ma sono per tutti, alla sola condizione che riponiamo la nostra fede in Cristo Gesù, il Figlio di Dio.
Leggiamo la Bibbia senza paraocchi, chiediamo a Dio lo Spirito Santo per comprenderla, cerchiamo con tutto il cuore la verità, e il Signore nella sua misericordia ce la rivelerà !!!

Cesare.

www.accertiamoci.it/dottrine-della-bibbia/la-chiesa-vista-dalla-societa%e2%80%99-%e2%80%9ctorre-di-guardia%e2%80%9d/#...
Babila il grande
00lunedì 16 aprile 2012 17:23
Re:
Claudio Cava, 16/04/2012 16.37:


Tornando in tema, ho cercato di leggere fino in fondo le varie interpretazioni. Quella prettamente tdG la conosco.

Ebbene, non voglio offendere nessuno ma sapendo quanta gente crede all' una o all' altra provo un senso di sconforto molto vicino a pena e commiserazione.

Ma e' mai possibile?

Italia anno 2012, ma dico, ci rendiamo conto?

Ciao
Claudio



Sconforto? Di fronte alla grettezza umana questa parola assume ben altri significati: delusione innanzitutto e poi scoraggiamento.

Delusione per la capacità tipicamente umana nel credere a qualsiasi cosa, purchè lo si distolga dagli affanni quotidiani.
Ed infine scoraggiamento, perchè nonostante la fatica della ragione e l'ottimismo della volontà (Gramsci mi perdoni!) parte dell'umanità non riesce a cogliere il vero significato dell'esistenza.

Solo il tempo (forse) ci darà ragione, ma per qualcuno sarà sempre troppo tardi. Purtroppo.

Sonnyp
00lunedì 16 aprile 2012 18:55
Il sigillo di dio.
Questo tuo tread Claudio, mi ha fatto ricordare che anche mia moglie, tempo fa, scrisse su questo stesso spazio, un interessante trattato sull'argomento. Per chi lo volesse "rispolverare", qui sotto troverà il suo contenuto:

Che cosa è effettivamente?

Solitamente quando sentiamo parlare di sigillo o di sigilli, si evocano nella nostra mente pensieri di cose importanti come documenti, lettere o luoghi sigillati per volontà di una autorità costituita, ma nel nostro caso parleremo del sigillo di Dio, cercando di capire che cos'è e se è qualcosa che riguarda tutte le persone o qualche categoria d'essa. Le informazioni le trarremo principalmente dal libro di apocalisse scritto dall'apostolo Giovanni per volontà divina, trasmessagli attraverso delle visioni nel giorno del Signore.

L'espressione "nel giorno del Signore" per il mondo della cristianità, intende la domenica (dominica die) ma per i testimoni di Geova il giorno del Signore è l'ultimo periodo di tempo che precede il giorno del giudizio di Dio sugli uomini. Il linguaggio ricco di simbolismi ci obbligherà a delle soste sui versetti implicati per capire meglio cosa è il sigillo di Dio. Incominciamo dal capitolo sette dell'apocalisse cercando di spiegare e riassumere ciò che Giovanni vede.

Capitolo 7 da uno in avanti:
Giovanni vede 4 angeli stanti ai 4 angoli della terra che ne trattengono i 4 venti affinché non soffi vento sulla terra, sul mare, e sugli alberi; poi vede salire da oriente un altro angelo che regge nelle mani il sigillo di Dio e raccomanda che nulla di male avvenga sulla terra e in mare finché non siano segnati sulla fronte i servi di Dio. Stiamo cominciando a capire che il sigillo di Dio è un segno che classificherà le persone giuste.

In questo momento solenne di segnatura, Dio concede una pausa transitoria al suo giudizio e ciò richiama alla nostra mente il profeta Ezechiele (cap 9:4) nel momento tragico della distruzione di Gerusalemme nel (586 AC) quando l'uomo vestito di lino impresse un segno sulle fronti di chi in Gerusalemme non si era piegato all'idolatria. Il segno era il Tau, ultima lettera dell'alfabeto ebraico che nella antica grafia aveva la forma di una croce (X) tipo la croce di S. Andrea, nel loro caso quel segno equivalse alla salvezza della propria vita.

Il numero dei segnati col sigillo è di 144000, ma ovviamente è un numero simbolico, perché il 12 ci ricorda il numero delle tribù del popolo di Dio, il quadrato del 12 ( 12 x 12 = 144 viene moltiplicato per 1000), in questo modo si raggiunge un numero che si rivela totalità e perfezione proprio come sono perfette le misure della Gerusalemme celeste Riv 21:12-21.
La città è quadrangolare, la sua lunghezza è quanto la larghezza e l'altezza, 12000 stadi; le mura sono 144 cubiti, possiede 12 porte con sopra 12 angeli e i nomi delle 12 tribù d'Israele. Le mura poggiano su 12 basamenti sui quali ci sono i nomi dei 12 apostoli e l'Agnello.


Abbiamo notato come questo numero 12 si ripeta anche in questo caso e ne viene così descritta la pienezza, la perfezione e la totalità.
Nell'elenco delle 12 tribù la tribù di Dan è sostituita da quella di Manasse forse perché nella tradizione biblica è additata come una tribù incline all'idolatria (Giud 18; 1Re12:28-30) e pericolosa ( Ger 8:16,17) , per questo nella successiva tradizione cristiana si dirà che l'anticristo uscirà dalla tribù di Dan.


Ritorniamo al capitolo 7 di rivelazione al versetto nove e notiamo che dopo la segnatura dei 144000, Giovanni vede una grande folla innumerabile di ogni parte della terra, tribù, popolo e lingua che indossa abiti bianchi e stanno davanti al trono di Dio e l'Agnello e gridano la loro salvezza a Dio e all'Agnello con rami di palme tra le mani.

Uno dei presenti, un anziano, chiede chi sono questi vestiti con candidi abiti e Giovanni risponde che questi vengono dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti nel sangue dell'Agnello, per questo stanno davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte. L'abito lavato nel sangue di Cristo è simbolo di cambiamento interiore nelle persone al punto che rivestono una condizione talmente pura come un abito bianco, segno di approvazione e incontaminazione, per questo stanno davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte nel suo tempio, in cielo.

Ma questa spiegazione che abbiamo dato, trova favore presso i tdg? No, perché essi affermano che solo i 144000 segnati andranno in cielo per regnare con Cristo per 1000 anni sugli uomini che abiteranno la terra. Difatti, se leggiamo nel loro libro Perspicacia (1° vol. pag. 1189 al sottotitolo grande folla par 4 ), il CD cita la scrittura di Eb12:18-24 come prova per dimostrare che l'esperienza degli ebrei ai giorni di Mosè, che si accostarono al monte Sion, è diversa da quella dei cristiani del suo tempo.

Infatti dice: mentre nel primo incontro Mosè era spaventato e tremante all'udire la voce di Dio, e il popolo non poté salire sul monte con Mosè perché Dio non lo permise; nel caso dei cristiani fu diverso perché si erano accostati alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste, a miriadi di angeli, all'assemblea dei primogeniti scritti nei cieli, a Dio e Gesù. Qui, al versetto 23 di Ebrei 12 mettono un punto e non lo citano. Non citano che i cristiani si sono accostati anche (agli spiriti dei giusti resi perfetti).
Questi spiriti dei giusti non citati, sono stati abilmente modificati nella loro traduzione in (vite spirituali dei giusti rese perfette).
C'è una grande differenza nel tradurre vite anziché spiriti, non vi pare?

Ma chi sono questi spiriti dei giusti? L'apostolo Paolo ci viene in aiuto con il capitolo 11 di Ebrei versetti da 11- 16 e 39 - 40: "Tutti questi Abraamo, Sara, Isacco, Giacobbe,. Mosè, Noè, Sansone, Gedeone, Davide e tanti altri, morirono senza avere ricevuto i beni promessi, riconoscendosi stranieri e pellegrini sulla terra perché erano in cerca di qualcosa di migliore. Se avessero voluto potevano tornare indietro da dove erano usciti ( da Canaan) ma erano in cerca di una patria migliore, quella celeste; infatti Dio ha preparato per loro una città, la città del Dio vivente”. Paolo aggiunge: Dio aveva predisposto per noi qualcosa di migliore, affinché non senza di noi arrivassero alla perfezione (Ebrei 11:39,40). Queste sono persone edificate sul fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo avuto come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù (Ef 2:19,20).

Ecco chi sono gli spiriti dei giusti: uomini e donne dell'età precristiana dell'epoca posteriore che abitano presso di lui in cielo, perché hanno vissuto in armonia con Dio e hanno dimostrato di possedere quel segno divino sulle loro fronti che distingue i giusti.

So che questa spiegazione per alcuni può essere deludente e opinabile, ma vorrei aggiungere un altro mattoncino al nostro delicato mosaico che troviamo nel capitolo 9 dell'apocalisse.

Dopo lo squillo di una quinta tromba Giovanni vede cadere una stella dal cielo sulla terra, è la seconda dopo la stella Assenzio; e gli fu consegnata la chiave del pozzo (freatos in greco) dell'abisso che egli aprì e da cui salì un denso fumo come da una fornace che oscurò il sole e l'aria.

Da questo fumo uscirono tante cavallette alle quali fu dato un potere simile a quello degli scorpioni. A loro fu detto di non danneggiare nessun albero o erba ma solo gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte; infatti si precipitarono sulla umanità infedele e li tormentarono per 5 mesi senza ucciderli.

Queste cavallette sono uno strumento di giudizio divino su quella parte di umanità che si dimostra infedele, infatti non reca sulla fronte il sigillo di Dio, segno di fede e di salvezza.

Da questa descrizione di Giovanni ne emerge che il sigillo di Dio, il segno che esprime approvazione e appartenenza a Lui non è concesso solo al limitato numero di 144000 come insegnano i testimoni di Geova, ma è un segno che tutti possono avere, e chi non lo possiede ne è tormentato. Se Dio, anticipatamente avesse stabilito che questo segno doveva distinguere solo 144000 persone, perché dovevano regnare con Cristo, allora mi chiedo per quale ragione dovrebbe permettere alle locuste di tormentare chi non ha il suo sigillo sulla fronte?

La realtà è che non tutte le persone vogliono questo segno di appartenenza a Dio, molti preferiscono portare il marchio della bestia sulla fronte o il suo numero 666, come non tutti in Israele ricevettero il Tau sulla fronte perché erano volti all'idolatria, o in Egitto non tutti gli stipiti delle porte furono segnati dal sangue dell'Agnello affinché l'angelo sterminatore passasse oltre; così anche oggi molti si ribellano a Dio dichiarando la loro indipendenza da Lui e da Cristo, morto per tutti gli uomini appeso alla croce, croce che diventa segno di salvezza per ogni uomo.


Ma qualcuno dirà che la grande folla non è stata vista insieme all'Agnello sul monte Sion come i 144000, segno di corregnanza con Cristo, allora ritorniamo al capito 7 di apocalisse versetti da nove a undici in cui leggiamo che la grande folla sta ritta davanti al trono e all'Agnello. Similmente anche gli angeli stanno ritti intorno al trono con gli anziani, i 4 viventi mentre adorano Dio.


È chiaro a tutti i tdg che gli angeli che stanno ritti davanti al trono di Dio, si trovano alla Sua presenza , in cielo, ma non diventa altrettanto ovvio pensare che anche la grande folla si trovi li nello stesso momento con gli angeli, gli anziani e i 4 esseri viventi, nel tempio di Dio. Questo modo di ragionare è il risultato di un insegnamento che si ripete per settimane, mesi e anni, va contro la logica, volge a portare le menti di chi studia con i tdg o dei medesimi a una condizione di sfiducia verso la propria intelligenza e autocriticità, colpevolizzando nel caso di chi riesce a fare le giuste connessioni inputandogli una mancanza di fiducia nelle spiegazioni che provengono dal canale di Dio, cioè Dio.

Ma voglio aggiungere per chi non lo sapesse che nel passato il corpo direttivo dei tdg insegnava che la grande folla sarebbe stata una classe celeste seppure un poco inferiore ai 144000 re e sacerdoti, avevano ben capito che essere ritti davanti al trono di Dio significa essere li davanti a Lui nel Suo tempio a servirLo. (dal libro: Divino piano delle età pag 214). Anche dal libro Luce pagina 96 dal sottotitolo: Grande moltitudine in avanti, la grande folla viene indicata non come parte del sacerdozio ma come servitori di Gesù a somiglianza dei leviti li nel cielo.

E qui crolla l'impalcatura dei 144000, il piccolo gregge e le altre pecore che brucano sulla terra il cibo a suo tempo.
Ma con l'avvento dei nuovi lampi di luce posteriori proiettati dalla mitica Watch Tower, la grande folla è stata obbligata a fare le valigie e l'hanno fatta traslocare dai piani celesti ai verdi prati della terra. Chissà che tra qualche tempo non vengano di nuovo assunti in cielo dal corpo direttivo per carenza di manodopera per ampliamenti di spazi celesti sulla luna. Buona riflessione a tutti.



Seconda parte:

Perchè ho detto che il sigillo di Dio seleziona i giusti?
Sappiamo attraverso la Bibbia che Dio intende portare un giudizio sulla terra ma che non lo farà sino a che non siano stati segnati sulla fronte i suoi servi con il Suo sigillo. Questo segno sulla fronte è una specie di passaporto, un salvacondotto, una confermazione che chi lo porta è approvato a Dio, questo lo abbiamo letto in rivelazione 7:1-4; a differenza di quelle persone a cui non interessa alcuna approvazione da Dio.

Nel capitolo 9 di apocalisse troviamo protagoniste le cavallette che hanno un potere simile agli scorpioni, ma non hanno l'autorità di danneggiare piante o alberi nè erba, ma possono tormentare solo gli uomini che non hanno il sigillo di Dio sulla fronte. Nel capitolo 13 di rivelazione dai versetti 16-18 si parla di persone che hanno impresso sulla destra o sulla fronte un segno diverso, un marchio, il nome della bestia o il numero del suo nome che è un numero d'uomo, il 666. Questo numero d'uomo rappresenta l'imperfezione umana assoluta, è tutto ciò che non può legare con Dio nè trova la Sua approvazione, mentre nel capitolo 14 si dice che i 144000 portano scritto sulla fronte il nome dell'Agnello e del Padre Suo. Questo è il sigillo di Dio, segno di approvazione verso gli uomini che lo portano.

Nel capitolo 16 di rivelazione si parla delle sette coppe dell'ira di Dio che una ad una vengono versate sulla terra e vanno a produrre delle piaghe sugli uomini che portano il marchio della bestia, infatti questi uomini bestemmiano contro Dio, non si convertono a Lui, continuano a bestemmiarlo a causa dei dolori delle piaghe che subiscono, ma non si ravvedono dalla loro condotta sino all'ultimo. Possiamo dire che queste persone continuano a portare il marchio della bestia sulla fronte, cioè hanno quell'atteggiamento di rabbia e ostilità verso Dio.

Non è così per chi ha il sigillo di Dio sulla fronte perchè sarà questo segno che l'introdurrà nella Gerusalemme celeste, infatti, nulla d'impuro entrerà in essa, nè chi commette empietà o menzogna (riv 21:27).

Si dice che i servi di Dio contempleranno la sua faccia e quella dell'Agnello, vi presteranno culto e porterranno sulla fronte il Suo nome, cioè il Suo sigillo.

Non avranno bisogno del sole e della luna per scandire i tempi o per scaldarsi perchè la gloria di Dio li illuminerà e l'Agnello sarà la loro lampada.


questo invece è il relativo link:

Il sigillo di dio

Buona lettura! Shalom.
Vocenelbuio
00sabato 28 aprile 2012 18:46
Risposta a Principessa
Carissima Principessa, purtroppo non ci conosciamo personalmente, ma io sono convinto che i figlioli di Dio hanno un linguaggio universale, e riescono a capirsi sempre. Visitando il forum "Geova informa", ho avuto la graditissima sorpresa di leggere il mio articolo "La chiesa vista dai testimoni di Geova" che porta la mia firma, Cesare, (questo è il mio vero nome); io lo ho postato sul sito www.accertiamoci.it post del quale sono il responsabile. Dato che tu non hai fatto nessun commento non so come la pensi. Sono certo che uno scambio di opinioni, nel pieno rispetto delle convinzioni di ognuno, può arricchire entrambi e quindi sarei felice se potessimo contattarci. Potremmo farlo in diversi modi: tramite "accertiamoci,o tramite il Forum. Io e mia moglie Carmela saremmo felici se ci scrivessi una mail a questo indirizzo : cesacarme@gmail.com. così saremmo certi della reciproca privacy. Un caro saluto da Carmela e Cesare, a rileggerci presto.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com