LA CHIESA VISTA DALLA SOCIETA’ “TORRE DI GUARDIA”
Pubblicato 15 novembre 2011. | Da cesare.La dottrina insegnata dalla Società Torre di Guardia, (rappresentante legale del gruppo conosciuto come “Testimoni di Geova”) circa la composizione della chiesa, differisce totalmente dalla concezione di chiesa che hanno tutti i gruppi o chiese cristiane ed è considerata non biblica, (una non corretta esegesi biblica) .
Cerchiamo di riassumere brevemente questo loro concetto di chiesa, considerando i passi scritturali che vengono citati a sostegno.
Questo in sintesi il loro insegnamento :
La congregazione edificata da Gesù Cristo stesso, (MATTEO 16: 18), è così composta:
vi sono 144000 persone che Dio ha comprato dalla terra. Questo gruppo di persone è descritto dalla Bibbia come il “Piccolo Gregge”.“ Non aver timore, piccolo gregge, perché il Padre vostro ha approvato di darvi il regno” (LUCA 12:32 N.M.)
“Vidi, ed ecco, l’Agnello ( Gesù Cristo ) stava sul monte Sion, e con lui 144000…che sono stati comprati dalla terra”(RIVELAZIONE 14:1 – 3 N. M.)
Questo piccolo numero di persone è chiamato da Dio alla vita eterna in cielo, e regnerà con Cristo per mille anni.
“…ed essi vennero alla vita e regnarono col Cristo per i mille anni”. (RIVELAZIONE 20 : 4 N.M.) Ogni regno ha dei sudditi e i sudditi di questo regno, vivranno sulla terra purificata da ogni forma di male e trasformata da Dio in un paradiso, sono identificati dalla Scrittura come la “ Grande folla” o “Altre pecore” “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile, anche quelle devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diverranno un solo gregge, un solo pastore (GIOVANNI. 10:16 N.M.) “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e lingua…” ( RIVELAZIONE 7 : 9 N.M.) Praticamente con questi quattro versetti i Testimoni di Geova giustificano la dottrina di due tipi di salvezza della chiesa di Cristo: un gruppo destinato alla vita celeste e l’altro che vivrà eternamente sulla terra. Il primo gruppo (di 144000 membri) è andato formandosi nell’arco di tempo che intercorre dalla Pentecoste 33 d. C. dopo la discesa dello Spirito Santo, fino all’anno 1935 d.C. quando la chiamata al cielo ebbe presumibilmente termine. Oggi sulla terra vive un piccolo rimanente di questo gruppo di persone .
Da allora in poi, i chiamati alla salvezza , ottengono la vita eterna sulla terra , a condizione che rimangano fedeli fino all’avvento di Har Maghedon .
Il resto dell’umanità disubbidiente a Dio sarà distrutta.
Questa in estrema sintesi, è la dottrina della formazione della “ congregazione, così come è spiegata dalla “Società Torre di Guardia” . Se ho detto qualcosa di sbagliato, cari Testimoni, vi prego correggetemi! Ma se invece questo è quello che credete ; permettetemi una domanda : la Bibbia insegna veramente queste cose? E’ necessario fare chiarezza su questo argomento, non certo per spirito di contesa, ma più semplicemente per amore della verità; soprattutto perché, per sostenerlo, si chiama in causa la Bibbia, che per i cristiani è la massima autorità in fatto di dottrina .
Esaminiamo per prima cosa, quello che la Scrittura dice riguardo i “144000”
Vi sono diverse osservazioni da fare riguardo a questo gruppo di persone nominato in APOCALISSE o RIVELAZIONE capitoli 7 e 14 e queste osservazioni considerate attentamente contrastano nettamente con le conclusioni della Torre di Guardia .
Nel capitolo 7 viene indicata la nazionalità del gruppo di individui di cui si sta parlando : “ E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da ogni tribù dei figli d’Israele. Dalla tribù di Giuda dodicimila suggellati; dalla tribù di Ruben dodicimila; dalla tribù di Gad dodicimila; dalla tribù di Aser dodicimila; dalla tribù di Neftali dodicimila; dalla tribù di Manasse dodicimila; dalla tribù di Simeone dodicimila; dalla tribù di Levi dodicimila; dalla tribù di Issacar dodicimila; dalla tribù di Zabulon dodicimila; dalla tribù di Giuseppe dodicimila; dalla tribù di Beniamino dodicimila suggellati.” (RIVELAZIONE 7: 4-8 N.M.) E’ difficile supporre che la loro nazionalità, sia da considerarsi simbolica, poiché le tribù israelite sono chiamate per nome.
I T.d.G. pensano che qui si stia parlando della chiesa; ma se intendiamo il numero “centoquarantaquattromila” letteralmente, altrettanto letteralmente dobbiamo intendere anche la loro nazionalità.
Se si obbietta che il numero sia troppo piccolo per intendere il popolo di Israele, basta ricordare: “ Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come i granelli della sabbia del mare, un semplice rimanente fra loro tornerà. Un deciso sterminio inonderà nella giustizia, perché sterminio e severa decisione il Sovrano Signore Geova degli eserciti eseguirà in mezzo all’intero paese” (ISAIA 10: 22,23 N.M.)
Inoltre il testo non sta parlando qui dell’intero popolo di Israele, ma di coloro che crederanno nel Messia durante il tempo della “grande tribolazione”, o dei tremendi giudizi che si abbatteranno sulla terra, prima dell’instaurazione del regno .
Sembra infatti che la maggioranza della nazione d’Israele perirà sotto i colpi dell’ultimo nemico di Dio,
l’ Anticristo, in armonia con le numerose profezie bibliche sull’argomento.
Ma Dio non ha respinto il popolo che Egli ha eletto fin dall’antichità lo ha soltanto posto fuori della sua grazia per un periodo, e quando questo periodo sarà compiuto, “ tutto Israele sarà salvato…” ( leggere tutto il capitolo11 della lettera ai Romani).
Consideriamo ora, dove sono viste queste 144000 persone, leggiamo:“ Dopo questo vidi quattro angeli in piedi ai quattro angoli della terra, che trattenevano i quattro venti della terra, affinché nessun vento soffiasse sulla terra né sul mare né su alcun albero. E vidi un altro angelo che ascendeva dal sol levante, il quale aveva il sigillo dell’Iddio vivente; e gridò ad alta voce ai quattro angeli ai quali fu concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: “ Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo suggellato gli schiavi del nostro Dio sulle loro fronti”. E udii il numero di quelli che erano suggellati, centoquarantaquattromila, da ogni tribù dei figli d’Israele:”
(RIVELAZIONE 7: 1-4 N.M.)
Nei successivi versetti che abbiamo precedentemente letti sono indicate le dodici tribù d’Israele alle quali appartengono.
E’ quindi chiaro che Giovanni, (l’autore di Rivelazione) li vede SULLA TERRA tutti insieme, prima che i tremendi giudizi riguardanti il settimo sigillo che troviamo al capitolo 8 dello stesso libro si abbattano : “ sulla terra, il mare e sugli alberi”.
Il secondo gruppo, ( La grande folla o altre pecore ) invece, è da lui visto NEL CIELO: questa conclusione è basata su alcune considerazioni :
1) Della “grande folla” è detto che è “ davanti al trono”; (versetti 9 e 15) Questa espressione indica sempre la presenza intima di Dio nel cielo. La stessa esatta espressione è usata per gli anziani e gli angeli ( versetto 11 ) .
2) Questa folla viene dalla tribolazione sulla terra ( versetto 14 ), quindi non è più sulla terra, anzi queste persone sono nel tempio di Dio ( versetto 15 ) che , secondo Apocalisse o Rivelazione 21:22, indica la presenza dell’Iddio Onnipotente.
3) Dio stesso li conforta, e l’Agnello li pasce (versetto 17 ) e li guida “ alle fonti delle acque della vita”. Quest’acqua si trova nella “NUOVA GERUSALEMME”, dove Dio abita con il suo popolo e dove Egli asciuga “ogni lacrima dai loro occhi” Vedi anche Rivelazione 21 : 4 4)L’espressione del versetto 15 “giorno e notte” è presa, a volte, come dimostrazione che questa scena sia terrestre; ma questo è un errato ragionamento che falsa il significato del testo, perché al capitolo 4 versetto 8 , sempre di Rivelazione, è detto: “E in quanto alle quattro creature viventi, ciascuna d’esse ha rispettivamente sei ali, intorno e di sotto sono piene d’occhi. E non hanno riposo giorno e notte, mentre dicono: ‘Santo, Santo, Santo è Geova Dio, l’Onnipotente, che era che è e che viene.” E’ quindi ovvio che l’espressione (giorno e notte) vuol dire semplicemente un’unità di tempo che noi uomini siamo bene in grado di comprendere. Essa si riferisce all’attività continua di adorazione.
Quando la Scrittura parla di “PICCOLO GREGGE e ALTRE PECORE” , non intende certo parlare delle due classi di persone destinate a due livelli di salvezza; nessuno leggendo solo la Bibbia potrebbe mai giungere a tale conclusione.
Dio aveva ( è verissimo, ) creato ed eletto il popolo d’Israele come suo possesso particolare; e rispetto al resto del mondo esso era effettivamente un “ PICCOLO GREGGE”. L’apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani, fa notare una ovvia verità: “Dio è forse soltanto il Dio dei Giudei? Non è Egli anche il Dio degli altri popoli? Certo è il Dio anche degli altri popoli poiché c’è un solo Dio“ (ROMANI 3 : 29) Dio non ha pianificato solamente la salvezza del suo popolo eletto o “Piccolo Gregge”; ma vuole che “ …tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” . (1° TIMOTEO 2 : 4)
E’ chiaro quindi che le altre persone, appartenenti a tutti i popoli che Dio vuole salvare sono “Altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore” (GIOVANNI 10:16)
Tutte le considerazioni che abbiamo viste fino a qui, dimostrano chiaramente che le conclusioni della “Torre di Guardia” per ciò che concerne i “144000″ e “LA GRANDE FOLLA” (cioè, due classi destinate a due diversi gradi di salvezza) sono estranee alla verità biblica ; Essa afferma invece che la Chiesa è formata da un solo gregge, perché tutti hanno ascoltato la voce dell’unico Pastore Gesù Cristo.
La Bibbia non permette di distinguere due gradi di salvezza, come sostiene la Torre di Guardia. Non possiamo parlare di coloro che sono salvati appieno, ed ereditano il cielo, e quelli che sono meno salvati che vivranno sulla terra. In questo periodo della grazia, Cristo Gesù ha procurato una piena salvezza per tutti. Parlare della Chiesa come di un organismo composto di solo 144000 persone è veramente fuori da ogni esegesi biblica, si può farlo soltanto ignorando tutti i riferimenti riguardanti la Chiesa che troviamo in tutto il Nuovo Testamento.
Paolo indirizza le sue lettere a tutti i credenti di Roma, di Corinto, di Colosse, di Efeso ecc.considerandoli tutti membra del corpo di Cristo; è impensabile che la Scrittura sia stata data solo a poche persone, Dio si rivolge a tutti gli uomini indistintamente, Egli non fa imparzialità. Chi crede nel Signore Gesù è salvato ed eredita il cielo, e sarà con Lui per l’eternità.
Le promesse bibliche sul Regno di gloria con Cristo, sono per tutti i veri credenti senza distinzione di razza, o di altre cose: sesso, classe sociale, ecct. Leggiamone alcune:
“Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinchè CHIUNQUE (non solo alcuni) crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna” (GIOVANNI 3:16)
“E’ venuto in casa sua e i suoi non lo hanno ricevuto; ma a TUTTI (non solo ad alcuni) quelli che lo hanno ricevuto, Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio: a quelli cioè, che credono nel suo nome; i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio” (GIOVANNI 1:11-13)
Che il destino dei salvati per la grazia di Dio, (Fino a che essa durerà) sia il cielo con Cristo, è provato da moltissimi passi del N. T. : “ Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con Lui e con Lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù” (EFESINI 2 : 5,6)
“Abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria” (1° TESSALONICESI 2: 12) La Scrittura però mostra anche, che il credente deve essere rigenerato dallo Spirito Santo di Dio , questo avviene con una nuova nascita che è assolutamente necessaria per entrare nel regno dei cieli: “Gesù rispose : “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio” (GIOVANNI 3:3) “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove” (2°CORINZI 5:17) “…quello che importa è l’essere una nuova creatura” (GALATI 6:15) La nuova nascita non è il risultato degli sforzi che l’uomo può produrre per emendarsi, ma è esclusiva opera di Dio, che rigenera cuore e mente del credente con l’effusione dello Spirito Santo in lui .
La strana teologia della Torre di Guardia, priva i suoi seguaci, delle benedette promesse di Dio, affermando che solo i “ CENTOQUARANTAQUATTROMILA” nascono di nuovo e ricevono lo Spirito Santo, contraddicendo la Scrittura che dice: “Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: ‘ fratelli che dobbiamo fare?’ E Pietro a loro: ‘ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore nostro Dio ne chiamerà” (ATTI 2:37 – 39).
Cari seguaci della “TORRE DI GUARDIA”, vi scongiuriamo non fatevi derubare delle preziose promesse che Dio fa ad ognuno che crede . Esse non sono privilegio esclusivo di coloro che affermano d’essere il rimanente dei “144000 ; ma sono per tutti, alla sola condizione che riponiamo la nostra fede in Cristo Gesù, il Figlio di Dio.
Leggiamo la Bibbia senza paraocchi, chiediamo a Dio lo Spirito Santo per comprenderla, cerchiamo con tutto il cuore la verità, e il Signore nella sua misericordia ce la rivelerà !!!
Cesare.
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