Marcolino36
00lunedì 2 gennaio 2006 23:20
Vagando sul web mi sono imbattuto in un bellissimo sito molto ben fatto (www.nonsolofitness.it)in cui il professor Raniero Giannotti, trainer ed assistente fisioterapico di Rubens Barrichello, e piloti collaudatori della scuderia Ferrari da utili informazioni sul come tenere in forma il corpo di un PILOTA.
La preparazione atletica del pilota
Se tanto progresso si è avuto sia nella ricerca delle prestazioni di un motore, sia nello sviluppo della tecnica aerodinamica, oltre che delle performance telaistiche, non altrettanto si può dire della preparazione fisica del pilota. Mancano dei veri modelli di allenamento o testi di riferimento sulla programmazione negli sport motoristici.
Non c’è in una vera cultura sulla preparazione generale delle attività motoristiche; molto è affidato ad esperienze personali che si tramandano, e per molti aspetti il “fai da te” è ciò che la gran massa dei piloti dilettanti e professionisti tendono a praticare.
L’allenamento dell’atleta pilota, come del resto per la maggioranza delle attività sportive, si articola su tre aspetti:
- GENERALE (a secco)
- SPECIALE (a secco o in macchina)
- SPECIFICO (in macchina)
Il lavoro generale viene eseguito “a secco”, cioè al di fuori dell’ambiente pista (palestra, campo, ecc.) e contiene tutte quelle forme di attività che possono sviluppare le capacità che sono alla base della specialità.
Lo sviluppo di questo lavoro, può dare l’impressione di discostarsi dal modello prestativo della specialità, ma in realtà le serve da supporto.
Senza di esso, in tempi più o meno lunghi, la qualità della prestazione potrebbe appiattirsi, se non diminuire in modo più o meno vistoso, esso rappresenta la struttura di base di tutto l’allenamento.
Il lavoro speciale rappresenta il trait d’union tra l’allenamento generale e quello specifico.
Può essere realizzato sia a secco che in macchina e contiene i presupposti dell’allenamento della disciplina; esso rappresenta il terreno comune fra il lavoro del tecnico di pista e quello del preparatore.
Il lavoro specifico è quello tipico della disciplina e si svolge nell’ambiente usuale di gara ed è “terreno” del tecnico del settore, pur se interagente con il lavoro del preparatore.
Ciò che è importante sottolineare, è la necessità di esercitarsi e quindi allenarsi in modo specifico e generale, nel corso dell’anno e degli anni, senza interruzioni, ma con modalità differenti a seconda del periodo agonistico.
La preparazione atletica di un pilota di Formula 1 è particolarmente complessa, poichè il gesto specifico non è paragonabile a nessun altro tipo di sport.
E’ durante l’inverno che si deve dedicare la maggior parte del tempo alla fase di preparazione, per raggiungere un elevato livello di condizione organica e muscolare e poterlo di conseguenza mantenere durante la stagione agonistica dove, le gare, i test e gli impegni commerciali non consentono di avere un adeguato periodo di tempo per il miglioramento delle caratteristiche fisiche.
In palestra si utilizzano i sovraccarichi per allenare la muscolatura degli arti superiori, e inferiori, gli addominali e tutta la parte dorso-lombare della colonna vertebrale; si usano gli elastici per potenziare ed allungare la muscolatura del collo e del tratto cervicale della colonna, cercando di riprodurre lo stesso tipo di carico presente durante la guida di una monoposto.
Alle sedute in palestra con sovraccarichi si dedica mediamente 5/6 allenamenti settimanali, alternando lavori per l’incremento della forza, (tabella n°1-2) variando i vari tipi di contrazione muscolare, oppure impostando sedute di Circuit-Training (tabella n°2) con i pesi o a corpo libero; così da poter sviluppare tutte le caratteristiche fisiche non trascurando però l’aspetto preventivo.
Tabella n°1 (lavoro di mantenimento della forza)
- Palestra, contrazioni concentriche
- 10 min. di riscaldamento arti superiori
- 3 x 10 Panca piana (bilanciere kg.40)
- 3 x 10 Tricipiti (bilanciere curvo, 20 kg.)
- 3 x 10 Tirate al mento (bilanciere, 20 kg.)
- 3 x 10 Lat machine avanti (40 kg.)
- 3 x 10 Volante (manubrio, 8 kg.)
- 3 x 10 Pulley basso (40 kg.)
- 3 x 10 Pull over (manubrio 16 kg.)
- 3 x 10 Avambraccia (bilanciere, 20 kg.)
- 3 x 10 Avambraccia inversi (manubrio, 5 kg.)
RECUPERO 1’
(*) 1 serie di 25/30 addominali alla fine di ogni 3 serie di esercizi
- 10 min. di allungamento arti superiori
Tabella n°2 (lavoro di incremento della forza)
- Palestra, contrazioni concentriche (piramidale)
- 15 min. di riscaldamento arti superiori
- 4 x 8-6-4-4 Chest press (Kg.40-45-50-(*)-50)
- 4 x 8-6-4-4 Bicipiti singolo (manubrio Kg.10-12-14-(*)-14)
- 4 x 8-6-4-4 Alzate in alto (manubrio kg.10-12-14-(*)-14)
- 4 x 8-6-4-4 Lat machine dietro (kg.40-45-50-(*)-50)
- 4 x 8-6-4-4 Croce su panca da supino (manubrio kg.12-14-16-(*)-16)
- 4 x 8-6-4-4 Tricipiti ercoline (kg.25-30-35-(*)-35)
- 4 x 8-6-4-4 Alzate laterali (manubrio kg.8-9-10-(*)-10)
- 4 x 8-6-4-4 Panca inclinata (bilanciere kg.41)
RECUPERO 1’ (1 serie) - 1’30” (2 serie) - 2’ (3 serie)
(*) 1 serie di 25/30 addominali
- 10 min. di allungamento arti superiori
Tabella n°3 (lavoro a Circuito)
- Palestra, Circuit-training
- 10 min. di riscaldamento arti superiori
- 10 min. di corsa di riscaldamento (tapis-roulant) a vel. 10 km/h
- 3 x 10 Panca piana (bilanciere, 40 kg.)
3 min. (Tapis-roulant) a vel. 13 km/h
- 3 x 10 Lat machine avanti (40 kg.)
4 min. (Tapis-roulant) a vel. 12,5 km/h
- 3 x 10 Panca inclinata (bilanciere, 35 kg.)
5 min. (Tapis-roulant) a vel. 12 km/h
- 3 x 10 Pull-over (bilanciere, 25 kg.)
6 min. (Tapis-roulant) a vel. 11,5 km/h
- 3 x 10 Croce su panca da supino (manubrio, 14 kg.)
5 min. (Tapis-roulant) a vel. 12 km/h
- 3 x 10 Lento dietro (bilanciere, 25 kg.)
4 min. (Tapis-roulant) a vel. 12,5 km/h
- 3 x 10 Tricipiti (ercoline, 35 kg.)
3 min. (Tapis-roulant) a vel. 13 km/h
- 3 x 10 Avambraccia (bilanciere, 25 kg.)
Recupero tra gli esercizi di 1 min
(*) al termine fai:
- 40/50 addominali
- 10 min. di allungamento arti superiori
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L’allenamento muscolare del pilota
La conferma di aver lavorato con metodiche adeguate, e soprattutto nella giusta direzione, si può avere soltanto quando il pilota farà il suo primo test specifico in macchina ed in pista, solo a quel punto si avrà un’idea più precisa delle richieste e delle esigenze specifiche del pilota.
L’allenamento muscolare, in ogni caso, deve essere sempre impostato alla ricerca di un’ottimale condizione di forza resistente piuttosto che di forza massimale; in questo modo si eviterà un’eccessiva ipertrofia muscolare che andrebbe a discapito dell’abitabilità nelle strette dimensioni dell’abitacolo di una Formula 1.
Un altro aspetto fondamentale della preparazione concerne, oltre il miglioramento delle qualità muscolari, anche lo sviluppo delle qualità organiche, come la resistenza aerobica e l’incremento delle capacità di potenza aerobica e quindi la funzionalità del sistema cardiovascolare.
Il test valutativo di entrata viene effettuato sul tapis roulant e sul cicloergometro.
Il test permette di misurare la frequenza cardiaca corrispondente alla soglia anaerobica; questo parametro è importante per poter impostare una dettagliata tabella di allenamento basata su sedute giornaliere che vanno da lavori per la resistenza aerobica a quelli di potenza aerobica.
Una o due volte alla settimana si eseguono delle sedute di resistenza aerobica: corsa in crescendo, ritmo lungo lento per la corsa, ad allenamenti a rapporto fisso e salite a pendenza costante con la bicicletta; esercitazioni che prevedono il mantenimento delle pulsazioni su una frequenza costante o con variazioni non troppo elevate.
Le sedute di potenza aerobica rivestono la parte predominante dell’allenamento del pilota, vengono effettuate quattro, cinque volte alla settimana, utilizzando per la corsa metodiche come: Fartlek medio e corto, (tabella n°4) Interval-Training, ripetute aerobiche (1000-800-400 mt.), invece per quanto riguarda il ciclismo le sedute comprendono variazioni di ritmo alternando, il tempo, la distanza, il rapporto di pedalata, la pendenza.
Tabella n°4 (lavoro di potenza aerobica)
- Potenza aerobica, Fartlek Medio
- 10 min. di allungamento arti inferiori (leggero max 15 sec.)
- 50 min. di corsa – ( 10 min. di corsa di riscaldamento Fcmax 160, 30 min. di allunghi di 2’30” Fcmax 185 ogni 2’30” Fcmax 165, 10 min. di corsa di defaticamente)
- 10 min. di allungamento arti inferiori
Da quanto esposto, credo risulti evidente che il pilota di Formula 1 debba essere considerato un vero atleta, ed egli stesso ne deve essere pienamente consapevole per adottare un comportamento, uno stile di vita, che gli permetta di pensare da atleta; non solo al fine di guidare una vettura da corsa, ma nella continua ricerca di poter migliorare le proprie caratteristiche fisiche, di raggiungere quel rispetto per il proprio corpo, quella sicurezza di se quella mentalità vincente e positiva capace non solo di migliorare dal punto di vista atletico, ma anche un altro fattore altrettanto importante nell’automobilismo: l’aspetto mentale.
Sarebbe però presuntuoso e sicuramente non veritiero voler sostenere che il lavoro del preparatore atletico possa trasformare un “pilota fermo in pista” in un campione.
L’allenamento per il pilota ha una valenza importante per fare in modo che, la stessa performance, possa essere ripetuta, senza scadimenti psico-fisici per tutti i giri che compongono una competizione, in particolare un Gran Premio di Formula 1.
RINGRAZIO VIVAMENTE IL PROF. GIANNOTTI PER AVER FATTO UN LAVORO COSI' COMPLETO ED ESAUSTIVO!!!