Crisi & Hobby

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maupipi
00lunedì 24 dicembre 2012 10:12
Come state vivendo questo stato di crisi del nostro Paese in relazione al nostro hobby?
Avete modificato comportamenti, stile di vita o di gioco ?

Pongo qesta domanda perchè quà al Nord un tempo chiamato "Ricco nord-est" le cose son cambiate e non poco.
Tempi addietro non c'erano problemi nello spostarsi , frequentare altre realtà vicine e lontane e rimanere a contatto col mondo del wargame o in generale ,ma ormai è un pallido ricordo e ci sono difficoltà solo nello spostarsi per raggiungere il club piu vicino o l'amico con il quale giocare una sera, se non si ha la fortuna di abitare in città le cose sono assai diverse per chi abita in frazioni ,infatti nel Bassanese siamo molto sparpagliati, per un raggio di fino a 50km dal punto centrale preso come riferimento(Bassano appunto).

Molti amici che conosco e frequento dicevo sono in difficoltà e se prima ci trovavamo regolarmente e ci spostavamo senza troppi problemi ormai è diventato un lusso frequentarci anche mensilmente con un imbarazzante azzeramento delle attività per cui mi trovo ad elaborare espedienti pur di continuare a mantenere seppur minimamente un contatto ludico(macchinate e trasferte a costi zero o comunque molto contenuti) ma si arriva comunque ad un punto in cui tutto si ferma.
Frequentare manifestazioni al di fuori della cerchia cittadina è diventato impossibile , organizzare manifestazioni nella cerchia idem (non si muove foglia senza pagare), e allora l'ultima frontiera è quella di organizzare presso l'abitazione di un amico consenziente dei weekend ludici dove trovarci e giocare tranquillamente senza eccessive pressioni di soldi tempo e spazio.

Ci troviamo al sabato mattina tutti attrezzati con mezzi di fortuna(brande sacchi a pelo ecc)per iniziare la sessione di gioco scelta e proseguiamo fino allo sfinimento con brevi pause per il rancio,ognuno porta del suo e mettiamo tutto a disposizione dello cheff( semplicemente il piu capace fra tutti con padelle e tegami),a fine sessione rimettiamo ordine e pulizia coi turni di corvè(pulizia cessi,camerate,cucina ecc ecc)

Prossiamente pubblicheremo una scaletta delle date e dei rules che faremo per gli iteressati alla partecipazione,purtroppo dovremo fare a numero chiuso in base alla disponibilità posti letto in loco.


Cominciamo a Gennaio 2013 col torneo ufficiale di Koenig Krieg 3 al quale pertecipano 8-10 persone già prenotate.

Abbiamo in programma un weekend a base di Napoleonico e piu precisamente con General de Brigade,navale, ww2 ecc a cadenza bimestrale.

Lord Ekard
00lunedì 24 dicembre 2012 10:25
qui al sud non è cambiato assolutamente nulla, i giocatori di wargame hanno sempre speso poco, ma con continuità

nessuno ha abbandonato l'hobby per la crisi, d'altra parte non è difficile per ora mettere da parte una cinquantina d'euro al mese per comprarsi una scatola e qualche colore al mese

per andare a fare i tornei di warhammer, spostarsi in città non è mai stato un problema, napoli è una metropoli, siamo tutti vicini tramite superstrate, sopraelevate, tangenziali, metropolitane

le uscite fuori invece sono diminuite, se prima si partecipava con costanza a tornei nella vicina roma, adesso se non si riesce a riempire una macchina per distribuire i costi di autostrada e carburante, difficile ci si sposti

il problema principale rimane la scarsità di luoghi dove poter giocare, promuovere l'hobby, dove mettere in piedi una realtà associativa che non puo' permettersi di pagare fitti esorbitanti a causa del fatto che sarebbe una realtà realizzata da giovani, di cui è composta la comunità ludica di napoli
robpask
00lunedì 24 dicembre 2012 13:03
Nel mio di Sud, non è cambiato nulla, semplicemente perchè l'hobby
non è mai decollato.
Quel poco che si fa, si fa in casa o in garage, arrangiandosi molto.

A livello di singolo appassionato invece, io ho ridimensionato un po'
le spese, cercando di adattarmi a ciò che già ho.
Le occasioni per giocare sono talmente poche (ormai ZERO) che si ha la sensazione
che spendere significhi scialacquare.
Diciamo che fino ad un paio di anni fa mi accadeva più spesso di comprare tanto per sfizio
o curiosità. [SM=g6918]

Roby

Zazu61
00lunedì 24 dicembre 2012 15:40
Il problema è che si tratta di un hobby di nicchia: meno partecipanti al club o simile = spese maggiori per ognuno. Dopo 30 anni posso dire di avere una buona riserva di truppe per giocare, ma oggi sicuramente non potrei ricrearle ai costi attuali. Dell'antico club siamo praticamente rimasti in 3 e non potremmo certo permetterci una nostra sede (con o senza crisi).
Ma finchè si potrà, continuerò a giocare: "ne resterà uno solo..."
Buon Natale [SM=g8956]
Marco
Tridente.Bologna
00mercoledì 26 dicembre 2012 23:39
Quest'anno non é stato facile per nessuno, me compreso.
Diverse aziende nel nostro settore hanno chiuso, ahimè molti campionati arenati (e vi assicuro che conosco bene il problema) e soprattutto molti giocatori hanno smesso di giocare.

Ovviamente la crisi é una bruttissima cosa, ma il nostro hobby si basa su una cosa che ritengo essere più forte anche della crisi economica, ossia l'immaginazione e i sogni. Un wargamer per primo è un sognatore! Quante battaglie abbiamo combattuto sui tavoli da gioco? Ma soprattutto, quante ne abbiamo giocate nella nostra mente!

Forse ci stiamo un po' ibernando come se un'era glaciale stesse incombendo su di noi, ma sono convinto che il sole tornerà a splendere [SM=g27998] [SM=g6958]

NEVER GIVE UP

robpask
00giovedì 27 dicembre 2012 12:20
Re:
Tridente.Bologna, 26/12/2012 23:39:



........ ma il nostro hobby si basa su una cosa che ritengo essere più forte anche della crisi economica, ossia l'immaginazione e i sogni. Un wargamer per primo è un sognatore! Quante battaglie abbiamo combattuto sui tavoli da gioco? Ma soprattutto, quante ne abbiamo giocate nella nostra mente!

[SM=g27998] [SM=g6958]

NEVER GIVE UP




E' vero, lo riconosco (altrimenti non starei qui a scrivere anche se di fatto ho smesso di giocare da molto tempo).
Aggiungo che, in ogni caso, ci sono ostacoli ben più difficili da superare della "crisi", tipo la
mancanza di giocatori o di spazio o di volontà.
Ma questo è un altro argomento (trito e ritrito). [SM=g6945]

Roby
bertinoro67
00sabato 29 dicembre 2012 11:13
per quanto mi riguarda ho ridotto di un buon 50% i miei acquisti ed il servizio pittura lo stò compensando solo con la vendita di materiali inutilizzati;
per le convention e i tornei cerco di limitarli a ciò che più mi appassiona...

come diceva Zazu le armate non mancano (collezionate nei periodi d'oro) e concordo con Fabio che, anche con le tasche vuote, sognare non costa nulla quindi..... perchè smettere di giocare!!!
basta focalizzare di più i progetti su materiali già disponibili...no?

SERRATE I RANGHI!!!



Stefano
VLADMAX74
00sabato 29 dicembre 2012 17:51
Ciao, per quando mi riguarda ho ridotto le trasferte lontane.
Sono però deciso a non abbandonare la mia passione per il wargames.
Daltronde ho bisogno di uno svago in questi tempi di merda .
Effettivamente ho deciso di utilizzare la plastica al posto del metallo.
Ormai si trova parecchio sia in 15 mm,20 mm, 28mm.
Per quanto riguarda la pittura preferisco il FAI DA ME ,i costi dei painting service sono troppo alti, si dovrebbero adeguare alla crisi in atto.
Max -Imperiali Como
maupipi
00domenica 9 giugno 2013 13:14
APATIAAAAAAAAAAA
robpask
00domenica 9 giugno 2013 14:53
Re:
maupipi, 09/06/2013 13:14:

APATIAAAAAAAAAAA




Anch'io.
Tatale APATIA, ormai da un paio d'anni.
ZERO WARGAME, aimè.

Roby
Sir Tanephos
00domenica 9 giugno 2013 16:46
Re:
maupipi, 09/06/2013 13:14:

APATIAAAAAAAAAAA



...che succede?? [SM=g6936]


fogsoldiers
00domenica 9 giugno 2013 19:00
[SM=g6929] [SM=g6929] [SM=g6929] [SM=g6929] [SM=g6929]

Sir Tanephos, 09/06/2013 16:46:

maupipi, 09/06/2013 13:14:

APATIAAAAAAAAAAA



...che succede?? [SM=g6936]





Succede che, come ho già scritto anch' io più volte [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] , dopo qualche posts in cui si discute del nostro status wargamistico tutto ritorna alla quiete più sonnolenta... [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]

E dopo un po' di quiete salta fuori un post dove ci si lamenta dell' apatia...si discute...e si torno dopo poco all' apatia... [SM=g6958] [SM=g6958] [SM=g6958] [SM=g6958] [SM=g6958]

E si che vi sono rubriche dove postare i propri lavori, un po' come TMP. E si che vi sono rubriche dove postare cronache dei clubs, un po' come TMP. E si che vi sono rubriche dove postare un po' quello che @#@#@# vi pare, un po' come TMP. Ma a differenza di TMP nessuno partecipa [SM=g6944] [SM=g6944] [SM=g6944]

E' inutile lamentarsi [SM=g6956] [SM=g6956] [SM=g6956] . L' acqua passa sotto i ponti ed i wargamers italiani restano nell' apatia...o al massimo si lamentano della GW e della sua politica commerciale...o che il fantasy non è fantasy ma una proiezione spirituale delle monadi insite nello stocc...afisso... [SM=g6938]

Fate Vobis...Ma ricordate che bisogna fare per poter criticare... [SM=g6958]

Maupipi...insorgi! E dinne quattro, o multipli, anche tu... [SM=g8956]

Salutissimi e Buon Wargame...per quello che vi riesce... [SM=g6947] [SM=g6947] [SM=g6947]

[SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934]

maupipi
00domenica 9 giugno 2013 19:29
Il mio è solo uno sfogo personale, vivendo in prima persona sta cA@##O di situazione mi sento scivolare nell'apatia , comprendo in pieno la diserzione del Forum e il disagio di chi prima di me ne è stato contagiato, mi rendo conto che l'Hobby è direttamente collegato con Lavoro, senza il secondo non esiste neanche il primo......bah non sò ma se va avanti cosi mi vedo costretto ad una emigrazione in Svizzera , per ora mi sforzo di continuare le attività.... ma è diverso.
In Svizzera sapete a cosa giocano????
fogsoldiers
00domenica 9 giugno 2013 21:18
[SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]

maupipi, 09/06/2013 19:29:

Il mio è solo uno sfogo personale, vivendo in prima persona sta cA@##O di situazione mi sento scivolare nell'apatia , comprendo in pieno la diserzione del Forum e il disagio di chi prima di me ne è stato contagiato, mi rendo conto che l'Hobby è direttamente collegato con Lavoro, senza il secondo non esiste neanche il primo......bah non sò ma se va avanti cosi mi vedo costretto ad una emigrazione in Svizzera , per ora mi sforzo di continuare le attività.... ma è diverso.
In Svizzera sapete a cosa giocano????



E a che cosa vuoi che giochino in Svizzera...I loro titoli principali del mercato ludico sono "Chi farà il miglior Emmenthal?", "Di quale colore facciamo il cioccolato oggi?" e soprattutto "Accogli più contante in banca!" che è un mainstream... [SM=g9128]

P.S.: adoro essere politicamente scorretto... [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]

[SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934] [SM=g6934]
dadiepiombo
00lunedì 10 giugno 2013 10:36
gli svizzeri sono ancora più apatici.

La crisi sicuramente non aiuta, ma la realtà è che i giocatori italiani, anzi gli italiani in generale, sono un popolo pigro. E i pigri sono sempre pronti a trovarsi un alibi.

La crisi è un'ottima scusa, che si aggiunge alla famiglia, alla spesa al supermercato, al battesimo del nipote della cugina di dodicesimo grado, o al week end al mare (ma non c'era la crisi?) ecc.

Comunque in Italia c'è uno zoccolo duro che tiene. Io lo vedo nelle varie manifestazioni. Sì, ci sono molti wargamer apatici che seguono il vento, ma ci sono anche i wargamer che si danno una gran daffare.
Il consiglio che posso dare a questi ultimi è di usare le energie in primis per se stessi e poi per i neofiti perché c'è bisogno di ricambio generazionale. Non si può sempre sfamare chi ha già imparato a volare. O volano e cacciano o si arrangiano.

Discorso diverso (ma immagino legato) è questo forum. Questo forum non è il wargame italiano. E' soltanto uno degli spazi dove alcuni giocatori si trovano per discutere.
Ultimamente si sente l'assenza di qualche "animatore". Spesso però va detto che molte discussioni di alto respiro vengono affondate da paranoie personali. Per cui le discussioni non decollano e forse è per quello che alcuni "animatori" si sono stancati di far volare l'aquilone.

robpask
00lunedì 10 giugno 2013 11:19
Re:
dadiepiombo, 10/06/2013 10:36:

gli svizzeri sono ancora più apatici.

La crisi sicuramente non aiuta, ma la realtà è che i giocatori italiani, anzi gli italiani in generale, sono un popolo pigro. E i pigri sono sempre pronti a trovarsi un alibi.






Questo non credo sia vero.
E' una questione di tradizione e lo è sempre stata.
Meglio accettare il fatto che il Wargame qui non ottiene grande successo, indipendentemente
dagli sforzi di taluni. Forse si preferisce altro, no?
.

Di che alibi parliamo? [SM=g6936]
Se uno cerca un alibi è perchè quello che fa NON VUOLE FARLO.
Se invece non ci riesce magari ci sono motivazioni, anche generali,
che non hanno nulla a che fare con la pigrizia.

Lamentarsi a volte serve semplicemente a condividere un disagio. [SM=g6948]

E forse, trattandosi di GIOCO, faremmo meglio a prenderci meno sul serio [SM=g8956]

Roby
dadiepiombo
00lunedì 10 giugno 2013 12:07
credo sia più utile trasmettere la voglia che il disagio.

La Spagna è un paese che non ha più tradizione di noi e in termini di crisi economica e disoccupazione sta messo peggio, ma hanno un grande entusiasmo e sono molto più dinamici.

Non è vero che in Italia non si sia riusciti a far attecchire l'hobby. Da noi l'hobby negli ultimi 20 anni si evoluto parecchio, ma è indubbio che recentemente, e sottolineo recentemente, sta attraversando un momento di crisi. Almeno in alcuni settori.

Se ne esce con l'ottimismo e la voglia di riprendere a giocare.

Se questo forum diventa il luogo dove la gente si lamenta e non gioca, chi gioca non segue il forum e fa più che bene a farlo.

Questo non significa che non si possano affrontare tematiche come la crisi e anche lamentarsi ogni tanto, ma non deve diventare l'unico approccio di discussione.
maupipi
00lunedì 10 giugno 2013 12:24
Vabbè scusate lo sfogo e censurate tutto come se nulla fosse, splende il sole,l'economia tira da paura tempo e voglia di giocare sempre di piu......mettiamo la testa sotto la sabbia .....meglio se al mare.
dadiepiombo
00lunedì 10 giugno 2013 12:33
il mio intervento non è contro questo post. Va assolutamente bene parlare della crisi che c'è e si sente, per quanto per molti agisca più a livello psicologico che economico.

Se non te lo puoi permettere non compri soldatini e non viaggi per andare a manifestazioni, ma se non giochi sotto casa con i soldatini che hai già è perchè la crisi non ti ha colpito a livello economico ma sul morale. E su questo puoi agire solo a livello di entusiasmo, cercando nuove motivazioni. Se non le trovi non è una tragedia. Il wargame, come tutti gli hobby, è un'evasione. Se l'evasione non funziona lascia perdere e cerca un'altra passione che ti possa dare questo tipo di sfogo dalla vita reale.

robpask
00lunedì 10 giugno 2013 12:54
Re:
dadiepiombo, 10/06/2013 12:07:


Se ne esce con l'ottimismo e la voglia di riprendere a giocare.

Se questo forum diventa il luogo dove la gente si lamenta e non gioca, chi gioca non segue il forum e fa più che bene a farlo.




Messaggio recepito.
Non potevi essere più chiaro.
Saluti.

Roby
)Bizzio(
00lunedì 10 giugno 2013 16:29
Non so se sia una nuova scusa o meno per un popolo che ha fatto della scusa una specie di sport nazionale, ma sta di fatto che condivido la sensazione di Maupipi...
Gli hobby fanno parte della vita delle persone e quando aumentano le difficoltà su tutti i fronti si comincia a vedere tutto nero, di conseguenza cala l'entusiasmo per qualsiasi cosa (dall'armonia di coppia ai soldatini), se poi aggiungete che il nostro è un hobby che vive di un particolare entusiasmo che si autoalimenta con le novità la caduta nell'apatia è quasi inevitabile... quanti progetti avrete iniziato per poi abbandonarli (come molti di noi hanno fatto) per seguirne uno nuovo a causa dell'entusiasmo provato per un nuovo range di miniature, un nuovo regolamento o anche solo un film o un libro che ha colpito la vostra fantasia?... quando avevamo un po' di soldi da spendere non vivevamo questi abbandoni come una cosa negativa perché subito dietro l'angolo c'era un progetto nuovo... ora la cosa è diversa e ogni novità che esce sul mercato ci causa frustrazione (non possiamo più permetterci di spendere liberamente) e quindi ogni progetto che si "spegne" non è più rimpiazzato da un entusiasmante progetto nuovo quindi viene percepito come un fallimento e i fallimenti non possono certo tirare su il morale...

Certamente dobbiamo imparare a ritrovare la voglia di fare cose e possibilmente di farlo con quello che già abbiamo.

Ci piacciono la storia e le uniformi... torniamo ad utilizare le biblioteche (la bibliotecaria del mio paese è quasi svenuta quando gli ho chiesto dov'erano gli scaffali di storia e mi ha visto prendere tutto quello che avevano su Gengis Khan, che tra l'altro non era proprio poco... 4 libri... per un paesino della provincia bolognese non mi sembra male) e andiamo a visitare i musei che alcuni sono anche gratuiti, magari ci portiamo i figli o gli amici e cerchiamo di fargli capire che cosa ci entusiasma tanto nell'osservare quello che per loro è un semplice pezzo di ferro arruginito... da cosa nasce cosa, gli consigliamo un libro, un film e se anche non riusciamo a farlo diventare un wargamer magari abbiamo recuperato noi un po' di entusiamo per una fetta importante della nostra vita...

Fabrizio
topolone67
00martedì 11 giugno 2013 08:44
Credo che Bizzio abbia colto in pieno la situazione, purtroppo, anche se francamente è chiaramente sotto gli occhi di tutti. Ma anche le soluzioni proposte sono sagge, seppur ovvie, ma c'è sempre bisogno che qualcuno ce le ricordi, perché ormai siamo arrivati al punto di cercare il Santo Graal lontano nello spazio e nel tempo senza renderci conto che è sotto il nostro naso. Abbiamo tutti la casa (e addirittura cantine/box e balconi) ricolma di pezzi messi a riposo perché sostituiti da progetti più "fighi" e nuove avventure ludiche; e giunta l'occasione di rispolverare le vecchie creature e riprenderle in mano. Una volta Fabio disse che un valore aggiunto dei wargamers è la nostra fantasia, allora USIAMOLA, e lo spirito ludico che ci ha sempre accompagnato, come la Fenice, risorgerà in tutto il suo splendore, in barba alla crisi e all'apatia che,in varia misura, ora sta soffocando il cuore di molti fratelli di dado. Diamoci sotto.
Luca
robpask
00martedì 11 giugno 2013 09:04
Re:
topolone67, 11/06/2013 08:44:

Credo che Bizzio abbia colto in pieno la situazione, purtroppo, anche se francamente è chiaramente sotto gli occhi di tutti. Ma anche le soluzioni proposte sono sagge, seppur ovvie, ma c'è sempre bisogno che qualcuno ce le ricordi, perché ormai siamo arrivati al punto di cercare il Santo Graal lontano nello spazio e nel tempo senza renderci conto che è sotto il nostro naso. Abbiamo tutti la casa (e addirittura cantine/box e balconi) ricolma di pezzi messi a riposo perché sostituiti da progetti più "fighi" e nuove avventure ludiche; e giunta l'occasione di rispolverare le vecchie creature e riprenderle in mano. Una volta Fabio disse che un valore aggiunto dei wargamers è la nostra fantasia, allora USIAMOLA, e lo spirito ludico che ci ha sempre accompagnato, come la Fenice, risorgerà in tutto il suo splendore, in barba alla crisi e all'apatia che,in varia misura, ora sta soffocando il cuore di molti fratelli di dado. Diamoci sotto.
Luca




Nella mia personale esperienza, il problema non è nè la mancanza di Fantasia (del resto mi ero inventato Foghorn come background narrativo permanente ai miei Wargames) nè la Crisi (ho sempre adattato, riciclato e speso il minimo indispensabile), ma la costante mancanza di altri giocatori (a parte qualche parentesi presto finita).
Dal nulla (nel senso che quando ho cominciato non sapevo giocare davvero a nulla), comprando alla cieca Crossfire, ho preparato piccoli scenari e miniature 1/72 e ho coinvolto a più riprese persone che ritenevo interessate.

La cosa ha funzionato per inerzia finchè non ci si è accorti che senza un minimo di sforzo organizzativo in più (cioè una banale semplice pianificazione) risultava difficile continuare, dato che ogni incontro cominciava con: "bè, che si fa ora?".
Ovvio che la cosa non potesse funzionare se non sapevamo nemmeno ciò che volevamo (io compreso).

Alla fine credo che, come ha detto MAUPIPI, senza un minimo di buona volontà e di chiarezza degli obiettivi, ci sia davvero poco da fare.

P.S. se questo intervento è un "lamento", prego di cancellarlo.

Roby
topolone67
00martedì 11 giugno 2013 09:19
Re: Re:
robpask, 11/06/2013 09:04:




Nella mia personale esperienza, il problema non è nè la mancanza di Fantasia (del resto mi ero inventato Foghorn come background narrativo permanente ai miei Wargames) nè la Crisi (ho sempre adattato, riciclato e speso il minimo indispensabile), ma la costante mancanza di altri giocatori (a parte qualche parentesi presto finita).
Dal nulla (nel senso che quando ho cominciato non sapevo giocare davvero a nulla), comprando alla cieca Crossfire, ho preparato piccoli scenari e miniature 1/72 e ho coinvolto a più riprese persone che ritenevo interessate.

La cosa ha funzionato per inerzia finchè non ci si è accorti che senza un minimo di sforzo organizzativo in più (cioè una banale semplice pianificazione) risultava difficile continuare, dato che ogni incontro cominciava con: "bè, che si fa ora?".
Ovvio che la cosa non potesse funzionare se non sapevamo nemmeno ciò che volevamo (io compreso).

Alla fine credo che, come ha detto MAUPIPI, senza un minimo di buona volontà e di chiarezza degli obiettivi, ci sia davvero poco da fare.

P.S. se questo intervento è un "lamento", prego di cancellarlo.

Ciao Roby. Capisco il tuo punto. Fai conto che io ultimamente gioco solo in solitaria, anche se sono a Milano (almeno sono sicuro che alla peggio pareggio [SM=g6934] ), se non altro per mancanza di tempo ed energie ad incontrarmi con altri (14 ore di lavoro al giorno, vita da single e i pseudo impegni con ex moglie e figli che .... lasciamo perdere questa parte, lasciano il loro segno). Riguardo all'appunto di Maupipi nulla da eccepire; ma credo che chiarezza e buona volontà siano sempre stati dei requisiti necessari e sufficienti nel nostro hobby, solo che, mentre prima li si poteva bellamente (almeno per la chiarezza degli obbiettivi) ignorare, ora, purtroppo o meno male, sono diventati prioritari.
Luca

Roby




dadiepiombo
00martedì 11 giugno 2013 11:30
no Robpask non è un lamento, anzi secondo me ha centrato una delle problematiche serie del nostro hobby quando hai detto "non sapevamo cosa volevamo".
Questo secondo me succede spesso, almeno per quanto riguarda la mia esperienza. Nessuno ha preparato niente e non si gioca.
Se hai le idee chiare e se il progetto appassiona anche gli altri giocatori allora si combina qualcosa, se manca, anche se si è in 100 non si combina niente e inizia lo scazzo (e le defezioni).

Non ho la ricetta, ma posso dire che trovare un progetto su cui unire più teste è il segreto per continuare a giocare.
Per questa ragione i regolamenti "torneistici" sono quelli che sentono meno la crisi. Richiedono meno sforzo di progettazione.
Tizio abita a Siracusa e Caio a Aosta, ma in teoria potrebbero incontrarsi a Pisa e giocare una partita a punti.

Non sto dicendo che questo approccio sia meglio, semplicemente che sia più facile.
Levin74
00martedì 11 giugno 2013 16:23
andrea_13
00martedì 11 giugno 2013 17:06



Dopo svariato tempo rientro in questo mondo, fatto anche di corrispondenze per poter dire quello che penso premettendo che non deve essere preso come "verità".
La mia defezione dall'hobby è non voluta, ma causata da malattia, in parte risolta. Il problema per quanto riguarda la mia comunicazione è la mancanza di memoria come conseguenza di quanto detto sopra tanto da non sapere chi sono, per buona parte le persone che mi appaiano nella rubrica della posta elettronica.
Badate bene che non è un mio sfogo, ma solo una premessa per scusarmi con quanti ero in contatto, lo stesso che ho bruscamente interrotto.
Faccio un po' di fatica a seguire queste discussioni ma rientrando in questa maniera spero di riagganciarmi al più presto, sempre ammesso che non abbia una ricaduta.
Per inserirmi devo fare una autocritica. Da Ottobre ho ripreso a "pieno ritmo" hobbystico accorgendomi che in realtà provo più piacere nel fare eserciti che non giocarci.
Questo è un primo aspetto che mi permette di continuare. Ma soprattutto è il primo di una serie di aspetti che non mi pesano assolutamente.
Secondo aspetto. Per fare un esercito devo fare una ricerca storica nelle sue ramificazioni. Aspetto gradevolissimo.
Terzo aspetto: pittura. Bellissimo. Dare vita a quanto ho "studiato" è una sensazione piacevole.
Quarto aspetto Il Gioco. Il fine ultimo. Non ci riesco e per quale motivo? Pigrizia. Non vado a cercare i giocatori a me vicino: un club che non sa nemmeno l'esistenza di DeP ma vive nel suo pacifico mondo misto fantastico storico e io non ho voglia di impegnarmi con loro più di tanto. Amavo andare a Crema per vedere e toccare con mano, senza giocare. Odio andare a San Marino perché odio la strada da percorrere. Comunque sono tre punti su quattro e il quarto, il fine ultimo lo compenso con rarissime partite con mio figlio.
Veniamo ora al punto di questa noiosa introduzione.
La crisi economica c'è, che poi uno la senta in tasca o nella testa, sempre crisi è, e da altre parti ci sarà gente che si lamenta perché non può più comprare quei francobolli a cui teneva tanto.
C'è anche la crisi comunicativa. Facciamo dei lavori che possiamo solo far vedere ad altri nel nostro campo, gli unici che possano comprendere e che vediamo raramente se non facciamo parte di un club.
C'è la crisi "fisica". Non posso giocare perché non ho nessuno con cui giocare.
Tutte cose vere e altre ci sarebbero da dire.
Posiamo fare qualcosa? Forse si forse no, almeno per attutire quella economica.
Scambio di informazioni: mi sono riletto tantissimi post,alcuni inevasi. Mettere a disposizione materiale senza incorrere in piraterie fino a che uno non possa comprarseli non sarebbe male.
Aiuto materiale. Questa non è una provocazione ma solo un indirizzo. Personalmente, non giocando potrei mettere a disposizione, magari per fare un esempio, gli Acw Kallistra che ho, che formano in pratica lo scenario di Little round Top su Fire and Fury UK, con scala ridotta rispetto all'originale. Questo permetterebbe di spendere solo per le spese di spedizione per la consegna e il rientro del materiale a fronte di una spesa piuttosto elevata. Una volta trovati gli accordi tra mittente e ricevente chi riceve può tranquillamente imbastire una battagliola.
Non trovo giocatori. Proviamo a creare un sistema a "distanza" e se non ricordo male Maurizio Marini è o era un esperto in questo. Ma giocar anche da solo comporta mantenere viva l'attenzione e la passione e personalmente mi diverto a provare regolamenti, magari solo in alcune fasi anche se poi non ci capisco niente e se dovessi fare una partita con qualcuno con quel regolamento farei sicuramente errori incredibili.
Aiuto "spirituale"? Non saprei, siamo tutti adulti. Magari domandiamoci quanto realmente "ci pesa" tale hobby o quanto ci piaccia.
(come si legge essenzialmente scrivo per chi si trova "ai margini dell'hobby senza essere un emarginato)

andre.pagni@katamail.com

Andrea
robpask
00martedì 11 giugno 2013 19:22
Ciao Andrea,
felicissimo di risaperti all'opera!!! [SM=g28002]

Hai scritto un post di "spessore", di quelli che non si leggono da tempo immemore!!! [SM=g6958]

Condivido pienamente il senso delle cose che scrivi. [SM=g6958]

Trovandomi ai "margini" dell'hobby, per svariati motivi contingenti, farò tesoro delle cose che
scrivi, riflettendoci su.

Un saluto e spero di vedere qualche foto dei tuoi eserciti

Roby
andrea_13
00martedì 11 giugno 2013 21:36


Ciao Rob
Come al solito mi dai troppa importanza, ma fa piacere essere lusingati, soprattutto da te visto che abbiamo condiviso
un bel po' di "filosofia wargamistica".

Ma senza cadere in sentimentalismi e visto che si parla di crisi, per passare alla pratica, su questo sito


http://vive.moy.su/


, per chi non lo conosce, si trovano pubblicazioni varie on-line con pagamenti PayPal.
tanto per fare esempio gli Osprey costano a esagerare 1,50 euro.
Vengono inviati, chiaramente via e.mail, dopo circa mezzora dall'acquisto, per lo meno sono stati i miei tempi.
Con poco ci si levano quelli che , per coloro che sono fuori dal nostro hobby , vengono chiamati "sfizi".
Magari non riesco a fare un esercito romano repubblicano, ma con poco più di un euro riesco a saperne la tattica.
Personalmente ho completato il napoleonico Osprey e ho preso diverso materiale (intorno alle 5, 6 euro a "pezzo")
sulle uniformi della Guerra dei Nove Anni/LOA tra cui compaiono quelli fatti da G.Boeri, già articolista di DeP su la Guerra Della Lega di Augusta in Italia.

Andrea
robpask
00mercoledì 12 giugno 2013 13:04
Ciao,
le mie "riflessioni" su quanto mi piace e/o mi pesa il Wargame
le ho iniziate molto tempo fa.
Probabilmente ciò che davvero pesa è l'inconcludenza, non il Wargame.
Il Wargame mi appassiona!!!

Mi è stato spesso suggerito di limitarmi a qualcosa di piccolo, semplice, immediato,
facilmente trasportabile e proponibile ad altri.
Ho sempre trovato questo suggerimento molto RAZIONALE e INTELLIGENTE, ma......... [SM=g6948] [SM=g6948] [SM=g6948]

...non so [SM=g6918] ...... bè credo che non faccia per me [SM=g6918] .

Devo ammettere che vorrei tutt'altro:
un bel progetto corposo, storicamente consistente,
che io possa pianificare e realizzare pian piano, senza fretta, con ricercatezza, per mio diletto e senza l'ansia di volerlo a tutti i costi proporre ad altri..... [SM=g6936]

........ [SM=g6948] [SM=g6948] [SM=g6948] ...........

Roby

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