Un collega di lavoro mi ha prestato dei DVD riguardanti la prima storica serie di questo cult della televisione risalente al 1963.
Prima di commentare a caldo le prime impressioni (finora ho visto soltanto il primo DVD), un pò di storia direttamente da Wikipedia:
"Doctor Who" narra delle avventure di un viaggiatore del tempo, con trame che vanno dalla fantascienza al racconto gotico. Il telefilm, con i suoi 27 anni di programmazione (continuativa dal 1963 al 1989 e ripresa nel 2005) e più di 600 episodi (realizzati a colori solo a partire dal 1970) detiene tuttora il record di serie televisiva di fantascienza più longeva.
Doctor Who è un Signore del Tempo (Timelord), ultimo superstite del pianeta Gallifrey, che compie viaggi spazio-temporali a bordo del Tardis (Time and Relative Dimension in Space), di enormi dimensioni all'interno, ma che all'esterno presenta l'aspetto dimesso e le dimensioni di una vecchia cabina telefonica della polizia britannica.
I Signori del Tempo assomigliano molto agli esseri umani, ma la loro fisiologia differisce in alcuni aspetti chiave: il dottore ha due cuori, un sistema respiratorio di esclusione che gli permette di respirare senza aria, ha una temperatura corporea interna di 15-16 gradi centigradi. Ha, inoltre, una resistenza agli effetti temporali, così come alcune abilità telepatiche.
Il misterioso dottore (Who in inglese significa "chi") è in realtà un extraterrestre, un Signore del Tempo, che periodicamente si rigenera, allo scadere del suo ciclo vitale o in caso di morte violenta, in un nuovo corpo per un massimo di 12 rigenerazioni. Al momento il nostro dottore è alla nona delle sue rigenerazioni (il primo dottore non si conta tra le rigenerazioni), avvenute per cause naturali (dal primo al secondo dottore) o accidentali (dal terzo al decimo). Fa eccezione la sua seconda rigenerazione, inflittagli come punizione dall'Alto Consiglio dei Signori del Tempo, insieme alla condanna a restare esiliato sulla Terra per un certo periodo, per aver interferito con le leggi del tempo. Inizialmente bandito dal suo pianeta natale, Gallifrey, è stato successivamente eletto presidente dell'Alto Consiglio, rifiutando però la carica per continuare a viaggiare liberamente nello spazio e nel tempo. Ha eletto la Terra come sua seconda patria e vi torna ogni volta che può.
Commento:
Anzitutto, ecco il "Doctor Who" che ricordavo, l'attore Tom Baker:
Ecco, invece, l'attore William Hartnell nella serie del 1963:
Di "Doctor Who" ricordavo essenzialmente tre cose: la cabina telefonica che viaggiava nel tempo, il personaggio con la lunga sciarpa ed un episodio, il viaggio in un pianeta demograficamente impossibile (le persone avevano a disposizione poco più di un metro quadro). Della serie del 1963, ovviamente in bianco e nero, ho potuto gustare sin da subito atmosfere dimenticate nel tempo: noir e nebbie londinesi, paesaggi allucinanti e visionari, mondi lontanissimi, storie dotate di spessore, avventura ed ironia. Non so se l'amico Redarrow, dopo il non gradito "Zaffiro e Acciaio", capterà questa proposta televisiva, ma personalmente sono rimasto folgorato dall'episodio che introduce ai Dalek, extraterrestri mutanti integrati in un carro armato con l’intelaiatura meccanica (creature che hanno come obiettivo la conquista e il dominio dell'universo. Sono, inoltre, collettivamente gli avversari più temibili per il signore del tempo. La loro frase ricorrente è: (EX-TER-MIN-ATE!). L'averli visti mi hanno felicemente richiamato alla memoria il robottone di "Pianeta proibito", film cult della fantascienza del 1956: qui, immersi nel bianco e nero della pellicola, attraverso angosciosi cunicoli metallici sotterranei, sono riusciti nell'impresa di trasmettere tensione allo stato puro.
A risentirci per una successiva ed approfondita recensione dell'intera prima serie.