Genova, Crollo del viadotto sull'A10

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Davide
00sabato 18 agosto 2018 02:20

Preciso che la parte più scioccante è stata oscurata.
S.Alessio
00martedì 18 dicembre 2018 22:10
Davide
00mercoledì 19 dicembre 2018 19:31
Speriamo che mantengano le promesse.
Davide
00sabato 16 febbraio 2019 21:28
Assegnato il tesserino da pubblicista alla memoria del videomaker morto nel crollo del ponte Morandi

Giovanni Battiloro era un videomaker di Torre del Greco e aveva 30 anni. La mattina del 14 agosto, con tre amici, stava viaggiando verso Barcellona, meta delle vacanze scelta all’ultimo. Insieme ad altre 42 persone è andato a morire sul Ponte Morandi.
Giovanni Battiloro voleva diventare giornalista e a breve avrebbe completato il percorso propedeutico all’iscrizione all’Elenco dei pubblicisti. Ora c’è un tesserino simbolico con il suo nome e la data di iscrizione del 14 agosto 2018.
Lo ha assegnato il Comitato Esecutivo del Consiglio Nazionale che nella prossima seduta osserverà un minuto di silenzio in sua memoria. Nelle prossime settimane il tesserino sarà consegnato ai famigliari di Giovanni Battiloro dal presidente Carlo Verna nel corso di una cerimonia che si svolgerà in Campania.

www.odg.it

Iuzzolino
00venerdì 22 febbraio 2019 14:56
Pensare che sto ragazzo stava benissimo, era nel pieno della vita, stava andando in Spagna a rilassarsi e a divertirsi un pò ed è crepato nel crollo del ponte Morandi......
Fatascalza
00sabato 1 giugno 2019 20:32
Su quel ponte poteva esserci chiunque. Un ponte che collega la parte di Levante e di ponente della città, un ponte che si attraversava per andare al mare e per fortuna il 14 di agosto diluviava altrimenti la tragedia avrebbe avuto numero molto più alti. Un Ponte usato da piem9ntesi, milanesi , toscan8 che si recano in porto a prendere traghetti o navi da crociera.
Cmq detto questo, le persone che abitavano nei palazzi vicino al ponte sono state tutte più o meno sistemate, il ponte è quasi demolito del tutto , hann9 staccato i piloni e fatto scendere c9n delle gru apposite. Diciamo ch e immediatamente dopo la tragedia la Regione, il comune e le ditte della città hanno lavorato bene.
Ad esempio alcuni uffici hanno modificato l'orario , entrare prima e uscire prima per agevolare chi deve attraversare la città al fine di non trovarsi in mezzo al traffico, la possibilità di fare lo smartworking, lavorare da casa. Insomma devo dire che contrariamente a come va in Italia, qui si sono dati da fare tutti, non avranno accontentato tutti ma qual osa si è mosso.


Iuzzolino
00martedì 4 giugno 2019 23:56
Il crollo del ponte Morandi è una ferita aperta nel cuore di tutti noi, possano le vittime riposare in pace e possa Genova riprendersi e tornare alla normalità.
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