Re:
Legio XIII gemina, 06/02/2014 18:05:
Sostanzialmente gli mancavano gli strumenti ossidionali, non poteva bloccare Roma via mare e non poteva dividere le forze per reperire le risorse necessarie a mantenere l'assedio. L'Urbe era molto ben munita e difesa. Insomma, fece l'unica cosa ragionevole. In più considera la marcia forzata da Canne a Roma ...finché si trattava di cavalieri si poteva fare, ma per la fanteria sarebbe stato faticosissimo e i Romani avrebbero avuto il tempo necessario per prepararsi.
Concordo sul fatto che il Metauro fu probabilmente il momento più decisivo della campagna.
Si avevo saputo che ad Annibale mancarono gli strumenti ossidionali. Certo, non avendo una flotta a disposizione (Cartagine non lo sostenne mai in modo decisivo) non poteva neppure operare il blocco navale,
Per quanto riguarda le lunghe marce, proprio durante la Seconda guerra punica i Romani, soprattutto con legionari di fanteria, ne affrontarono almeno una: dal Sud al Nord della Penisola, per raggiungere, mi pare, il luogo della battaglia del Metauro, dove affrontarono il sopravvenuto Asdrubale.
Tornando alle perdite di Annibale..beh...Asrdubale fu una delle più autorevoli: al Metauro si lanciò da prode contro una mischia, in cui venne ucciso. In seguito i Romani, tagliatagli la testa, la fecero portare da un loro cavaliere fino all'accampamento di Annibale in Apulia (mi pare lì): dopo che fu lanciata oltre le mura, il condottiero punico se la ritrovò davanti su un tavolo, e disse piangendo : Ora so quale sarà il destino della mia Patria...
Annibale aveva perso suo fratello, e dovette ripensare a come egli, invece, aveva trattato Claudio Marcello, ucciso in Calabria anni prima, durante la stessa guerra: lo fece tornare a Roma, mi pare, dentro una bara ben ornata, comunque assicurandogli il più grande rispetto. Lui i suoi nemici li aveva rispettati...invece i Romani, al cospetto di Adsrubale, mostrarono il loro lato più primitivo, più barbaro - c'è da dirlo, anche se sono di parte romana, chiaramente.
D'altra parte, anche i Romani dovettero sopportare situazioni estremamente negative: i legionari di Fabio Massimo, in Campania, si trovarono a dover assistere alle scorrerie dei Punici che incendiavano i loro campi, le loro terre; e non si poteva intervenire, poiché il Temporeggiatore imponeva di logorare l'armata nemica, evitando lo scontro.
Certo il logoramento avrebbe causato altre perdite ai Cartaginesi.
Ho letto il libro di Gianni Granzotto - Annibale- quando avevo 13-14 anni, e ancora mi ricordo tante cose...tanto mi piacque e mi infatuò la storia della seconda guerra punica..come fosse la Storia per eccellenza del Mondo Antico, di Roma, del nostro Paese..qualcosa di mistico