I sindacati sorveglino di più

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bluewall
00giovedì 15 febbraio 2007 21:39
L'ha detto er Presidente del Consiglio qui e qui, precisando che er sindacato é un baluardo. Punto. [SM=g27758]
Mo' dico io, sono le BR che hanno infiltrato la Cgil o la Cgil che si é lasciata infiltrare ? Cioé, sono stati bravi loro o poco attenti nel sindacato ?
Che me la date 'na risposta che io nun ce sto a capì 'n caX*o. [SM=x165050]

[Modificato da bluewall 15/02/2007 21.42]

webcop
00giovedì 15 febbraio 2007 22:06
Bella domanda, se fosse ancora vivo e non fosse stato assassinato dalle stesse BR dopo essere stato abbandonato dal sindacato (il suo, la Cgil) forse oggi ti saprebbe rispondere lui:

Guido Rossa

Il 24 gennaio 1979 un commando composto da Riccardo Dura, Vincenzo Guagliardo e Lorenzo Carpi che avevano il covo proprio nelle vicinanze della abitazione di Guido Rossa sindacalista comunista della italsider di Cornigliano nel quartiere del Lagaccio; si apposta presso per tendergli l'agguato. Rossa esce alle 6,30 del mattino. Ha nelle mani il sacchetto della spazzatura che deposita nel cassonetto a metà strada tra la sua auto FIAT 850 posteggiata in via Fracchia, e via Ischia dove si affaccia il portone di casa. Sale, si appresta ad avviare il motore ma non fa in tempo perchè viene assassinato. Lo troveranno disteso con le gambe sul sedile e la testa appoggiata al volante.




Me lo ricordo, in quegli anni facevo il liceo, ricordo che un sindacalista Cgil intervistato durante i funerali disse senza mezze parole che era anche colpa loro perché l'avevano lasciato solo e lo diceva con un tono davvero grave. Parole pesanti.




Questo, invece, é quello che diceva la figlia un pò meno di un anno fa (pare che non le abbiano prestato molto ascolto):

Da Corriere della Sera del 06/06/2006
La figlia di Rossa: gli ex terroristi non riscrivano la storia
di Dino Martirano
ROMA — «Cari ex brigatisti, ora voglio sapere...». Sabina Rossa, la figlia del sindacalista del Pci assassinato nel '79 a Genova dalle Br, ha già scritto tutto nel suo libro, «Guido Rossa, mio padre» (Rizzoli-Bur), firmato insieme a Giovanni Fasanella. Così, se le si chiede un giudizio su Sergio D'Elia, lei non può che ripartire da quella mail scritta nel 2005 a Renato Curcio, uno dei fondatori delle Br: «Sono convinta che gli ex brigatisti che hanno saldato il conto con lo Stato non possono essere considerati "reati" ma persone».
E oggi, che Sabina Rossa è senatore della Repubblica eletta con l'Ulivo su indicazione dei Ds, quel giudizio non cambia: «Non sta a me giudicare. Se la legge consente a Sergio D'Elia di fare il deputato e di ricoprire la carica di segretario della Camera, io non pongo un problema di carattere giuridico.
Però dico che non è possibile che la storia di quegli anni l'abbiano scritta loro, gli ex terroristi. Non è giusto».
Senatrice, ritiene che gli ex terroristi troppo spesso cedano alla tentazione del protagonismo?
«Noi non vogliamo la gogna per nessuno ma sarebbe giusto evitare alcune forme di protagonismo. Certo, D'Elia ha fatto un percorso di riabilitazione di tutto rispetto e ad alto livello. Però il problema, che si presenta puntualmente a destra come a sinistra, non riguarda solo chi ha commesso reati. Infatti siamo in una fase storica in cui quel capitolo non può ancora essere considerato chiuso: non è stata fatta chiarezza perché, in quegli anni, l'area del consenso intorno al terrorismo era grande e molti si sono riciclati come se niente fosse accaduto».
Non basta, dunque, che la giustizia faccia il suo corso nei tribunali?
«Ricordate chi andava dicendo Nè con lo Stato né con le Br? Lo sostenevano anche tanti intellettuali, tanti personaggi della cosiddetta intellighentia: molti di loro, poi, si sono rigenerati nella politica, nell'editoria, nelle testate giornalistiche. Il fenomeno è stato vasto, diffuso e, quindi, non possiamo archiviare a colpi di grazie e di discussioni sui casi D'Elia. C'è bisogno di verità storica, se vogliamo davvero mettere la parola fine».
Lei, chiedendo un incontro a Vincenzo Guagliardo, uno degli assassini di suo padre, è riuscita a darsi una risposta in più?
«Per scrivere il libro su mio padre, ho avviato un dialogo con otto ex brigatisti. Con loro ho cercato di capire, di andare alla ricerca della verità».
Oggi però si discute di un deputato regolarmente eletto che ha un passato da terrorista di Prima linea.
«Dovremmo approfittare di queste occasioni per affrontare un vero dibattito su quegli anni per arrivare, magari, anche a chiuderlo quel capitolo. Vede, c'è bisogno di questo anche per salvaguardare le famiglie delle vittime. E penso alla legge varata appena 2 anni fa che ancora non viene applicata, costringendo molte persone ad umiliarsi mentre gli ex terroristi vanno in Parlamento».
Perché gli ex terroristi fanno audience?
«Il sistema della comunicazione fa di loro quasi delle star. Invece, la vittima che audience può sollevare? Al massimo si può mettere a piangere... Però questo meccanismo genera una visione parziale del fenomeno: delegare gli ex terroristi a scrivere la storia di quegli anni non è condivisibile. Non va bene. Per una democrazia avanzata come la nostra non credo che questa sia una bella immagine da dare».
Senatrice, è favorevole alla grazia per Adriano Sofri?
«Sofri in galera non risolve alcun problema anche perché, per quanto mi riguarda, le posizioni ambigue espresse da Lotta continua dopo l'omicidio di mio padre non furono le uniche. Scusate, ma Né con lo Stato né con le Br che posizione era?».



E mettiamoci pure questo già che ci siamo:

[Modificato da webcop 15/02/2007 22.37]

|hyena|
00giovedì 15 febbraio 2007 23:03
Richiamo quanto mai appropriato.

Guido Rossa fu assassinato per l'equivalente politico dei futili motivi. Aveva segnalato ai capi reparto la distribuzione di volantini brigatisti da parte di un tale Berardi, personaggio peraltro noto per il suo scarso equilibrio psicologico e la sua inclinazione ad agitare ogni giorno una bandiera diversa. Egli venne trasformato in un improbabile eroe dalle BR, mentre il povero Rossa, che pure era un comunista e un sindacalista impegnato, si limitò a morire. [SM=g27767] [SM=x165044]
dago113
00venerdì 16 febbraio 2007 00:17
Dimostrazione che Guido Rossa era una persona per bene che credeva nei propri Ideali. Cosa che evidentemente non erano i suoi compagni, i quali furono pronti ad abbandonarlo, salvo poi stracciarsi le vesti sulla sua bara.
C'è una sola parola per definirli: codardi [SM=x165044]

[Modificato da dago113 16/02/2007 0.18]

webcop
00venerdì 16 febbraio 2007 00:19
Probabilmente, ma é solo una mia ipotesi, da una parte c'é stato un certo allentamento della soglia di attenzione e dall'altra molta scaltrezza, una specie di "sinergia" incidentale.
Non credo che si possa imputare niente al sindacato e nello specifico alla Cgil, sarebbe assurdo e ingiusto.
Penso però che da un grande sindacato qual'é storicamente sia legittimo attendersi una maggiore attenzione e scrupolosità.
Sarebbe interessante sentire anche il parere del Silp per la Cgil.
postman78
00venerdì 16 febbraio 2007 00:30
Re:

Scritto da: webcop 16/02/2007 0.19
Probabilmente, ma é solo una mia ipotesi, da una parte c'é stato un certo allentamento della soglia di attenzione e dall'altra molta scaltrezza, una specie di "sinergia" incidentale.
Non credo che si possa imputare niente al sindacato e nello specifico alla Cgil, sarebbe assurdo e ingiusto.
Penso però che da un grande sindacato qual'é storicamente sia legittimo attendersi una maggiore attenzione e scrupolosità.
Sarebbe interessante sentire anche il parere del Silp per la Cgil.



I sindacati dovrebbero pensare di più ai lavoratori e meno al potere che dà essere il segretario o il responsabile di una certa sigla sindacale. Pensiamo a chi sono diventati Cofferati, Marini e Pezzotta e chiediamoci se questo modo di fare sindacato non sia troppo pericoloso e troppo distante dalle reali esigenze dei lavoratori che, alla fine, si sentono quasi "autorizzati" a intraprendere e abbracciare pensieri estremisti che rasentano l'eversione.
In casa nostra abbiamo una sigla, il SILP-CGIL che è certamente lontana da certe logiche.....almeno lo spero!
Ma è vero che per legge il SILP non potrebbe nemmeno esistere??
postman78
00venerdì 16 febbraio 2007 00:31
Guido Rossa
Una persona per bene, un sindacalista vero, una persona giusta uccisa dalla codardia di chi gli stava a fianco....i compagni che sbagliano che ora stanno in parlamento hanno pagato forse troppo poco per tutto il male che hanno elargito a piene mani e senza alcun scrupolo.
webcop
00venerdì 16 febbraio 2007 00:52
Re: Re:

Scritto da: postman78 16/02/2007 0.30
Ma è vero che per legge il SILP non potrebbe nemmeno esistere??




Legge 121 del 1 Aprile 1981
Art. 83. Sindacati della Polizia di Stato.
I sindacati del personale della Polizia di Stato sono formati, diretti e rappresentati da appartenenti alla Polizia di Stato, in attività di servizio o comunque assoggettabili ad obblighi di servizio, e ne tutelano gli interessi, senza interferire nella direzione dei servizi o nei compiti operativi.
Essi non possono aderire, affiliarsi o avere relazioni di carattere organizzativo con altre associazioni sindacali.
bluewall
00venerdì 16 febbraio 2007 01:01
Re: Re: Re:

Scritto da: webcop 16/02/2007 0.52
Legge 121 del 1 Aprile 1981
Art. 83. Sindacati della Polizia di Stato.
I sindacati del personale della Polizia di Stato sono formati, diretti e rappresentati da appartenenti alla Polizia di Stato, in attività di servizio o comunque assoggettabili ad obblighi di servizio, e ne tutelano gli interessi, senza interferire nella direzione dei servizi o nei compiti operativi.
Essi non possono aderire, affiliarsi o avere relazioni di carattere organizzativo con altre associazioni sindacali.


Silp per la Cgil, Siulp-Cisl, Uil-PS, Fsp-Ugl...ma annatevene affanc**o. [SM=x165048] [SM=x165044] [SM=x165067]
digos1979
00venerdì 16 febbraio 2007 12:14
Br, altri 20 sindacalisti indagati
Oggi la "mente" Davanzo davanti al gip
Sarebbero almeno un'altra ventina i sindacalisti appartenenti alla Fiom-Cgil che sono accusati di concorso in associazione sovversiva con finalità di terrorismo, banda armata e attentato per finalità terroristiche, ovvero l'articolo 280 del Codice penale. Intanto, proseguono gli interrogatori dopo il blitz contro le nuove Bierre: davanti ai giudici comparirà Alfredo Davanzo, l'ideologo del gruppo "seconda posizione".
Dei nuovi indagati, almeno quattro o cinque rivestirebbero, come riporta il Corriere della Sera, l'incarico di delegati di fabbrica e sarebbero impegnati nelle delicate trattative del rinnovo del contratto dei matalmeccanici.
Sarebbero di Milano o dintorni e gli uomini della Digos avrebbero perquisito le loro abitazioni e i loro uffici. A tutti è stato consegnato un avviso di garanzia, in attesa di chiarire la loro effettiva posizione nella vicenda.
L'accusa fa riferimento a un attentato di cui si conosce ancora poco: con chi, contro chi e quando sia stato messo in atto. Anche se pare sicuro che si sarebbe consumato prima dell'aprile 2006.
Intanto, finora alle contestazioni dei magistrati ha risposto solo Alessandro Toschi, accusato con il fratello Massimiliano di aver partecipato all'attentato dinamitardo alla sede padovana di Forza Nuova, il 17 novembre scorso. Il 24enne ha negato ogni addebito sostenendo di poter dimostrare che quella sera si trovava a casa, insieme alla sua fidanzata. L'auto del fratello Massimiliano risulta essere passata nella zona della sede di Forza Nuova, quella sera, ma Toschi ha affermato di averlo appreso solo dalla lettura dell'ordinanza, dichiarando di non sapere se effettivamente quell'auto appartenesse a Massimiliano.
Massimiliano Toschi, il 42enne padovano Andrea Scantamburlo e Amarilli Caprio, studentessa all'università di Milano e lavoratrice precaria in un call center, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. Tra gli indagati a piede libero nell'inchiesta milanese c'è anche Angela Ferretti, compagna del presunto terrorista Massimiliano Gaeta: è accusata di associazione sovversiva. Stessa accusa per Maria Zanin, compagna di Claudio Latino, il primo degli arrestati a essersi dichiarato ''prigioniero politico'' davanti ai magistrati.
Per associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico è invece stata iscritta nel registro degli indagati la svizzera Andrea Stauffacher, leader dell'organizzazione elvetica Revolutionair Aufbau e perquisita nei giorni scorsi.(tgcom.it)

[Modificato da digos1979 16/02/2007 12.15]

ispanicop
00venerdì 16 febbraio 2007 16:18
Quanti colleghi loro iscritti sanno dell'affiancamento a sigle esterne?? Quanti colleghi sanno dell'esistenza dell'art.83 della L.121/81?? Ma soprattutto, dove erano i sindacati autonomi (NON legati a sindacati esterni)quando questi si sono costituiti ed operato al nostro interno??? [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044]
Ricordo con piacere quando, in seguito agli arresti dei colleghi di Napoli, si organizzarono delle fiaccolate di solidarietà, e proprio a Firenze si organizzò questa manifestazione dopo l'accordo (udite, udite) delle sigle presenti in provincia, con la prerogativa di NON esporre alcuna sigla sindacale. Peccato che la mattina della manifestazione il SILP-CGIL revocò la sua adesione perchè erano giunti orini di scuderia [SM=x165047] [SM=x165047]
Ora forse capirete perchè a livello Centrale poco si ottiene per quanto riguarda contratti ecc. [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165081]
[SM=x165075]
bluewall
00venerdì 16 febbraio 2007 20:13
Re:

Scritto da: ispanicop 16/02/2007 16.18
Quanti colleghi loro iscritti sanno dell'affiancamento a sigle esterne?? Quanti colleghi sanno dell'esistenza dell'art.83 della L.121/81?? Ma soprattutto, dove erano i sindacati autonomi (NON legati a sindacati esterni)quando questi si sono costituiti ed operato al nostro interno??? [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044]


Ma soprattutto dov'é l'Amministrazione ? [SM=x165041]
ispanicop
00venerdì 16 febbraio 2007 21:27
Caro BLU, non ho messo l'Amministrazione perchè ha tutto l'interesse a che siamo divisi e frazionati. Ma i garanti dei diritti e dei doveri sono principalmente loro, i sindacalisti. [SM=x165039] [SM=x165043] [SM=x165081]
[SM=x165078]
[SM=x165075]
digos1979
00sabato 17 febbraio 2007 14:57
Re:

Scritto da: digos1979 16/02/2007 12.14
Br, altri 20 sindacalisti indagati
Oggi la "mente" Davanzo davanti al gip
Sarebbero almeno un'altra ventina i sindacalisti appartenenti alla Fiom-Cgil che sono accusati di concorso in associazione sovversiva con finalità di terrorismo, banda armata e attentato per finalità terroristiche, ovvero l'articolo 280 del Codice penale. (tgcom.it)
NOTIZIA SMENTITA DALLA PROCURA DI MILANO

[Modificato da digos1979 17/02/2007 14.59]

soldato.blu
00domenica 18 febbraio 2007 01:23
Re:

Scritto da: dago113 16/02/2007 0.17
Dimostrazione che Guido Rossa era una persona per bene che credeva nei propri Ideali. Cosa che evidentemente non erano i suoi compagni, i quali furono pronti ad abbandonarlo, salvo poi stracciarsi le vesti sulla sua bara.
C'è una sola parola per definirli: codardi [SM=x165044]

[Modificato da dago113 16/02/2007 0.18]



Guido Rossa era un comunista.
dago113
00domenica 18 febbraio 2007 01:44
Lo so. Un comunista per bene come lo sei tu. Di sicuro non un codardo come quelli che lo hanno abbandonato.
bluewall
00domenica 18 febbraio 2007 02:11
Re: Re:

Scritto da: soldato.blu 18/02/2007 1.23
Guido Rossa era un comunista.


Ma 'sti caX*i fraté, comunista, fascista, marXista leninista, filoTitino, ma che vor dì ?
Guido Rossa un Uomo, e nun famo confusione pe' piacere. [SM=g27759]
Er Silp-Cgil nostro che caX*o dice de 'sti fatti ? Aò, e mica se chiamano tutti Guido Rossa. Magàra !!! [SM=g27768]

[Modificato da bluewall 18/02/2007 2.11]

bluewall
00domenica 18 febbraio 2007 02:16
Re:

Scritto da: dago113 18/02/2007 1.44
Lo so. Un comunista per bene come lo sei tu. Di sicuro non un codardo come quelli che lo hanno abbandonato.


Un uomo per bene é un uomo per bene. E nun ve dico artro. [SM=g27768]
soldato.blu
00lunedì 19 febbraio 2007 20:20
Re: Re: Re:

Scritto da: bluewall 18/02/2007 2.11

Ma 'sti caX*i fraté, comunista, fascista, marXista leninista, filoTitino, ma che vor dì ?
Guido Rossa un Uomo, e nun famo confusione pe' piacere. [SM=g27759]
Er Silp-Cgil nostro che caX*o dice de 'sti fatti ? Aò, e mica se chiamano tutti Guido Rossa. Magàra !!! [SM=g27768]

[Modificato da bluewall 18/02/2007 2.11]




Vedi fratè, tu dici bene e c'hai raggione!
E poi ce lo sai come la penso: bianco, verde o rosso, si sei 'na brava persona me piaci indipendentemente da tutto (pensa che a webcop je vojo bbene puro si è daa roma e puro a te te vojo bbene, puro si c'hai 'sto difettaccio).
Quello che volevo da dì era n'artra cosa: alla faccia de tutti 'sti pajacci che se definiscono communisti(che te posso dì: caruso? casarini? er signor diliberto? 'nsomma questi qua) Guido Rossa era un comunista, l'artri so' solo communisti der commune loro.
Scusame ma pe me quaa parola vor dì tanto e me ce rode vedella 'n bocca a 'sta gentaja.
So' riuscito a spiegamme?

[Modificato da soldato.blu 19/02/2007 20.22]

[Modificato da soldato.blu 19/02/2007 20.25]

soldato.blu
00lunedì 19 febbraio 2007 20:24
Re:

Scritto da: dago113 18/02/2007 1.44
Lo so. Un comunista per bene come lo sei tu. Di sicuro non un codardo come quelli che lo hanno abbandonato.



Tu sei sempre una gran persona!
IX reparto nobile
00lunedì 19 febbraio 2007 21:46
Ravanelli e pommaruoli
bluewall
00lunedì 19 febbraio 2007 21:47
Re: Ravanelli e pommaruoli

Scritto da: IX reparto nobile 19/02/2007 21.46


[SM=g27766]
IX reparto nobile
00lunedì 19 febbraio 2007 21:54
Caro soldato blu, sai benissimo la differenza tra ravanelli e pommaruoli, i primi sono rossi fuori e bianchi dentro i secondi sono rossi nel dna.
Che parolone "comunisti", alla fine chi può dire di esserlo, qualcuno con qualche tatuaggio filosovietico, oppure qualcun'altro con le scarpe nike mentre entra in un mac donalds.
C'è troppa gente che violenta il senso delle parole appropiandosene a piacimento.
Sti radicali di sinistra alla fine cosa hanno di comunista se non l'uso spropositato di una demagogia vecchia di trent'anni fà, slogan presi dai diari di scuola dei loro genitori.
Alla fine anche i comunisti vanno a fare acquisti all'Ikea.
Poliziotti.it
00lunedì 19 febbraio 2007 22:00
Off topic/forum. No discussioni di carattere politico.
IX reparto nobile
00lunedì 19 febbraio 2007 22:06
webcop
00martedì 20 febbraio 2007 09:45
A proposito di Guido Rossa
BR: TRE VOLANTINI A TRE QUOTIDIANI DI GENOVA E ROMA
(AGI) - Roma, 19 feb. - E' partita la campagna mediatica delle Brigate Rossse. Tre, fino a questo momento i volantini recapitati a tre diversi quotidiani: il Secolo XIX di Genova, il Messaggero di Roma e E Polis sempre di Roma. Ma due e separati sembrano i gruppi che li hanno redatti: quello di Genova e quello di Roma. Nel capoluogo ligure le Br scrivono che il maxiblitz di lunedì 12 febbraio e' stata un'azione "illegale della polizia borghese che produrrà come unico risultato l'intensificarsi della nostra azione concreta nella città di Genova. Colpiremo chiunque imbrigli con catene la libertà del pensiero proletario, la risposta sociale e l'intenzione di giungere al socialismo come unico mezzo di ribaltamento del sistema". Il volantino e' firmato Gruppo 24 gennaio 1979, il giorno dell'omicidio del sindacalista Guido Rossa. Al Messaggero di Roma la Brigata comunista combattente Valeri Verbano, il giovane militante di sinistra ucciso nel 1980 dai Nar a Roma, chiede la libertà per i compagni arrestati, annuncia che gli arresti "non fermeranno la lotta all'imperialismo del mondo antagonista" e che "niente resterà impunito". Volantino simile e' stato recapitato anche alla redazione di E Polis firmato dalla stessa Brigata comunista combattente "Valerio Verbano".

[SM=g27768] [SM=g27759] [SM=x165048]
Ghisa2193
00mercoledì 21 febbraio 2007 19:41
Le indagini spettano alla Magistratura (che le coordina) e alle forze di Polizia (che le effettuano), non ai sindacati.
Quattro ragazzotti con in tasca la tessera della CGIL non qualificano un sindacato con cinque milioni di iscritti. La responsabilità penale, e noi lo sappiamo bene, é personale. Quella politica, in questo caso, é tutta da verificare ma, a norma di regolamento, non ritengo sia il caso di sviscerarla qua, e mi fermo.
Il sindacato vigilava anche negli anni '70: Guido Rossa era uno di quelli che aveva vigilato, ed ha pagato con la vita la sua vigilanza e il suo tentativo di tenere certi personaggi lontani dal sindacato e dalle sue legittime lotte per garantire diritti e dignità ai lavoratori.
Un sedicente gruppo terroristico che si dà il nome di un sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse é un gruppo che dichiara guerra al sindacato. I sindacati si devono guardare le spalle con certi personaggi in giro, più che vigilare al loro interno.

[Modificato da Ghisa2193 21/02/2007 19.44]

deeppink
00mercoledì 21 febbraio 2007 22:04
Per quale motivo si iscrivono ad un sindacato di lavoratori...se vogliono fare i brigatisti?
Deeppink

[Modificato da deeppink 21/02/2007 22.06]

bluewall
00giovedì 22 febbraio 2007 16:23
Re:

Scritto da: Ghisa2193 21/02/2007 19.41
Un sedicente gruppo terroristico che si dà il nome di un sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse é un gruppo che dichiara guerra al sindacato. I sindacati si devono guardare le spalle con certi personaggi in giro, più che vigilare al loro interno.

[Modificato da Ghisa2193 21/02/2007 19.44]



Scusa ma mi sa che hai capito male, quelli non si sono dati il nome di "un sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse", no no, si sono dati per nome "la data" in cui le BR assassinarono Rossa, non so se mi spiego. [SM=x165041]
E Rossa a quei tempi fu letteralmente scaricato, rimase completamente solo, altrimenti non lo avrebbero ucciso o ci avrebbero pensato sopra prima di provarci, invece andarono a botta sicura, lo dicono le testimonianze dell'epoca.
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