IL CRISTIANO E' FONDAMENTALISTA???

Vocenelbuio
00martedì 9 luglio 2013 15:39
Può esistere l'unità delle fedi?
Cosa si intende con la definizione "Cristiano"? Si intende una persona che crede e vive l'insegnamento di Gesù Cristo, quindi fa della sua fede un modo di vivere. In che cosa l'essere "cristiano" fa di questa persona un <fondamentalista>? Questo aggettivo lo si applica generalmente in senso negativo: intransigente, intollerante. Nel caso della fede però; indica colui che non accetta compromessi con i fondamenti del suo modo di vivere. Per capirci la "Chiesa Cristiana Apostolica Romana" ha a partire dal primo secolo d.C. ha aggiunto all'originale Vangelo, talmente tante postille e passatemi il termine <fronzoli> da snaturare fino a rendere irriconoscibile l'insegnamento di Gesù Cristo. "quando giunse la pienezza dei tempi Dio suo Figlio nato da donna, nato sotto la legge..." GALATI 4:4
Queste parole l'apostolo Paolo le pronunciò ad indicare che in un tempo stabilito Dio è intervenuto per attuare il suo progetto di salvezza: niente e nessuno poteva ostacolarlo; neanche l'infedeltà umana che si allontanò dalla pura semplice purezza del Vangelo (Buona Notizia) Che Egli fece annunziare e realizzare da Gesù Cristo, il quale suggellò con il proprio sangue un nuovo patto con l'uomo che Egli voleva salvare. 1° TIMOTEO 2: 3,4 "Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della Verità".
Dopo l'immediata era apostolica, Satana cercò in ogni modo di inquinare le dottrine insegnate da Gesù al punto , come dicevo prima da renderle irriconoscibili. Ma Dio ha protetto e, mantenuto integro questo prezioso e salvifico messaggio nel libro più diffuso sulla faccia della terra: LA SACRA BIBBIA. Che malgrado abbia subito la più feroce delle persecuzioni da parte di Satana, (la terra ha dovuto ricevere il sangue di un incalcolabile numero di martiri che hanno dato la vita per preservarla). La Parola di Dio è giunta fino a noi, e può essere letta e conosciuta da tutti i popoli. Se qualche lettore vuole arricchire, oppure contestare quello che ho scritto, sarò felice di dialogare con lui, sempre nell'educazione ed il reciproco rispetto. vocenelbuio. Grazie!
Vocenelbuio
00martedì 9 luglio 2013 15:45
FONDAMENTALISTA: Prologo
Non volendo annoiare nessuno ho voluto di proposito fare un breve inciso sulla mia fede, che mi rifiuto di considerarla una religione, ma LA RELIGIONE PERCHE' COME HO DICHIARATO SONO UN FANDAMENTALISTA. Vi voglio bene.
Credente
00martedì 9 luglio 2013 16:40
Caro Vocenelbuio,
condivido diversi elementi del tuo post come la convinzione che Dio ha sicuramente protetto e fatto conservare intatto il Deposito di fede, per il quale molti martiri hanno dato la vita nel corso dei secoli cristiani.

Tuttavia ci sarebbe da chiedersi chi sono tutti questi martiri, a quale Chiesa appartengono e quale Chiesa ha avuto il compito di riconoscere i Libri sacri, di conservarceli integri e immuni da distorsioni, a parte eventuali fronzoli di secondaria importanza, utilizzati da alcuni inesperti costruttori che anzichè costruire sul fondamento con oro, argento e pietre preziose, hanno utilizzato fieno e paglia che il fuoco distruggerà. (1 Cor 3,10 ss)

Paolo pure si diceva convinto che:
2Tim 1,12 ... egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

Ma questo non è avvenuto in modo astratto bensi attraverso "la Chiesa, colonna e sostegno della verità (1 Tim 3,15).

Ben venga il fondamentalismo per essere attaccati alla dottrina sicura, purchè però non venga posto un fondamento diverso da quello che è stato posto e su cui altri hanno dovuto lavorare fino ai nostri giorni, per far crescere il seme facendolo diventare una grande pianta su cui tutti possano posarsi. (Mt 13,32)
Tommaso de Torquemada
00martedì 9 luglio 2013 18:37

Essere cristiano significa essere alla sequela del Cristo, accettarne il suo Kerygma, ma vi sorge subito una difficoltà, Gesù Cristo, come altra parte vari personaggi dell’antichità, Platone, Aristotele, Socrate ecc, non ha lasciato assolutamente nulla di autografo, motivo per cui, se dovessimo appoggiarsi sui suoi scritti di lui non sapremmo nulla, assolutamente nulla, né dei suoi detti né dei suoi fatti, è vero, ci potrebbe essere qualche storico dell’antichità che parla di un certo “Kresto”, ma questo non ci dice nulla, come non ci dice nulla dei vari presunti messia apparsi in quel tempo.

Ma, a noi non interessa il “solo” Gesù storico, ci interessa il Gesù a cui fa riferimento sia la storicità che la messianicità, nel Figlio dell’uomo convergono il Gesù della storia ed il Gesù della Fede, mentre potremmo conoscere che un certo Gesù ucciso nella croce è esistito, non potremmo conoscere gli avvenimenti accaduti al Gesù storico se qualcuno non ce li fa conoscere.

Ora, ti prego di seguire il mio ragionamento.

Prima di aver fede In Gesù Cristo devi avere necessariamente fede in chi ti fa conoscere questo Gesù Cristo, giacché Gesù stesso non ha scritto assolutamente nulla e nulla ci è pervenuto da lui, allora dobbiamo accreditare la fiducia, accreditare la fede in chi ci propina il racconto di Gesù, abbiamo fede che tutto quello che ci raccontano è degno di fede poiché è degno di fede, di fiducia coloro che ce lo propinano.

Cosa si è scritto intorno a Gesù?, di tutto, molti suoi contemporanei hanno scritto delle sue gesta, dei suoi detti, basta pensare che vi sono decine e decine di vangeli, altrettanto sono le lettere, in ugual misura apocalisse varie, ma noi abbiamo solo quattro vangeli, poche lettere ed un’Apocalisse, come mai? chi ha scelto tali scritti? perché questi e non altri? chi ha scelto il Vangelo di Giovanni e non il vangelo di Tommaso, il vangelo di Filippo ecc? Perché abbiamo l’Apocalisse di Giovanni e non quella di Pietro? Perché non è stata inserita nel canone la Didaché pur essendo considerata uno dei primi scritti e letta nelle prime comunità cristiane.

Come vedi vi sono molti interrogativi a cui bisogna dare una risposta, dire credo in Gesù Cristo perché lo dice la Bibbia, non ha alcun senso, ed è illogico in quanto si rimanda alle difficoltà sopra elencate, inoltre, la Bibbia è una raccolta di libri, i quali sono stati appunto raccolti, quindi, la Bibbia non crea la Bibbia e non da autorevolezza a se stessa, necessita dunque che, chi abbia raccolto questi libri creando la “Bibbia” ne confermi anche la sua autorevolezza.
Segue
Tommaso de Torquemada

cattivo esempio-63
00martedì 9 luglio 2013 21:45
questo è parlare chiaro.

sono perfettamente d'accordo, non tanto per il titolo del 3d
ma per tutto quello che ne consegue.


per tommaso


Prima di aver fede In Gesù Cristo devi avere necessariamente fede in chi ti fa conoscere questo Gesù Cristo,



questa secondo me è una bestemmia.
Tommaso de Torquemada
00martedì 9 luglio 2013 23:29

questa secondo me è una bestemmia



Aspetto di leggere il motivo di tale affermazione, ovviamente i "secondo me" oppure "io penso" non hanno nessun valore argomentativo.

Tommaso di Torquemada

Vocenelbuio
00mercoledì 10 luglio 2013 09:37
L'unione delle fedi è possibile ?
Prima di proseguire sul tema "Il Cristiano è fondamentalista", vorrei ringraziare Tommaso de Torquemada per il suo intervento, il quale si esprime con i termini di un letterato, cosa che io mi riconosco di non essere. D'altronde non mi sottraggo al dialogo con lui perché io so che lo Spirito Santo del quale il Signore mi ha fatto dono, sopperirà alla poca scolarità consentendomi di esporre con sufficiente chiarezza quello in cui io credo ed il perché io ci credo. Io non so se Cristo Gesù abbia mai scritto qualcosa di suo pugno; (certo non era né ignorante né analfabeta), però non abbiamo nessuna notizia in proposito. Una cosa è certa, la BIbbia che per definizione è Parola di Dio; a parte I DIECI COMANDAMENTI che Mosè riferisce siano stati scritti con il "DITO DI DIO", tutto il resto è opera di Agiografi che dichiarano di parlare da parte di Dio Probabilmente questa espressione: "Scritto con il dito di Dio" è un antropomorfismo indicante che quelle frasi scaturiscono da Dio stesso e non sono emanazione dell'intelligenza umana. Dio non ha bisogno di scritti autografi per essere certo che le cose che vuole esprimere siano il suo pensiero. Egli ispira e sospinge con il suo Spirito Santo degli uomini fedeli che lo facciano. Pietro scrive: "Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio perché sospinti dallo Spirito Santo". Quindi Gesù che pur essendo vero UOMO non ha mai cessato di essere vero Dio continua ad operare come il Padre. Certo che se per credere abbiamo bisogno di leggere un libro autografo scritto di suo pugno da Dio, non giungeremo mai alla fede in Lui. Il Creatore ci ha dotati di libero arbitrio e di un'intelligenza per giungere a conoscerlo e a credere in Lui. "...ci ha dato intelligenza per conoscere Colui che è il Vero cioè il suo Figlio Gesù Cristo, questi è il vero Dio e la vita eterna".
1° GIOVANNI 5: 20
Caro Tommaso tu ti definisci ed io mi chiedo se studi la Teologia Cristiana oppure se sei un oppositore dell'ortodossia cristiana per ortodossia intendo adesione alle dottrine accettate da tutte le confessioni che si definiscono seguaci di Cristo. Forse vorrai chiarire in sintesi la tua fede. Ti ringrazio se lo farai, ma ti prego con termini accessibili anche ad una persona semplice quale io sono. Con stima Vocenelbuio.
Vocenelbuio
00mercoledì 10 luglio 2013 10:36
errata corrige all'articolo "Il Cristiano è fondamentalista?
ho scritto: tu ti definisci... intendevo teologo e ora mi correggo, scusami.


ASCOLTA CESARE. . . NON APRIRE NUOVI TREAD (titoli) altrimenti non ci si capisce più nulla. per rispondere devi semplicemente accodarti all'ultimo messaggio scritto e cliccare RISPONDI. GRAZIE. ora ho rimediato io unendo le due discussioni.
Tommaso de Torquemada
00mercoledì 10 luglio 2013 15:54
Caro Vocenelbuio

Prima di tutto, debbo prendere atto della tua umiltà (merce molto rara) e della grande fede nel nostro Dio (Trino), così come è evidente la tua (e la nostra) sete di verità, quella verità che rinfresca la nostra anima.
Mi chiedi cosa sono, sono un teologo cattolico, ma che come tutti necessito di aiuto dallo Spirito Santo, affinché possa far calcare il mio piede nell'orma lasciata da nostro Signore Gesù Cristo (il che non è sempre facile).

Le disquisizione teologiche possono essere di aiuto nella comprensione della "Rivelazione Divina", ma è anche ovvio che non è l'essere teologi che pone la persona in chissà quale posizione, anzi, le persone le quali si definiscono illetterate sono spesso le persone che hanno una fede grandissima, poiché l'amore per Dio, non scaturisce dalla mente bensì dal cuore, simbolo delle nostre più profonde emozioni.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unigenito figlio, l'amore di Dio per la sua creatura sorpassa la comprensione della creatura stessa, sicché anche persone non cristiane, ma le quali ubbidiscono a quella legge naturale incisa nella propria anima, ubbidisce indirettamente a Dio, e a loro viene attribuito per desiderio il sacrificio di Cristo, ponendoli nell'esser anche loro figli di Dio.

La teologia, non è determinante per la propria relazione con Dio, ma come le spezie risaltano il sapore dell'ottimo cibo, così la teologia insaporisce la propria fede, anche se è già saporita per se stessa.

Ciao
Tommaso de Torquemada
Sonnyp
00mercoledì 10 luglio 2013 19:58
Fondamentalismo......

Questo aggettivo lo si applica generalmente in senso negativo: intransigente, intollerante. Nel caso della fede però; indica colui che non accetta compromessi con i fondamenti del suo modo di vivere. Per capirci la "Chiesa Cristiana Apostolica Romana" ha a partire dal primo secolo d.C. ha aggiunto all'originale Vangelo, talmente tante postille e passatemi il termine da snaturare fino a rendere irriconoscibile l'insegnamento di Gesù Cristo.




Caro Cesare..... la parola fondamentalista, è si, sinonimo appunto di intransigente o colui che segue alla lettera, sino anche all'esasperazione un codice di leggi, ma non sempre è da applicare in modo negativo. Per esempio, se parliamo di codice della strada è importante seguire il più possibile quello che viene indicato per una corretta guida che prevenga incidenti e/o colpe degli automobilisti.
Ma occorre sempre e comunque usare un certo "equilibrio", altrimenti si rischia di causare necessarie regolette e sottoregolette che soffocherebbero qualsiasi circostanza dove invece, la propria coscienza e prontezza a risolvere un problema, verrebbero ostacolati. Ti faccio un piccolo esempio:

L'altro giorno, percorrendo una statale, un furgone ha invaso la mia corsia di marcia. Rischiavo un frontale, Se non mi fossi buttato alla mia sinistra, "contro mano" visto che dietro a lui non c'era nessuno, violando così il codice della strada, ora non so se sarei qui a scriverti. Capisci cosa voglio dirti? Ritornando in tema, tu parli dei "fronzoli" aggiunti dalla chiesa cattolica a quello che è il codice scritto, ossia la Sacra Bibbia.
Dimentichi, come ti ha fatto notare Tommaso, che la Bibbia è stata scritta da discepoli diretti degli evangelisti, che hanno tramandato a voce quello che erano gli episodi narrati nella Bibbia e poi messi per iscritto.
Avendo Cristo lasciato il mandato a questi uomini di "andare a insegnare tutto ciò che Egli aveva comandato" si sono rese necessarie, man mano che le comunità crescevano, dell "istruzioni" per poter seguire in modo organizzato quello che erano le volontà degli Apostoli e dei loro diretti successori.
Queste "aggiunte", possono anche non piacerci, ma sono servite per far arrivare la Parola di Dio sino ad oggi, integra e salva dai vari tentativi di distruggerla. Quindi, siamo loro debitori Cesare.
Per la questione del piacerci o meno, noi siamo uomini liberi Cesare e se tu, ritieni di dover seguire a modo tuo, aggregandoti a un'altra demonizione cristiana, la tua personale fede, e se la tua coscienza cristiana, ti suggerisce di fare questo, ebbene, sei libero di dissentire e di seguire il tuo "sentiero". La tua coscienza risponderà a Dio dei tuoi eventuali "errori".
Ma come dice Marco 9:38,39, sino a che, in nome di Cristo, tu ubbidirai al Suo comando di andare e insegnare TUTTO quello che Lui ti ha conadato, ebbene, sentiti libero di continuare senza paura alcuna.

Per quanto riguarda la Madonna, (ti anticipo quello che ritieni essere una divergenza), Lei è e rimarrà sempre la madre del nostro Signore e quindi, se un angelo del cielo gli ha mostrato venerazione, definendoLa piena di grazia, favorita da Dio, non è ammissibile, che poi, come asseriscono i tdg, il suo compito sia finito dando alla luce il Figlio di Dio e ora sia relegata in un angoluccio, zitta zitta e sottomessa ai maschilisti orientali dell'epoca!
Il fatto che interceda per far guarire dei malati, è semplicemente la prova che ha la benedizione di Suo Figlio, esattamente come alle nozze di Cana, dove ha avuto pena per i conviviali che erano rimasti senza vino a una festa dove era una necessità primaria.

Spero di essere stato chiaro. Se hai altre domande, scrivi pure, cercheremo, insieme, di arrivare a chiarire il più possibile, che nonostante le nostre divergenze, siamo TUTTI figli di Dio e come tali, liberi di adorarLo come meglio riteniamo, senza imposizione alcuna. Shalom Cesare. [SM=g8322]
Vocenelbuio
00giovedì 11 luglio 2013 14:49
Re:
Credente., 09/07/2013 16:40:

Caro Vocenelbuio,
condivido diversi elementi del tuo post come la convinzione che Dio ha sicuramente protetto e fatto conservare intatto il Deposito di fede, per il quale molti martiri hanno dato la vita nel corso dei secoli cristiani.

Tuttavia ci sarebbe da chiedersi chi sono tutti questi martiri, a quale Chiesa appartengono e quale Chiesa ha avuto il compito di riconoscere i Libri sacri, di conservarceli integri e immuni da distorsioni, a parte eventuali fronzoli di secondaria importanza, utilizzati da alcuni inesperti costruttori che anzichè costruire sul fondamento con oro, argento e pietre preziose, hanno utilizzato fieno e paglia che il fuoco distruggerà. (1 Cor 3,10 ss)

Paolo pure si diceva convinto che:
2Tim 1,12 ... egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

Ma questo non è avvenuto in modo astratto bensi attraverso "la Chiesa, colonna e sostegno della verità (1 Tim 3,15).

Ben venga il fondamentalismo per essere attaccati alla dottrina sicura, purchè però non venga posto un fondamento diverso da quello che è stato posto e su cui altri hanno dovuto lavorare fino ai nostri giorni, per far crescere il seme facendolo diventare una grande pianta su cui tutti possano posarsi. (Mt 13,32)




Carissimo Credente, ci sono diversi punti in comune che ci avvicinano, ma ci sono argomenti che il mio fondamentalismo non riesce ad accettare. Ad esempio alla domanda: a quale chiesa appartenevano i martiri cristiani del 1° secolo che dettero la loro vita per difendere la loro fede in Gesù Cristo? Dalle tue parole, (se non le fraintendo), desumo che tu sapresti dare un nome a quella chiesa. Io sono certo non erano cattolici; visto che la Chiesa Cattolica vide i suoi inizi nel 4° secolo dC. Non potevano essere Evangelici (o protestanti) che incominciarono a organizzarsi tra il 15° e 16° secolo. Allora a quale Chiesa appartenevano? All'unica Chiesa edificata da Gesù Cristo: MATTEO 16: 18.
Se poi vogliamo stabilire se Gesù intendeva fondare la Sua Chiesa su una persona (PIETRO); appartenente al gruppo dei suoi apostoli, che tutto avevano, tranne la perfezione; oppure se la base della Chiesa dovesse essere qualche cosa di perfetto come perfetta e incrollabile era la verità rivelata dal Padre, riguardante il suo Figliolo. (quella era la perfetta Pietra su cui edificare la CHIESA). Però questa è una discussione che per portarla a termine occorrerebbero molte ore di indagine della Scrittura. Non l'affronteremo certo qui. Comunque volendo indagare attentamente nel contesto biblico relativo all'argomento CHIESA se ne può venire a capo! Con stima ti saluto e confido che la nostra conversazione non si concluderà qui, Vocenelbuio

Sonnyp
00giovedì 11 luglio 2013 17:03
Sbagliato caro Cesare!
Atti 11:26 Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani.

La chiesa ha semplicemente avuto delle date storiche, in cui concilii, battaglie, elezioni di papi, ecc, ecc, hanno scandito il tempo, ma... come dice la Scrittura, i Cristiani nacquero per volontà di Cristo, e come suoi seguaci, essi hanno sempre portato il suo nome per farsi distinguere da tutti gli altri credenti, pagani e non nel mondo.

So che voi non accettate il mandato dato a Pietro, ma una cosa dovrebbe farti riflettere:

Cristo non è menzognero e quando ha detto:

Matteo 16:18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.


Cristo è SEMPRE stato con la Sua chiesa! Quindi, l'unica chiesa che vanta l'apostolato e ovviamente i suoi successori, quella è e rimarrà sempre e solo la chiesa primitiva che ha portato all'universalità nel tempo al punto di chiamarsi "cattolica", ossia mondiale.

Ora non importa che tu non ti riconosca in essa, lo farà il Signore per te Cesare, ma credimi, tutto può essere fuorchè questa chiesa malata, corrotta, da ripulire a fondo, non sia la chiesa di Cristo e....

non è detto che con questo nuovo papa, egli non riesca a ridargli lo splendore, ma soprattutto la purezza che le spetta e che dovrebbe avere per diritto e per dovere! Dagli tempo e vedrai come il papa rimetterà molte cose a posto! Shalom carissimo!.
Credente
00giovedì 11 luglio 2013 17:24
Caro vocenelbuio
tu dici:
...Io sono certo non erano cattolici; visto che la Chiesa Cattolica vide i suoi inizi nel 4° secolo dC. Non potevano essere Evangelici (o protestanti) che incominciarono a organizzarsi tra il 15° e 16° secolo. Allora a quale Chiesa appartenevano?

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Rispondo:
la Chiesa è stata formata costantemente da persone ben individuabili, con un loro ruolo all'interno delle comunità. I responsabili eleggevano i nuovi presbiteri o i loro continuatori. Vi è una catena ininterrotta e storicamente verificabile di chi poteva rivendicare di essere stato eletto legittimamente all'interno della Chiesa fondata da Cristo.
Quindi, al di là dei nomi che la Chiesa ha assunto, (inizialmente la chiamavano la Via, poi Cristiani), quello che conta sono i rappresentanti di essa, specialmente i vescovi, diretti continuatori degli apostoli.
AmarDio
00venerdì 12 luglio 2013 10:25
Caro Vocenelbuio
Caro Vocenelbuio

in molti punti sono d'accordo con te, perché anch'io mi ritrovo in alcuni dei tuoi pensieri... dici bene: non c'è bisogno di luce per ascoltare una voce... anzi spesso l'ascolto nel buio diventa più attento.

Anch'io ringrazio il Signore ogni mattina: "ti ringrazio di avermi fatto cristiano..." ma come te, mi sono posto questo problema: ma cosa vuol dire per me essere cristiano?

... benedico il Padre di avermi fatto conoscere Gesù come "Mio Signore", ma anche per aver dato lo Spirito che me l'ha fatto avere davvero l'esperienza viva della sua Carità...

Ma se mi confronto con Francesco, mi rendo conto che non sono così ubbidiente alla sua parola che dice: "vendi tutto, vieni e seguimi" Francesco l'ha letto anche lui nel Vangelo, ci sono chiamate esigenti...

Dio non chiede a tutti di fare le stesse cose ma "ad essere tutti santi ed immacolati nell'amore" e come? Si tratta soltanto di scoprire come Dio lo vuole da ciascuno di noi.

Non si comprende tutto subito e..., una volta per sempre!
Si comprende un po' alla volta cosa Dio vuole da noi, spesso anche sbagliando e molte volte.

Si può diventare intransigenti quando mi propongo anch'io di fare come Francesco, ma non sono sostenuto interiormente dalla forza dello Spirito che potrebbe compiere anche per me (la pienezza dei tempi) quello che voglio io, ma non quello che Lui vuole da me.

Questo non vuol dire che non devo vedere e desiderare di fare quello che hanno fatto i santi, ma sapere che "a ciascuno Dio dà un dono particolare dello Spirito per il bene comune."

Ognuno di noi è una stella diversa nel cielo di Dio!

Chiedi a Dio di farti scoprire la tua chiamata personale, che non è solo quello che ti piace di più, ma la strada che, nei vari bivi della vita è più importante per te; se non lo capisci, fermati e prega per avere discernimento per cercare di capire quale strada devi intraprendere.

E poi, avanti!

e se poi ti accorgi di aver sbagliato strada, non preoccuparti, avrai la possibilità non di tornare indietro (il tempo di ognuno non torna mai indietro), va di arricchirti di una esperienza utile per ritrovare la strada che potevi prendere prima, perché "tutto concorre al bene di coloro che amano Dio!"
Ti ritrovi allora nella tua strada, ma più avanti rispetto a dove ti potevi trovare se non avessi sbagliato a scegliere.

Ho conosciuto una ex testimone di Geova che poi è uscita dalla congregazione, che leggeva continuamente la Bibbia e si è fatta suora consacrandosi all' AMORE DI CRISTO che aveva conosciuto attraverso la Parola che studiava...

Molti che si credono cristiani hanno invece il dramma di conoscere poco la Parola di Dio.

Anche se l'interpretazione della Bibbia fatta dalla WT o la sua traduzione ha molti errori dottrinali, chi è sincero dinanzi a Dio riesce a leggere, anche tra le righe storte di una traduzione forzata, il volere di Dio per la Propria vita.

Dio non lo lascerà ammuffire segregato da tutti senza luce, senz'amore, senza amici o fratelli, senza moglie o senza marito. La Bibbia è una rivelazione di Dio, ma è lo Spirito che completa l'opera di Gesù in te, in me in ciascuno di noi.

L'acqua che cade dal cielo è uguale per tutte le piante, ma ogni albero lo riceve per dare un frutto diverso secondo quello che è.

Molti ex testimoni di Geova escono con un bagaglio di conoscenza biblica (anche se poi devono rivedere epurando le menzogne presenti, nel proprio sapere) che i molti cristiani comuni non hanno.

Non ti perdere tanto sulle definizioni di essere più o meno cristiano... per avere una conoscenza teorica che spesso può diventare solo pretesto, ma puoi vivere in Cristo là dove lo Spirito ti porta, dice la lettera ai Romani: "tutti coloro che sono condotti dallo spirito costoro sono figli di Dio"!

Che senso ha discutere sui miliardi di euro, se poi non li possiedi affatto?

Se ti interessa puoi chiedere a Dio cosa vuole da te, certamente ti darà lo spirito che fa venire in te la pienezza del tuo tempo e farà nascere anche il te il suo figlio, unico: perché diverso da ogni altro.

Auguri.

Che lo Spirito di Dio viva in te.

AmarDio



Sonnyp
00venerdì 12 luglio 2013 15:51
bello questo pensiero!
Si..... AmarDio.... così come la tua e quella di Credente e Tommaso e anche di Cesare. Un dono dallo Spirito Santo!

Sono sicuro che in questo scambio d'informazioni, ci sia un ottimo incoraggiamento.

Il fai da te come alcune "sorelline" non è ne scritturale ne accetto, ma solo tollerato da Dio.

Questo dovrebbe fare riflettere..... buon pomeriggio.
Tommaso de Torquemada
00sabato 13 luglio 2013 14:28
Continuiamo con il nostro ragionamento sul perché per avere fede in Gesù Cristo necessita avere fede in chi lo ha comunicato.
Poniamo dunque la domanda.

Se il cristianesimo avesse avuto la necessita di un canone.
Rispondo che le prime comunità cristiane non necessitavano di nessun libro neotestamentario, come ebrei convertiti al cristianesimo avevano la Torah (i cinque libri di Mosè) il Tanakh (libri profetici e sapienziali), ed è proprio a questi che l’apostolo Paolo si riferì quando scrisse “Tutta la scrittura è ispirata da Dio……”, ad esempio, scrivendo al giovane Timoteo San Paolo ebbe a dire “ fin dall'infanzia conosci le sacre scritture” (2 Tim,3,15) proseguendo afferma l’ispirazione delle antiche scritture, le quali come un tutore avrebbero portato l’uomo ad avere fede in Cristo, da ciò si comprende che per le prime comunità cristiane non vi era necessità di altri libri.

Possiamo dire che i libri neotestamentari sono nati in un modo occasionale, rispondendo alle necessità delle varie comunità che via via emergevano, tali necessità vengono evidenziati negli scritti più antichi, in modo particolare “le Lettere Apostoliche”, in modo particolare San Paolo è colui che scrive molte lettere, particolarmente alle comunità da lui fondate, per incoraggiarli, rafforzarli, rimproverarli, ma soprattutto per confortarli nella fede.

La lettera più antica probabilmente è la prima Tessalonicesi datata verso il cinquanta stesso periodo della Didaché, queste lettere, sia quelle paoline che di altri apostoli sono lettere inviate alle varie comunità al fine di custodire la “genuina Fede trasmessa dagli Apostoli”, questa trasmissione apostolica è il “Kerygma gesuano”, la Rivelazione del Padre trasmessa al genere umano per mezzo di suo Figlio il Verbo fattosi carne, la ragione ci dice che c’è Dio, la fede ci dice chi è Dio, e tramite la fede in simbiosi (unione) con la ragione possiamo accedere al “Progetto Shalom” (progetto salvifico di Dio per l’umanità). Questo trasmettevano gli apostoli alle genti.

Ascoltare/accettare tale messaggio non era facile, infatti Gesù stesso ebbe a dire “Beati coloro che pur non vedendo credono”, l’accettazione del Kerygma gesuano doveva essere preceduto dall'accredito di fiducia verso colui che tale messaggio trasmetteva, in sostanza occorreva un qualcosa che garantisse all'ascoltatore la veridicità di tale messaggio, un primo aspetto sarebbe stata la sincerità, l’onestà di chi annunciava tale messaggio, ma ciò non bastava, occorreva ancora un qualcosa che garantisse l’unicità di tale messaggio, affinché si dicesse che il messaggio fosse stato questo e non un altro.

Possiamo dunque affermare che vi sono tre elementi i quali funzionano da “Garanti “per coloro che ascoltano tale messaggio.

1)Onestà degli evangelizzatori
E’ umano ma non onesto, nascondere i propri difetti, i propri errori, esaltando solo i meriti, le qualità i propri successi, se leggiamo la storia dei grandi imperi, possiamo notare che le documentazioni da essi prodotte sono esclusivamente di auto-esaltazione, nessun personaggio come ad esempio, imperatori, re, dittatori, faraoni, e nei nostri tempi politici vari, pongono in risalto solo ed esclusivamente i loro successi, atteggiandosi come a, super-uomini senza difetto, ma così non era per gli Apostoli, per coloro a cui furono affidati i talenti del Signore.

Un aspetto nei racconti evangelici è l’onestà, non ci si esima dal narrare le debolezze degli apostoli, quali potrebbero essere, l’invidia, la preminenza, la gelosia, la paura, il tradimento, aspetti comuni a tutti gli uomini.

Nel narrare queste loro debolezze rendono il messaggio evangelico più forte, garantendo all’ascoltatore la sincerità e l’onestà di tale racconto.

2)Segni e Portenti
L’onestà e la sincerità di chi annunciava il messaggio evangelico non dimostrava che tale messaggio fosse vero, non dimostrava che il personaggio di tale messaggio fosse ciò che il messaggio stesso comunicava, vi erano altri che predicavano i loro dei, e anche questi erano sinceri, ma di nuovo, non vi era dimostrazione che tale messaggio fosse vero, genuino, solo questo e non altri, occorreva un qualcosa che fosse esclusivo, unico, il quale fosse ripetibile solo da questi e non da altri, questo elemento sono i “ Segni e Portenti”, o più semplicemente, sono ciò che noi chiamiamo “Miracoli”.

Il miracolo è un atto sovrannaturale, non appartenete all’uomo, al sensibile ma dipendente dal sovra-sensibile, il miracolo pur interagente con ciò che è fisico ne è l’effetto di una causa maggiore, la quale la definiamo “In-Causata” o come dice Aristotele è “Causa prima”, ed è ciò che noi chiamiamo “Dio”, il miracolo dunque è l’espressione della volontà di Dio (ovviamente quando mi riferisco a Dio si intente il Dio/Trino, ciò che invece Aristotele ignorava), la quale volontà fu espressa/manifesta in primis da suo Figlio, “Il Verbo”, nella natura umana, Gesù Cristo.

Ebbe a dire un giudeo in merito ai miracoli di Gesù, “nessuno può fare questi portenti se egli non è da Dio”.

Mandando i suoi apostoli alle genti, Gesù diete loro autorità di compiere “miracoli”, vediamo dunque gli apostoli annunciare il messaggio evangelico, potremmo dire con “Onestà intellettuale” supportato da “opere potenti” cioè dai miracoli, ecco dunque persone guarite dalle loro malattie, morti risuscitati, persone liberate dal demonio, tali opere si compivano persino al passaggio della propria ombra sul malato.

Già questi due elementi costituivano una garanzia all’ascoltatore sulla veridicità dell’annuncio evangelico, possiamo dire che a causa di ciò essi ponevano fede o accreditavano fiducia a chi insegnava loro, tale fede/fiducia si sarebbe trasferita nell’oggetto/soggetto centrale del racconto stesso, venendo essa stessa resa più grande e più forte, per la semplice ragione che la centralità del Kerygma convergeva su colui più grande dell’uomo, poiché come attesta l’apostolo Giovanni “1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.


Abbiamo un altro elemento il quale funge da garante sulla veridicità dell’annuncio evangelico.

3)Il Martirio
Il tempo passato dagli apostoli con Gesù Cristo pur essendo stato relativamente breve ha impresso nella loro vita un cambiamento radicale, in modo particolare alla Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo, il quale li rese forti nella fede ed intrepidi nei cuori nell'annunciare il messaggio salvifico di Cristo.

Pur di attenersi nella fede in Cristo, i suoi discepoli non esitarono a suggellare tale fede con il proprio sangue, subendone il martirio, tale atto suggellava la veridicità del loro racconto, ricordando le parole del Maestro il quale ebbe a dire “se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, il Cristo è morto per la redenzione del genere umano, i suoi discepoli sono morti nell'annunciare tale redenzione, dobbiamo necessariamente chiudere gli occhi e trasferirci con la nostra mente in quel tempo, la morte non era un qualcosa di rapido, di indolore, come poteva essere la decapitazione la quale era riservata esclusivamente a chi era romano come San Paolo, per tutti gli altri vi era, lo smembramento, il rogo, la morte in croce usati come torce per illuminare, sbranati dalle belve (Ignazio d’Antiochia, lettera ai Romani), olio bollente, ecc.

Non era dunque la morte in se che intimoriva il cristiano, ma il come morire che intimidiva, e per questo motivo che tempo dopo sorse il problema dei Lapsi, questa è un’altra storia, da ciò emerge che annunciare il messaggio evangelico non era facile poiché poneva il discepolo a rischio della propria vita.

Se l’ascoltatore ha fede nel racconto apostolico la sua fede sarà enormemente più grande verso Gesù Cristo, il centro di tale racconto.

Si pone dunque un ulteriore domanda, chi doveva annunciare tale “Kerygma”, quando annunciarlo, come annunciarlo, per quanto annunciarlo.

Se può interessare potremmo trattare (sempre in modo breve e condensato) l’argomento “Cristo e la Sua Chiesa” in unione con “Chiesa e Canone

Tommaso de Torquemada








Sonnyp
00sabato 13 luglio 2013 18:35
se può interessare?

Se può interessare potremmo trattare (sempre in modo breve e condensato) l’argomento “Cristo e la Sua Chiesa” in unione con “Chiesa e Canone” 



Ma scherzi? Certo Tommaso che interessa! Altrimenti non avresti avuto oltre 200 letture! (Tieni conto che siamo pochissimj a scivere)

Continua pure carissimo e.... grazie di cuore. Shalom. [SM=g7372] [SM=g7474] [SM=j3103349]
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