L'Amore
Che cos'è l'amore?
È il bisogno di uscir di sé.
L'uomo è un animale adorante.
Adorare significa sacrificare e prostituirsi.
Sicchè ogni amore è prostituzione.
L'amore, gusto della prostituzione.
E non c'è nobile piacere che non possa essere riferito alla prostituzione.
L'amore può anche venire da un sentimento generoso: il gusto della prostituzione.
Ma il gusto della proprietà non tarda a corromperlo.
L'amore vuole uscir fuor di sé, vuole la fusione con la sua vittima, come col vinto il vincitore, mantenendo, però, i privilegi del conquistatore.
La cosa noiosa dell'amore è il fatto che in questo delitto è indispensabile avere un complice.
Invincibile il gusto di prostituirsi nel cuore dell'uomo.
Nasce così il terrore della solitudine.
Vuol essere due.
L'uomo di genio vuole essere uno, cioè solitario.
Gloria è restare uno, e prostituirsi a modo proprio.
Questo terrore della solitudine, il bisogno di dimenticarsi in quanto io nella carne altrui, è ciò che l'uomo nobilmente chiama bisogno d'amore.
In amore, come in ogni rapporto umano, o quasi, l'intesa del cuore è il risultato di un malinteso.
È il piacere, il malinteso.
L'uomo grida: 'Oh, angelo mio!'.
La donna geme: 'Mamma, mamma!'.
E questi due idioti sono convinti di pensare in sintonia.
L'abisso insuperabile, causa dell'incomunicabilità, non viene superato.
Il Malinteso manda avanti il mondo.
Per via del generale Malinteso, tutti sono d'accordo.
Se, disgraziatamente, ci capissimo, non potremmo mai andar d'accordo.
La voluttà di chi mantiene una donna è una voluttà d'angelo e di proprietario insieme.
Carità e ferocia.
E neanche dipende dal sesso, dalla bellezza e dall'animalità.
Io dico questo: unica e suprema voluttà d'amore sta nella certezza di compiere il male.
E l'uomo e la donna lo sanno da quando sono nati che è nel male che risiede ogni voluttà.
Charles Baudelaire
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