Re: Riforma della Polizia Locale ? ?
Scritto da: ostro 19/09/2005 19.27
Web non è un argomento semplice, innanzitutto perchè in modo chiaro se ne sta parlando solo in questo forum! Per il resto è il deserto dei tartari. Io mi soffermerei su quanto detto da Blue, ovvero ritorno alle signorie del rinascimento, ogni uno con una sua casacca! Il dubbio che mi viene è che regioni più ricche o virtuose potranno offrire un migliore servizio di sicurezza. E poi la politicizzazione sarebbe un fatto automatico, ad ogni cambio di giunta epurazioni e un modo diverso di concepire la sicurezza! Mi scuso per l'ignoranza, ma ad ogni uno il suo compito, voglio dire invece di dare alla polizia locale , appunto compiti di polizia, perchè non aprire commissariati anche nei piccoli centri, non credo che costerebbe di più che creare un altro corpo di polizia! Ed inoltre verrebbe garantita così l'omogeneità della offerta di sicurezza in ogni regione italiana. Non è una non fiducia in chi svolge la sua funzione nei comuni,dall'altro lato se si sente più incline a svolgere compiti di polizia, sarebbe più logico che scegliesse di fare il poliziotto o il carabiniere.
Innanzitutto mi presento a tutti i frequentatori del Forum.
Sono un Vigile Urbano e spero vivamente, come tale, di non risultare sgradito, come, purtroppo, in qualche caso, leggendoVi da gran tempo, ho avuto occasione, con gran rammarico, di constatare in passato.
Ai miei colleghi della Polizia Municipale chiedo anticipatamente scusa perché non uso il termine più corretto di Agente di Polizia Locale.
Probabilmente vi è una vena scaramantica in questa mia disposizione d'animo, (a proposito oggi il sangue di San Gennaro si è liquefatto e da ciò si traggono, solitamente, dei buoni auspici), perché, quando feci il concorso, sul bando pubblicato in forma cartacea all'Albo Pretorio ed alle cantonate delle case, circa 17 anni or sono, (internet non si sapeva nemmeno cosa fosse), vi era scritto "Il Sindaco rende noto ... che è indetto pubblico concorso ... ad un posto di vigile urbano V qualifica funzionale ...etc. etc., ed io mi ci sono affezionato.
Sarà un caso od un segno del destino ma, già a quel tempo, alcune, rare, Amministrazioni Comunali usavano il termine "Agente/Operatore etc. etc. di Polizia Municipale" e, nei concorsi i cui bandi riportavano tale dicitura, pur piazzandomi onorevolmente, non riuscivo ad essere nel novero dei vincitori.
Tornando in argomento debbo dire che mi dispiace sentire di certe generalizzazioni sugli Amministratori locali.
Qualche caso di Amministratore poco preparato vi potrà pur essere ma è mortificante pensare che tutti siano così.
Sono d'accordo con le affermazioni di Ostro.
Noi Vigili non siamo inclusi nel novero delle Forze di Polizia dello Stato di cui alla Legge 121/81.
Noi Vigili siamo pubblici impiegati, all'atto della nomina siamo solo agenti di p.g., la qualifica di agente di p.s. può essere concessa dal Prefetto su richiesta del Sindaco che, in linea teorica, potrebbe anche non chiederla, in ogni caso la qualifica di agente di p.s. per noi Vigili è solo di natura ausiliaria.
Una volta ottenuta tale qualifica, il porto dell'arma non è automatico, soprattutto nei piccoli Comuni nei quali il servizio è, parlo per esperienza personale, molto diverso nei confronti di quello che si svolge nei Comuni di grandi dimensioni demografiche.
Io lavoro in un piccolo Comune dove, ringraziando il buon Dio, la situazione è ancora buona e speriamo che lo resti a lungo.
Per un Agente della Polizia di Stato o per un Carabiniere un tale inquadramento giuridico è sicuramente impensabile.
Sia l'Agente della Polizia di Stato che il Carabiniere (così come il Finanziere, la Guardia Forestale, l'Agente di Polizia Penitenziaria e svariati altri) hanno tutte le qualifiche, irrinunciabilmente, all'atto della nomina.
Inoltre, per le categorie suddette, la nomina è atto unilaterale di imperio dell'Amministrazione in cui vengono inseriti.
Per noi Vigili "privatizzati" invece il rapporto di pubblico impiego, sorge su base contrattuale, (proprio come per qualsiasi rapporto di lavoro nelle Aziende), ed il nostro datore di lavoro, cioè il Comune, esercita, per mezzo di chi vi è preposto, i poteri del privato datore di lavoro.
Mi sembrerebbe un inutile esercizio accademico continuare ad elencare le differenze eppure conviene approfondire ulteriormente.
Tralasciamo le qualifiche di pubblico ufficiale (molti pubblici impiegati lo sono) e di agente di polizia stradale (per cui gli articoli 11 e 12 del Nuovo Codice della Strada ci riservano comunque un ruolo non primario).
Noi Vigili abbiamo moltissime competenze e non ho mai capito perché, invece di professionalizzarci sempre più su tali competenze, molti miei colleghi continuino a stracciarsi le vesti per essere "polizia".
Un vecchio adagio, secondo me assai saggio ed avveduto, recita: "chi vuol far l'altrui mestiere fa la zuppa nel paniere" ed io sono convinto che avremmo tutta la stima delle collettività presso cui lavoriamo se aderissimo un po' di più a questa antica saggezza popolare.
Questo concetto l'ho ribadito più volte anche sul forum della mia categoria "La Polizia e il Cittadino", ospitato sul sito www.comuni.it, venendo criticato da alcuni dei miei stessi colleghi.
Perciò, chi vuol essere Poliziotto è bene che concorra per diventarlo e chi vuol essere Vigile faccia altrettanto.
E a chi non dovesse riuscire nel suo intento di diventar poliziotto mi permetto di suggerire di considerare la possibilità d'una carriera nella Polizia Municipale.
Mi scuso se sono stato prolisso.
Un saluto da carlo_vigile