LA RIFORMA DELLA POLIZIA LOCALE

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Kiakkereedistintivo
00venerdì 16 settembre 2005 21:43
Il Testo base adottato oggi dalla I Commissione AA. CC. della Camera dei deputati e riguardante i vari progetti di legge abbinati sul "riordino della polizia locale".

Ordinamento della polizia locale (C. 2 d'iniziativa popolare, C. 3 d'iniziativa popolare, C. 5 d'iniziativa popolare, C. 558 Molinari, C. 1288 Lusetti, C. 1292 Tidei, C. 2034 Ascierto, C. 2139 Buemi, C. 2169 Buontempo, C. 2431 Tucci, C. 2951 Marone, C. 3198 Di Teodoro, C. 3434 Ricciotti, C. 4560 Consiglio regionale dell'Emilia Romagna, C. 4893 Saia e C. 5541 Cè).


TESTO UNIFICATO PREDISPOSTO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE

Disposizioni in materia di polizia locale


Art. 1.
(Modifiche all'articolo 57 del codice di procedura penale).

1. All'articolo 57 del codice di procedura penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo la lettera b) del comma 1 è inserita la seguente: «b-bis) gli ufficiali e i sottufficiali di polizia locale»;
b) alla lettera b) del comma 2, le parole: «, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza, le guardie delle province e dei comuni quando sono in servizio» sono sostituite dalle seguenti: «gli agenti di polizia locale».


Art. 2.
(Modifiche alla legge 7 marzo 1986, n. 65).

1. Alla legge 7 marzo 1986, n. 65, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 5, comma 5, primo periodo, le parole : «possono, previa deliberazione in tal senso del consiglio comunale, portare, senza licenza, le armi, di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio nei termini e nelle modalità previsti dai rispettivi regolamenti, anche fuori dal servizio, purché nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e nei casi di cui all'articolo 4» sono sostituite dalle seguenti: «portano, senza licenza, le armi, di cui possono essere dotati in relazione al tipo di servizio nei termini e nelle modalità previsti dai rispettivi regolamenti, anche fuori dal servizio».
b) all'articolo 5, comma 5, terzo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole «, fermo restando quanto disposto dall'articolo 5-bis della presente legge»;
c) dopo l'articolo 5 è aggiunto il seguente:
«Art. 5-bis. - (Armi in dotazione agli addetti al servizio di polizia locale ai quali è conferita la qualifica di agente di pubblica sicurezza). - 1. L'arma in dotazione agli addetti al servizio di polizia locale ai quali è conferita la qualifica di agente di pubblica sicurezza è la pistola semi-automatica o la pistola a rotazione, i cui modelli devono essere scelti fra quelli iscritti nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo di cui all'articolo 7 della legge 18 aprile 1975, n. 110.
2. Il modello, il tipo ed il calibro delle armi di cui al comma 1 sono determinati con regolamento dell'ente di appartenenza, che non può prevedere un modello ed un tipo di pistola, fra quelli iscritti in catalogo, diverso per il personale femminile.




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3. Gli agenti di polizia locale possono comunque essere dotati:
a) della sciabola per i soli servizi di guardia d'onore in occasione di feste o funzioni pubbliche;
b) di un'arma lunga comune da sparo;
c) di ausili tattico difensivi a basso deterrente visivo;
d) del bastone estensibile;
e) dello spray antiaggressione a base di peperoncino naturale.»;
d) dopo l'articolo 7 è aggiunto il seguente:
«Art. 7-bis. - (Area di contrattazione collettiva per il personale dei corpi di polizia locale). - 1. Il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dei corpi di polizia locale è stipulato nell'ambito di un'apposita area di contrattazione, alla quale sono ammesse le organizzazioni sindacali del medesimo personale aventi una rappresentatività non inferiore al 5 per cento, considerando a tale fine il dato associativo espresso dalla percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe rilasciate nell'ambito del personale considerato».


Art. 3.
(Modifiche alla legge 1o aprile 1981, n. 121).

1. Alla legge 1o aprile 1981, n. 121, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma dell'articolo 9, dopo le parole: «agli ufficiali di polizia giudiziaria appartenenti alle forze di polizia,» sono inserite le seguenti: «agli ufficiali di polizia locale,»;
b) al primo comma dell'articolo 16 sono apportate le seguenti modificazioni:
1) all'alinea, le parole: «i rispettivi ordinamenti e dipendenze» sono sostituite dalle seguenti: «i rispettivi ordinamenti statali o locali e dipendenze statali o locali»;
2) alla lettera b), dopo le parole «guardia di finanza», sono aggiunte le seguenti «e la polizia locale».
[SM=x165074]
webcop
00sabato 17 settembre 2005 01:08
In tutta sincerità e per quel che può valere, ti dico che sono fermamente contrario. Troppe polizie e troppa confusione. Così non si fa altro che aggiungerne altre/a. Nulla quaestio, invece, sulla dotazione delle armi. Non si può spedire la gente a svolgere determinati compiti senza metterli in condizione di difendersi ove necessario. Idem per le contrattazioni. Se a un impiegato comunale gli fai svolgere funzioni di polizia (stradale in particolare, ma anche amministrativa e giudiziaria per quanto di competenza) di fatto non è un impiegato, quindi è giusto che gli riconosci il diritto ad una contrattazione separata.
Sulla 121/81 ho molte perplessità. La considero una legge da rivedere già com'è oggi, anche in considerazione del fatto che quando è stata emanata i CC non erano una forza armata autonoma. Inoltre, sappiamo bene non essere mai stata attuata.
Ma il discorso sarebbe anche da svilupparsi per quel che concerne i ruoli e le qualifiche. Insomma, un discorso molto più complesso che questa proposta di legge sembra voler risolvere in modo alquanto semplicistico.
Kiakkereedistintivo
00sabato 17 settembre 2005 09:23
Naturalmente apprezzo molto le considerazioni del moderatore, sia per quanto concerne la dotazione delle armi che per quel che riguarda la differenziazione, rispetto agli altri impiegati comunali, nella contrattazione e nelle relazioni sindacali.

Non posso condividere le sue perplessità, invece, per quanto riguarad l'inserimento nella 121/81.

Ovvero, che la legge, a distanza di un quarto di secolo, vada modificata ed adeguata alla società attuale, interessata da una vera e propria rivoluzione sociale, penso, per esempio, al fenomeno delle immigrazioni di massa, allora quasi sconosciuto, alle elezioni dirette dei sindaci (e che sindaci!), alla società indubbiamente globalizzata e diversa, alle recenti modifiche costituzionali e ordinamentali nel pubblico impiego. Una per tutte: la scriteriata privatizzazione che sta creando una forma di nuove signorie comunali: che professione redditizia, e anche rilassante, quella del politico locale o dell'appartenente al suo codazzo di portaborse e parassiti vari!

Per quanto concerne la natura squisitamente pubblica della "funzione" svolta dalla polizia locale. Continuare a "temere" la nascita di una "nuova" forza di polizia mi sembra eccessivo e fuorviante. Anche se prevalentemente di natura amministrativa (ma sappiamo bene che non è così, si pensi ai reati di natura ambientale ed edilizia, alle frodi in comemrcio, alla strada.. su cui conviviamo costantemente), ripeto, la funzione svolta dalla polizia locale in generale è funzione squisitamente e prevalenmtemente di "polizia", svolta nell'interesse di una comunità locale, quindi della collettività, dal più piccolo comunello, sito in mezzo alle montagane, alla capitale - e, perciò, a tutela non di una sola persona, fisica o giuridica che sia, o dei suoi beni - che, in seguito alla riforma costituzionale del 2001, con l'art. 114 Cost., ha assunto ancor di più il ruolo di componente paritario di questa nostra Repubblica Italiana.
Quindi, in definitiva, l'inserimento sic et simpliciter della PL nella 121/81 può non piacerere anche a me, ma che il legislatore debba tenere conto di questa forza di polizia, composta di 65000 persone, capillarmente presente negli 8104 comuni d'Italia, credo che sia, ormai, ineludibile.
Grazie per l'ospitalità [SM=x165074]

[Modificato da Kiakkereedistintivo 17/09/2005 9.26]

bluewall
00sabato 17 settembre 2005 17:45
Mi piace il modo di argomentare concreto ed essenziale di Kiakkiereedistintivo. Parto dal fondo del tuo post per dire che quella che tu vhiami una "forza di polizia" composta da 65.000 persone in realtà, e lo sai bene, non è una realtà omogenea, giacchè non si può comparare la polizia municipale di una città come Milano, Roma, Napoli, Palermo e via dicendo con quella di migliaia e migliaia di paesi in cui i compiti espletati dai "locali" sono assolutamente e profondamente diversi.
Questo mi sembra già un buon motivo per ritenere alquanto opinabile oggettivamente il fatto che di vera e propria "forza di polizia" si tratta tanto da doverla contemplare tra quelle indicate nella 121 (dalla quale, onestamente, almeno un paio io le escluderei).
In quanto al "temere", questa si che mi sembra una interpretazione eccessiva e fuorviante. Chi sarebbe a "temere" la creazione di una nuova forza di polizia ? Sentiamo.[SM=x165065]
Sulla contrattazione separata e l'armamento come non essere d'accordo ? Quoto le considerazioni di Webcop.
Sulle comunità locali, invece, qui si che ci sarebbe molto da discutere. Elezione diretta del sindaco. Ok, e allora ? In virtù e in conseguenza di ciò vogliamo tornare al medioevo e dare ad ogni sindaco una sua milizia locale come ai tempi delle Signorie o dei Comuni ? Vogliamo riflettere su questo punto ? Allora, a questo punto, perchè non mettiamo i Questori sotto la "tutela" del sindaco, aboliamo le Prefetture e inglobiamo la Polizia nelle locali col sindaco che rileva i poteri di Autorità Locale di P.S. e li assume in toto.[SM=x165050]
Non so, ma a me 'sta cosa non torna.
webcop
00sabato 17 settembre 2005 23:25
Grazie dei...ringraziamenti, KiakkiereeDistintivo, ma non c'è bisogno. Il forum ha una sua "linea" o "impronta" ma è libero e l'ospitalità è sacra. Ci mancherebbe altro. [SM=x165034] [SM=x165033]
Inoltre, il "moderatore", che dovrei essere io, preferisce essere più admin. Avrai notato che il ruolo di "moderare" non è che mi si addice molto e mi risulta alquanto antipatico.

Passiamo alla tua risposta. Ecco, si, mi incuriosisce quel "temere", per cui ti rivolgo la stessa domanda di Bluewall. Chi sarebbe a temere la nascita di una nuova forza di polizia ? Forse i poliziotti ? Uhm...no, credo che ti sbagli. Io sono dell'idea che chi davvero non vuole che le municpali o locali che dir si voglia assurgano a questo ruolo nella sua pienezza sono quei sindaci che tu stesso mi pare critichi. E credo che i motivi tu li conosca assai meglio di me.
Per il resto, non è da oggi che dico che sono uno di quelli contrari ad aggiungere un'altra polizia almeno quanto lo sono alla privatizzazione della sicurezza pubblica.
Ma non certo per una questione di "paura", fidati.[SM=x165064] [SM=g27758]
Kiakkereedistintivo
00domenica 18 settembre 2005 01:01
Il tema è abbastanza lungo e complesso (almeno per me) e, chiaramente, non è facile analizzarlo esaurientemente in un forum telematico. Cmq, con la pazienza e con il tempo, e se a voi non annoia, ritorneremo spesso sull'argomento.
Per il momento mi preme precisare che il "temere" non era assolutamente riferito a voi, appartenenti alla Polizia di Stato, bensì a tutti quegli organi istituzionali ed a quelle forze politiche, in primis, rispettivamente, Ministero Interno e sindaci (ai quali, peraltro, il giocattolino va benissimo così com'è), nonché partiti e sindacati (in specie Cgil, Cisl e Uil) che camminano in perfetta simbiosi i quali, nel merito, non avendo convincenti argomenti in contrario, ci obiettano sempre e solo questo: "già cinque forze di polizia sono troppe".

Si dà il caso, però, che a noi operatori di polizia locale ci starebbe bene che ci riconoscessero solamente per quel che già siamo e facciamo, e da sempre. Su quest'ultima affermazione non ripeto quello che ho già scritto stamane.

Per quanto riguarda le differenziazioni cui accennava Bluewall, soprattutto in relazione a:

Scritto da: bluewall 17/09/2005 17.45
... ritenere alquanto opinabile oggettivamente il fatto che di vera e propria "forza di polizia" si tratta tanto da doverla contemplare tra quelle indicate nella 121 (dalla quale, onestamente, almeno un paio io le escluderei)....


premesso che le differenze tra grandi centri e piccoli comuni ora si vanno sempre più accorciando e che, con riferimento sia all'Arma che alla Polstato, ci sono cmq stazioni e stazioni così come ci sono commissariati e commissariati, il tutto sotto l'aspetto, ovviamente, della produttività complessiva; quello che (mi) colpisce è la convinzione, a quanto vedo radicata, che in fin dei conti non di vera e propria forza di polizia stiamo parlando ma di qualcosa d'altro. Scusami la battutina polemica, che credo comunque essenziale a rendere chiaro il mio ragionamento, ma di cosa stiamo parlando allora? Di impiegati civili, quando eseguono un sequestro giudiziario di una villa del '600? O quando accompagnano in Questura o al proprio comando (a secondo appunto delle dimensioni e delle capacità dell'ente) un extracomunitario racalcitrante a farsi identifare?Oppure stiamo parlando di un'associazione di boy scouts che si allena a fabbricare i passaggini di legno sui torrentelli della Sila.
Ecco, questo sarebbe il primo luogo comune da sfatare: essere considerati legalmente - attesoché lo siamo nella realtà, quantomeno nell'accezione comune della gente - appartenenti ad una forza di polizia (con l'aggiunzione dell'aggettivo locale). E l'inserimento nel solo art. 16 (a parte quello marginale dell'art. 9 per la possibilità data ai comandanti dei corpi di inserimento in alcune branche della Banca dati nazionale) della legge 121 serve proprio a questo.
Che, poi, questa legge debba essere radicalmente modificata, sono perfettamente d'accordo anch'io. E non è il caso di ripeterci sulle motivazioni che la rendono, per certi versi, primo tra tutti il riferimento all'Arma, ma anche alle risoluzioni comunitarie..., una legge anacronistica. Prova ne siano i continui e radicali inserimenti e rimaneggiamenti.

Mi piacerebbe "sentire", infine, il vostro parere in merito alla funzione svolta dalla polizia locale (che non ha nulla a che vedere con la privatizzazione della sicurezza..), che è poi quella che dà o meno legittimazione pubblica (nel senso etimologico derivativo da: "Dal lat. tardo politía, che è dal gr. politeía, der. di polítés 'cittadino" - cfr Devoto Oli) all'organo che la eroga.
[SM=x165074]
Buona domenica, prima di tutto a chi lavora e poi a chi si gode il meritato riposo.

[Modificato da Kiakkereedistintivo 18/09/2005 9.41]

bluewall
00lunedì 19 settembre 2005 10:00
Guarda, Kiakkiereedistintivo, ti posso rispondere con lo stesso interrogativo che ha posto il Prefetto di Milano, persona di grande competenza in materia, ex ViceCapo della Polizia (non proveniente dai ruoli della Polizia) di grande serietà e personalità istituzionale di notevole spessore.

«Cosa significa polizia locale ? Chi sa definirmela esattamente ? E che cos’è la sicurezza urbana ? Forse qualcosa di opposto alla sicurezza rurale ?».

Dopodichè, aggiungo anche quest'altra considerazione, fatta dallo stesso Prefetto Ferrante. Si tratta di cose che già conosci visto che hai postato anche sull'altro thread.
«In Italia bisogna partire dal fatto che ci sono più forze dell’ordine, e questo, più che un disvalore, è un fatto positivo, da esaltare: ora si tratta di migliorare il coordinamento, e di non crearne altre». Vedi, una polizia regionale. «La sicurezza - ha chiosato il prefetto - non è una materia che possa essere smembrata o distribuita».

Mi pare che nessuno abbia saputo o voluto risponderle, forse perchè è davvero difficile spiegare il concetto di polizia "locale". Sai bene che il servizio di polizia municipale è stato previsto nel 1986 perchè gli amministratori locali potessero disporre di un servizio del genere in ambito comunale per esigenze puramente amministrative.
So bene io, d'altro canto, che nel tempo le municipali sono state usate (credo sia proprio il termine giusto) per impieghi diversi da quelli originariamente e specificamente previsti, questo anche in seguito alle attribuzioni di ausiliari di p.s..
So bene che c'è chi specula su tutto ciò e questo, l'ho già detto, non lo trovo affatto giusto. Ma per quanto mi riguarda ero, sono e rimango contrario alla creazione di un'altra forza di polizia a competenza generale e sotto la diretta responsabilità dei sindaci, i quali come ha detto Dago113 in altro 3d da un pò di tempo a questa parte si sentono un pò troppo dei miniquestori e pretendono di assumere un ruolo di rilievo nella "gestione" della sicurezza pubblica senza averne le competenze (in senso tecnico, oltre che giuridico).
Sulla questione città-cittadine-paesi, penso che bisogna chiarire meglio le differenze, sennò facciamo confusione.
Il poliziotto è tale a Milano, Roma, Napoli, Palermo e lo è anche a Pistoia, Grosseto, Biella, Lodi, Ivrea, Poggibonsi, Montecatini, e in centri ancora più piccoli. Idem il carabiniere. Il servizio di Volante lo fai a Milano e se vieni trasferito lo fai anche a Piombino o Portoferraio. Sarà diverso il contesto, certo, ma la natura e le caratteristiche del servizio quelle sono e quelle rimangono. Idem per gli altri incarichi.
Mentre i compiti del vigile di Milano non sono e non saranno mai gli stessi di quello, che so, di Borgomanero, o di Castelfranco Emilia o ancora di centri più piccoli.
Prima di tutto perchè paese che vai, sindaco (e assessore) che trovi e ognuno di loro dà una sua "impronta" all'attività della municipale, secondariamente perchè, lo sai bene, ci sono paesi in cui le funzioni svolte hanno assai poco di servizio di polizia, visto che non svolgono servizio di polizia stradale ma si limitano alla viabilità e addirittura all'impiego di autista comunale o anche di tipo impiegatizio.
Insomma, come vedi (ma lo sai bene, non credo di avere niente da insegnarti su questo), c'è una differenza di fondo.[SM=x165065]
webcop
00lunedì 19 settembre 2005 18:22
Ma questo argomento interessa solo noi tre ? E gli altri ? Possibile che nessuno abbia niente da dire in proposito ? Dai, su. Sono questioni che ci riguardano tutti e da vicino, poliziotti e non. Scusate la sollecitazione ma mi pare opportuna, dato l'argomento. O no ?!
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ostro
00lunedì 19 settembre 2005 19:27
Web non è un argomento semplice, innanzitutto perchè in modo chiaro se ne sta parlando solo in questo forum! Per il resto è il deserto dei tartari. Io mi soffermerei su quanto detto da Blue, ovvero ritorno alle signorie del rinascimento, ogni uno con una sua casacca! Il dubbio che mi viene è che regioni più ricche o virtuose potranno offrire un migliore servizio di sicurezza. E poi la politicizzazione sarebbe un fatto automatico, ad ogni cambio di giunta epurazioni e un modo diverso di concepire la sicurezza! Mi scuso per l'ignoranza, ma ad ogni uno il suo compito, voglio dire invece di dare alla polizia locale , appunto compiti di polizia, perchè non aprire commissariati anche nei piccoli centri, non credo che costerebbe di più che creare un altro corpo di polizia! Ed inoltre verrebbe garantita così l'omogeneità della offerta di sicurezza in ogni regione italiana. Non è una non fiducia in chi svolge la sua funzione nei comuni,dall'altro lato se si sente più incline a svolgere compiti di polizia, sarebbe più logico che scegliesse di fare il poliziotto o il carabiniere.
carlovigile
00lunedì 19 settembre 2005 21:21
Re: Riforma della Polizia Locale ? ?

Scritto da: ostro 19/09/2005 19.27
Web non è un argomento semplice, innanzitutto perchè in modo chiaro se ne sta parlando solo in questo forum! Per il resto è il deserto dei tartari. Io mi soffermerei su quanto detto da Blue, ovvero ritorno alle signorie del rinascimento, ogni uno con una sua casacca! Il dubbio che mi viene è che regioni più ricche o virtuose potranno offrire un migliore servizio di sicurezza. E poi la politicizzazione sarebbe un fatto automatico, ad ogni cambio di giunta epurazioni e un modo diverso di concepire la sicurezza! Mi scuso per l'ignoranza, ma ad ogni uno il suo compito, voglio dire invece di dare alla polizia locale , appunto compiti di polizia, perchè non aprire commissariati anche nei piccoli centri, non credo che costerebbe di più che creare un altro corpo di polizia! Ed inoltre verrebbe garantita così l'omogeneità della offerta di sicurezza in ogni regione italiana. Non è una non fiducia in chi svolge la sua funzione nei comuni,dall'altro lato se si sente più incline a svolgere compiti di polizia, sarebbe più logico che scegliesse di fare il poliziotto o il carabiniere.




Innanzitutto mi presento a tutti i frequentatori del Forum.

Sono un Vigile Urbano e spero vivamente, come tale, di non risultare sgradito, come, purtroppo, in qualche caso, leggendoVi da gran tempo, ho avuto occasione, con gran rammarico, di constatare in passato.

Ai miei colleghi della Polizia Municipale chiedo anticipatamente scusa perché non uso il termine più corretto di Agente di Polizia Locale.

Probabilmente vi è una vena scaramantica in questa mia disposizione d'animo, (a proposito oggi il sangue di San Gennaro si è liquefatto e da ciò si traggono, solitamente, dei buoni auspici), perché, quando feci il concorso, sul bando pubblicato in forma cartacea all'Albo Pretorio ed alle cantonate delle case, circa 17 anni or sono, (internet non si sapeva nemmeno cosa fosse), vi era scritto "Il Sindaco rende noto ... che è indetto pubblico concorso ... ad un posto di vigile urbano V qualifica funzionale ...etc. etc., ed io mi ci sono affezionato.

Sarà un caso od un segno del destino ma, già a quel tempo, alcune, rare, Amministrazioni Comunali usavano il termine "Agente/Operatore etc. etc. di Polizia Municipale" e, nei concorsi i cui bandi riportavano tale dicitura, pur piazzandomi onorevolmente, non riuscivo ad essere nel novero dei vincitori.

Tornando in argomento debbo dire che mi dispiace sentire di certe generalizzazioni sugli Amministratori locali.

Qualche caso di Amministratore poco preparato vi potrà pur essere ma è mortificante pensare che tutti siano così.

Sono d'accordo con le affermazioni di Ostro.

Noi Vigili non siamo inclusi nel novero delle Forze di Polizia dello Stato di cui alla Legge 121/81.

Noi Vigili siamo pubblici impiegati, all'atto della nomina siamo solo agenti di p.g., la qualifica di agente di p.s. può essere concessa dal Prefetto su richiesta del Sindaco che, in linea teorica, potrebbe anche non chiederla, in ogni caso la qualifica di agente di p.s. per noi Vigili è solo di natura ausiliaria.

Una volta ottenuta tale qualifica, il porto dell'arma non è automatico, soprattutto nei piccoli Comuni nei quali il servizio è, parlo per esperienza personale, molto diverso nei confronti di quello che si svolge nei Comuni di grandi dimensioni demografiche.

Io lavoro in un piccolo Comune dove, ringraziando il buon Dio, la situazione è ancora buona e speriamo che lo resti a lungo.

Per un Agente della Polizia di Stato o per un Carabiniere un tale inquadramento giuridico è sicuramente impensabile.

Sia l'Agente della Polizia di Stato che il Carabiniere (così come il Finanziere, la Guardia Forestale, l'Agente di Polizia Penitenziaria e svariati altri) hanno tutte le qualifiche, irrinunciabilmente, all'atto della nomina.

Inoltre, per le categorie suddette, la nomina è atto unilaterale di imperio dell'Amministrazione in cui vengono inseriti.

Per noi Vigili "privatizzati" invece il rapporto di pubblico impiego, sorge su base contrattuale, (proprio come per qualsiasi rapporto di lavoro nelle Aziende), ed il nostro datore di lavoro, cioè il Comune, esercita, per mezzo di chi vi è preposto, i poteri del privato datore di lavoro.

Mi sembrerebbe un inutile esercizio accademico continuare ad elencare le differenze eppure conviene approfondire ulteriormente.

Tralasciamo le qualifiche di pubblico ufficiale (molti pubblici impiegati lo sono) e di agente di polizia stradale (per cui gli articoli 11 e 12 del Nuovo Codice della Strada ci riservano comunque un ruolo non primario).

Noi Vigili abbiamo moltissime competenze e non ho mai capito perché, invece di professionalizzarci sempre più su tali competenze, molti miei colleghi continuino a stracciarsi le vesti per essere "polizia".

Un vecchio adagio, secondo me assai saggio ed avveduto, recita: "chi vuol far l'altrui mestiere fa la zuppa nel paniere" ed io sono convinto che avremmo tutta la stima delle collettività presso cui lavoriamo se aderissimo un po' di più a questa antica saggezza popolare.

Questo concetto l'ho ribadito più volte anche sul forum della mia categoria "La Polizia e il Cittadino", ospitato sul sito www.comuni.it, venendo criticato da alcuni dei miei stessi colleghi.

Perciò, chi vuol essere Poliziotto è bene che concorra per diventarlo e chi vuol essere Vigile faccia altrettanto.

E a chi non dovesse riuscire nel suo intento di diventar poliziotto mi permetto di suggerire di considerare la possibilità d'una carriera nella Polizia Municipale.

Mi scuso se sono stato prolisso.

Un saluto da carlo_vigile
Kiakkereedistintivo
00lunedì 19 settembre 2005 23:02
Re: Re: Riforma della Polizia Locale ? ?

Scritto da: carlovigile 19/09/2005 21.21
1) ....che mi dispiace sentire di certe generalizzazioni sugli Amministratori locali.

2) .... ed il nostro datore di lavoro, cioè il Comune, esercita, per mezzo di chi vi è preposto, i poteri del privato datore di lavoro....

3) per cui gli articoli 11 e 12 del Nuovo Codice della Strada ci riservano comunque un ruolo non primario).




1.1 al riguardo basta guardare le pagine dedicate alla cronaca nera di molti giornali, soprattutto locali. O i casi di dissesto finanziario in cui versano numerosi comuni;

2.2 che bellezza avere il rapporto di lavoro privatizzato.... controllare il negozietto della moglie dell'assessore Caio, che ha il vizietto di non esporre mai i cartellini con i prezzi, e ritrovarsi, in alternativa: o a contare le farfalle o come comandante il fu portaborse del sindaco...;

3.3 e adesso basta perché mi sono cascate le braccia....
[SM=x165074]

[Modificato da Kiakkereedistintivo 19/09/2005 23.14]

bluewall
00lunedì 19 settembre 2005 23:15
Carlovigile, benvenuto. [SM=x165077] [SM=x165078] [SM=x165079]
Ti parla (si fa per dire) uno dei maggiori protagonisti di quegli "scontri" del passato cui fai cenno. Nel bene e nel male, ma sempre schiettamente.
Se adesso dico che sono d'accordo con te mi attiro le ire dei tuoi colleghi (beh, spero che almeno tu non ti offenda se faccio questa "distinzione" come loro in passato, ma è una semplice precisazione).
E infatti, già vedo la replica di Kiakkieredistintivo che cassa in toto il tuo intervento.
E però, è così che la penso, quindi non posso dire altrimenti. Pur con il dovuto e sincero rispetto per il lavoro di ognuno, ribadisco la mia contrarietà ad aggiungere una nuova forza di polizia alle due già esistenti.
Due, si, perchè sappiamo tutti bene che Guardia di Finanza, Penitenziaria e Forestale hanno competenze specifiche e che le ultime due in particolare (la cui opera è assolutamente meritoria nei rispettivi settori in cui operano) di fatto concorrono al mantenimento dell'ordine pubblico.
Ecco, aspetto una risposta proprio da Kiakkiereedistitivo (naturalmente se vorrà darla) sulle domande che ho posto e se mi permette ne aggiungerei un'altra, la seguente:
come inquadreresti la municipale all'interno della 121/81 ? Con quali competenze, funzioni, compiti, incarichi ?
Forza di polizia con specificità e settori di intervento esclusivi o di tipo generalistico ? Grazie.[SM=x165034]
ostro
00lunedì 19 settembre 2005 23:23
Carlovigile benvenuto nel forum, sono lieto come semplice cittadino di aver reso la mia idea, senza offendere il tuo lavoro e quello di altri tuoi colleghi. Oggi sembra che la parola vigile urbano sia una parolaccia o una minorazione! Nelle grandi città, come nelle piccole il lavoro che tradizionalmente svolgete, non credo sia quello di prendere le farfalle, considerando ad esempio i problemi di viabilità a Roma, il vostro lavoro e la vostra presenza è importante!Ho citato il traffico, perchè lo associo automaticamente al vigile urbano. Mi si dirà, è lo stato che ha deciso di introdurre il concetto di polizia municipale, non credo che i politici, se lo siano inventato così , è chiaro che ci sarà stata una pressione dalla base! Ecco perchè ho detto che sarebbe più logico che chi si sente più tagliato per un ruolo di polizia, non ha che l'imbarazzo della scelta! Che senso ha creare un altro corpo con funzioni ibride!
postman78
00lunedì 19 settembre 2005 23:30
bha???
è un argomento difficile e sono conscio del fatto che come la penso la penso è sempre sbagliato o può essere meglio diversamente.
Il problema di fondo è, come evidenziato da Carlo, a cui do il mio benvenuto, che ci sono molti Vigili che vogliono sentirsi più Polizia e non Vigile snaturando di fatto la reale natura del loro ruolo.
Nella mia realtà, infatti, quando li vedo fare arresti "da poliziotto"(concedetemi il virgolettato e l'aggettivo) trovo che siano decisamente impacciati e meno "preparati" mentalmente a un certo tipo di servizio che legittimamente possono svolgere ma che SEMBRA alle volte non essere gestito in maniera fluida.
La polizia locale, municipale, vigili urbani, chimateli come volete devono avere un ambito preciso, specifico e delineato come dobbiamo averlo noi punto e basta, anche il clone Carabinieri lo ritengo un errore ma per forza di cose bisogna tollerarlo per la capillarità territoriale e non solo.
Tanto una riforma di una polizia unica per i prossimi 20 anni ce la scordiamo spero solo che qualche cristo in parlamento decida di mettersi a rifare le leggi e i regolamenti del settore delimitando per tutti i campi di competenza.
Sul discorso che ogni municipalità è diversa dall'altra sono d'accordo, il vigile di Borgo san lorenzo non farà mai lo stesso lavoro di quello di Milano e non solo per motivi politici ma per la diversa realtà territoriale.In ogni caso, e concludo, urge una riforma della 121 che inquadri nuovamente tutto il panorama sicurezza ivi comprese le polizie locali.
bluewall
00lunedì 19 settembre 2005 23:43
Re: bha???

Scritto da: postman78 19/09/2005 23.30
urge una riforma della 121 che inquadri nuovamente tutto il panorama sicurezza ivi comprese le polizie locali.


Già, ma come li inquadreresti i migliaia di servizi di polizia locale o municipale, chiamiamoli come vogliamo, la sostanza non cambia. Intanto, la legge 121 contempla solo forze (e non servizi) di polizia, quindi dovrebbero prima fare una legge che dica che i servizi di polzia municipale non sono più tali ma sono una vera e prorpia forza di polizia. Ne conseguirebbe che l'Italia, non potendo raggrupparli in un' unica amministrazione si ritroverebbe con altre migliaia di forze di polizia da inserire singolarmente, una per una, nella 121. Già mi sembra una cosa improponibile.
Ma posto per assurdo che ciò sia fattibile, come sarebbe opportuno inserirle ? Con quali compiti, funzioni, incarichi ? Come sottrarle al controllo dei sindaci ? E già, perchè mica possiamo pensare di avere migliaia di piccoli ministri dell'interno o capi della polizia che decidono autonomamente come impiegare la "loro" polizia.
Quindi, come integrarle nel contesto attuale ? Non mi sembra una questione secondaria, anzi, mi pare un problema reale e concreto. Ne vogliamo parlare ?
Kiakkereedistintivo
00martedì 20 settembre 2005 00:03
Non mi va di ripetermi, né tanto meno di essere travisato o, peggio, sentirmi attribuire cose che non penso, nè ho mai detto. Nel merito delle tue domande, caro Bluewall, credo di avere già risposto nel mio precedente intervento e che tu stesso citi, a proposito dell'interrogativo che si pose il prefetto di Milano e che, se hai la bontà (e la pazienza di rileggerlo) ripropongo per grandi linee:

""Condivido il problema posto dal Prefetto Ferrante e penso che le osservazioni della Lega o dei vari presidenti di regione sono solo lambiccamenti cerebrali perché ogni sistema è strettamente connesso al CONTESTO a cui esso si applica. Ed il nostro contesto, nazionale e locale, abbisogna – ed urgentemente direi - non di ulteriori smembramenti, cosa che a breve ci farà arrivare alla ricreazione delle seicentesche "compagnie d'armi", di infausta memoria, ma semmai di riordinare l'esistente in modo più rigido e coordinato (anche centralizzando, che brutta parola!), sia in senso verticale (Stato - Regioni - Comuni) che orizzontale (branche d'intervento: sicurezza nazionale, polizia giudiziaria, amministrativa, stradale, fiscale, ecc.)....

... non credo che si tratti di "istituire" una polizia locale, come affermato da Webcop, ma - assolutamente invece - di ordinarla e disciplinarla meglio conformemente alle funzioni svolte e ai rischi a cui sono esposti gli operatori interessati...

Riconoscimento (di funzione di polizia) che, allo stato, manca assolutamente, anche a causa di una non esatta comprensione del problema... ma anche per l'opposizione delle grandi centrali sindacali (CGIL, CISL, UIL), assolutamente contrari a riconoscere questa specificità contrattuale e normativa che comporterebbe l'automatica fuoriuscita dal comparto Autonomie Locali di circa 60.000 operatori.

... Quindi, in definitiva e rientrando in tema, da un lato, rivendicare maggiori compiti (di polizia) da parte degli addetti ai corpi e servizi di polizia locale, credendo così di arrivare prima allo scopo: riconoscimento di funzione di polizia con conseguente contrattazione di lavoro separata dagli altri dipendenti del comparto e riscrizione di un nuovo ordinamento giuridico (per esempio ai vigili non viene riconosciuta l’attività usurante, ecc.), secondo me, è profondamente sbagliato.
Dall’altro, va finalmente affrontato il problema di un più stringente e funzionale coordinamento (oggi quasi del tutto inesistente) fra le varie “funzioni” di polizia assegnate ai vari enti, costituzionalmente paritari, che compongono la Repubblica (art. 114 Cost.), per impedire la rinascita, come si è detto, in forma moderna delle antiche “Compagnie d’armi” al servizio del “signore” pro tempore (presidenti di regioni, presidenti di province, sindaci e, financo, presidenti di circoscrizione).""

In definitiva, carissimi COLLEGHI (se non vi dispiace), a me sta bene essere chiamato vigile urbano; sta benissimo il lavoro che faccio nè condivido quei colleghi (miei, questa volta) che si improvvisano antinarcos e via discorrendo. A parte il fatto che la ragazza importunata o lo vecchietta che teme lo scippo non stanno tanto a distinguere colori di divise.... A me sta bene quel che sono, ma non sta per nulla bene avere lo stesso trattamento economico, normativo e previdenziale di uno che non lavora 366 giorni su 365 all'anno come me (ovviamente inteso in senso categoriale), né che avrà mai un problema di TSO....

Due precisazioni, infine:
1) l'inserimento della polizia locale - "fermi restando i rispettivi ordinamenti statali o locali e dipendenze statali o locali", come recità la proposta del testo base - nell'art. 16 della legge 121/81, non potrà avere che lo stesso effetto che, ovviamente in via del tutto ipotetica, ha in atto per le guardie forestali. A fronte di una mobilitazione ipotetica - peraltro già prevista, in ogni caso, dall'art. 3 della legge 65/86 - il riconoscimento di una funzione di polizia (anche se obbligatoriamente accompagnata dall'aggettivo locale, appunto per distinguerla dalla polizia, senza aggettivazione alcuna...) e non meramente impiegatizia come quella dell'impiegato della biblioteca comunale.

2) per Ostro, l'andare a contare farfalle io l'intendevo non come funzione in sé, ma semplicemente come impiego non soddisfacente assegnato per ritorsione da chi teme di essere a sua volta rimosso ...
[SM=x165074]

[Modificato da Kiakkereedistintivo 20/09/2005 0.25]

ostro
00martedì 20 settembre 2005 00:14
Il problema , e non è per polemica, in soldoni sembra soprattutto di natura pecuniaria, nessuno scandalo per carità!
Kiakkereedistintivo
00martedì 20 settembre 2005 00:34
Non vedo polemica, ma non mi sembra che la lotta sia solo per la coltre (o pa a cutra), come si dice dalle mie parti. Le modifiche degli articoli 57 cpp, 5 legge 65/86 e 9 e 16 della legge 121/81 non hanno nulla di pecuniario.
[SM=x165074]

[Modificato da Kiakkereedistintivo 20/09/2005 0.34]

Kiakkereedistintivo
00martedì 20 settembre 2005 01:16
by articolo Corriere della sera postato da webcop:

"...Ecco una delle miscele in grado di far scattare le risse banali per strade senza governo perché dalle otto di sera a Racalmuto, come in tanti altri paesi, non si vede un vigile urbano, né un carabiniere...."
Non per opportunismo, ma l'affermazione di Felice Cavallaro penso che spieghi tante cose meglio di tutti i discorsi fatti in proposito.
ostro
00martedì 20 settembre 2005 01:25
Ma questo nessuno lo nega,mi sembra normale, è il buon senso a dettarlo, specialmente in piccoli centri, dove vi è la sola stazione dei carabinieri! Ripeto voi fate un lavoro eccelso, rincorrere questa idea di fare i poliziotti, allora uno va in polizia! Da cittadino e senza offesa, la parola polizia, io la associo alla macchina blu con la pantera, vorrà pur dire qualcosa!
webcop
00martedì 20 settembre 2005 21:26
Benvenuto CarloVigile. Sgradito ? E perchè mai ? Ciò che è stato è stato e ciò che sarà non possiamo mica prevederlo. Si, ci sono stati degli scontri piuttosto accesi, ma mi pare sempre molto aperti. Qualcuno ha ecceduto, ma questo non significa niente. Ognuno interviene e parla per proprio conto. E poi, scusa, ma se il forum è aperto non è che si può escludere i partecipanti perchè la pensano diversamente da me o da te o da altri. Risponderò più avanti ai nuovi posts. Ma ancora benvenuto. E complimenti per la pacatezza.[SM=x165034] [SM=x165028]
carlovigile
00martedì 20 settembre 2005 22:19
Innanzitutto mi preme di ricambiare i saluti di benvenuto.

Un sentito grazie per avermi fatto subito sentire ben accetto.

Spero che Kiakkereedistintivo convenga con me nel riconoscere che noi Vigili Urbani, pur avendo dei compiti diversi da quelli di un Impiegato Comunale, non corriamo, in particolare nelle realtà di piccola dimensione demografica, gli stessi rischi e che siamo sottoposti alla stessa pressione psicologica usurante cui sono sottoposti gli appartenenti alle Forze di Polizia dello Stato.

E' illuminante che un appartenente alla Polizia di Stato abbia notato che "... i Vigili pur potendolo fare giuridicamente siano impacciati e meno preparati psicologicamente ad operare un arresto ..." .

Secondo me ha espresso un grande verità.

Lasciamo stare quel che dice un organo di stampa quando dice che a Racalmuto dopo le ore 20:00 non si vede né un carabiniere né un vigile urbano per sottolineare il ruolo di "polizia" della figura del "vigile urbano".

Secondo me quell'organo di stampa catalizza lo sgomento, lo scoramento ed il senso di abbandono che, fatalmente, la Cittadinanza di Racalmuto, in relazione ai recenti tragici fatti di sangue, (un ragazzo barbaramente assassinato), sta amaramente provando.

Caro Kiakkereedistintivo Ti prego di credermi se Ti dico che non ho la minima intenzione di entrare in polemica con Te che, se ho ben capito, sei un collega della Polizia Municipale.

Permettimi di dirTi però che, pur essendo vero che un Impiegato Comunale non si troverà mai ad affrontare un TSO, non credere cche anch'egli non corra dei rischi seppur di natura diversa.

Parlo per esperienza personale avendo svolto, per quasi cinque anni, le mansioni di Impiegato Comunale Tecnico.

Io sono convinto che noi Vigili Urbani siamo, senza tema di poter essere smentito, titolari di funzioni e compiti che, marginalmente e limitatamente ai casi in cui sia necessario, possono essere ricondotti alla funzione di polizia dottrinalmente accettata e che, "polizia", non lo siamo mai stati storicamente.

Prendiamo uno spunto di riflessione di natura pratica ed immediata: Circa 17 anni fa per diventare Vigile Urbano, ho dovuto partecipare ad un "normale" concorso pubblico, (prove scritte di cultura generale e tecnico/professionale e prova orale vertente sulle materie di cui alle prove scritte), dopo averlo vinto, sono entrato subito in servizio nel pieno delle mie funzioni con quella poca esperienza che avevo maturato in precedenti contratti non di ruolo.

Per quel che concerne l'addestramento semplicemente non vi è stato.

L'unica cosa buona che ho sperimentato con gran soddisfazione è stato il "fondamentale" passaparola dei colleghi anziani che, oltre ai "trucchi" del mestiere, ti insegnavano anche l'etica ed il buon senso.

Io non so come si svolgano i concorsi in Polizia di Stato e nei Carabinieri né come si svolga il loro addestramento ma sono sicuro che sia alquanto diverso dalla trafila che si sperimenta per diventare Vigile Urbano.

Secondo me già questo marca un gran differenza tra coloro che vestono la divisa degli appartenenti alle Forze di Polizia dello Stato e noi Vigili Urbani.

Se Ti pare che abbia detto delle solenni idiozie ti prego di farmelo notare.

Un saluto da carlovigile
ostro
00martedì 20 settembre 2005 22:26
Complimenti per la tua onestà, che sicuramente non deprime il lavoro che fai, ma anzi lo esalta .
soldato.blu
00mercoledì 21 settembre 2005 12:46
Intanto benvenuto a Carlovigile.
Tra le tante parole, per quanto mi concerne, mi interesserà soprattutto conoscere quali saranno i risvolti pratici di questa riforma che, sicuramente, avrà da venire. Indipendentemente dal fatto che io possa essere d'accordo oppure no.
carlovigile
00mercoledì 21 settembre 2005 15:20
Re:

Scritto da: webcop 20/09/2005 21.26
Benvenuto CarloVigile. Sgradito ? E perchè mai ? Ciò che è stato è stato e ciò che sarà non possiamo mica prevederlo. Si, ci sono stati degli scontri piuttosto accesi, ma mi pare sempre molto aperti. Qualcuno ha ecceduto, ma questo non significa niente. Ognuno interviene e parla per proprio conto. E poi, scusa, ma se il forum è aperto non è che si può escludere i partecipanti perchè la pensano diversamente da me o da te o da altri. Risponderò più avanti ai nuovi posts. Ma ancora benvenuto. E complimenti per la pacatezza.[SM=x165034] [SM=x165028]



[SM=x165066]

Ringrazio Webcop per i graditi complimenti per la mia pacatezza.

Non osavo iniziare la mia frequentazione del Forum dei Poliziotti con delle lodi sperticate che avrebbero potuto dare l'impressione di non essere sincere.

Alla benevolenza di Webcop, se così mi posso esprimere, vorrei replicare, avendo frequentato da spettatore il Forum di Poliziotti.it per diverso tempo, riconoscendo a lui ed a tutti gli altri frequentatori del Forum, Poliziotti e non, salvo rare eccezioni, una grande pacatezza, senso della misura e dell'etica e, soprattutto per quel che concerne la posizione di amministratore del Forum di Webcop, una gran pazienza.

In altri Forum certe alzate di capo che ho avuto modo di leggere sarebbero state sanzionate dall'amministratore/moderatore più o meno rigorosamente ma, comunque, non sarebbero state pacificamente tollerate.

A tutti gli altri, Webcop compreso, esprimo un grazie per aver percepito che, indipendentemente dalle occasioni in cui la pazienza possa scappare, (siamo pur sempre tutti esseri umani), siete tutti, inclusi i non Poliziotti, persone cui il bene della collettività sta particolarmente a cuore, come dimostra il fervore con cui partecipate alle discussioni.

Un saluto da carlovigile [SM=g27758]
carlovigile
00mercoledì 21 settembre 2005 15:32
Re:

Scritto da: soldato.blu 21/09/2005 12.46
Intanto benvenuto a Carlovigile.
Tra le tante parole, per quanto mi concerne, mi interesserà soprattutto conoscere quali saranno i risvolti pratici di questa riforma che, sicuramente, avrà da venire. Indipendentemente dal fatto che io possa essere d'accordo oppure no.



[SM=x165066]

Ringrazio Soldato.blu del benvenuto nel Forum.

Ti assicuro che nemmeno noi diretti interessati ci stiamo capendo poi tanto.

Quello che non si capisce non è di certo la lettura e l'interpretazione che si può dare ad un dato normativo pur con tutte le volte che, dalla Commissione all'Aula e viceversa, tale dato possa venire modificato.

Quello che non si capisce, vuoi per l'incertezza di quello che sarà il testo definitivo vuoi per come verrà tradotto, nella pratica, quello che vi sarà scritto nel testo definitivo, è, come hai argutamente notato Tu, quali saranno i "risvolti pratici" con cui tutti dovremo cimentarci.

Se lo sapessi Ti avrei risposto. [SM=x165050]

Un saluto da carlovigile [SM=g27758]
bluewall
00mercoledì 21 settembre 2005 16:57
Re: Re:

Scritto da: carlovigile 21/09/2005 15.32
Se lo sapessi Ti avrei risposto. [SM=x165050]
[SM=g27758]


Se le cose non sai...salle !!! [SM=g27766] [SM=x165057] [SM=x165034]

Appunto. I risvolti pratici. E' questo il punto. E i risvolti pratici non potranno mica prescindere dalla legge e dalle norme in essa contenute. Non sarà mica un caso se c'è chi protesta per l'inserimento tra "polizia" e "locale" della parola "amministrativa" (quindi, polizia amministrativa locale).
E' chiaro che questo pone dei limiti ben definiti, sta cioè a significare che quella polizia avrà dei compiti precisi e specifici, per cui non potrà (e non dovrà, suppongo) svolgere attività di diverso tipo che rimangono di esclusiva competenza delle forze di polzia dello Stato.
Ma se, invece, così non fosse, cosa accadrebbe ? Ecco perchè, alla fine, ciò che sarà scritto e come non è un dettaglio. Da quello dipende tutto.
webcop
00mercoledì 21 settembre 2005 23:25
CarloVigile, sarà forse vero come dice la stimatissima Pantera di Poliziotti.it, al secolo Gabriella Vitali D'andrea, che il sottoscritto gode delle lusinghe ? In realtà (e lei lo sa) mi trovo spesso in imbarazzo davanti a questi riconoscimenti, per carattere e natura. Questo non significa che non li apprezzo e non mi fanno piacere, non tanto sul piano personale, ma perchè li considero testimonianza della bontà dello spirito con il quale mi sono avventurato in questa scommessa e che senza tutti voi che partecipate da primattori non avrebbe senso e non avrei mai vinto. Mi piace pensare (e sono certo che non è solo una mia elucubrazione), che "Poliziotti.it" (sito e forum) sono qualcosa che in un modo o nell'altro (comprese le critiche, i giudizi e le polemiche) ognuno di voi sente proprio almeno quanto me. Dunque, ti ringrazio di cuore e pubblicamente per le belle parole che mi/ci hai rivolto.[SM=g27758] [SM=x165034]

Messe da parte queste "smancerie" (sottolineo il virgolettato), vorrei qui ed ora porre una domanda a chi, come Kiakkiereedistintivo (la cui presenza e le cui argomentazioni considero rilevanti) o altri che ancora non "osano" (e risottolineo il virgolettato) prendere parte a questa discussione, offre degli spunti di riflessione fondamentalmente antitetici rispetto ai tuoi e altrettanto puntuali.
La domanda è la seguente (e tra e i presupposti anche dalle riflessioni di Soldato.blu, Postman78 e Bluewall):
Cosa dovrà e cosa non dovrà fare la futura polizia locale ? Proviamo, una volta per tutte, a fugare dubbi ed equivoci interpretativi. Dovrà essere una forza di polizia a 360° ? O che altro ? Diciamolo a chiare lettere, non c'è niente di male almeno quanto non c'è niente di peggio che articolare discorsi impegnativi che, alla fine, non chiariscono il concetto.
Mettiamo le carte in tavola, giochiamo a carte scoperte. Non credete che sia la cosa migliore ?
Kiakkereedistintivo
00giovedì 22 settembre 2005 00:07
Non ho nessuna voglia - né interesse - ai entrare in contraddittorio, né tanto meno di polemizzare su quanto sostenuto da Carlo vigile (a proposito, perché temi di avere detto idiozie???), ma gli amici della polizia di Stato che ci ospitano e, soprattutto, i carabinieri delle piccole stazioni sperdute tra le valli della nostra beneamata e felicissima nazione sanno benissimo che la realtà delle varie polizie municipali sparse per l’Italia non è quella beata e tranquilla da te descritta. Anzi, ti dirò di più, più piccolo è il comune, più difficile ed esposto è il mestiere di vigile urbano. soprattutto quando si è "operativi" a 360°.

Nemmeno voglio scadere nella sterile polemica se è “polizia” o meno quello che fanno i vigili urbani. In proposito sono convinto che c’è “polizia” in senso lato: la polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, e polizia a cui va aggiunto necesasriamente, come una vera e propria ragione sociale identificativa, un aggettivo, quale: municipale, provinciale, locale, commerciale, edilizia, ecologica, stradale (a proposito, vedi che non sono affatto marginali i nostri compiti in materia, ma tali e quali a quelli assegnati alla polizia stradale, nelle strade di proprietà dell’ente…), mortuaria, fluviale, ecc. Però non posso accettare, non senza pipitiare (come dicono nell’altrettanto felicissima mia città di Palermo) nel sentire descrivere una realtà che semplicemente non c’é. A parte qualche isola felice, qualche mulino bianco come ci vorresti fare credere sia il tuo.

Un’ultima annotazione. Dire che, per quanto ci riguarda: "polizia, non lo siamo mai stati storicamente”, credo che faccia a pugni proprio con la storia.
Che mi dici dei milites dell’antica Roma, o delle guardie civiche o delle compagnie d’armi dei comuni e, soprattutto, di tutte quelle funzioni(giurisdizionali e di sicurezza) amministrate dai comuni (non c'era altro!) in tutti quei secoli in cui lo stato, così come oggi noi lo conosciamo, cioè fino all’invenzione del “contratto sociale”, dal ‘700 e giù di lì, nemmeno esisteva e quello che esisteva si racchiudeva appunto entro le mura della città?
La storia? La nostra storia?
E' bastato un decreto nel 1941 per mettere le stellette alla polizia, allora pubblica sicurezza e mai prima militarizzata. Ed è bastato un altro decreto per sciogliere i corpi di polizia municipale di alcune grandi città, tra esse: Roma, Napoli, Palermo, trasformandole (dando però l'opportunità di scegliere ai nostri "nonni" di rimanere alle dipendenze del comune con incarico "civile" o rimanere nel corpo) in "Polizia Metropolitana, branca interna dell'allora Pubblica Sicurezza....



Per quanto riguarda, infine, le innovazioni (o i “risvolti pratici” cui si riferisce “Soldato blu”), penso che questi – se diventa legge il testo base approvato il 15 u.s. dalla I Commissione Permanente della Camera – più che di carattere normativo, forse, saranno principalmente di carattere contrattuale, sindacale, previdenziale e, forse, economico. C’è una norma, infatti, che prevede la possibilità – sempre nell’ambito del pubblico impiego locale (quindi chi parla di inserimento nel “comparto sicurezza”, a mio modesto parere, o è uno sprovveduto o un imbroglione matricolato) di un contratto separato per i vigili urbani rispetto agli altri dipendenti, diciamo amministrativi, del comparto Regioni/autonomie locali.
Conseguentemente la possibilità, per il personale dei corpi e servizi di PL, di essere rappresentati da propri sindacati di categoria, per ora la rappresentanza ce l’hanno solamente le grandi confederazioni perché il quorum è ricavato sulla base complessiva di tutti i dipendenti: circa 300.000 sindacalizzati, contro i 22.000 vigili urbani.

In merito agli aspetti più squisitamente giuridici, scusatemi se sbaglio, ma questi sono limitati solo all’abolizione dei limiti temporali previsti dall’art. 57 cpp (l'anacronistica: "...quando sono in servizio"); alla possibilità, oltre che di potere portare l’arma assegnata in dotazione su tutto il territorio nazionale (ma già le gpg ne godono da anni), anche quella di potere essere dotati di strumenti di difesa diversi dalle armi da sparo, quali “ausili tattici dufensivi a basso deterrente visivo” (???), spry al peperoncino et similia vari, nonché l’inserimento, CON TUTTI I DISTINGUO PREVISTI ED IMMAGINABILI (“nel rispetto dei propri ordinamenti…”) della PL,, nell’art. 16 della legge 121.
A quest’ultimo proposito penso che sia necessario anche chiarire che già la legge del 1986, all’art. 3, prevede una specie di ipotesi di utilizzazione per compiti di PS “previa” intesa” con i sindaci, i quali, già dal 1999, se non erro, almeno quelli dei capoluogo di priovincia, nonché tutti gli altri a secondo delle necessità contingenti, fanno parte dei comitati provinciali per la sicurezza pubblica.
[SM=x165074]

[Modificato da Kiakkereedistintivo 22/09/2005 7.39]

Kiakkereedistintivo
00giovedì 22 settembre 2005 00:17
PER WEBCOP
Mentre io scrivevo il mio intervento, tu postavi il tuo, ti ringrazio per la rilevanza che, bontà tua, hai voluto attribuirmi.
Nello stesso tempo vorrei chiederti una cortesia: potresti correggermi il nick name?
Io ci ho provato, ma non mi riesco.
Ti ringrazio
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