21.05.2006
La pianificazione nelle scimmie antropomorfe
Si è verificato che non si tratta di un semplice condizionamento
La pianificazione dei propri atti è una prerogativa dell’essere umano? Sembra di no, stando ai risultato di uno studio condotto presso il Max-Planck-Institut per l’antropologia evoluzionistica di Lipsia, in Germania.
In particolare, si è osservato che esemplari di orangutan e di bonobo sono in grado di conservare alcuni strumenti che possono permettere loro di avere accesso al cibo in un secondo momento.
Nel corso del test, gli psicologi Nicholas Mulcahy e Josep Call hanno posto gli animali per cinque minuti in una stanza, con due strumenti utili e sei inutili per agire su un apparato in grado di fornire cibo, apparato che però poteva essere visto ma non toccato. Successivamente i primati sono stati collocati in una stanza attigua, lasciando che prendessero liberamente con sé gli strumenti, e facendoli poi aspettare un’ora prima di portarli nella stanza in cui il cibo era finalmente raggiungibile con gli strumenti giusti. Dopo alcuni tentativi, le scimmie finivano per scegliere gli strumenti più adatti. Inoltre, secondo quanto si apprende dall’articolo pubblicato sulla rivista “Science", gli sperimentatori hanno modificato il test rimuovendo il dispositivo per la fornitura di cibo e dando una semplice ricompensa nel caso gli animali scegliessero lo strumento corretto. La scelta di strumenti inadatti, in questo caso, era però più frequente. Ciò confermerebbe, secondo gli autori, che non si è di fronte a un semplice condizionamento positivo.
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