ziva
00venerdì 7 marzo 2008 15:45
"Con i Denovo solo un'allegra rimpatriata tra vecchi amici". Il cantautore siciliano si racconta
In occasione dell'uscita del disco "L'officina del fantastico", abbiamo scambiato due parole con Mario Venuti, tra i protagonisti della 58esima edizione del Festival di Sanremo, che si è da poco conclusa. Il cantautore siciliano ha presentato la canzone "A ferro e fuoco", scritta a quattro mani con lo storico collaboratore Kaballà, e ha riportato sul palco dell'Ariston per la serata a duetti la sua prima band, i Denovo. In poche battute, Venuti ci ha parlato dei suoi progetti.
Com’è andato il festival?
Bene, finalmente l’ho affrontato in modo più rilassato. Sono tornato a Sanremo proprio per questo, per sfatare questa tensione, questa ansia da Festival che non ha motivo di esistere.
Questo calo di ascolti ha influenzato in qualche modo anche voi artisti?
No, nessuna ansia da audience. E poi si parla comunque di 8 milioni di spetttatori, sono meno degli altri anni ma sono comunque tanti. In ogni caso, non siamo noi artisti che ne risentiamo, noi facciamo il nostro spettacolo, sono i pubblicitari che si preoccupano, per loro sì che può esserci un danno.
Quello che tutti si chiedono dopo aver visto il tuo duetto con i Denovo è se ci sarà un seguito a questa reunion?
No, per il momento nessun progetto futuro. Resta un episodio isolato. Diciamo che è stata un’allegra rimpatriata tra vecchi amici.
Invece per il prossimo tour ripartirai con la tua band, gli Arancia Sonora.
Sì il tour sarà con gli Arancia Sonora ma non sarà prima dell’estate prossima. In primavera mi dedicherò alla promozione della mia nuova antologia e poi inizierò con i live.
A proposito dell’album, uscirà il 7 marzo. Ci puoi anticipare qualcosa?
Il disco si chiama “L’officina del fantastico”. E’ una raccolta dei miei brani e contiene tre inediti: la canzone che ho presentato a Sanremo, la title track e un’altra canzone che si chiama “I diamanti di domani”.
P.M.