A Yokohama LA VITTORIA NEL MONDIALE PER CLUB
Il Milan riconquista il mondo
Con due gol firmati Inzaghi, uno di Kakà e uno di Nesta i rossoneri hanno letteralmente steso il Boca
YOKOHAMA - Grazie alla doppietta dell'inesauribile Inzaghi, ad una prova scintillante di Kakà (un gol, due assist e il premio di miglior giocatore della finale) e al sigillo di Nesta, il Milan è sul tetto del mondo per la quarta volta nella sua storia. È la prima squadra a raggiungere un record simile e a mettersi in bacheca il diciottesimo trofeo internazionale. Come i rossoneri nessuno mai. Il Boca Juniors ha messo paura solo nel primo tempo: di Palacio e di Ambrosini (autorete) i gol degli argentini che hanno fissato il punteggio sul 4-2. Dopo tre Coppe Intercontinentali, l'ultima diciassette anni fa con Sacchi in panchina, per il Milan è arrivata anche la soddisfazione del Mondiale per club. Se sia la fine di un ciclo o solo la chiusura di un cerchio perfetto è presto per dirlo. Intanto questo ennesimo trionfo trasforma i sette anni della gestione Ancelotti da esaltanti in leggendari.
LA PARTITA - Dopo aver vendicato con la magica notte di Atene la sconfitta del 2005 ad Istanbul in Champions League, i rossoneri si sono presi anche la rivincita del 2003 con il Boca in Coppa Intercontinentale. Rispetto alla gara di giovedì contro gli Urawa Red Diamonds, il tecnico emiliano ha cambiato i terzini e l'attaccante. Dentro Bonera, Maldini e Inzaghi, fuori Oddo, Jankulovski e Gilardino. Scelta azzeccata, perché SuperPippo ci ha messo solo ventuno minuti prima di sbloccare la gara. Già pericoloso al 5' con un diagonale fuori di poco, Inzaghi si è liberato agilmente della marcatura di Paletta e sul cross teso dalla destra di Kakà ha battuto di piatto Caranta. I rossoneri, apparsi da subito superiori al Boca sia dal punto di vista tecnico che tattico, ogni volta che si sono avvicinati alla porta argentina hanno dato la sensazione di poter andare in gol. Dall'altra parte Russo, che si è affidato per dieci undicesimi alla formazione vittoriosa nella semifinale contro i tunisini dell'Etoile du Sahel, ha messo in campo come da tradizione una squadra grintosa e dura. Unica novità l'inserimento di Gonzalez sulla fascia destra di centrocampo al posto dello squalificato Vargas. Sfruttando un'incredibile ingenuità difensiva del Milan, il Boca ha pareggiato appena due minuti dopo la rete di Inzaghi: su un angolo battuto velocemente sulla sinistra, Palacio ha saltato indisturbato tra tre difensori rossoneri (Bonera il più vicino) battendo di testa Dida. Il Milan ha accusato il colpo, riprendendosi solo nel finale di tempo. Al 41' Ambrosini è crollato in area gialloblù dopo una spinta di Maidana, ma il messicano Rodriguez ha lasciato correre. Al 5' della ripresa, però, tutte le preoccupazioni del Milan si sono dissolte. Su una punizione dalla destra di Pirlo, Nesta si è ritrovato tra i piedi una palla d'oro e dopo un rimpallo con Ambrosini ha spedito in porta un imparabile destro. Dopo aver protestato ancora per un intervento falloso in area di Cardozo su Pirlo ed aver tremato per un palo colpito da Ibarra con un destro da fuori, la squadra di Ancelotti ha trovato il 3-1 al 16'. Autore dell'assolo è stato Kakà, abile a sfuggire sulla sinistra al suo marcatore e a beffare Caranta con un diagonale sotto le gambe del portiere argentino. Sulle macerie del Boca, crollato sia fisicamente che mentalmente, Inzaghi ha poi dato il colpo di grazia al 26' ancora su assist di Kakà. Inutile l'autogol finale di Ambrosini su tiro di Ledesma, come le espulsioni di Kaladze e lo stesso centrocampista argentino. Davanti ai tetracampioni del mondo, giù il cappello.