NECESSITA' DELL'HOBBY: ma quali?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Levin74
00giovedì 3 gennaio 2013 09:15
Ciao a tutti,
mi piacerebbe aprire un confronto con gli altri utenti del forum intorno ad una domanda che da un po di giorni mi gira in testa: secondo voi di cosa ha bisogno il nostro hobby in Italia?
Il rischio di fare una domanda troppo generica c'è, però secondo me vale la pena di correrlo perché trovo necessario chiarire al meglio possibile linee di azione.

Di solito prima di offrire soluzioni è bene fare una ricognizione dell'esistente. Bene, dal mio piccolo punto di vista mi sembra di vedere una realtà italiana fatta di giocatori-monadi (se così li posso chiamare ;-) ) che per distanza dai club e mancanza di altri giocatori vivono l'hobby in maniera solitaria, poi ci sono i giocatori-coniugi (sempre se mi passate il termine ;-) ) cioè quelli che hanno la fortuna di avere un compagno ( o più) di gioco (ma in quel caso diventano giocatori poligami :-))) ) e poi i più fortunati cioè i giocatori che fanno parte di un club strutturato. Inoltre la distribuzione dei giocatori è fortemente segnata dalla presenza di giocatori al centro nord e da una rarefazione degli stessi al sud.

Per quanto risaputo, le cose dette mi pongono un'altra questione: qual'è lo strumento migliore per far conoscere il wargame? E poi: c'è la necessità di un rafforzamento di una organizzazione unitaria (qualcosa tipo FIW) che possa avere proprio il compito della promozione dell'hobby? Come mai quest'hobby è così sviluppato nel mondo anglosassone e così poco da noi?

Mi rendo conto di non avere risposte (del resto ho aperto la discussione per trovarle insieme agli altri ;-) ) e che forse molte risposte non risiedono solo nei giocatori ma anche nel profondo intreccio fra i produttori delle miniature, gli scrittori di regolamenti, e infine anche noi, i giocatori. Insomma, forse in modo un po confuso volevo esprimere il bisogno che sento di creare degli strumenti nuovi per far conoscere "il gioco storico con miniature" e diffondere la cultura storica. Voi avete lo stesso bisogno? E.... riprendendo un titolo famoso, a questo punto: Что делать? (Che fare?)

Lev
Lord Ekard
00giovedì 3 gennaio 2013 10:54
Re:
Levin74, 03/01/2013 09:15:

Ciao a tutti,
mi piacerebbe aprire un confronto con gli altri utenti del forum intorno ad una domanda che da un po di giorni mi gira in testa: secondo voi di cosa ha bisogno il nostro hobby in Italia?
Il rischio di fare una domanda troppo generica c'è, però secondo me vale la pena di correrlo perché trovo necessario chiarire al meglio possibile linee di azione.

Di solito prima di offrire soluzioni è bene fare una ricognizione dell'esistente. Bene, dal mio piccolo punto di vista mi sembra di vedere una realtà italiana fatta di giocatori-monadi (se così li posso chiamare ;-) ) che per distanza dai club e mancanza di altri giocatori vivono l'hobby in maniera solitaria, poi ci sono i giocatori-coniugi (sempre se mi passate il termine ;-) ) cioè quelli che hanno la fortuna di avere un compagno ( o più) di gioco (ma in quel caso diventano giocatori poligami :-))) ) e poi i più fortunati cioè i giocatori che fanno parte di un club strutturato. Inoltre la distribuzione dei giocatori è fortemente segnata dalla presenza di giocatori al centro nord e da una rarefazione degli stessi al sud.

Per quanto risaputo, le cose dette mi pongono un'altra questione: qual'è lo strumento migliore per far conoscere il wargame? E poi: c'è la necessità di un rafforzamento di una organizzazione unitaria (qualcosa tipo FIW) che possa avere proprio il compito della promozione dell'hobby? Come mai quest'hobby è così sviluppato nel mondo anglosassone e così poco da noi?

Mi rendo conto di non avere risposte (del resto ho aperto la discussione per trovarle insieme agli altri ;-) ) e che forse molte risposte non risiedono solo nei giocatori ma anche nel profondo intreccio fra i produttori delle miniature, gli scrittori di regolamenti, e infine anche noi, i giocatori. Insomma, forse in modo un po confuso volevo esprimere il bisogno che sento di creare degli strumenti nuovi per far conoscere "il gioco storico con miniature" e diffondere la cultura storica. Voi avete lo stesso bisogno? E.... riprendendo un titolo famoso, a questo punto: Что делать? (Che fare?)

Lev



principalmente il problema è che non vengono create nuove leve.

quando una persona si avvicina a questo hobby, si ritrova ad avere a che fare con un mondo sconfinato. Il problema principale è che un giovane, soffre la mancanza di amici con cui giocare, quindi se non si ha a disposizione un gruppo affiatato già incentrato su un solo regolamento in particolare, è difficile fare nuovi appassionati.

I nuovi giocatori vanno indirizzati, non devono essere hobbysti generici nel senso che devono collezionare tutto a pezzi e subito. Metà di quest'hobby è il gioco, quindi un nuovo adepto deve giocare quanto prima è possibile con i suoi amici. E' questo il lavoro che si deve fare, si coltiva un ambiente ludico puntando su uno o pochi regolamenti che seguono già gli appassionati in loco. Si organizzano dimostrativi, si reclutano giocatori insegnando loro le basi (montaggio, pittura...gioco, regole, sportività, torneistica), si aspetta che collezionino una piccola armata già pronta per giocare e solo quando sono oramai pratici del gioco che seguono li si instrada sul collezionare un esercito differente dello stesso gioco o anche di un altro gioco, basta che abbia qualcuno con cui farlo insieme.

Club, associazioni, non hanno bisogno di unirsi in una federazione, le "federazioni" abbiamo visto in italia hanno dato luogo a diatribe e disorganizzazioni invece di promuovere eventi e avvicinare altri giocatori all'hobby. Probabilmente perchè si è voluto partire con il piede sbagliato. Troppa carne al fuoco, voler fare le cose troppo in grande, non collaborare pienamente con tutte le realtà (per esempio aspettando che siano altri a unirsi al progetto invece di andarlo a proporre personalmente), desideri di "potere" ridicoli senza il minimo pensiero verso l'hobby eccetera



robpask
00giovedì 3 gennaio 2013 14:14
Ciao a tutti,
tanto per cominciare, secondo me, bisognerebbe smetterla di trattare quest'hobby
come una Religione da diffondere, con tanto di Guru ed Adepti.

In secondo luogo, ammettere che il "Wargame", ad oggi, non ha alcuna definizione restrittiva,
e che quindi, allo stato attuale può abbracciare modalità assai diverse tra loro.

Roby
Levin74
00giovedì 3 gennaio 2013 14:35
Secondo me è naturale cercare di far conoscere un'attività che si ritiene bella e interessante. Per carità nessuno vuole mettersi a far crociate, però porsi il problema di come far aumentare i giocatori di storico non credo sia cosa dannosa, anzi. Secondo me molte persone non hanno la più pallida idea di cosa facciamo, di cosa sia il wargame. Ora se riuscissimo ad avere più visibilità, se ci facessimo conoscere (in questo senso l'attività di Lorenzo e di molti altri è davvero lodevole) magari riusciremmo ad avvicinare giocatori. Sono consapevole che il wargame per sua natura è un hobby di nicchia, ma perché non cercare di fare una nicchia un po più grande?

Lev
Lord Ekard
00giovedì 3 gennaio 2013 15:29
Re:
Levin74, 03/01/2013 14:35:

Secondo me molte persone non hanno la più pallida idea di cosa facciamo, di cosa sia il wargame



è un'affermazione che rispecchia appieno la realtà, la gente non sa neanche che esiste il wargame, e i giocatori di warhammer nella maggior parte dei casi, non hanno idea che oltre warhammer esistano altri wargame

il problema è proprio questo, nessuno si preoccupa di diffondere l'hobby e quindi l'hobby va a morire. Spesso i negozianti non sanno lavorare bene o non vogliono investirci tempo perchè non sanno farlo fruttare facilmente come altro (fumetti, carte) oppure nessuno collabora con i negozianti quando questi sono bravi. E se non si interviene dove viene venduto il materiale primario dell'hobby, l'hobby non viene promosso e sviluppato.

DuccioMagni
00giovedì 3 gennaio 2013 16:04
Io abito in provincia di Varese; personalmente uno dei problemi più grossi che ho incontrato (cosa che non succede nelle grandi città) è la mancanza di spazi adeguati a svolgere l'attività ludica. In tutta la provincia non c'è una ludoteca (la piu vicina è a Legnano), le istituzioni non ti vengono in contro ( lo fanno solo se sei associazione dilettantistica sport....no solo se sei associazione calcistica!) e di negozi seri che trattano i vari giochi neanche l'ombra!
Ho un associazione ludica e per fortuna ho trovato un pub che ci ospita, ma purtroppo c'è sempre il problema di rispettare i loro orari ( solo in settimana e alla sera) e non tutti i giocatori possono la sera in settimana.....poi c'è da dire anche che nonostante abbia contattato numerose persone che giocano a diversi giochi (noi siamo prevalentemente 40k) tutti preferiscono "farsi i cavoli loro" e di aggregarsi per espandere il gruppo e l'hobby non se ne parla nemmeno....

.....games workshop, volenti o nolenti, ha ottenuto il predominio assoluto perché ha aperto i negozi e supportato l'hobby.... tutti gli altri giochi, purtroppo ( soprattutto al di fuori delle grandi città) è come se non esistessero!

detto cio per rispondere a Levin74..... in Italia il nostro hobby avrebbe bisogno di più supporto dalle istituzioni, più gente disposta a buttarsi nel settore e soprattutto più collaborazione (senza dover pensare sempre e solo a guadagnare e speculare su ogni cosa....questo andrebbe applicato anche ad altri campi)

in mio modesto parere!

Duccio
dadiepiombo
00giovedì 3 gennaio 2013 18:49
una delle cause diciamo della lenta dffusione (perchè comunque per quanto lentamente l'hobby cresce: ci sono molti più giocatori e iniziative adesso che non 20 anni fa!!) di questo hobby in Italia deriva dal fatto che esistono ancora poche persone che si chiedono cosa possano fare loro per il wargame rispetto a quante si chiedano cosa possa fare il wargame per loro.

Dopo aver scomodato la buona anima di JFK e ringraziato Levin per aver risollevato una questione che non è nuova ma che può sempre trovare nuove risposte, direi che l'hobby in Italia ha una sua peculiarietà che lo rende un po' diverso.

Di base in Italia non ci sono molti club capaci di fare prima ancora che proselitismo, aggregazione.
La mancanza di spazi non aiuta, ma le due cose sono legate.
Per avere spazi serve attenzione da parte delle istituzioni e per avere attenzione serve un minimo di massa critica.

Mancano poi i negozi, i negozi capaci di investire su questo hobby. Di vedere un po' oltre il ritorno immediato. Non è facile, ma in Spagna ad esempio ci riescono e non credo che gli Spagnoli possano vantare di più possibilità in generale degli Italiani.

Manca soprattutto un po' di ottimismo. I giocatori tendono a chiudersi in loro stessi, per delusione, per pigrizia o perchè chissà cosa si aspettano, perchè poi diciamolo, non è che in Inghilterra o negli USA esista in ogni angolo la casa di marzapane, piombo e dadi!! anche là si sbattono per avere quello che anno, non gli viene giù dal cielo.
Tornando alle similitudini del post iniziale di Levin, oltre ai giocatori coniugi, ci sono anche i giocatori sedotti e abbandonati. Quelli che per qualche motivo hanno avuto una delusione e che quindi tendono ad avere un approccio negativo. Un po' come quelli che lasciati dalla compagna/compagno ritengono che quelli dell'altro sesso sono tutti degli st...zi.

Manca a volte la pazienza. Come se si potesse far crescere l'hobby dopo un'evento, una dimostrazione o qualche altro sforzo di promozione.
L'Italia è un paese da sempre lento. Lo è in tutte le cose. Ci vuole pazienza.

Vorrei però approfittare per lanciare un'iniziativa che raccolga tutte le persone che vogliano far crescere questo hobby. Non perchè si sentano dei Crociati, ma perchè condividere delle passioni e il modo più bello e gratificante per viverle.

Quest'anno ricorrono i 100 Anni del Wargame. HG Wells scrisse infatti nel 1913 Piccole Guerre che è considerato il primo regolamento/libro/bibbia del nostro hobby. Insomma il wargame inteso come hobby compie un secolo di vita.

Quest'anno vorrei organizzare (e l'idea è già in movimento) gli Stati Generali del wargame. Un appuntamento unico (beh, magari tra 100 anni si potrà replicare [SM=g6947] ) in cui raccogliere tutte le persone che vogliano dare un contributo allo sviluppo del wargame in Italia.

Non sto parlando di una convention (quelle non mancheranno anche quest'anno).
L'idea è un week end in una bella location tipo agriturismo, con possibilità di pernottamento e pasti.
In questo week end vengono programmate delle tavole rotonde, dei confronti su diverse tematiche.
Ci può essere l'incontro tra gli organizzatori di convention, tra gli addetti ai lavori (negozianti, produttori di miniature, editori...), tra i club, tra i circuti torneistici. Più che altro momenti di confronto e approfondimenti,
ma soprattutto un week end in cui le persone con la voglia di fare si possono confrontare, buttare giù idee e le basi per il futuro del wargame in Italia.
Su un forum si possono creare e distrugere idee in pochi post. Di persona, davanti a un buon piatto e a un buon vino, forse possono nascere delle dinamiche più costruttive.

Non mi aspetto centinaia di persone. Non funzionerebbe neanche con quei numeri. Parlo di un evento di alcune decine di persone interessate e motivate a dare il proprio contributo alla crescita dell'hobby.




robpask
00giovedì 3 gennaio 2013 18:52
Sapete cosa penso?
Che il peggior nemico di quest'hobby sia l'idea trasmessa/percepita ai/dai neofiti
che si possa far tutto subito.
Di fronte alla realtà, cioè alla inevitabile necessità di fatica e cura, moltissimi mollano delusi.

Roby
S.Matteoni
00giovedì 3 gennaio 2013 19:07
Ovviamente il quesito leniniano di Levin mi stimola ad intervenire. Premesso che non mi sento un crociato o un missionari e, in definitiva, neppure un militante di quasiasi cosa, men che meno di un hobby, sono d'accordo con Lorenzo, alla cui proposta sugli Etats Generaux sono pronto (ovviamente se invitato) a partecipare, che condividere una passione è qualcosa di assai gratificante.
Concordo anche sul fatto che nemmeno il regno Unito è poi questo paradiso; anche lì i clubs di storico hanno sentito la concorrenza dei giochi GW e, soprattutto direi dei videogiochi; anche in quel paese sono rarissimi i clubs che ricevono aiuti istituzionali, la maggioranza si riunisce in un pub (con i problemi già citati in un latro intervento, a casa di qualcuno (lì le tipologie abitative in media lo permettono più che da noi) oppure si pagano dei discreti affitti per avere una sede.
A tutte le cose giuste che sono state dette ne aggiungerei una che, a mio modo di vedere, è forse decisiva: l'Italia è un paese singolarmente privo di cultura storica e dove il senso stesso della memoria è assai latitante. Io per il lavoro che faccio mi scontro con questo quasi ogni giorno, ma per capire il problema basta fare due passi tra le strade di Pompei. Ovviamente questo rende non semplice la vita ad un hobby che in definitva proprio sul senso e il gusto della storia si basa.

Un saluto,

Sandro
robpask
00giovedì 3 gennaio 2013 19:14
Re:
S.Matteoni, 03/01/2013 19:07:


A tutte le cose giuste che sono state dette ne aggiungerei una che, a mio modo di vedere, è forse decisiva: l'Italia è un paese singolarmente privo di cultura storica e dove il senso stesso della memoria è assai latitante. Io per il lavoro che faccio mi scontro con questo quasi ogni giorno, ma per capire il problema basta fare due passi tra le strade di Pompei. Ovviamente questo rende non semplice la vita ad un hobby che in definitva proprio sul senso e il gusto della storia si basa.

Un saluto,

Sandro




Avendo frequentato diverse volte negli ultimi 12 anni librerie americane (da quelle di libri usati ai megadistributori), non posso che essere completamente d'accordo.
Se penso allo spazio riservato dalle librerie della mia città ai libri di Storia, mi viene da piangere.
Roby
gualty61
00venerdì 4 gennaio 2013 09:15

L'idea è un week end in una bella location tipo agriturismo, con possibilità di pernottamento e pasti.
In questo week end vengono programmate delle tavole rotonde, dei confronti su diverse tematiche.
Ci può essere l'incontro tra gli organizzatori di convention, tra gli addetti ai lavori (negozianti, produttori di miniature, editori...), tra i club, tra i circuti torneistici. Più che altro momenti di confronto e approfondimenti,
ma soprattutto un week end in cui le persone con la voglia di fare si possono confrontare, buttare giù idee e le basi per il futuro del wargame in Italia.


A me questa sembra una buona idea e parteciperei volentieri, sia per ascoltare che per condividere la mia/nostra esperienza.
Levin74
00venerdì 4 gennaio 2013 09:26
Anche a me piace molto l'idea di questi "Stati generali" poi mi sento molto nel ruolo di esponente del Terzo Stato del Wargame! [SM=g6954]

P.s. = Ma Luigi XVI chi lo rappresenta?? [SM=g6934] [SM=g6958] [SM=g6954]
dadiepiombo
00venerdì 4 gennaio 2013 10:15
andando sul concreto, direi che gli Stati generali dovrebbero tenersi in una regione "centrale" come Emilia Romagna o Toscana.
Le locations non mancano, ovviamente ne andrà trovata una che si accontenta di avere gente che ci dorme e che ci mangia (nel senso niente affito sale o cose del genere). Magari con anche qualche hotel economcio vicino in caso venisse più gente.
Chi conoscesse qualche posto potrebbe muoversi per raccogliere maggiori info.

Il periodo dell'anno è una bella incognita, di dovranno dribblare i varu appuntamenti che già stanno riempiendo il calendario.

Circa i contenuti, ipotizzando appuntamenti di 2-3 ore al massimo, per cui 2-3 appuntamenti al giorno, la butto lì

1) Wargame scuola. Qui lascerei la palla a Gualtiero. Diciamo che l'incontro potrebbe aprirsi anche al mondo della scuola più in generale, ma anche coinvolgere giocatori o club interessati a creare una rete e delle collaborazioni con il mondo della scuola.
Di tutti gli incontri questo può risultare il più complesso, ma forse anche il più importante.

2) Il ruolo dei negozi e dei produttori/editori nella promozione del wargame e dei giochi di miniature in generale.
Questo incontro potrebbe sovrapporsi al successivo e interessare un numero più ristretto di persone. L'argomento potrebbe andare anche più sul tecnico, affrontando il discorso dell'importazione, della distribuzione, delle collabirazioni tra traders ecc.

3) La creazione di una rete tra club e più in generale il ruolo dei club in un'ottica di promozione e proselitismo. I club possono confrontarsi e scambiarsi idee attraverso le loro specifiche esperienze. Ad esempio il club A può suggerire al club B come poter avere una sede o come ha gestito questo o quel problema.

4) Serve in Italia una Federazione che raccolga i vari circuti tirneistici. Recentemente sono stato contattato da un giocatore che volea impegnarsi in questo senso. Io ci ho provato per un po', ma da soli si ottiene poco. Potrebbe essere un'occazione per rilanciare la FIW o per far nascere un diverso organismo

Potrebbero pi esser sviluppate delle tematiche minori: il wargame in solitario, l'organizzazione di convention ecc

questi sono solo degli spunti e poi sono convinto che ad di là degli appuntamenti l'idea è che la gente si confronti.
Il tutto, e può sembrare triste, senza la distrazione di soldatini [SM=g6934]

Levin74
00venerdì 4 gennaio 2013 11:00
Re:
dadiepiombo, 04/01/2013 10:15:

andando sul concreto, direi che gli Stati generali dovrebbero tenersi in una regione "centrale" come Emilia Romagna o Toscana.
Le locations non mancano, ovviamente ne andrà trovata una che si accontenta di avere gente che ci dorme e che ci mangia (nel senso niente affito sale o cose del genere). Magari con anche qualche hotel economcio vicino in caso venisse più gente.
Chi conoscesse qualche posto potrebbe muoversi per raccogliere maggiori info.



Ciao Lorenzo,
io mi son mosso subito e ho pensato a un posto che conosco (abito in zona) e che mi sembra molto adatto. Il luogo credo possa essere anche una marcia in più: si tratta di Vinci (FI), paese natale di Leonardo. Vinci è raggiungibile comodamente sia con il treno (fermata stazione di Empoli) che chiaramente in macchina (dista circa trenta minuti da Firenze). In paese c'è un hotel che conosco che ha una sala adatta a incontri per circa 25 persone. L'hotel non ci farebbe pagare affitto della sala -chiaramente pernottando presso di loro- e i prezzi dovrebbero essere accettabilissimi.

Inoltre il comune di Vinci è molto sensibile a tutti gli eventi che in qualche modo coinvolgono la storia, potremmo chiedere un patrocinio e magari pensare anche a momenti di visibilità (anche la proloco di Vinci potrebbe interessarsi all'evento). Secondo me potremmo creare davvero qualcosa di buono. Se la cosa ti sembra interessante andiamo avanti, oggi dovrei avere i prezzi (ho fatto una ipotesi di massima per 25 persone sistemate in camere doppie con pensione completa/ mezza pensione). Fra l'altro potremmo organizzare anche una visita al museo leonardiano e alla casa natale di Leonardo (che ospita anche eventi quindi sarebbe possibile in linea di massima fare qualcosa anche lì).

Vale

Lev
dadiepiombo
00venerdì 4 gennaio 2013 12:23
sicuramente una location interessante e potremmo contare sullo spirito creativo di Leonardo [SM=g6958]
robpask
00venerdì 4 gennaio 2013 17:15
Ciao,
spero di poter partecipare!!! La cosa è davvero interessante.

Tornando al discorso iniziale, non dimentichiamo, che la maggior parte degli appassionati non partecipa
nè a tornei nè a convention di alcun tipo.
E secondo me questo è un dato di fatto significativo nella valutazione del problema posto da Levin.

Roby

gualty61
00domenica 6 gennaio 2013 17:12
Avevo pensato anche io di proporre una location: Latina. Ci sarebbe un agriturismo (20-22 euro a notte, colazione compresa) con sala annessa (abbastanza grande, credo anche un centinaio di persone). Essendo qui ci sarebbe la possibilità di incontrare alcuni insegnanti e anche alcune delle classi di studenti che hanno già sperimentato alcuni dei progetti, se necessario.
Ma so già che siamo lontani da tutto e da tutti e quindi la proposta sarà bocciata, ahimé. [SM=g6945]
faldarin
00martedì 8 gennaio 2013 23:09
Re:
quoto tutto il messaggio di Dadi&Piombo. Giochinvendita.it presente come distributore e come giocatori. Se c'è bisogno di supporto lo daremo.
Ciao
Andrea
dadiepiombo
00mercoledì 9 gennaio 2013 09:29
Gualtiero, perchè non organizzare a Latina un'appendice più specifica per la scuola. Stando tu a Latina è più facile che quello diventi l'epicentro di questa "rete". Gli Stati Generali possono esser visti come un incontro di partenza e poi a questo seguire altri appuntamenti specifici in diverse parti di'Italia.
DuccioMagni
00mercoledì 9 gennaio 2013 10:12
Sarebbe molto interessante.....e se fosse a Vinci potrei cogliere l'occasione per stare qualche giorno a Siena dai parenti....Spero solo che non sia tutto incentrato sullo storico ma sul wargames in generale....(non sono un amante dello storico....ho giocato solo a Warhammer ancient battle e prediligo fantasy e fantascenza)
Levin74
00mercoledì 9 gennaio 2013 10:36
Re:
DuccioMagni, 09/01/2013 10:12:

Sarebbe molto interessante.....e se fosse a Vinci potrei cogliere l'occasione per stare qualche giorno a Siena dai parenti....Spero solo che non sia tutto incentrato sullo storico ma sul wargames in generale....(non sono un amante dello storico....ho giocato solo a Warhammer ancient battle e prediligo fantasy e fantascenza)



Ci stiamo lavorando, al più presto nuove news! ;-)
Levin74
00mercoledì 9 gennaio 2013 10:46
Per Lorenzo: cosa ne pensi di aprire una nuova discussione intitolata "Stati generali del wargame" in modo da raccogliere in quel luogo tutte le proposte/idee sulla manifestazione?

Lev
gualty61
00mercoledì 9 gennaio 2013 15:43


Gualtiero, perchè non organizzare a Latina un'appendice più specifica per la scuola. Stando tu a Latina è più facile che quello diventi l'epicentro di questa "rete". Gli Stati Generali possono esser visti come un incontro di partenza e poi a questo seguire altri appuntamenti specifici in diverse parti di'Italia.


Sì, è una cosa che si potrebbe fare. Confermo in ogni caso il mio interesse per gli Stati generali [SM=g6935]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com