Orario cadenzato a Genova

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Münchner.Fax
00giovedì 8 maggio 2008 10:02
Questo dell'orario cadenzato è un mio vecchio pallino. [SM=g27995] Vorrei discutere un po' con voi della possibilità (e dell'opportunità) di adottarlo sulla rete dell'AMT.

Innanzitutto la prima fondamentale domanda: ha senso? Sarebbe utile? Dunque, nelle grandi città tedesche (che cito continuamente perché sono una realtà che conosco) tutte le linee e le tipologie di trasporto adottano l'orario cadenzato. Trovo che sia una cosa molto utile per l'utenza soprattutto nelle ore non di punta: l'orario è facilmente memorizzabile e, dato che ogni fermata ha il suo, la durata del viaggio è nota e fissa (a meno di imprevisti). Il trionfo della regolarità d'esercizio. Avere degi orari di passaggio permette inoltre in molti casi di istituire delle coincidenze per i trasbordi, con tempi certi d'attesa. In definitiva è una cosa che in linea teorica rende il TPL più attrattivo. Anche dal punto di vista dell'azienda la gestione delle linee dovrebbe essere facilitata. Insomma tutto meno aleatorio e più "ingegneristico".

Si può fare da noi?
Se rispettarlo è relativamente semplice per i sistemi in sede propria, richiede ovviamente più impegno su quelli in sede promiscua. Il semplice fatto che a Genova sostanzialmente la maggior parte delle linee percorrano arterie di grande traffico senza avere adeguate corsie riservate complica di molto le cose. In pratica da noi allo stato attuale non è possibile garantire la regolarità delle corse durante l'arco della giornata (che è il presupposto principale per l'orario cadenzato).

Inoltre, la gestione a orario ha senso fino a frequenze di 5, minimo 4 minuti. Al di sotto, non è sensato stabilire un orario di passaggio a ogni fermata. Pertanto l'orario cadenzato è applicabile solo dove vi siano vettori di capacità tale da consentire frequenze un po' più larghe. In altre parole: finché in corso Europa o sul percorso del 20 non c'è il tram, la frequenza in mattinale deve essere di 3 minuti e non si può parlare di gestione a orario.
em66
00giovedì 8 maggio 2008 10:11
Mi sembra che nelle ore di punta la frequenza del 17 sia di 4 minuti (non 3) mentre sul 20 quando va bene e` di 6 minuti.
Münchner.Fax
00giovedì 8 maggio 2008 10:15
Non mi riesce di capire bene cosa c'entra questa puntualizzazione col tema della discussione che ho aperto. [SM=x1406605]
em66
00giovedì 8 maggio 2008 10:42
Re:
Münchner.Fax, 08/05/2008 10.02:

Inoltre, la gestione a orario ha senso fino a frequenze di 5, minimo 4 minuti. Al di sotto, non è sensato stabilire un orario di passaggio a ogni fermata. Pertanto l'orario cadenzato è applicabile solo dove vi siano vettori di capacità tale da consentire frequenze un po' più larghe. In altre parole: finché in corso Europa o sul percorso del 20 non c'è il tram, la frequenza in mattinale deve essere di 3 minuti e non si può parlare di gestione a orario.


Volevo solo puntualizzare che per il 17 e ancor di piu per il 20 non si raggiunge la frequenza per cui un orario cadenzato non ha piu` senso.
Ma forse ho capito male il tuo discorso.


Münchner.Fax
00giovedì 8 maggio 2008 11:30
Ah, d'accordo. Vabbé, allora mettiamola su un discorso "ideale": la frequenza adeguata per 17 e 20 gestiti da bus sarebbe di 3 minuti o forse addirittura meno. Che poi AMT nella realtà adotti frequenze più larghe perché ha una curiosa concezione di servizio di TPL è un altro paio di maniche (d'altra parte la stessa discussione è tutta un po' "in teoria"...)
em66
00giovedì 8 maggio 2008 14:18
Sarebbe particolarmente utile al mattino presto, nelle ore serali e nei festivi, quando ci sono meno bus e non dovrebbero esserci grossi problemi di traffico.
Flavio4687
00giovedì 8 maggio 2008 14:42
A me piace come idea, sarebbe molto più facile da memorizzare soprattutto per gli anziani! [SM=x1177063] [SM=g27985] Per alcune linee funziona già così: infatti 86 e 87 dalle 17:00 alle 20:00 circa partono dai propri capolinea con frequenze di 20 minuti (gli 87 ai 10,30,50, gli 86 ai 20,40,00), e lo stesso discorso si può estendere alla linea 88, sia nei giorni feriali (ogni 20 minuti) che in quelli festivi (ogni mezzora)
em66
00giovedì 8 maggio 2008 15:10
Lo so, ma mi sembra sia il solo caso e comunque non credo sia pensato in modo da rendere possibile "coincidenze" con altre linee.

Il Celle
00giovedì 8 maggio 2008 23:42
Per il momento non viene fatto nemmeno di sera: il 603 e il 604 hanno frequenza 35 minuti (non avrebbe più senso fare 30?) e il 356/ ha frequenza iper-variabile [SM=g27993] . Temo che quando ciò avvenga sia un fatto abb casuale...
chicc0zz0
00venerdì 9 maggio 2008 07:30
A mio avviso non ha proprio senso e spiego anche perché: in tante arterie, come hai giustamente detto, i mezzi viaggiano in sede promiscua spessissimo accumulando ritardi e ritardi e viaggiando in fila uno dietro l'altro.
Anche se metti l'orario cadenzato, poi finisce che non te ne fai nulla perché i mezzi non rispettano quasi mai l'orario.
Potrebbe essere utile invece, come è stato fatto notare, introdurlo per le corse serali e pensare anche alle coincidenze. Mi ricordo infatti che nel serale partire dalla foce e andare a ponente era un'impresa: una volta sceso dal 20 o dovevi sperare che l'1 fosse in ritardo e così lo aspettavi pochissimo, oppure era appena partito e dovevi aspettare 15 minuti.. quindi qualcosa potrebbe essere fatto in questo senso.

Riguardo all'orario alle fermate, genialata quella di amt di aver cambiato le paline e aver messo per l'orario serale la divisione tra feriali, sabatali e festivi per linee che hanno 1 o 2 minuti di differenza negli orari di passaggio.. con la conseguenza che se io prima arrivavo alla fermata alle 21.30 e potevo vedere quando sarebbe passato il bus, adesso no perché mi da gli orari dalle 23.30 in poi, però mi segnala che magari il sabato l'autobus passa 1 minuto prima rispetto alla domenica... sai dove li manderei io.. [SM=x1406607]
cliobini
00venerdì 9 maggio 2008 08:47
Una volta (quando eravamo più scemi e non c'era Transdev...) le linee serali in gran parte avevano una frequenza di 15 o 30 minuti. Ad esempio 1, 7, 12, 20 erano sui 15 minuti, mentre tante altre (34, 37, 39, 40, 41, 46, 47, 48 ecc.) erano sui 30. Ora c'è un gran pasticcio: 1 e 9 ogni 15, 18 e 620 ogni 19, per non parlare di tutto il resto...
3215
00venerdì 9 maggio 2008 22:30
Secondo me, l'orario cadenzato (che ha l'indubbio pregio di permettere di memorizzare i passaggi e le partenze) può funzionare bene solo su perorsi brevi e/o con tempi di percorrenza non sensibili al traffico: il cadenzamento, infatti, presuppone tempi di percorrenza fissi. Qui a Spezia, ad esempio, hanno orario cadenzato tutte le linee principali, e le percorrenze sono calcolate su tempi "medi", più che abbondanti nelle ore di morbida diurne e festive, ma soprattutto mattinali (nelle fascia tra le 4 e le 7, i mezzi procedono letteralmente a passo di lumaca e capita si fermino alle fermate per attendere l'orario previsto), ma insufficienti nelle ore di punta, col risultato che troppoo spesso, soprattutto sulle linee + importanti (1, 3, L, S) si verificano salti di corse o vetture appaiate, spesso entrambe in ritardo. Molto meglio funzionano le linee periferiche, ad orario "libero".
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