Da IL SECOLO XIX
22 gennaio 2008
Il referendum affonda la piattaforma Maersk
Giacobbe: non possiamo fare finta di niente
articolo di Giovanni Vaccaro
I vadesi affondano la piattaforma Maersk, ma il sindaco Carlo Giacobbe e la sua giunta - da sempre favorevoli al progetto - restano al loro posto, nonostante l’opposizione invochi le dimissioni.
Il responso definitivo della consultazione popolare, arrivato nella tarda serata di lunedì, ha espresso un dato evidente: il 60% dei vadesi che si sono recati alle urne (circa la metà degli aventi diritto) ha detto no al progetto che prevede una piattaforma container nella rada di Portovado, anche a fronte di un massiccio intervento di riqualificazione urbana nel waterfront.
È stata una giornata febbrile, quella di ieri, con i risultati che si susseguivano da una sezione dopo l'altra, venivano analizzati dalla commissione di garanzia e dalle parti in causa.
Il dato complessivo mostra il 60,49% dei votanti che si è espresso contro il progetto, mentre il restante 39,51% avrebbe accettato la piattaforma e la riqualificazione del fronte mare o avrebbe delegato la decisione agli amministratori pubblici. Tenendo conto della prima domanda del questionario, unanimamente presa come punto di riferimento poiché chiedeva in modo abbastanza esplicito se si volessero accettare i contenuti dell'accordo di programma per l'attuazione del piano regolatore, i pareri negativi sono stati espressi dal 57,97% dei votanti, mentre il 37,36% ha detto “sì” e il 4,67% li avrebbe accettati in nome del lavoro pur giudicandoli non positivi. Alla domanda specifica sulla piattaforma, ha detto “no” il 66,93% mentre il “sì” si è fermato al 33,03%. Terzo quesito sull'incremento dell'occupazione: il 52,15% non lo reputa sufficiente rispetto agli svantaggi, il 37,79% lo ritiene necessario e il 10,06% teme poche garanzie. Gli interventi di riqualificazione non bastano a compensare l'impatto della piattaforma per il 64,89%, mentre piacevano al 35,11%.
Alle urne si sono presentati 3.494 vadesi su 7.013 aventi diritto al voto. Una percentuale vicinissima al 50%, che da entrambe le parti viene definita soddisfacente.
Dove la piattaforma è stata respinta? Praticamente dappertutto. I “feudi” in cui l’amministrazione contava di ottenere una maggioranza di pareri positivi hanno deluso le attese. Dalle zone in cui si prospettava una maggioranza contraria è arrivato quasi un plebiscito. A Portovado 54 persone favorevoli e 190 contrarie, alla società Marinella (Vado centro) 219 favorevoli e 573 contrari.
Il Sindaco, Carlo Giacobbe, ne prende atto: «I cittadini non hanno reputato soddisfacente il progetto e l’accordo di programma. Si è evidenziata una forte preoccupazione per l’aspetto ambientale, mentre è emersa una minore importanza per l’occupazione e la riqualificazione. Le garanzie non sono state considerate sufficientemente solide. A questo punto riuniremo il consiglio comunale (nel giro di dieci o quindici giorni, ndr), a cui spetterà il compito di valutare i dati della consultazione e prendere la decisione definitiva. Oggi non parlerei di dimissioni da parte della giunta». Gli oppositori sono invece pronti ad incalzare la maggioranza: «La giunta dovrà trarre le dovute conseguenze del responso dei vadesi - commentano Attilio Caviglia, Enrico Illarcio, Maria Teresa Abrate e Franca Guelfi, che hanno guidato la crociata del "no" -. Ciò che è emerso dalle urne è palese: Vado non vuole la piattaforma e questo progetto».
Attende ulteriori sviluppi della consultazione il presidente dell’Autorità portuale, Rino Canavese: «La maggioranza dei vadesi non si è espressa nella consultazione e questo è un dato inconfutabile. Le istituzioni dovranno tuttavia ragionare insieme su quanto emerso nella consultazione senza dimenticare che il progetto della piattaforma è stato votato e approvato in consiglio comunale a Vado attraverso l'accordo di programma».