Preghiera d'un solitario

Ed in eterno s’alza dal mare la luna
Nel vuoto di stelle cadute in lacrime d’oro
Volge a castello di pece il cielo
Dimora di sogni feriti e disillusi.

Già tremano le mani giunte
A piramide che punta supplicante il cielo
Di sfingi mute ed annoiate che
La voce hanno perso in sibilline nenie d’amore.

Biascicando preghiere che la fola
Disperde in echi di grottesche rise
D’angoscia, adagio il tuo ricordo

Affiora consolatore… amico mio
Nell’immutabile solitudine di questo nulla
Forse un giorno le nostre anime s’incontreranno
Per tramontare sullo stesso orizzonte.


Dedicata a Giacomo Leopardi, Arthur Schopenhauer, Friedrich Nietzsche e tutti gli altri grandi pessimisti della filosofia occidentale

CARO NIKY


dedicata ai grandi pessimisti, molto solitari, ma x fortuna non sempre ci si sente così, a volte l'attimo dura poco... a volte di più. MI E' PIACIUTO LO STILE ....nel contenuto, x me che sono un ottimista nata, non mi ritrovo.

Magda

il mio nichilismo è per pochi del resto e mica tutti devono essere pessimisti come me! sennò avremmo un mondo di malinconici lagnoni. ave

Ma dai, che tu sei un lagnone simpatico! E ci hai pure omaggiati di una splendida poesìa...

Giorgio

Davvero davvero bella....

Sai Nichi che ho letto più volte questa bella e al solito triste poesia, dove trovo espressioni e metafore davvero personali, originali, intendo, ma ogni volta torno alla prima riga: mi soffermo sul primo verso,
potrebbe essere a solo una poesia: è così bello!

Ros

piacevolmente interessante ...
ciao
yama



(PS: errore di battitura al 10° verso)

grazie a tutti, siete molto gentili. ave

Ritorno e più leggo, più mi piace.

grazie Rebecka di essere tornata a leggerla. ave