Prodotti tipici calabresi

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lucreziaweb.com
00venerdì 19 maggio 2006 12:52
facc3 I salumi
Il maiale domina in tutta la gastronomia calabrese. Intorno al maiale e alla sua macellazione si è sviluppata nei secoli una grande tradizione popolare di riti, leggende e usanze.
Dall'arte della macellazione derivano i salumi tipici della regione: la celebre SOPPRESSATA, composta da carne magra selezionata tra pezzi di coscia e filetto e insaporita con pepe e sale, le salsicce dolci e piccanti, le pancette affumicate, il capicollo, la nduja

L'olio
La produzione olearia calabrese si distingue per la sua antichissima tradizione.
I tipici oli aromatizzati, ottenuti facendo macerare in olio extravergine di oliva spezie essiccate al sole, sono una vera delizia. I gusti del peperoncino, del rosmarino, del limone, dell'origano, del basilico, insaporiscono con il loro aroma particolare i piatti di una cucina semplice ma molto saporita.

Il caciocavallo silano
Il caciocavallo è un formaggio semiduro il cui sapore cambia all'aumentare del tempo di stagionatura, passando dal dolce al piccante. La tecnica artigianale adoperata tradizionalmente, tramandata fino ad oggi, era molto raffinata perché il formaggio doveva conservarsi più a lungo nel tempo, in quanto costituiva, insieme ai prodotti della lavorazione del maiale, la riserva di cibo per tutto l'anno.

La nduja
LA nduja è un salume morbido, spalmabile, piccantissimo che fa parte della tradizione culinaria calabra. Viene prodotto in una precisa e circoscritta area geografica della Calabria: zona di Catanzaro.
La 'nduja ha la fama di essere un cibo afrodisiaco che aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie. Può essere assaporato spalmato sul pane o come condimento per la pasta.

Lo Stocco di Mammola
Il merluzzo pescato nei Paesi del Nord Europa viene accuratamente selezionato. I merluzzi più grossi, dopo essere stati puliti vengono salati ed essiccati, diventeranno baccalà. Quelli di media grandezza, i migliori vengono appesi su impalcature di legno per essiccarli al sole e alla gelida pulita aria artica, e diventeranno Pescestocco o Stoccafisso, che nel meridione d'Italia viene chiamato comunemente “STOCCO” . Alla fine di questo processo di conservazione naturale, il pesce viene importato in Italia per essere trasformato in alimento di gran pregio, da prodotto duro e secco in alimento commestibile è necessario eseguire una lavorazione esclusivamente artigianale, consistente nella pulizia e nella messa in ammollo, in passaggi successivi e per diversi giorni, in acqua corrente di buona qualità. E' evidente che l'acqua assume particolare rilevanza per la buona riuscita del prodotto finale. Le acque che scorgono dalle numerose sorgenti montane appenniniche di Mammola hanno una particolare composizione chimico-fisica, ricca di sostanze oligominerali, che combinandosi tra loro, determinano una perfetta maturazione dello Stocco in ammollo, esaltandone le qualità, ed ottenendo così un prodotto bianco, grosso e molto saporito. E' questa, la ragione principale, insieme alla professionalità di chi lo lavora, che determina da secoli la produzione di un ottimo Stocco. Nel tempo, in cucina, combinato con ingredienti della dieta mediterranea e preparato in maniera antica, è divenuto il piatto tipico di Mammola e tra i più importanti della Calabria. Il pesce ha un alto valore alimentare, se si pensa che un chilo di Stocco corrisponde, infatti, a quasi cinque chili di merluzzo fresco.

lucre
protocollodizion
00mercoledì 10 gennaio 2007 13:04
io credo che il pesce stocco, viene dal canada, si viene pulito e lasciato a seccare nel freddo secco vento artico, il suo nome in inglese e cod, la parola stocco viene dal inglese stock che significa merce, pesce stocco viene dall'inglese fish stock, fish vuol dire pesce.

faccina39
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