RUGBY - Trofeo delle Sei Nazioni

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Maxi71
00sabato 15 febbraio 2003 18:44
Il Sei Nazioni 2003


Prima giornata (15 febbraio)
ITALIA-Galles (ore 15)
Inghilterra-Francia (ore 17)
Scozia-Irlanda (16 febbraio, ore 16)

Seconda giornata (22 febbraio)
ITALIA-Irlanda ore 15.30
Galles-Inghilterra ore 18.30
Francia-Scozia (23 febbraio, ore 15)

Terza giornata (8 marzo)
Irlanda-Francia (ore 15)
Scozia-Galles (ore 17)
Inghilterra-ITALIA (9 marzo, ore 15)

Quarta giornata (22 marzo)
Galles-Irlanda (ore 15)
Inghilterra-Scozia (ore 17)
ITALIA-Francia (23 marzo, ore 15)

Quinta giornata (29 marzo)
Francia-Galles (ore 14)
Scozia-ITALIA (ore 16)
Irlanda-Inghilterra (30 marzo, ore 15)
Maxi71
00sabato 15 febbraio 2003 19:03
Sei Nazioni, storico successo azzurro
Nel match inaugurale l'Italia batte 30-22 il Galles dopo una splendida partita. E' la prima vittoria di sempre sui britannici.

ROMA, 15 febbraio 2003 - Clamoroso successo per l'Italia nel match inaugurale del Sei Nazioni 2003: gli azzurri hanno giocato un incontro eccezionale e si sono imposti 30-22 sul Galles. E' la prima vittoria italiana di sempre sui gallesi che si erano imposti nelle prime otto sfide.

Italia-Galles 30-22 (20-17)
MARCATORI:
p.t. 5’ m. De Carli tr. Dominguez, 9’ m. S.Williams tr. Harris, 15’ m. Shanklin tr. Harris, 22’ m. Festuccia tr. Dominguez, 28’ c.p. Harris, 33’ c.p. Dominguez, 41’ drop Dominguez; s.t. 22’ m. Phillips tr. Dominguez, 33’ drop Dominguez, 41’ m. Peel.
ITALIA: Vaccari; Mauro Bergamasco, Stoica, Raineri (29’ p.t. Mirco Bergamasco), D.Dallan; Dominguez, Troncon; Phillips, Persico, De Rossi;
Bortolami, Bezzi; Martinez (19’ s.t. Perugini, 20’ Martinez), Festuccia, De Carli. All. Kirwan.
GALLES: R.Williams; M.Jones (35’ s.t. Sweeney), Shanklin, L.Davies (17’ s.t. Watkins), G.Thomas; Harris, Peel; Charvis (29’ s.t. G.Thomas), M.Williams, Owen; S.Williams ((7’ s.t. D.Jones), Sidoli; Evans, M.Davies ( 7’ s.t. G.Williams), I.Williams. All. Hansen.
ARBITRO: Jutge (Francia).
NOTE: spettatori 15.875. Colpi duri: Bortolami, M.Davies, Raineri, S.Williams, Perugini, Vaccari, G.Thomas, De Rossi. Cartellino giallo 35’ s.t. Bezzi. CIFRE - Mischie aperte: Italia 41 (p.t5. 22), Galles 33 (17); mischie chiuse: Italia 12 (5) rubate 2 (1), Galles 6 (2) rubate 1 (0); touches: Italia 17 (7) rubate 5 (2), Galles 15 (6) rubate 1 (1); punizioni: Italia 9 (8), Galles 13 (6); calci: Italia 4 su 5 Dominguez (9 punti), Galles 3 su 4 Harris (7 p.); drop: Italia 2 su 4 Dominguez (6 p.).
Maxi71
00lunedì 17 febbraio 2003 01:41
RISULTATI
Prima giornata(15 febbraio)
ITALIA-Galles 30-22
Inghilterra-Francia 25-17
Scozia-Irlanda 6-36

Maxi71
00sabato 22 febbraio 2003 18:02
L'Italia cede con onore all'Irlanda
Nella seconda giornata del Sei Nazioni gli azzurri sono stati battuti 37-13 al Flaminio dalla squadra di O'Driscoll.


ROMA, 22 febbraio 2003 - Stavolta niente da fare. Pur giocando una buona partita sul piano dell'intensita agonistica e cercando di contrastare gli irlandesi in ogni parte del campo, questi alla fine hanno prevalso grazie ad una maggiore esperienza e capacità di organizzare il gioco. Il resto lo hanno fatto per gli azzurri la cattiva giornata di Dominguez, che il tecnico Kirwan ha poi sostituito e di Troncon, limitatamente a certe scelte tattiche con i calci di spostamento. Purtroppo ogni volta che i due mediani hanno cercato la touche, finivano sempre con il trovarsi di fronte a un puntuale contrattacco dell'Irlanda. Al contrario i verdi sotto questo aspetto non hanno sbagliato nulla. Nel primo tempo hanno provato a sfondare di forza riuscendoci due volte, ma faticando oltre ogni previsione. Perciò nella ripresa hanno cambiato tattica, calci lunghi a scavalcare i tre quarti sia per mettere in moto i velocissimi Hickie e Murphy, sia per trovare, riuscendoci, touches importanti vicino alla linea di meta italiana, guadagnando sempre ampi spazi di campo. In simili circostanze, pur sacrificandosi in ogno modo, gli azzurri si sono trovati a mal partito, perchè Vaccari, generosissimo, ha mostrato limiti in fatto di velocità, bruciato in più di una occasione. Il 37-13 finale comunque è punitivo oltre misura per l'Italia che ha sbagliato due calci molto facili con Dominguez, prima della sua sostituzione ed una meta fatta. De Rossi infatti nei minuti finali in uno splendido contrattacco italiano riceveva l'ovale da Troncon, ma questo gli sfuggiva di mano proprio nel momento in cui il terza linea si apprestava a schiacciare. Un errore tanto incredibile quanto imperdonabile, che se non altro avrebbe permesso agli azzurri di rendere la sconfitta meno amara anche nel punteggio. Da notare che dopo le polemiche relative allo scarso numero di spettatori presenti contro il Galles, stavolta il Flaminio presentava uno splendido colpo d'occhio, con circa 22.000 spettatori presenti.


Denis Dallan, 24 anni, centro del Benetton Treviso.

[Modificato da Maxi71 23/02/2003 11.04]

Maxi71
00domenica 23 febbraio 2003 11:06
Italia-Irlanda 13-37 (3-18)
MARCATORI: p.t. 19’ m. Stringer tr. Humphreys, 25’ c.p. Humphreys, 30’ m. Kelly, 33’ c.p. Dominguez, 40’ c.p. Humphreys; s.t. 4’ m. Humphreys, 15’ m. D.Dallan tr. Pez, 20’ m. O’Driscoll tr. Humphreys, 30’ c.p. Pez, 33’ m. Murphy tr. Humphreys.
ITALIA: Vaccari; Mauro Bergamasco, Stoica, Raineri, D.Dallan (34’ s.t. Mirco Bergamasco); Dominguez (7’ s.t. Pez), Troncon; Phillips (30’ s.t. Palmer), Persico, De Rossi; Bortolami, Bezzi; Martinez (21’ s.t. Castrogiovanni), Festuccia, De Carli. All. Kirwan.
IRLANDA: Murphy; Kelly, O’Driscoll, Maggs, Hickie (39’ s.t. Henderson); Humphreys, Stringer (39’ s.t. Easterby); Foley, Gleeson, Costello (31' s.t. Quinlan); O’Kelly, Longwell (24’ s.t. Cullen); Hayes, Byrne (31’ s.t. Shehan), Corrigan (1’ s.t. Horan). All. O’Sullivan.
ARBITRO: Spreadbury (Inghilterra).
NOTE: spettatori 22.135. Colpi duri: Raineri, Corrigan, Pez. CIFRE - Mischie aperte: Italia 36 (p.t. 22), Irlanda 53 (30’); mischie chiuse: Italia 8 (3) rubate 2 (1), Irlanda 9 (4) rubate 1 (1); touches: Italia 14 (7) rubate 2 (1), Irlanda 19 (11) rubate 6 (3); punizioni: Italia 13 (6), Irlanda 9 (4); calci: Italia 3 su 5 (1 su 3 Dominguez, 3 p., 2 su 2 Pez, 5 p.); Irlanda 5 su 7 Humphreys (12 p.). Supremazia territoriale: Italia 33’ (14’), Irlanda 40’ (19’); posesso di palla: Italia 35’ (17’), Irlanda 41’ (20’). Man of the match: Humphreys.
Maxi71
00martedì 25 febbraio 2003 00:02
I risultati
Seconda giornata (22 febbraio)
ITALIA-Irlanda 13-37
Galles-Inghilterra 9-26
Francia-Scozia 38-3

Maxi71
00martedì 25 febbraio 2003 00:05
La classifica
Inghilterra 4
Irlanda 4
ITALIA 2
Francia 2
Scozia 0
Galles 0
Maxi71
00domenica 9 marzo 2003 16:45
L'Italia alla prova d'onore di Twickenham
Domenica alle 16 gli azzuri fanno visita all'Inghilterra nel terzo turno del sei Nazioni. Sconfitta annunciata, ma Kirwan vuole uscire a testa alta.


LONDRA, 8 marzo 2003 - Terza partita del Sei Nazioni. L’attenzione dell’Inghilterra, che non perde nel suo tempio di Twickenham da ben quattro anni, con 18 vittorie all'attivo, è già concentrata sulla finalissima di domenica 30 marzo a Dublino con l’Irlanda, che sabato ha sconfitto la Francia. Impresa disperata per gli azzurri, sempre battuti dagli inglesi nelle precedenti otto partite. Woodward ha cambiato forzatamente la formazione dopo i match con Francia e Galles, causa i numerosi infortuni. Almeno sei titolari, tra cui il capitano Johnson e il pericolosissimo estremo Robinson sono fuori. Ma l’Inghilterra, guidata da Wilkinson, che bagna i gradi di capitano per la prima volta, rimane fuori portata per gli azzurri. Che puntano a una gara coraggiosa, nell’intento di sfoggiare una grande difesa, di osare quando gli
avversari saranno in avanzamento, cercando di contenere il passivo. Non c’è Dominguez, al quale John Kirwan ha concesso un turno di riposo per lanciare Pez, il possibile sostituto per il futuro. Non c’è Stoica, infortunato, che ha riportato Vaccari nei trequarti. Si vara la coppia dei fratelli Bergamasco, Mirco per la prima volta affronta gli inglesi. La chiave della partita sarà nei primi cinque uomini, in difficoltà contro gli irlandesi al Flaminio due settimane fa. Subentra Giacheri, il più anziano, con i suoi 34 anni e 44 caps, allo spento Bortolani. Confermata la primalinea anche se Kirwan garantisce che i due piloni in panchina, Lo Cicero e Castrogiovanni, verranno utilizzati nella ripresa. Si gioca all’insegna del "primo non prenderle", ma sarebbe meglio dire: "non prenderne troppe". Con questa Inghilterra, guidata da Lawrence Dallaglio, non ci sono speranze. Solo di fare bella figura e uscire tra gli applausi dei 75 mila che affolleranno le tribune del tempio, senza cori di dileggio, come due anni fa per gli 80 punti subiti da Brad Johnstone, record negativo del Sei nazioni.


Twickenham è uno dei templi del rugby.
Maxi71
00lunedì 10 marzo 2003 20:45
Inghilterra a valanga, l'Italia non affonda
Terza giornata del Sei Nazioni: sotto 33-0, gli azzurri reagiscono, segnano una meta con Mirco Bergamasco ed escono tra gli applausi di Twickenham: 40-5.


LONDRA, 9 marzo 2003 - Finisce 6 mete a 1, con 35 punti di scarto. Ma l’Italia esce tra gli applausi e con il riconoscimento degli avversari. Poteva essere una grandinata, dopo quei micidiali venti minuti iniziali. Poi gli azzurri si sono rinfrancati, hanno superato l’emozione di giocare nel tempio di Twickenham, hanno preso coraggio e si sono battuti. E il passivo è stato contenuto onorevolmente, non è stata una débacle ma una sconfitta. Dura come è in questo sport, ma l’Inghilterra non è dilagata.

Forse paga della sua superiorità iniziale, ha però commesso molti errori e sprecato alcune occasioni. Merito anche dell’Italia che nel primo tempo ha sfiorato due volte la meta con Persico e poi Raineri, raggiungendola nella ripresa con una lunga percussione sulla linea di meta di tutta una squadra, realizzata da Bergamasco, libero sull’ala destra. E' stato Mirco in rappresentanza della famiglia, dato che Mauro ha dato forfait in mattinata per una contrattura alla coscia destra. La superiorità degli inglesi è stata ancora una volta indiscutibile: potenza, velocità, tattica, precisione, dinamica e grande prestanza fisica le consuete armi dei bianchi della Rosa, sorretti da un pubblico impressionante.

Però gli azzurri hanno tenuto, non hanno mollato, sono stati trafitti nella ripresa da quella meta conclusiva di Luger che si poteva forse evitare. Frutto della foga, ma anche della stanchezza. Un risultato che non ci demoralizza. Fra quindici giorni con la Francia, potrà essere un’altra musica.

Inghilterra-Italia 40-5 (33-0)
MARCATORI: p.t.: 3' m. Lewsey tr. Wilkinson (Ing), 10' m. Thompson tr. Wilkinson (Ing), 12' m. Simpson-Daniel tr. Wilkinson (Ing), 16' m. Lewsey tr. Wilkinson (Ing), 21' m. Tindall (Ing); secondo tempo: 19' m. Bergamasco
(It), 30' m. Luger tr. Dawson (Ing).
INGHILTERRA: Lewsey (32' s.t. Bracken); Simpson-Daniel, Greenwood, Tindall, Luger; Wilkinson (9' s.t. Hodgson, 13' s.t. Smith), Dawson; Dallaglio (19' p.t. Sanderson, 28’ p.t. Dallaglio), Hill (24' s.t. Sanderson), Joe Worsley; Kay (17' s.t. Shaw), Grewcock; Morris (19' s.t. Mike Worsley), Thompson (25' s.t. Regan), Rowntree. All. Woodward.
ITALIA: Mirko Bergamasco; Mazzucato, Vaccari (27' s.t. Peens), Raineri, Denis Dallan (15' p.t. Masi); Pez, Troncon (28' s.t. Mazzantini); Phillips (32' s.t. Palmer), Persico, De Rossi; Giacheri (6' p.t. Bortolami, 12’p.t. Giacheri; 7' s.t. Bortolami), Bezzi; Martinez, Festuccia (32' s.t. Ongaro), De Carli (9' s.t. Castrogiovanni). All. Kirwan.
ARBITRO: Rolland (Irlanda).
NOTE: spettatori 75 mila.
Colpi duri: Giacheri, Rowntree, Dallaglio, Wilkinson, Hodgson, Dallan, Vaccari, Bezzi, Castrogiovanni, Morris.
Cifre: Inghilterra mischie aperte 45 (p.t. 22), Italia 57 (36); mischie chiuse Inghilterra 6 (3), Italia 12 (5); touches Inghilterra 10 (5), rubate 2 (0), Italia 12 (5), rubate 3 (1); punizioni Inghilterra 9 (4), Italia 15 (6); calci Inghilterra 5/6 (4/5 Wilkinson, 8 punti; 1 /1 Dowson, 2 punti), Italia 0/1 (Bezzi).


Mirco Bergamasco in lotta con John Lewsey.
Maxi71
00lunedì 10 marzo 2003 20:47
Terza giornata
Irlanda-Francia 15-12
Scozia-Galles 30-22
Inghilterra-ITALIA 40-5

Classifica: Irlanda, Inghilterra 6; ITALIA, Francia, Scozia 2; Galles 0
Maxi71
00martedì 25 marzo 2003 18:28
Contro la Francia senza Dominguez
L'Italia affronta i transalpini nella quarta giornata del Sei Nazioni senza il suo leader. Al suo posto Ramiro Pez. La Francia è fuori dai giochi , ma vuole rialzare la testa.

ROMA, 22 marzo 2003 - Dimenticare i primi, terrificanti, 20 minuti di Twickenham, tenere bene a mente i successivi 60, quelli in cui gli azzurri hanno giocato alla pari o quasi con i Bianchi d' Inghilterra. Ripetere tutte le cose belle e buone fatte vedere nelle prime tre giornate di questo nostro quarto Sei Nazioni. Non sarà facile di fronte ad una Francia ferita nell'orgoglio, di molto ridisegnata dagli infortuni, eppure forse proprio per questo ancora più temibile. Dopo il Grande Slam del 2002 quest'anno i Bleus hanno ceduto agli inglesi a Twickenham e ai Verdi d'Irlanda a Lansdowne Road. Ora devono rialzare la testa per non perdere la faccia. La vittoria finale è ormai un discorso tra Inghilterra e Irlanda (vittoriose su Scozia e Galles, la supersfida diretta domenica 30 a Dublino) ma ugualmente i francesi ben sanno che una terza debacle, contro la per nulla blasonata Italia, sarebbe una disdetta senza precedenti. Gli azzurri non avranno il loro condottiero Diego Dominguez. Dopo che sembrava essersi ripreso dalla botta al viso che lo aveva a lungo messo in forse è stata l'influenza a negargli quella che avrebbe dovuto essere la sua ultima gara in azzurro a Roma. I suoi propositi di ritiro dalla nazionale infatti questa volta sembrano essere ferrei. Ma è già successo che ci abbia ripensato, e tutto il rugby italiano continua a sperare di vederlo in azzurro ancora per un po', almeno fino al Mondiale del prossimo autunno. Tanto più che gli mancano "appena" 80 punti al record nelle partite intarnazionali detenuto dal gallese Neil Jenkins (1010 contro 1090). Comunque sia, contro la Francia non ci sarà. Il suo numero 10 andrà a Ramiro Pez. L'altra novità riguarda la prima linea: a sinistra al posto di De Carli torna Andrea Lo Cicero. Una bella chance per lui, romano, prossimo al 33° compleanno, e soprattutto di fronte proprio alla Francia all'indomani della querelle scaturita dalla sua scelta di abbandonare il Tolosa.Due cambiamenti nel XV non son nulla rispetto alle rivoluzioni subite e imposte dal coach francese Laporte. Fin dall'inizio ha dovuto rinunciare a De Villiers (positivo all'antidoping) e a Tony Marsh, poi si è fatto male anche quello che è stato il miglior giocatore del super 2002, Galthié. Quindi, in settimana, infortuni a Barrau e a Chabal, senza contare che la sconfitta di Dublino è costata il posto al'apertura Gelez e al pilone Milloud e che anche Califano era già stato bocciato. Spazio ai giovani in regia, allora: al mediano di mischia Dimitri Yachvili, figlio d'arte di origine georgiana (papà Michel ha messo nisieme 15 caps coi Bleus) e, all'apertura, al talento Frederik Michalak, ventenne del Tolosa che finora ha giocato una sola gara di Sei Nazioni, guarda caso proprio quella con l'Italia dello scorso anno (finì 33-12 per i transalpini). Se è vero che già domenica al Flaminio i due ragazzini vorranno far capire alla Francia intera che il futuro sono loro, l'Italia non ha nulla di che star tranquilla.


Ramiro Pez, sarà lui il sostituto di Dominguez.
Maxi71
00martedì 25 marzo 2003 18:34
Sei Nazioni, l'Italia si inchina alla Francia
Nella quarta giornata i transalpini, autori di un travolgente primo tempo, si impongono 53-27 a Roma.

ROMA, 22 marzo 2003 - Poteva essere una dura punizione: 2 mete in 10 minuti, 5 in 34’. Alla fine saranno solo sette e tre clamorosamente regalate da errori azzurri contro quattro per l’Italia, che ha chiuso la quarta sfida del Sei Nazioni con un punteggio più che dignitoso 27-53. Ma la partita è stata dominata dalla Francia, che per buona parte del primo tempo ci ha fatto temere una seconda fatal Tolone, questa volta in casa nostra.
Una lezione di gioco dettato a velocità fantastica che ha scompaginato le nostre linee arretrate, travolto la nostra organizzazione, con i trequarti francesi spesso imprendibili (Traille con due mete a buona ragione nominato Man of the match). Poi la furia di questa Francia delusa si è placata, è emersa un’Italia meno ammosciata e più vogliosa di recuperare l’onore perduto e nella ripresa si è segnato addirittura una meta in più dei nostri avversari.
Parziale consolazione di una sconfitta dura sul campo, di una dimostrazione di quanto ancora siamo lontani dalla capacità di manovra, dalla padronanza del pallone e dalla fantasia dei nostri cugini d’oltralpe. Ancora si registra un mancato tutto esaurito al Flaminio. Stavolta almeno, gli italiani erano più numerosi degli ospiti. Per la federazione, è questa l’unica vittoria. Se può consolarci. Ma sul campo, nella ripresa, fra equiparati (ben due, contro il volere del consiglio federale) e orundi, gli strangers erano ben 7 contro i 5 iniziali. Troppi davvero. Ma il rugby lo sanno giocare i francesi. E un lenzuolo dietro la curva, diceva: "No war, play rugby".

Italia-Francia 27-53 (10-41)
MARCATORI:
p.t. 3’ m. Betsen tr. Yachvili, 9’ c.p. Yachvili, 12’ c.p. Pez, 14’ m. Traille tr. Yachvili, 17’ m. Traille tr. Yachvili, 20’ m. Rougerie tr. Yachvili, 31’ c.p. Yachvili, 34’ m. Michalak tr. Yachvili, 40’ m. Pez tr. Pez; s.t. 1’ m. Castaignède tr. Yachvili, 24’ m. Bergamasco, 26’ m. Persico tr. Pez, 35’ m. Rougerie, 42’ m. Phillips.
ITALIA: Mirco Bergamasco; Mazzucato (21’ p.t. Masi), Vaccari (36’ s.t. Peens), Raineri, Denis Dallan; Pez, Troncon (36’ s.t. Mazzantini); Phillips, Persico, De Rossi (13’ s.t. Palmer); Giacheri (19’ s.t. Dellapè), Bezzi; Martinez (13’ s.t. Castrogiovanni), Festuccia (36’ s.t. Ongaro), Lo Cicero. All. Kirwan.
FRANCIA: Poitrenud; Rougerie, Castaignède, Traille, Garbajosa (36’ s.t. Clerc); Michalak (36’ s.t. Merceron), Yachvili (36’ s.t. Elissalde); Harinordoquy (26’ s.t. Tabacco), Magne, Betsen; Brouzet (26’ s.t. Auradou), Pelous; Marconnet, Ibanez (36’ s.t. Rue), Crenca (33’ s.t. Milloud). All. Laporte.
ARBITRO: Williams (Galles).
NOTE: spettatori 17.250. Colpi duri: Magne, Mazzucato, Traille, Betsen, Martinez, Michalak, Raineri, Lo Cicero, Pez, Castrogiovanni.
Cifre - Mischie aperte: Italia 38 (p.t. 13), Francia 40 (22); mischie chiuse: Italia 3 (2), Francia 5 (2); touches: Italia 15 (7) 2 rubate (1), Francia 14 (8) 4 rubate (3); punizioni: Italia 16 (6), Francia 6 (3); calci: Italia 3 su 5 Pez (7 punti), Francia 8 su 9 Yachvili ((18 p.). Man of the match: Traille.


Brouzet contrastato da Pez (sin) e Masi (dx).
Maxi71
00martedì 25 marzo 2003 18:35
I RISULTATI
Quarta giornata (22 marzo)
Galles-Irlanda 25-24
Inghilterra-Scozia 40-9
ITALIA-Francia 27-53

[Modificato da Maxi71 25/03/2003 18.36]

Maxi71
00martedì 25 marzo 2003 18:37
Classifica:
Irlanda 8
Inghilterra 8
Francia 4
ITALIA 2
Scozia 2
Galles 0.
Maxi71
00venerdì 28 marzo 2003 23:14
Sei Nazioni, stavolta ci vuole tutta l'Italia
Dopo gli avvii ad handicap con Inghilterra e Francia, sabato gli azzurri chiudono con la Scozia a Murrayfield. Match equilibrato sulla carta, sarà l'addio di Vaccari.

EDINBURGO (Sco), 28 marzo 2003 - Finire il Sei Nazioni con una vittoria a Murrayfield sulla Scozia, mai battuta in casa sua e chiudere il torneo, iniziato con un successo sul Galles due mesi fa, nel modo migliore è il sogno degli
azzurri di John Kirwan. Si preannuncia una partita infuocata, in un clima di battaglia, con 70mila scozzesi sulle tribune e 15 in campo sospinti dal canto delle highlands: "Flowers of Scotland".Ma bisognerà giocare 80’, non 60’ come con l’Inghilterra o mezzo tempo come con la Francia. Gli azzurri lo sanno e promettono un incontro infuocato. Il pack è stato confermato e conta su un trio di placcatori di grande efficacia come Persico e De Rossi in terza linea, Bezzi in seconda. Dietro Paolo Vaccari spegne l’ultima candelina di una lunga carriera e i suoi compagni vorrebbero regalargli la soddisfazione della vittoria all’ultimo match in azzurro. Come pure Troncon, che sorpassa Carlo Checchinato nella classifica dei caps, portandosi a quota 76. Gara apertissima, con una Scozia che non è più forte della nostra squadra, ma che gode del vantaggio di un pubblico formidabile e di uno stadio immenso. Squadra combattiva, aggressiva, orgogliosa, sul suo campo la Scozia ha sempre saputo offrire grandi prestazioni. Il pronostico è tutto per i padroni di casa. Qui gli azzurri sfiorarono una clamorosa vittoria nel dicembre 1996, quando sul 22 pari, un intercetto su Dominguez portò Stark in meta causandoci la più dolorosa delle quattro sconfitte sui sei incontri disputati. Sperare in una gagliarda prestazione, a conclusione di un torneo nel complesso soddisfacente, come ha sottolineato Kirwan, scontento solo del match con i francesi, è possibile. Il cammino delle grandi squadre si apre sempre in salita. L’Italia deve dimostrare tempra e valore.


Il c.t. John Kirwan, guarda già al dopo Sei Nazioni.
Maxi71
00lunedì 31 marzo 2003 20:05
Italia, impresa sfiorata in Scozia
A Murrayfield gli azzurri chiudono il Sei Nazioni con una sconfitta per 33-25 (mete di Bergamasco, Pez e Palmer). Vaccari ha dato l'addio all'azzurro.

EDIMBURGO (Sco), 29 marzo 2003 - L'Italia chiude con una sconfitta questo terzo Sei Nazioni. Ma, come a Twickenham un mese fa, esce da Murrayfield tra gli applausi del pubblico scozzese, grato per la vittoria dei suoi giocatori e per il regalo dei graditi ospiti. Gli azzurri hanno ceduto di misura, perdendo un match che avrebbero potuto vincere con maggior accortezza in attacco e senza qualche micidiale errore difensivo costato le 4 mete (contro 3) subite. Mirco Bergamasco, protagonista nella prima, che ha portato l’Italia in vantaggio, è colpevole di almeno due marcature scozzesi. Ma anche la prima linea di difesa ha faticato, particolarmente nel primo tempo, a reggere il ritmo degli avversari, padroni della touche.
Poi la ripresa è stata tutta italiana, con alcune violente, sfiancanti percussioni nei ventidue della Scozia, che non sono riusciti a produrre che una meta, con Palmer. Solo la meta di Paterson, bravissimo, 18 punti per lui, con calcetto a scavalare che ha sbilanciato la nostra retroguardia, ha deciso le sorti di un incontro che proprio in quel momento pareva consegnato agli azzurri. Una sconfitta di misura che ci consegna al 5° posto. Ma la Scozia è alla nostra portata. Peccato, perchè l’ultimo match in nazionale di Paolo Vaccari, entrato in campo per primo, staccato dai compagni, in segno di rispettoso saluto, meritava ben altra fortuna.
Scozia-Italia 33-25 (23-15)
MARCATORI:
p.t. 4’ m. Bergamasco, 7’ c.p. Paterson, 10’ c.p. Pez, 13’ m. White, 16’ m. McLaren, 24’ c.p. Paterson, 27’ m. Pez tr. Pez, 37’ m. Logan tr. Paterson; s.t. 10’ c.p. Pez, 23’ m. Paterson tr. Paterson, 29’ m. Palmer tr. Pez, 42’ c.p. Paterson.
SCOZIA: Metcalfe; Paterson, McLaren, Craig, Logan; Townsend, Redpath; Mower, Taylor, White (3’ s.t. Beattie); Hines, Murray (19’ s.t. Grimes); Douglas, Bulloch (35’ s.t. Russell), Smith. All. McGeechan.
ITALIA: Mirco Bergamasco; Vaccari (1’ s.t. Peens), Masi, Raineri, Denis Dallan; Pez, Troncon; Phillips (18’ s.t. Palmer), Persico, De Rossi (30’ s.t. Phillips); Giacheri (35’ s.t. Dellapè), Bezzi; Martinez (14’ s.t. Castrogiovanni), Festuccia, Lo Cicero. All. Kirwan.
ARBITRO: McHugh (Irlanda).
NOTE: spettatori 45.739. Colpi duri: Troncon, Dallan, Logan, Masi.
CIFRE - Mischie aperte: Scozia 40 (p.t. 30), Italia 53 (13); mischie chiuse: Scozia 7 (2), Italia 8 (3) rubate 3 (1); touches: Scozia 16 (9) rubate 4 (3), Italia 12 (4) rubate 1 (1); punizioni: Scozia 7 (5), Italia 10 (4); calci: Scozia 5 su 7 Paterson (13 punti), Italia 4 su 6 Pez (19 p.). Man of the match: Logan.


James Mc Laren, autore di una meta contro l'Italia.
Maxi71
00lunedì 31 marzo 2003 20:06
RISULTATI
Quinta giornata (29 marzo)
Francia-Galles 33-5
Scozia-ITALIA 33-25
Irlanda-Inghilterra 6-42

Maxi71
00lunedì 31 marzo 2003 20:06
CLASSIFICA
Inghilterra 10
irlanda 8
Francia 6
Scozia 4
ITALIA 2
Galles 0.
Maxi71
00lunedì 31 marzo 2003 20:08
Sei Nazioni, l'Inghilterra fa Grande Slam
Il XV della Rosa schianta l'Irlanda a Dublino (6-42) con una prestazione superba e vince il torneo senza subire sconfitte. E' la 12ª volta nella sua storia.

DUBLINO (Irl), 30 marzo 2003 - Una cappa di tristezza si è abbattuta su un Lansdowne Road imbottito fino all'inverosimile di tifosi in maglia verde, tutti lì a sognare un Grande Slam che in Irlanda non conquistavano da 55 anni, dal 1948. E che continueranno ad aspettare. Un calendario compilato con inconsapevole genialità aveva messo l'una di fronte all'altra nell'ultima giornata del Sei Nazioni le uniche due squadre arrivate fin lì senza sconfitte, i Verdi e l'Inghilterra che negli ultimi tre anni aveva vinto il torneo due volte (ma senza fare Grande Slam). Niente di più avvincente di una partita secca con il massimo riconoscimento continentale in palio. E tra Irlanda e Inghilterra, poi. Purtroppo per i Verdi però l'Inghilterra non ha avuto nessuna pietà e con una prestazione straordinaria ha conquistato il netto successo per 42-6 che le è valso il trionfo e l'agognato percorso netto.

Per i Bianchi è il dodicesimo in 120 anni, un onore che cancella finalmente la maledizione di Woodward, il c.t. che da quando è entrato in carica (1997) per tre volte era arrivato all'ultima giornata imbattuto e in tutte e tre le occasioni aveva sciupato tutto. Nel '99 a Wembley perse dal Galles di un punto, 31-32. L'anno successivo ancora una sconfitta di misura, 13-19 a Murrayfield con la Scozia. E infine il precedente che più di tutti faceva tremare gli inglesi e dava speranze ai Verdi, il 20-14 con cui gli irlandesi rovinarono la festa al XV della Rosa nel 2001 proprio a Lansdowne Road.E allora questa volta l'Inghilterra non ha voluto correre rischi. Per tutto il primo tempo gli irlandesi hanno anche contenuto, ed erano persino passati in vantaggio, con un drop di Humphreys. Ma subito l'ex capitano Dallaglio ha sfruttato un errore del mediano di mischia irlandese Stringer e ha realizzato la prima meta dei Bianchi. I Verdi hanno pressato, ottenendo tuttavia solo un paio di calci: Humphreys uno l'ha fallito e uno lo ha realizzato. Dopodiché solo Inghilterra, due drop di Wilkinson hanno fissato il 13-6 all'intervallo. E poi, nella ripresa, gli inglesi hanno scardinato ogni resistenza del XV di casa travolgendolo con 4 mete di Tindall, Greenwood (2) e Luger.


Lawrence Dallaglio esulta dopo la prima meta inglese.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com