Rivoluzione nel Broadband:il Sud ha più banda del Nord

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CARMINE84
00martedì 14 dicembre 2004 16:56
Lo svela una ricerca del settore
Secondo uno studio della Between, nella banda larga il Meridione sta meglio del Settentrione. Il problema riguarderebbe le campagne


Ecco il nuovo "digital divide"

Il divario tecnologico non è tanto tra Nord e Sud, quanto tra centri abitati e zone meno popolose. Sono sfavorite soprattutto le aree più ricche


Banda larga: il Sud meglio del Nord
Inversione di marcia nel digital divide
Nella distribuzione della banda larga il Nord sarà sfavorito. E' questa il dato sorprendente che emerge da uno studio curato da Between, società di consulenza sulle telecomunicazioni che ha inaugurato l'Osservatorio ufficiale sulla situazione del broadband in Italia. Per la prima volta nella storia della diffusione delle tecnologie nel nostro Paese, dunque, il digital divide (ovvero il divario digitale) non riguarda il Meridione, ma bensì le regioni più ricche del Nord.


Nel dettaglio, sempre secondo la ricerca, per quanto riguarda la copertura dell'Adsl e i relativi servizi a rischiare di più sono soprattuto i cittadini e le imprese di Piemonte, Veneto e Lombardia (circa 700/800mila abitanti per regione) seguiti poi da Emilia e Toscana.

Il fatto, incredibilmente in controtendenza, si spiegherebbe con la maggiore densità della popolazione del Nord e con la relativa diffusione degli abitanti soprattutto nei piccoli comuni e nelle zone montane, aree solitamente meno servite dai colossi delle telecomunicazioni. Il divario, dunque, non sarebbe tanto tra Nord e Sud, quanto tra città e campagna, ovvero tra le zone più densamente popolate e quelle meno. E in quest'ottica sarebbero proprio le aree più ricche quelle più svantaggiate.

Sfogliando le pagine dello studio Between, nello specifico si scopre infatti che nel Nordovest rimarrebbe escluso dalla banda larga il 32% della popolazione e il 31% delle aziende, nel Nordest l'11% della popolazione e il 19% delle imprese, nel Centro il 25% della popolazione e il 27% delle aziende e, infine, nel Sud il 32% della popolazione e il 23% delle imprese.

Numeri che lanciano qualche ombra sul futuro del broadband proprio nella zona più ricca e industrializzata del Paese dove i relativi servizi a basso costo della banda larga rappresentano una delle più importanti componenti per garantire sviluppo e competitività. In Italia c'è un nuovo digital divide: il Sud ha più banda.


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