Santa Croce Camerina ( Ragusa )

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ti61no
00venerdì 17 aprile 2009 16:26
Santa Croce Camerina è un comune di 9.696 abitanti della provincia di Ragusa.

Santa Croce Camerina si trova a sud ovest da Ragusa, da cui dista 26 chilometri. Il comune si affaccia sul mare e confina solamente col comune di Ragusa dal quale è circondato.

Il borgo marinaro di Punta Secca deve la sua recente popolarità alla fortunata serie televisiva della RAI Il Commissario Montalbano, tratta dai romanzi e racconti di Andrea Camilleri. La casa di mare del commissario è infatti situata, nella fiction televisiva, in una villetta nella piazzetta del borgo.

Comune ereda della colonia siracusana di Kamarina, fondata nel 598 a.C. e costruita sui colli antistanti il porto alla foce dell'Ippari. La fondazione avvenne da parte di ecisti siracusani e perciò di origine corinzia, Daskon e Menekleos, che guidarono i colone, è testimoniata dall'emissione di una moneta con l'elmo corinzio e una palma mediterranea.

Il porto fu costruito drenando la pre-esistente palude, da qui il nome della ninfa Kama(rina) ed il simbolo della rinascita con il Cigno. Da colonia di Siracusa Kamarina si affermò quale Polis autonoma e nell'anno 553 a.C. si ribellò alla città-madre coinvolgendo nella sua causa le vicine popolazioni sicule sue alleate. Durante il dominio esercitato dal condottiero Ippocrate di Gela venne ripopolata con coloni geloi nell'anno 495 a.C., ma il suo successore Gelone dei Deinomenidi la distrusse nel 485 a.C. per ampliare il suo potere a Siracusa.

Nel 461 a.C. con la caduta dei Deinomenidi a Siracusa la Polis riacquistò la propria autonomia e libertà e aumentò la popolazione poiché diede la cittadinanza a molti esuli geloi. In seguito alla pace di Gela del 424 a.C. voluta dal siracusano Ermocrate a Kamarina venne assegnata da Siracusa come tributaria la polis siculo-ellenizzata di Morgantina, in cambio di una somma di denaro. Durante la guerra fra Atene e Siracusa, sembra che Kamarina avesse aderito alla causa ateniese, come pare testimoniato dai tipi di diverse emissioni di monete, ma poi si defilò quando ad Alcibiade venne tolto il comando dell'esercito ateniese. Durante l'avanzata dell'esercito punico guidato da Annibale nel 406-405 a.C. Kamarina venne nuovamente saccheggiata e distrutta.

Kamarina rientrò nell'orbita siracusana durante il dominio di Dionisio il grande e prese parte alla simmachia di Dione nell'anno 357 a.C., quando questi con il suo esercito si portò alla conquista di Siracusa in potere del nipote Dionisio il giovane. Dopo avere subito altri rovesci venne restaurata da Timoleonte nel 338 a.C., ma i suoi commerci diminuirono progressivamente durante la guerra fra Agatocle e Cartagine. Fu saccheggiata dai Mamertini nell'anno 280 a.C.; poi fu occupata dai Romani; in seguito, poiché aveva aderito alla causa punica, venne severamente punita dai Romani nell'anno 258 a.C. con una distruzione quasi totale. Un villaggio di età repubblicana occupò soltanto il promontorio. Durante il periodo dell'Impero romano venne realizzato un nuovo porto nella vicina Kaukana (Punta Secca) e quindi la città venne progressivamente abbandonata dai suoi abitanti, che si spostarono nel nuovo porto e all'interno della Sicilia.

Nell'area del tempio trasformato in chiesa persistette tuttavia un piccolo villaggio. Durante la conquista araba il sito di Kamarina venne saccheggiato. Nel periodo di dominazione normanna venne prima concessa dal gran Conte Ruggero I al figlio Giordano e successivamente venne assegnata prima al conte di Marsico e da questi donata ai Benedettini di Scicli nel 1150, come si rileva da un documento dell'epoca. Dal 1392 fece parte, con Bernardo Cabrera, della Contea di Modica, per essere poi ceduta nel 1453 in affitto, reso poi perpetuo, a Pietro Celestri, nobile modicano, che la ripopolò significativamente. In seguito fu protetta con torri fortificate presso Capo Scaramia per proteggerne il territorio dai Pirati nel XVI secolo da G.B. Celestri e la sua popolazione si stabilizzò. Nel 1812 con l'abolizione della feudalità diventò comune ed ebbe un suo decurionato.

Del periodo classico vi sono testimonianze oltre che archeologiche in Pindaro (che dedicò le Odi Olimpiche IV e V a Psaumide, citate anche dal Tasso che le ebbe a leggere e commentare nella redazione dei Discorsi del Poema Eroico). Kamarina appare anche citata più volte in Erodoto e Tucidide, che riporta un'orazione di Ermocrate all'assemblea riunita a Camarina. Nell'anno 424 a.C. in seguito alla pace di Gela voluta da Ermocrate gli venne assegnata come Polis in simmachia Morgantina; quest'ultima ricchissima di prodotti(orzo, grano, olio, vino ect) attraverso la strada interna che si dipartiva da Menanoin e Akrai e costeggiava il fiume Hipparis utilizzava l'ampio porto per commerciare con le polis della Grecia.

La Chiesa Madre del XIII secolo è il monumento più importante di Santa Croce Camerina. Restrutturata nel '700, ha l'interno a tre navate e conserva una copia della Madonna di Loreto del Caravaggio e una statua di San Giuseppe, patrono della città.

Il maggiore appuntamento di culto religioso e folcloristico è la festa del patrono San Giuseppe il 19 Marzo, successivamente la patrona Santa Rosalia è festeggiata a metà settembre. E' tradizione preparare, per le famiglie devote al Santo patrono, le tradizionali Cene di San Giuseppe, traboccanti banchetti stracolmi di primizie, dolci, piatti tipici, come voto di fede.

Una delle occasioni di ritrovo si ha all'inaugurazione della stagione estiva e alla conclusione di tale, nella località di Punta Secca, con il consueto, ormai, Oscar del mare.

Pindaro dedicò le Odi Olimpiche IV e V a Psaumide di Kamarina. Quelle odi sono anche citate dal Tasso nel suo trattato Discorsi sul Poema Eroico. Kamarina appare anche citata più volte in Erodoto e Tucidide.

Leonardo Sciascia si divertì a collocarvi l'epilogo di "Il Lungo Viaggio" (da "Il mare colore del vino")

Nel Gargantua e Pantagruele di Rabelais viene citata l'espressione "Ne move Camarinam!" a significare "Non smuovere le acque (della palude)!" probabilmente con riferimento al fatto che Kamarina fu fondata attorno ad una palude trasformata in fiorente porto commerciale dai coloni siracusani alla fondazione.

Kamarina è anche il nome della "Dea" della palude e compare nelle bellissime monete della colonia a cui la Royal Numismatic Society ha dedicato una splendida monografia

testo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

ti61no
00venerdì 17 aprile 2009 16:41
La riconoscete??
La casa del Commissario Montalbano è!!!

troppo bello….posto incantevole! Ed ho pure scoperto che l’hanno trasformata in B&B: ma vi immagginate la soddisfazione di fare colazione sul terrazzino?? Fantastico…


Poi, non parliamo della spiaggetta:incantevole





Altre foto di Punta Secca









patrix80
00sabato 18 aprile 2009 14:13
vedendo questi posti..sai che quasi quasi cambio il programma x le vacanze estive???
che dici parli tu a chi sai tu?? [SM=g27995] [SM=g28000] [SM=g27995]
ah ah ah
[SM=x1322619] [SM=x1322619] [SM=x1322619]
ti61no
00sabato 18 aprile 2009 14:44
Ma quale vacanze estive.... [SM=x1322622]
Il mio consiglio è di trascorrere un weekend romantico [SM=x1322620] [SM=x1322617]
lilly54
00sabato 18 aprile 2009 16:28
[SM=x1322623] bellissimo posto,un fine settimana romantico con Montalbano [SM=g27995]

[SM=g1717263] [SM=g1834049]
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