mi verrebbe voglia di leggerlo tutto?
ALIBI & RAGIONI
quando il corpo si monta la testa
di Aldo Ciprandi
casa editrice: Magari
Milano, febbraio 1981
Me ne stavo in bagno quando è squillato il telefono. Ero in quell'età della vita di un uomo in cui il bagno è un porto franco.
Fra i 16 e i 18 anni fai principalmente due cose, tieni il muso o ti chiudi la dentro.
Ma il bagno è l’unico posto dove potevo rilassare i muscoli facciali.
Già, perché dietro quella porta puoi evitare di indossare la maschera triste con la quale normalmente cerchi di far sentire responsabile il mondo esterno di tutte le tue paturnie.
È l'unico luogo solitario che ti è concesso, l'unica porta che puoi chiudere a chiave.
Lasci fuori il mondo. Un mondo che a diciott'anni, si occupa di tutto tranne che di capire te.
Continui a sentirlo al di là della porta ma hai il vantaggio che non può ferirti.
Posso dire che molto di ciò che ho capito della vita mi è apparso in quello spazio ristretto compreso fra un lavabo e una vasca da bagno.
A quell’età, è con i pantaloni abbassati che ti vengono le idee migliori, che pianifichi il tuo futuro. E’ con i pantaloni abbassati che cerchi di capire chi sei.
In bagno, se ti organizzi, riesci a fare qualsiasi cosa. In quel momento stavo sfogliando una rivista di tennis e mi ero soffermato sul
rovescio di Chris Evert.
Ma questa è un’altra storia.