Il Cielo
Cara Tania, ho impegato molto tempo a leggerti..poche righe al giorno, quante ne riuscivo a reggere..perchè in molte delle tue parole ho ritrovato quelle che ho scritto, detto, urlato, singhiozzato ai miei piccoli in questi mesi..
A differenza di te io però ho chiesto infinite volte perchè..perchè a me, perchè a noi, perchè così..
Alzavo gli occhi al Cielo e chiedevo a quel Dio in cui ho sempre creduto il senso di questa storia..
Al suo devastante silenzio ho risposto con il mio di silenzio..ho smesso di entrare in Chiesa, ho smesso di pregare, ho smesso di alzare gli occhi..
Si è portato via i miei due figli, figli che non gli avevo neppure chiesto..mi ha atterrito, ha fatto traballare il mio matrimonio, ha messo in crisi ogni mia certezza.. che Dio è questo?
E io ho combattuto con Lui, ho combattuto con Lui " tutta la notte fino all'alba" come ha fatto Giacobbe..
Ho sempre servito Dio, ho sempre creduto in Lui, ho sempre fatto parte della Chiesa, ho seguito il Papa dappertutto nel mondo, ho aiutato famiglie in missione, ho sempre pensato di avere fede.
La morte dei miei figli mi ha insegnato che non è così.
Ero arrabbiata, sconvolta, ribellata..di fronte a questa prova ho capito che non avevo proprio niente..nè fede, nè risposte, nè risorse.
Dio ha permesso la mia rabbia, i miei lamenti, i miei pianti disperati perchè capissi..capissi che non c'è merito, non c'è forza, non c'è diritto.
Tutto è un dono.
Un figlio è un dono.
La pace è un dono.
La forza è un dono.
La fede è un dono.
Ha permesso che potessi guardarmi dentro e scoprirmi debole, fragile, spaventata.. Ha permesso che diventassi piccola per capire che tutto il resto è dono, è Grazia, è Amore, è Lui.
Ero accecata dal profondo senso di ingiustizia in cui questa storia mi aveva immerso... io quei figli li amavo..mentre c'è chi li abbandona, li dimentica..c'è chi se li fa raschiare via, c'è chi pretende di "sceglierli"..e se non sono come li avrebbe voluti li lascia..mentre noi..noi li avremmo tenuti, sempre, comunque, in ogni caso..li avremmo stretti e tenuti, tutta la vita..ci saremmo presi cura di loro, avremmo dedicato loro la nostra intera esistenza..
Di colpo questo velo mi è stato tolto dagli occhi e ho visto la mia superbia, la mia arroganza.. Chi sono io per decidere cosa è giusto o sbagliato? Chi sono io per pretendere risposte, per accampare diritti, per pensare di meritarmi qualcosa?
Dio ha pensato per me e mio marito due figli speciali, due angeli..
Abbiamo potuto vedere concretamente che il nostro matrimonio ha dato dei frutti, abbiamo potuto tremare aspettando l'esito dei test di gravidanza, abbiamo potuto emozionarci nel vedere il loro cuore battere.. Io ho poi avuto la fortuna di sentire muovere mia figlia dentro, ho potuto partorirla, ho potuto vederla..ho potuto stringere mio figlio in mano..sono cose che se le racconti la gente rabbrividisce..perchè è un mondo che la sofferenza non la vuole vedere,che non accetta di non avere risposte, di non poter trovare una spiegazaione o una soluzione..è un mondo che ti chiede se hai figli e tu rispondi "due in cielo"..e alza le spalle e dice si ma non hai figli?
io invece mi sento oggi, e ci ho messo mesi, una privilegiata..
Sono madre anche se non ho un figlio da prendere in braccio..
Sono madre perchè ho amato. Perchè ho sofferto. Perchè ho pianto. Perchè ho urlato. Perchè ho gioito. Perchè ho rispettato. Perchè ho lasciato dentro il mio cuore i miei figli liberi di andare..
Sono madre perchè ho accolto la vita. Non l'ho scelta, non l'ho cercata, non l'ho evitata, non ho cercato di forzarla. L'ho accolta, l'ho tenuta, l'ho lasciata. E sono madre perchè continuo ad amarla, nonostante tutto..
Mi accorgo ogni giorno che questo è davvero un cammino dove non ci sono arrivi, perchè la pace di oggi può essere l'angoscia di domani..ma dove vedo chiari, concreti, inequivocabili ogni giorno i miei passi verso la serenità, verso il Cielo dove i miei figli mi aspettano.
Oggi non mi chiedo più perchè a me..mi accorgo che la domanda giusta è perchè non a me? sono forse io migliore degli altri che la sofferenza non deve far parte della mia vita? Perchè io devo sentirmi in diritto di essere felice, quando quello che ho vissuto mi insegna ogni giorno che non siamo qui solo per essere felici, ma per imparare che la gioia vera viene da Dio e non da noi..
E così credo che la Gio e Fra, l'Angelica, la Rachele,la Anna, la Sofia,la Linda, la Emma, Simone, Angelina, la Giorgia, Matteo e Emma,Federico e tutte le altre meravigliose creature che ci sono state donate vegliano su noi genitori ogni giorno..non sono figli persi..sono figli. Figli speciali che sono andati a prepararci un posto.
Perchè la morte non è l'ultima parola.
La morte è stata vinta.
Un abbraccio grande a te Tania e a tutte le mamme e papà che non si arrendono.
Silvia