Sei mesi

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Silvia
00venerdì 1 luglio 2011 19:00
Piccola mia,
sono passati sei mesi dalla tua nascita..sono sei mesi che Dio ha scelto di separarci per farti abitare al suo fianco tra le nuvole del cielo..più su, più su in mezzo alle sue stelle..
Ed io sono rimasta qui.. a volte mi sveglio di notte e mi chiedo se veramente sei passata..mi chiedo se non è stato solo un lungo brutto sogno..ma è la realtà..un strana commistione di gioia e dolore che fa parte oramai della mia persona..posso ridere e divertirmi e un secondo dopo vedere il mio cuore adombrarsi e scendele sui miei occhi un velo di tristezza e malinconia perchè penso che non ci sei più, su questa terra almeno non ci sei più..posso essere sotto a un treno perchè non trovo swnso a questo dolore, perchè tutto mi appare così difficile ed ingiusto e d'improvviso ritrovarmi a sorridere perchè in effetti tu ci sei..ci sei stata e ci sei..
E' un mondo che cancella, perchè il dolore non lo si vuole vedere..è un mondo per il quale tu eri scomoda..perchè era tutto perfetto e di colpo qualcosa di imprevisto, di inspiegabile è successo..e questo mondo non accetta di non poter controllare qualcosa, di non trovare senso e risposte, di ritrovarsi impotente di fronte alla morte..
Ma è un mondo più ricco ora mia piccola Gio, perchè tu invece sei passata di qui e lo hai reso migliore..non importa se tu in questo mondo non hai potuto appoggiare i piedini..ero io i tuoi piedi.. ero i tuoi occhi per vedere, le tue mani per toccare, il tuo cuore per vivere la vita e le persone..
E tu hai amato me e papà profondamente, hai donato la tua vita per noi e so che un giorno ci incontreremo e stringeremo e allora finalmente potrò tenerti..perchè non ci sarà più distanza, nè dolore, nè disperazione, nè solitudine..
Mio piccolo grande cuore proteggi la tua mamma e il tuo papà assieme al tuo fratellino lassù..noi ti amiamo..lo sai..
Le avrei volute diverse le cose..avrei voluto vederti crescere, avrei voluto vedere il tuo minuscolo torace espandersi per l'aria che lo riempiva, avrei voluto sentire la tua voce anche solo un attimo.. avrei voluto vedere il colore dei tuoi occhio..li avrei voluti vedere aperti..perchè gli occhi sono lo specchio dell'anima..e avrei voluto vederla quell'anima grande che hai..ti avrei voluta stringere e sollevare e stringere ancora perchè tu sei mia figlia e io avrei voluto respirarti e guardarti e viverti..ma questo non è quello che chi ha scelto di me, del papà, di te, di tuo fratello e dell'intero mondo aveva pensato per noi..ma sono felice perchè ho fatto tutto quello che potevo..io e il papà..ti abbiamo amata dal primo istante in cui hai fatto parte della nostra vita..ti abbiamo accarezzato, parlato, scaldato.. ti avremmo amata in qualunque caso..e ti abbiamo amato anche così, con quelo corpicino minuscolo che abbiamo solo potuto vedere per qualche attimo prima che ti portassero via..e soprattutto ti abbiamo portato in braccio dentro la piccola casetta chiara in cui ti hanno posta..t abbiamo accompagnato in quest'ultimo viaggio, il più importante che un essere umano fa alla fine..ma a me piace credere che questo viaggio non è la fine ma l'inizio..e che ora tu stai bene e da lì continui a vegliare su di noi..come oggi che hai fatto davvero un grande miracolo..
Grazie piccola Gio..grazie di averci scelti come genitori..
A presto mamma e papà
Tania
00domenica 3 luglio 2011 17:09
Condivisione del dolore
Finalmente, dopo la morte di mia figlia Rachele di tre mesi, non mi sento sola perchè leggendo le tue parole è come se le avessi pronunciate io e ritrovo tra le righe quel dolore che accompagna inconsolabile le mie giornate. Mi sono imbattuta per caso in questo sito e per caso ho letto ciò che hai scritto ... e ti capisco pienamente, totalmente, con tutta me stessa ... Diversamente da te ho avuto la fortuna di poter abbracciare Rachele per tre mesi ma il dolore che resta dal vuoto è lo stesso ... il dolore di una mamma che non ha più sua figlia con sè. La vita è così misteriosa alcune volte, sembra crudele, ingiusta ma ... quando si ha un angelo in Paradiso tutto acquista una luce diversa, un significato diverso e si ricomincia in maniera diversa ... chissà se anche per te è così!
Un abbraccio da una mamma che parla la tua stessa "lingua".
Silvia
00venerdì 8 luglio 2011 16:24
Il Cielo
Cara Tania, ho impegato molto tempo a leggerti..poche righe al giorno, quante ne riuscivo a reggere..perchè in molte delle tue parole ho ritrovato quelle che ho scritto, detto, urlato, singhiozzato ai miei piccoli in questi mesi..
A differenza di te io però ho chiesto infinite volte perchè..perchè a me, perchè a noi, perchè così..
Alzavo gli occhi al Cielo e chiedevo a quel Dio in cui ho sempre creduto il senso di questa storia..
Al suo devastante silenzio ho risposto con il mio di silenzio..ho smesso di entrare in Chiesa, ho smesso di pregare, ho smesso di alzare gli occhi..
Si è portato via i miei due figli, figli che non gli avevo neppure chiesto..mi ha atterrito, ha fatto traballare il mio matrimonio, ha messo in crisi ogni mia certezza.. che Dio è questo?
E io ho combattuto con Lui, ho combattuto con Lui " tutta la notte fino all'alba" come ha fatto Giacobbe..
Ho sempre servito Dio, ho sempre creduto in Lui, ho sempre fatto parte della Chiesa, ho seguito il Papa dappertutto nel mondo, ho aiutato famiglie in missione, ho sempre pensato di avere fede.
La morte dei miei figli mi ha insegnato che non è così.
Ero arrabbiata, sconvolta, ribellata..di fronte a questa prova ho capito che non avevo proprio niente..nè fede, nè risposte, nè risorse.
Dio ha permesso la mia rabbia, i miei lamenti, i miei pianti disperati perchè capissi..capissi che non c'è merito, non c'è forza, non c'è diritto.
Tutto è un dono.
Un figlio è un dono.
La pace è un dono.
La forza è un dono.
La fede è un dono.
Ha permesso che potessi guardarmi dentro e scoprirmi debole, fragile, spaventata.. Ha permesso che diventassi piccola per capire che tutto il resto è dono, è Grazia, è Amore, è Lui.
Ero accecata dal profondo senso di ingiustizia in cui questa storia mi aveva immerso... io quei figli li amavo..mentre c'è chi li abbandona, li dimentica..c'è chi se li fa raschiare via, c'è chi pretende di "sceglierli"..e se non sono come li avrebbe voluti li lascia..mentre noi..noi li avremmo tenuti, sempre, comunque, in ogni caso..li avremmo stretti e tenuti, tutta la vita..ci saremmo presi cura di loro, avremmo dedicato loro la nostra intera esistenza..
Di colpo questo velo mi è stato tolto dagli occhi e ho visto la mia superbia, la mia arroganza.. Chi sono io per decidere cosa è giusto o sbagliato? Chi sono io per pretendere risposte, per accampare diritti, per pensare di meritarmi qualcosa?
Dio ha pensato per me e mio marito due figli speciali, due angeli..
Abbiamo potuto vedere concretamente che il nostro matrimonio ha dato dei frutti, abbiamo potuto tremare aspettando l'esito dei test di gravidanza, abbiamo potuto emozionarci nel vedere il loro cuore battere.. Io ho poi avuto la fortuna di sentire muovere mia figlia dentro, ho potuto partorirla, ho potuto vederla..ho potuto stringere mio figlio in mano..sono cose che se le racconti la gente rabbrividisce..perchè è un mondo che la sofferenza non la vuole vedere,che non accetta di non avere risposte, di non poter trovare una spiegazaione o una soluzione..è un mondo che ti chiede se hai figli e tu rispondi "due in cielo"..e alza le spalle e dice si ma non hai figli?
io invece mi sento oggi, e ci ho messo mesi, una privilegiata..
Sono madre anche se non ho un figlio da prendere in braccio..
Sono madre perchè ho amato. Perchè ho sofferto. Perchè ho pianto. Perchè ho urlato. Perchè ho gioito. Perchè ho rispettato. Perchè ho lasciato dentro il mio cuore i miei figli liberi di andare..
Sono madre perchè ho accolto la vita. Non l'ho scelta, non l'ho cercata, non l'ho evitata, non ho cercato di forzarla. L'ho accolta, l'ho tenuta, l'ho lasciata. E sono madre perchè continuo ad amarla, nonostante tutto..
Mi accorgo ogni giorno che questo è davvero un cammino dove non ci sono arrivi, perchè la pace di oggi può essere l'angoscia di domani..ma dove vedo chiari, concreti, inequivocabili ogni giorno i miei passi verso la serenità, verso il Cielo dove i miei figli mi aspettano.
Oggi non mi chiedo più perchè a me..mi accorgo che la domanda giusta è perchè non a me? sono forse io migliore degli altri che la sofferenza non deve far parte della mia vita? Perchè io devo sentirmi in diritto di essere felice, quando quello che ho vissuto mi insegna ogni giorno che non siamo qui solo per essere felici, ma per imparare che la gioia vera viene da Dio e non da noi..
E così credo che la Gio e Fra, l'Angelica, la Rachele,la Anna, la Sofia,la Linda, la Emma, Simone, Angelina, la Giorgia, Matteo e Emma,Federico e tutte le altre meravigliose creature che ci sono state donate vegliano su noi genitori ogni giorno..non sono figli persi..sono figli. Figli speciali che sono andati a prepararci un posto.
Perchè la morte non è l'ultima parola.
La morte è stata vinta.
Un abbraccio grande a te Tania e a tutte le mamme e papà che non si arrendono.
Silvia
Ilaria
00martedì 12 luglio 2011 08:21
Silvia, grazie per avermi risposto nell'altro pezzetto di forum, dove raccontavo un piccolo pezzo di un'altro saluto ... mio babbo, gli ultimi giorni di vita, vedeva suo fratello, questa per me è stata la riprova che loro ci sono vicini, le persone che amiamo sono vicino a noi, nelle difficoltà ma anche nelle gioie ed essere mamme di un angelo, come dici te, ci rende privilegiate.
Tempo fa in motorino pensavo che essendo mamma di un angelo dovevo essee ancora più brava e ancora più buona (se mi riesce :)))) perchè mi devo meritare il Paradiso, magari tra cent'anni, ma devo correre subito da lei ...
Il tempo ci rende più forti e la vita vi regalerà immense gioie, perchè come mi disse un giorno un sacerdote, Dio non è vendicativo e non punisce, sono sicura che restituirà in gioia tutto il dolore provato, basta aspettare, lottare, credere e amare i nostri figli, siamo guidate da loro che ci tengono la mano in questo cammino.
Grazie ancora per le tue parole.
Un grande abbraccio
[SM=g9433]
Ilaria

Silvia
00mercoledì 20 luglio 2011 19:28
Parole per voi
Miei piccoli pulcini oggi finchè sistemavo le vostre rose in cimitero mi son ritrovata a canticchiare un canzone che mi gira in testa da giorni..
solo ritrovandomi di fronte a voi mi sono resa conto che queste parole parlavano al mio cuore perchè parlavano di voi..
Così ve la dedico..


"Stasera la Luce, si sente importante,
si guarda allo specchio, con aria elegante
e non c’è niente al mondo che la può distogliere
da tanta bellezza che il suo Diamante è.

L’abbraccerà, rallegrerà, solleverà se mai cadrà,
difenderà, sempre sarà, Diamante Lei e Luce Lui.
L’abbraccerà, rallegrerà, solleverà se piangerà
difenderà, perdonerà, Diamante è lei e Luce è Lui
Per sempre, per sempre.

Stasera Diamante si sente speciale,
colora la mente, in ogni sua parte,
e non esiste il buio e la solitudine
non ha alcun potere da quando Luce c’è."

Alla nostra piccola Gio, il diamante della nostra vita..perchè brilli e brilli in infinite sfumature e al nostro Fra, la luce della nostra vita..perchè la illumini ogni giorno.
Figli miei la vostra mamma vi pensa sempre.
Una carezza dolce..
A presto.

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