Sliding Doors ___ ?

TomBenz
00mercoledì 28 luglio 2010 11:03
Avreste o cambiereste qualcosa nel percorso della vostra vita?
Bene, cari signori e signore,
questo è un buon periodo, mio, per riflettere. Ogni tanto si viene intrappolati in alcuni pensieri, che fanno detestare la propria vita; non tutta magari, solo alcuni tratti, certe scelte volute o dovute. Certo è una cosa magnifica pensare che siamo solo noi a dover e poter scegliere, ma alcune volte siamo proprio noi a voler scegliere di piegarci agli avvenimenti. Ultimamente, sto pensando che alcuni errori, a cui non si può rimediare, perché comporterebbero l'annullarsi di altri avvenimenti belli, stupendi. Ad esempio, se io avessi la possibilità, di tornare nel passato e decidere se sposarmi con mia moglie, ora che so certe cose; evitando questo evento, la festa e tutto quello che ne segue, ora mi troverei un single di 35 anni con infinite possibilità…o magari limitate possibilità. Una cosa, che mi riporta alla realtà, ora che scrivo questo è che non avrei la possibilità di prendere e stringere mia figlia, di sbaciucchiarla facendole le pernacchie sul collo ed essere invaso da quel senso di impotente felicità di un attimo che lei, di poco più di un anno riesce a darmi. D'altra parte però, potrei uscire con altre ragazze o donne, per poi tornare il più delle volte come sono uscito, solo e senza aver "concluso" niente…per questo faccio riferimento ai racconti dei miei amici single. Certo, una cosa che mi piacerebbe, sarebbe quella di non fare questo mio mestiere, che non mi piace, o meglio non mi appaga abbastanza ma… è una cosa che so fare.
Certo, pensare di poter cambiare parte della mia vita passata, un po' mi affascina ma poi fermo la fantasia, inizio a capire che è un viaggio che forse non voglio fare: poter cambiare il passato non significa necessariamente vivere meglio il presente o il futuro, ma viverlo solo in maniera diversa. Allora, sceso da questo mio fantastico viaggio, osservo questo binario, guardando dalla parte da cui sono venuto, che è la mia vita; comprendo solo ora che il gioco non vale la candela. Per tutto quello che possa essere successo, bello o brutto piacevole o sgradevole… tutto è servito per fare in modo di essere come sono, quello che sono….
Troppi desideri di essere e vivere per quello che non si è, l'illusione di credere se si avesse agito in un modo, senza accettare la vita per quello che è: un'esperienza unica, semplicemente, e nulla più !

Ora, voi cambiereste qualcosa nella vostra vita, scegliendo un'altra "sliding door"? O semplicemente, se ne aveste la possibilità, la dipingereste di un altro colore la stessa "Sliding door", alterando leggermente una sfumatura della vostra vita attuale?
fafania
00mercoledì 28 luglio 2010 23:33
Se guardo indietro vedo una vagonata di dolore...
ho dovuto sudare per tutto e molte volte mi sono persa per strada..ma forse senza questo non avrei compreso quanto mi
amo..quanto mi innamoro di me tutte le volte che dal selciato mi rialzo.
mi piaccio perche sono cazzona e vado a cercarmi le rogne ma mi piaccio sopratutto perche se mi menano mi lecco un po le ferite ma
poi mi rialzo subito..
Non credo col senno di poi che sceglierei un'altra strada..in fondo io mi sono costruita questo mondo..se lo rinnego
rinnegherei me stessa..
rinnegherei anche il lato positivo e gli insegnamenti che ho compreso nel cammino.
Non mi piace far vedere che è tutto rose e fiori...l'interno di mew è un tumulto e lo è anche fuori...
quindi ho ancora da lottare principalmente con me stessa...ma è la strada che ho scelto di vivere...e mi piace cosi.
[SM=g8864]
TomBenz
00mercoledì 15 settembre 2010 20:49
Ad oggi, devo confessare che, con questi ultimi avvenimenti, diciamo dalla fine di marzo (il 30) ad oggi...; ora non cambierei niente, ma nel futuro prossimo, cioè nel prossimo anno, darei un cambio radicale alla mia vita...
JABANS
00mercoledì 15 settembre 2010 22:43
La mia è una vita costellata di errori, ho solo imparato a non lagnarmi: ho sempre scelto io, ho dubbi? Una vagonata! Ma li annullo scegliendo.
Perchè tanto esiste solo una scelta sbagliata: Non scegliere!
Cambierei qualcosa? Si, piccole cose, una parola non detta, o detta di troppo, solo sfumature.
Non è una vita eccezionale, ma è la mia vita!
Oggi mio figlio ha mostrato alla sua ragazza un video che fu fatto in occasione della sua nascita, ad un certo punto c'era un giovanotto con la barba da sumero con un bimbo in braccio, che con gli occhi vispi e felici diceva: "Signori e signore, vi presento Francesco,il più allegro scagazzatore che conosco! E' mio figlio!"
Mai è mancato il dolore, mai è mancata la felicità, direi che è andata bene!

Jab [SM=g8068]
(gatta2)
00giovedì 16 settembre 2010 08:55
direi che è andata benone!sono perfettamente d'accordo con quel che hai detto:esiste solo una scelta sbagliata..non scegliere.
se guardo indietro e osservo..accolgo tutto!gli unici attimi(perchè questi sono davanti ad una vita intera)che butto sono quelli in cui(pochi in verità,ma sempre tanti visti adesso,con gli occhi che ho ora)ho fatto "lo struzzo"..ho non scelto,ho rimandato....
spero che spirito annoti tutto e ne faccia tesoro per la prossima vita:a questa da ora in poi ci penso io!
adesso sono lieta di essermi sentita spesso una sorta di Don Chisciotte....lieta anche delle legnate ricevute dal mulino a vento!
fiera di quelle che ho evitato...orgogliosa dei segni che tutto questo ha lasciato...
l'altra sera ero con amici..parlavamo di quel che sappiamo fare..io so fare bene questo,io quell'altro....e tu?cosa sai fare meglio?
lì mi sono bloccata...mi sono venute in testa centomila cose in cui sono bravissima!(parlo con gli oggetti,faccio smorfie allo specchio,ballo facendo le pulizie di casa,canto stirando,torturo i riccioli quando leggo,rido se mi viene il singhiozzo.....)ma sono piccole cose,mi son detta...forse non contano...poi ho fatto la somma ed è venuto fuori un risultato enorme:la vita!così la mia risposta è stata:vivere....
[SM=g8688]
il vulcaniano.
00giovedì 16 settembre 2010 11:12
Mi ritengo schiaffeggiato moralmente. Ma ho una domanda da farvi: come si possono conciliare le proprie scelte, se queste non corrispondono alle scelte di chi vuoi bene? Valgono più le proprie scelte anche a costo di fare del male a chi non vorresti mai farne?
Mi rintano nel mio pensatoio a meditare sulle mie "non scelte", o forse dovrei dire le scelte che altri hanno fatto per me. [SM=g27992]
cix.
00giovedì 16 settembre 2010 12:50

SECONDO ME NON ESISTONO SCELTE GIUSTE O SBAGLIATE
NEL SENSO CHE UNA VOLTA DECISO STA A NOI FARE IN MODO CHE LA SCELTA
SIA QUELLA BUONA [SM=g8916]
Lucia_10
00giovedì 16 settembre 2010 13:30
Per rispondere alla domanda iniziale, farei volentieri a meno dei lutti familiari che ho subìto durante l'infanzia. Tutti dicono che il dolore forgia il carattere, che fa crescere, che fa maturare... Io a 7 anni ragionavo come una donna di 40! Che infanzia di cacca! Non tornerei indietro per niente al mondo. Quel che è stato, è stato. Ho comunque imparato qualcosa da ogni esperienza vissuta. Ora voglio solo andare avanti. [SM=g8431]

P.S.: per quanto riguarda le scelte che ho fatto nella vita non ho rimpianti.
TomBenz
00venerdì 17 settembre 2010 01:56
In questi giorni sto riflettendo molto, perché devo affrontare una scelta molto importante per la mia vita e per una persona in particolare, che si trova a dover subire una situazione. Come già detto più volte questo, per me è un anno di cambiamento: Ho scoperto qual'era il mio sogno nel cassetto, e nello stesso momento che l'ho capito l'ho visto scivolarmi dalle mani come se fosse sabbia. Ho capito con chi condividevo la mia vita solo poco tempo fa, e la cosa più triste è che mi fa incazzare moltissimo questo.



esiste solo una scelta sbagliata..non scegliere.



Oggi, mentre mi recavo a fare la fisioterapia...ho deciso di parlare (tra me e me) con Spirito, che praticamente sono io e mi sono risposto in un certo modo. Il concetto fondamentale è stato che non è un problema il non scegliere, perché comunque questo comporta una scelta; il fatto è scegliere la cosa giusta, e per giusta intendo scegliere una vita attiva. Altra mia opinione, è quella che nella vita non si nasce preparati...lo si diventa pian piano, conservando sempre i propri difetti e magari cercando idi aumentare i propri pregi.


come si possono conciliare le proprie scelte, se queste non corrispondono alle scelte di chi vuoi bene? Valgono più le proprie scelte anche a costo di fare del male a chi non vorresti mai farne?



Questa è proprio una bella domanda, Vulcaniano, hai anche una risposta; perché avrei bisogno di saperla, nell'immediato futuro. E ci aggiungo queste:

-Tenendo conto che nella nostra vita dobbiamo render conto a noi stessi e basta, ricordandoci però che dobbiamo avere un comportamento responsabile nei confronti del mondo che ci circonda, la nostra scelta deve essere mirata alla nostra "felicità" o al nostro sacrificio? Spiego, devo scegliere nel vivere sereno ed in pace con me stesso oppure devo fare una vita insofferente per il bene di altre persone?

Praticamente è la stessa domanda di Vulcaniano, ma era per vedere se eravate attenti.

Diciamo che mi trovo davanti ad una Sliding door futura, ed onestamente non so cosa scegliere, o meglio io ho già scelto, nel mio profondo, ma non capisco cosa.

(gatta2)
00venerdì 17 settembre 2010 08:42
tanti,ma proprio tanti,anni fa ..c'era un tipo in calzamaglia che girava accarezzando un teschio e recitava:essere...o non essere!
mi pare fosse un certo [SM=g8862] ...Amleto...
sai Tom ti sei risposto da solo:in cuor tuo la scelta l'hai fatta.....
vuoi esserne ancor più sicuro?prendi un foglio e dividilo a metà...da una parte ci scrivi i pro,dall'altra i contro.....
poi tiri le somme e ....ringarbugli tutto da capo!
nessuno meglio di te può sapere...ricorda solo che TU,soltanto TU starai con te fino all'ultimo respiro....
[SM=g8688]
TomBenz
00sabato 18 settembre 2010 18:25
Cara Gatta,
sì, onestamente mi sono risposto...ho fatto come mi hai consigliato tu, nella mia mente ho preso un foglio quadrettato, così ci scrivo dritto !!!, ci ho tracciato una linea verticale nera.
Da una parte ci ho scritto "a favore" e dall'altra "contrari"; ed ho iniziato a compilare...non ho scritto molto, perché ho compreso che le cose hanno pesi diversi. Ed io non sono pura coscienza, per cui giudico e vengo influenzato dalle cose. Non che abbia preso una scelta diversa, ma solo che ora come ora è giusto che prenda tempo per decidere meglio.

In fin dei conti cosa sceglieresti tra: essere libero di incontrare altre persone (femmine nel mio caso); uscire con loro, conoscerle, discuterci ... essere autonomo tra mille problematiche e liberazioni del vivere solo e... vedere tua figlia svegliarsi la mattina, coprirla durante la notte, stringerla tutte le volte che vuoi o puoi, farle le pernacchiette sulla pancia quando la cambi...(solo la pipì), osservarla mentre dorme e commuoverti pensando a tutto quello che si dovrebbe meritare...

Trovarsi costretti in una situazione creata da altri è fastidioso...anche il dover rinunciare ai propri sogni, ma rinunciarvi completamente è un'altra cosa.

Chiaro è il fatto, come dice Jab, che Nulla è per caso, questa situazione, permettetemi di merda, servirà pure a qualcosa!!! Probabilmente dovevo capire qualcosa, ed onestamente l'ho capito, ma non capisco dove mi deve portare.

Per cui la domanda ora, perché mi è balzata in mente in questo istante, é:
Abbandonare la strada vecchia, oppure buttarsi in una nuova? E questa nuova è provare e cercare di cambiare qualcosa nel rapporto per trovarvi un nuovo equilibrio? Oppure scegliere una nuova differente strada? [SM=g8862]

In poche parole: affrontare il problema o sfuggirne creandone altri? [SM=g8862]

PS: Se non vado a lavorare sbotto !!! Jab, meno male che mi son rotto per prendermi tempo, riflettere e decidere...
Comunque avrei deciso di prostituirmi, solo con donne, anche mature se come Madonna (la cantante !!!)...però vado a minuti... [SM=g27987] [SM=g27988]
il vulcaniano.
00sabato 18 settembre 2010 20:26
Finalmente! dopo lunga meditazione sono riuscito a risolvere il problema dei problemi. Ringrazio jab per non aver risposto alla domanda!!! vi sembra strano? invece è proprio così. Adesso sò che jab mi avrebbe potuto rispondere benissimo, ma non mi avrebbe fatto del bene, e non mi avrebbe neanche fatto del male. Infatti sarei rimasto al punto di partenza.
Dico solo questo per farmi intendere: per risolvere il problema bisogna affrontarlo dall'alto e col cuore (cuore inteso come coscienza e consapevolezza di se).
Tom...è giusto che sia così... ma devi scoprire tu il perchè!

Sono cattivo a non dirvi nulla? [SM=g8864]
alex68@
00mercoledì 22 settembre 2010 16:30
tutte le scelte possibili le abbiamo già fatte
Tutte le scelte possibili le abbiamo già fatte, basta solo immaginarle. E' vero, scegliere per il proprio benessere potrebbe essere una liberazione, ma, cercando di essere lungimiranti, bisognerebbe ipotizzare anche il futuro lontano, quello che è troppo al di là per poterlo prendere in considerazione adesso. Se solo lo facessimo, capiremmo con grande amarezza che ci arrovelliamo su cose inutili. Nelle nostre vite passate presenti e future abbiamo vissuto tutto e con gli occhi della consapevolezza sappiamo, in fondo al nostro essere, di aver scelto ogni opzione possibile. In questo momento vorremmo essere più liberi, vorremmo cambiare qualcosa per sentirci rinnovati, ma ne varrebbe veramente la pena? Quanto durerebbe la libertà acquisita? Sarebbe vera libertà o interverrebbe qualcos'altro a impedirci di essere sciolti da vicoli...? [SM=g9013]
il vulcaniano.
00mercoledì 22 settembre 2010 20:16
Alex, credo proprio che sei pane per i denti di Jab: 'mo te magna !
e se non lo fa lui lo faccio io. (però lui lo fa meglio...è anche un cuoco!) [SM=g27990]
JABANS
00mercoledì 22 settembre 2010 21:48
A metà degli anni settanta conoscevo una ragazza bellissima, era una femminista tostissima, partecipava ai gruppi di autocoscienza femministi, non faceva altro che parlare di scelte, era insopportabile, aveva un ragazzo, e malgrado la giovanissima età (per quei tempi), aveva con questo ragazzo rapporti sessuali completi, era l'eroina di tutte le sue amiche, in lei vedevano una guida, un lider.
La trovavo bella come un dipinto di Botticelli, una sera in biblioteca, confessò a me ed a un mio amico che si era lasciata con il ragazzo, perchè era uno 'stronzo maschilista' (parole sue) e aggiunse che volentieri si sarebbe messa con me o con il mio amico, io ne fui lusingato, ma a quei tempi lavoravo fra Torino e la Svizzera francese, ed il giorno dopo dovevo partire.
Quando, un mese dopo, tornai, mi dissero che si era messa col mio amico, poco tempo dopo, rimase incinta, ma andò in Inghilterra per abortire, ritornata cominciò a convivere col mio amico, che intanto dovette partire per militare, bene, lei seguendo sempre l'idea di scegliere, finì a letto con tutti i maschietti che conosceva, compreso persone notoraiamente viscide, dei portaborse di partito, che in tempi più recenti sono finiti sui giornali per peculato e malversazione, questa ragazza venne anche a bussare alla mia porta. Voi, certamente, avrete capito che sono una persona inpulsiva, come un castagno secolare del mio paese, e quindi, gentilmente, la mandai a quel paese.
Quando il mio amico finì la naja, naturalmente, gli raccontò tutto, perchè non c'era niente di male, erano scelte...
Così il mio amico, malgrado le volesse molto bene, operò la scelta di andar via di casa.
Poi questa ragazza operò la scelta di mettersi con un ragazzo siciliano, che appena lei pensò di operare un'altra scelta sessuale, lui, prima ancora, operò la scelta di riempirla di botte.
L'ultima volta che ho sentito di lei, so che ha scelto di essere una moglie fedele ed una mamma amorevole.

Morale della favola?
In questa breve storia ci sono solo scelte, provatevi a contarle, sono veramente tante, e tutti abbiamo fatto delle scelte addirittura certe sono implicite, non le ho citate, ma si capiscono.

In realtà, noi, non possiamo fare a meno di scegliere, scegliamo persino tra scegliere e non scegliere, anche quando non c'è scelta noi scegliamo, ma in base a che lo facciamo?
In base alla costruzione mentale che ci siamo fatti del mondo, il nostro mondo interiore.
Quando la scelta è fatta tenendo conto di questo mondo, non ce ne accorgiamo neanche, ci sembra, automaticamente, la cosa giusta, è tutto normale.
I guai cominciano quando c'è di mezzo la novità, quando contrasta con il nostro mondo, di solito non abbiamo paura di farci male, è più la paura di essere criticati, di far male a qualcuno.

Non so se può essere d'aiuto: ma esiste solo ciò che scegliamo, ciò che non abbiamo scelto non esiste!

Jab [SM=g8864]

P.S. Vulcano non so se è il caso di magnarmi Alex, fai una cosa, fallo tu, io ho già mangiato!
alex68@
00giovedì 23 settembre 2010 09:15
chiarimenti
Il discorso che ho fatto ieri non voleva essere un'esaltazione dell'immobilismo, ma al contrario un discorso animico. Se guardiamo con occhi di Anima sappiamo che in verità tutte le scelte le abbiamo già compiute e se scaviamo dentro di noi sappiamo quali conseguenze hanno comportato. Nel non tempo sono già state fatte tutte, per cui Jab tu magari in altri universi paralleli sei stato uno dei tanti a scegliere di avere quella ragazza come compagna. Questa donna di cui parli ha compiuto delle scelte perchè aveva bisogno di sentirsi amata, tutti noi scegliamo la via che, anche solo per qualche attimo, ci fa sentire amati ed è ciò che muove ogni giorno le scelte di tutti quelli che vivono nella luce.
Scusate se sono stata fraintesa, ma mentre scrivo delle volte faccio anche altre cose, quindi non mi sarò espressa bene.
Non mi mangiate, perché altrimenti con i grassi che ho vi sale in colesterolo. [SM=g8068]
(gatta2)
00giovedì 23 settembre 2010 09:40
è tutto vero...è tutto sbagliato.... [SM=g8862]
ogni persona vive a suo modo,opera le proprie scelte,ragiona(a volte Sragiona)usando le proprie percezioni..
non c'è nulla di esatto in questa "scienza"...c'è solo la personale scelta di vivere e sentire il mondo intorno...
lo spirito, secondo me, è paragonabile all'istinto..quella vocina che se la segui ti trovi sempre "bene"nella vita...l'anima è la curiosità,spesso ti fa cacciare nei guai..ma cosa sarebbe una vita senza guai?...spirito si assopirebbe diventando pedante e noioso,come mangiare un semolino senza sale [SM=g27994] ....
i coinvolti in una rapina(esempi riportati da statistiche rilevate dagli esperti)anche se hanno assistito allo stesso svolgimento dei fatti,una volta interrogati ,danno versioni molto diverse...
eppure erano tutti lì,in poco spazio,a subire la stessa azione...eppure i loro racconti sono diversi:perchè?
perchè siamo diversi!a me piace il cioccolato..a qualcuno il semolino scondito..nulla di strano...ci si può anche un po' incaxxxx quando vedi questo,specie se è una persona che ami(mia figlia ad esempio!),ma poi penso che è giusto anche così,che la vita ogni essere la vive come meglio crede,anche perchè prima o poi ci si sveglia e....ci si mette a mangiare il cioccolato! [SM=g8864]
quando accade?boh...ad ognuno il proprio attimo...
[SM=g8688]
JABANS
00giovedì 23 settembre 2010 17:27
Mi sa che Vulcaniano è a dieta!
Cara Alex, qui nessuno mangia nessuno, e ti sei espressa benissimo!
Anche il ragionamento è giusto, ma noi stiamo vivendo 'questa' vita, questa è la vita che percepiamo ed è la nostra opera, bella o brutta che sia.
Certo c'è tanta roba la fuori, altre vite che stiamo vivendo, tanti universi paralleli dove ogni possibilità viene scelta, chi lo sa?
Ma bisogna evitare che tutto ciò ci distragga da questa vita, porsi delle domande è basilare, ma dobbiamo saper discernere ciò che veramente ci è utile da ciò che, anche se ci affascina, ci allontana da noi stessi.
Come potrei vivere bene se mi chiedessi continuamente: 'se avessi fatto così' o 'se avessi fatto cosà' cosa sarebbe successo?
Col tempo ho imparato che non esistono scelte perfette, c'è sempre qualche prezzo da pagare.
A volte bisogna ascoltare il cuore altre volte il cervello, certo col crescere della nostra consapevolezza, figlia dell'esperienza, le cose vanno meglio.
In ogni modo, la scelta non operata, non deve in alcun modo, essere più presa in considerazione, può solo fare danno, anche se è stata fatta in un altro mondo o nel senza tempo.
Noi siamo qui, adesso.

Ciao Alex
Jab [SM=g8072]
alex68@
00giovedì 23 settembre 2010 18:15
Si, è vero siamo qui ora, ma con la nostra immaginazione possiamo intuire e prefigurarci le conseguenze di ciò che andiamo a scegliere. Io per esempio per un periodo mi sono fatta molte domande su cosa sarebbe stata la mia vita se avessi evitato certe scelte e ci sono stata parecchio male..., ma poi ho capito che, scegliendo un'altra direzione, mi sarei persa un sacco di cose. Quindi, cosa ho imparato? Ho imparato che prima di fare una scelta bisogna valutare e prefigurarsi tutte le conseguenze possibili. Successivamente, se ciò che vediamo venir fuori ci piace, allora operiamo il cambiamento. Ma se ciò che noi guardiamo del nostro ipotetico futuro alternativo, ci risulta davvero troppo pesante e soprattutto coinvolge persone a cui vogliamo bene, facendole soffrire, credo che bisognerebbe attendere e rimanere sospesi sul da farsi per qualche periodo. Questo lasso di tempo potrebbe essere indispensabile per sciogliere i nodi esistenziali che ci siamo creati, oppure potrebbe convincerci della necessità impellente di andare avanti con la scelta iniziale...
Scusate ma oggi ho mangiato peperoni e i pensieri si aggrovigliano insieme alla digestione. [SM=g8067]
JABANS
00giovedì 23 settembre 2010 18:32
No Alex, peperoni a parte, sei chiarissima e sono daccordo con te.
L'immaginazione è una cosa importantissima, sapendola usare, scevra di paure o condizionamenti, è un dono inestimabile!

Jab [SM=g8067]
il vulcaniano.
00giovedì 23 settembre 2010 20:40
Ci sono...ci sono! i chiarimenti di Alex mi hanno rabbonito. E poi non siamo cannibali! (alex con patate e carote...uhmmm...chissa?!)
Alla fine il discorso cade proprio su ciò che riusciamo ad immaginare come scelte possibili. Siamo condizionati!!! di questo possiamo solo rendercene conto ed in fondo questo è sufficente per capire cosa e quanto il condizionamento ci sta influenzando.
Possiamo solo minimizzare le influenze dei condizionamenti, ma non possiamo eliminarli. Nessuno ne è immune.
Capito questo, potremmo pensare che la vita è una discesa di slalom, ovvero cercare di evitare i paletti girando una volta a destra e un altra a sinistra. Se questo procedere fosse un problema da risolvere solo mentalmente...faremmo tutti colazione col prozac. Ma tutto questo scegliere degli uomini, in realtà è anch'esso una illusione, è l'illusione di poter scegliere ciò che ci può rendere la vita migliore. Ma alla fine cos'è la cosa migliore per noi? avere denaro ,successo, fortuna, donne o uomini da amare, la salute? o vivere sapendo esattamente di cosa abbiamo bisogno, quali sono le esperienze che dobbiamo e sottolineo DOBBIAMO fare.
Quello che voglio dire, detto in modo estremo, è che ciò che siamo nel nostro intimo e ciò che dobbiamo fare come esperienza di vita non hanno nulla a che fare con le scelte che facciamo. La quantità e la qualità di felicità sarà sempre la stessa, sia che siamo ricchi o poveri, sia che siamo persone di successo o degli emeriti sconosciuti...e così via.
Se abbiamo chiaro questo concetto, possiamo modificare la visione della realtà; dove non sono più così importanti le scelte che si presentano effimeramente dall'esterno, ma prendono importanza le scelte che il nostro intimo, il nostro io reale, deve fare.
Mi fermo qui per adesso così avete la possibilità di farmi le obbiezioni che scaturiscono dalla incompletezza di quanto ho detto.
TomBenz
00mercoledì 29 settembre 2010 10:52
Dissacro un po' tutto il vostro discorso...

Fino ad ora, e penso per molto tempo ancora, ho sempre creduto che , l'essere umano comunque fa delle scelte, in cui in ogni caso deve pagare un prezzo; l'abilità sta nel fare le scelte in cui il dazio sia poco oneroso; questo però viene scelto in base al proprio credo, ai propri principi, ai propri ideali e a quello che si vuole o si è disposti ad accontentarsi.
Bello il proverbio : Chi non risica, non rosica.

Ad esempio, io ho scelto di scrivere di più in questo forum che non nell'altro (quello che conosciamo tutti o quasi, perché ci proveniamo). La mia scelta è stata dettata dal fatto che qui, ho la sensazione di sentirmi più a mio agio, più in famiglia, più protetto dal giudizio degli altri, mi sento coccolato dalle parole scritte da Jab, spinto alla riflessione da il Vulcaniano., accarezzato da quelle di Gatta, da una pacca sulla spalla da Lucia, che ci accomuna la giovinezza della visione delle cose. Ho scelto di postare di più qua, perché certi toni dall'altra parte mi infastidiscono, perché il più delle volte veniamo incompresi, un po' perché non esprimiamo bene quello che sentiamo ed un po' perché un po' vogliono capire quello che preferiscono. Qui ho la sensazione di viaggiare nella stessa direzione, con velocità e mezzi diversi, ma comunque dalla stessa parte... e nel caso uno si fermi perché ha bucato, uno fra voi, se ne accorge e lo aiuta a sostituire la gomma per poter ripartire.

Io scelgo quello che in questo momento mi pare giusto, poi non posso pentirmene, perché il giudizio di poi si basa su conoscenze che ora non possiedo. La cosa stupida è che ci complichiamo la vita, cercando sempre risposte aggrovigliate in maniera da soddisfare mille cose. In realtà, noi custodiamo la risposta, quella vera; il problema è che ci facciamo le domande sbagliate.

Spiego: Immaginiamoci questo dialogo tra Toni & Meni (nomi tipici di barzellette friulane).

Toni: In che anno sei nato?
Meni: 24
Toni: In che giorno sei nato?
Meni: 24
Toni: In che mese sei nato?
Meni: 24
Toni: In che ora sei nato?
Meni: 24
Toni: In che secolo sei nato?
Meni: 24
Toni: Di che classe sei?
Meni: 24
Tutto queste domande quando bastava chiedere:
Toni: Quanti anni hai?
Meni: 24

Non so se mi spiego...comunque questa è la risposta alla vostra domanda...ora non vi resta che porvi quella giusta... [SM=g27990]






JABANS
00mercoledì 29 settembre 2010 17:21
Ciao Tom,
tu hai perfettamente ragione: 'ogni cosa ha il suo prezzo'!
Non ci crederai, ma questa cosa fa star bene un sacco di persone.
Gli mette il cuore in pace, non li fa sentire in debito, metti che uno trovi, in una strada deserta, un bel mazzo di banconote da 500 €, pari, che so, a 400.000 €. E' probalile che li userebbe, ma in qualche modo, si sentirebbe in colpa, in debito. Chissà il suo inconscio cosa sarà capace di inventarsi, pur di 'sdebitarsi'.
Lo vedo accadere in continuazione, credimi.

Ma c'è una buona/brutta notizia (dipende dal tuo senso di giustizia):
Siamo noi che decidiamo cosa vogliamo ed il prezzo che vogliamo pagare!
Più vogliamo qualcosa, più siamo disposti a pagare, più pensiamo sia difficile, più alziamo il prezzo, più ci creamo difficoltà, più si allungano i tempi.

Dici che cerchi sempre la cosa che 'costa meno', prova con qualcosa che non costi niente, non c'è bisogno di chiederti come può essere, immaginati già che sia realizzato.

Devi fare una scelta? Ok, Accadrà che si produrrà una situazione che salva capra e cavolo, poi qualcuno ti dirà che hai avuto proprio un culo della madonna, sorridi e digli: "Sì, è vero!" (così lo fai contento). [SM=g27987]

Io non 'credo' in Dio, ma vedo l'Esistenza (nel senso che la vedo proprio con gli occhi), noi ne facciamo parte, siamo come frutti di un albero: hai mai visto un albero fare preferenze? Questo lo faccio crescere e maturare, questo lo faccio rimanere verde, sono i frutti che, da veri stronzi, attirano ogni sorta di parassiti e guai. [SM=g27992]

Questa metafora mi piace, dovrei venderla! [SM=g27988]

Ciao bel Tom(o)
Jab [SM=g27998]
(gatta2)
00giovedì 30 settembre 2010 09:18
ahahah!vedi Tom?...Jab parla sempre di frutti....più non ne può mangiare,causa gotta,più ne parla....
osserviamoci,ascoltiamoci...il nostro io rivela sempre la verità! [SM=g8864]
[SM=g8688]
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