A metà degli anni settanta conoscevo una ragazza bellissima, era una femminista tostissima, partecipava ai gruppi di autocoscienza femministi, non faceva altro che parlare di scelte, era insopportabile, aveva un ragazzo, e malgrado la giovanissima età (per quei tempi), aveva con questo ragazzo rapporti sessuali completi, era l'eroina di tutte le sue amiche, in lei vedevano una guida, un lider.
La trovavo bella come un dipinto di Botticelli, una sera in biblioteca, confessò a me ed a un mio amico che si era lasciata con il ragazzo, perchè era uno 'stronzo maschilista' (parole sue) e aggiunse che volentieri si sarebbe messa con me o con il mio amico, io ne fui lusingato, ma a quei tempi lavoravo fra Torino e la Svizzera francese, ed il giorno dopo dovevo partire.
Quando, un mese dopo, tornai, mi dissero che si era messa col mio amico, poco tempo dopo, rimase incinta, ma andò in Inghilterra per abortire, ritornata cominciò a convivere col mio amico, che intanto dovette partire per militare, bene, lei seguendo sempre l'idea di scegliere, finì a letto con tutti i maschietti che conosceva, compreso persone notoraiamente viscide, dei portaborse di partito, che in tempi più recenti sono finiti sui giornali per peculato e malversazione, questa ragazza venne anche a bussare alla mia porta. Voi, certamente, avrete capito che sono una persona inpulsiva, come un castagno secolare del mio paese, e quindi, gentilmente, la mandai a quel paese.
Quando il mio amico finì la naja, naturalmente, gli raccontò tutto, perchè non c'era niente di male, erano scelte...
Così il mio amico, malgrado le volesse molto bene, operò la scelta di andar via di casa.
Poi questa ragazza operò la scelta di mettersi con un ragazzo siciliano, che appena lei pensò di operare un'altra scelta sessuale, lui, prima ancora, operò la scelta di riempirla di botte.
L'ultima volta che ho sentito di lei, so che ha scelto di essere una moglie fedele ed una mamma amorevole.
Morale della favola?
In questa breve storia ci sono solo scelte, provatevi a contarle, sono veramente tante, e tutti abbiamo fatto delle scelte addirittura certe sono implicite, non le ho citate, ma si capiscono.
In realtà, noi, non possiamo fare a meno di scegliere, scegliamo persino tra scegliere e non scegliere, anche quando non c'è scelta noi scegliamo, ma in base a che lo facciamo?
In base alla costruzione mentale che ci siamo fatti del mondo, il nostro mondo interiore.
Quando la scelta è fatta tenendo conto di questo mondo, non ce ne accorgiamo neanche, ci sembra, automaticamente, la cosa giusta, è tutto normale.
I guai cominciano quando c'è di mezzo la novità, quando contrasta con il nostro mondo, di solito non abbiamo paura di farci male, è più la paura di essere criticati, di far male a qualcuno.
Non so se può essere d'aiuto:
ma esiste solo ciò che scegliamo, ciò che non abbiamo scelto non esiste!
Jab
P.S. Vulcano non so se è il caso di magnarmi Alex, fai una cosa, fallo tu, io ho già mangiato!