Su RAI1 "L'ultimo dei corleonesi"

"L'ultimo dei Corleonesi" è una fiction diretta da Alberto Negrin, ed interpretata, tra gli altri, da David Coco, Stefano Dionisi e Marcello Mazzarella, che interpretano rispettivamente i tre criminali che in epoche diverse hanno guidato il sanguinario clan mafioso: Bernardo Provenzano, Luciano Liggio e Totò Riina.
Il film Tv ripercorre l'ascesa feroce del clan dei Corleonesi da un piccolo centro della Sicilia rurale ai grandi affari di Palermo, finché la reazione dello Stato non ne determina la caduta rovinosa.
Un film che si snoda dagli scenari suggestivi e arcaici della Sicilia degli anni '50 e '60 per arrivare alla Palermo del sacco edilizio e del controllo della sanità, negli anni '70 e '80, per concludersi - dopo innumerevoli delitti - nella cornice della campagna di Corleone dove tutto iniziò e dove si compie, con l'arresto di Bernardo Provenzano, l'ultimo dei Corleonesi, la storia iniziata nel 1948 con l'omicidio del sindacalista Placido Rizzotto.

Non mi é piaciuto, ho cambiato canale.

Nemmeno a me è piaciuto.
Troppa fretta nel farlo ha portato a trascurare alcuni dettagli.
Come per esempio la 98fs impugnata dal giovane Toto' Riina nel '48.
O come il TRAP SL 90 imbracciato dal giovane Liggio.
E poi... da siciliano... ma quante CAZZATE.
Nel complesso, rispetto ad altri films su mafia & affini... questo è davvero fatto malissimo anche e soprattutto per le conversazioni "private" tra i tre soci che NESSUNO ha mai conosciuto.
Quindi... cazzate a GO GO.
Il mio voto provvisorio per questa prima puntata è 5 meno meno.

Concordo con la Troppa fretta....cmq vedere alla fine quelle xxxxxx dietro le sbarre è sempre un piacere.....

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Scritto da: bitonale 15/02/2007 11.46
Nemmeno a me è piaciuto.
Troppa fretta nel farlo ha portato a trascurare alcuni dettagli.
Come per esempio la 98fs impugnata dal giovane Toto' Riina nel '48.
O come il TRAP SL 90 imbracciato dal giovane Liggio.

Il mio voto provvisorio per questa prima puntata è 5 meno meno.

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Macché, era a puntata unica.
E pure l'M12 negli anni '60 che topica.

In tv "Zu Binnu" delude la Dda di Palermo

PALERMO - Il film tv 'L'ultimo dei Corleonesi', dedicato all'ascesa e alla caduta dei padrini di Corleone, andato in onda su Raiuno, e risultato il programma più visto della prima serata di ieri, ha suscitato "delusione" tra i magistrati della Dda di Palermo. Di una "raffigurazione troppo romanzata" parla il procuratore aggiunto di Palermo Sergio Lari, che ha trovato i personaggi di Totò Riina e Bernardo Provenzano "troppo umanizzati, quasi romantici".

In particolare, la scena dell'incontro tra Binnu e la sua donna Saveria Palazzolo, in chiesa, "era descritto in modo tale da rendere i due protagonisti così romantici da diventare quasi due figure positive, con il loro amore che sfidava e superava tutte le difficoltà. Non so se una simile rappresentazione sia utile o non sia, invece, profondamente dannosa".

"La costruzione del film mi è sembrata estremamente fragile - è il parere del Pm Gaetano Paci - e poi ho ravvisato una eccessiva divaricazione tra le figure di Riina e di Provenzano. Il primo raffigurato come il 'cattivo irriducibile', il secondo come un mafioso 'buono', trascinato nelle imprese criminali da Riina, quasi suo malgrado. Una visione davvero edulcorata rispetto allo spessore dei due padrini, che di certo si equivalgono sia sul piano della ferocia che della responsabilità criminale".

La fiction è stata giudicata "troppo folkloristica" anche dal pm Antonio Ingroia. "Ancora una volta abbiamo assistito - ha detto - ad un'enfatizzazione folkloristica del trio corleonese Liggio-Riina-Provenzano, col rischio di rafforzare il fraintendimento di una mafia finita con l'ultimo dei corleonesi".

15/02/2007 www.lasicilia.it

C'ha ragione però anche quel modo di rappresentare tutto come se tutto é stato fatto dai magistrati...su questo niente da dire ? E 'nnamo su ! Er fatto é che 'sta ficton é 'na schifezza tutta.

[Modificato da bluewall 15/02/2007 21.30]

MI unisci alle critiche,

decisamente poco curato nei particolari!

la storia è bella ma raccontata male...