TEX 745-747 Vancouver di P. Ruju & C. Mastantuono.

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BertAdams
00martedì 8 novembre 2022 18:08
Fa uno strano effetto leggere un albo senza infamia e senza lode e pensare che sia una buona cosa. Il convento passa questo e dopo sette terribili albi di Boselli, persino Ruju sembra un passo avanti.

Buona parte di questo racconto si perde in fuffa superflua
Carson detto il cascamorto


Tolto questo, già il fatto di leggere 110 tavole senza sacramentare troppo è un fatto positivo.
Aiuterebbe mostrare degli avversari all'altezza dei pards e non degli scalzacani buoni per sgranchirsi le nocche.
Se fossero dei veri duri il divertimento aumenterebbe di molto, invece di lasciare abbastanza insoddisfatti come in questo caso.

Quello che preoccupa è che mancano ancora due albi e se già con uno ha fatto fatica ad arrivare in fondo mi sa che gli sbadigli non mancheranno.

Nonostante non sia riuscito a rendere Tiger e Kit come si conviene, mi segno un piccolo miglioramento.

Corrado è bravo con tutto ciò che non ha nulla a che fare coi volti dei pards. Tex e soci sono dei tizi anonimi riconoscibili, e non sempre, per i vestiti. Carson è quello peggiore e non si spiega il perché, dal momento che ha il volto che fanno tutti, o quasi, bene.

Discreta la cover di Villa.
ddvd
00martedì 8 novembre 2022 18:50
Domani vado a prenderlo. [SM=x74931]
Myra Solano
00mercoledì 9 novembre 2022 17:49
Questa volta mi tocca dissentire, quasi interamente, dal caro Bert. Succede. Si vede che la Mefitusata (copyright Juan Galvez) mi ha causato degli effetti collaterali di cui ancora non è chiaramente individuabile la portata.🤣😋😎

Questo sembra un albo scritto non da Ruju o quantomeno non dal Ruju degli ultimi anni, non dal Ruju che ha sceneggiato il Color “La gazza ladra”, in cui faceva bella mostra la sua versione di Kit-pirla, oppure le sue solite storie con Tex e Carson nelle vesti di ancelle del vero protagonista, invariabilmente tetro, pieno di turbamenti e dal passato tumultuoso.
Mi rendo conto che, tutto sommato, non sto certo facendo un complimento al soggettista/sceneggiatore di quest’albo, ma tant’è.

Qui Ruju mi ha ricordato il Boselli degli inizi - di quando il suo ego e la sua smania di correggere gli “errori” di GLB non avevano ancora preso il sopravvento - con in più una spruzzatina di Nolitta, perlomeno in un paio di scene che, non lo nego, feci fatica a digerire all’epoca in cui le lessi la prima volta.
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Su Tex ci sono, è vero, delle situazioni da evitare e queste prime 44 tavole forse non sono “canoniche”, ma ci ho ritrovato un Carson così come me lo immagino io nel rapportarsi ad una signora:
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Non lo so, forse è il tempo che gioca certi scherzi o forse è la consapevolezza che - invecchiando e constatando cosa sta diventando e come stanno trasformando Tex - si arriva a rivalutare alcune scene/sequenze, certi tocchi di sceneggiatura, certe trovate che in passato mi erano apparse un tantino rivoluzionarie o comunque poco “da Tex”.

È proprio il tono di questo primo albo ad essermi piaciuto; nemmeno tutto il nero e le ambientazioni scure e notturne disegnate da Mastantuono sono riuscite a soffocare la solarità di queste pagine.
Ho trovato i pards quasi sempre in parte, affiatati, sicuri di sé senza il bisogno di fare gli sbruffoni. Ho ritrovato un po’ del calore che solo questo straordinario quartetto di personaggi riesce a sprigionare, ma solo quando lo sceneggiatore post-GLB si toglie dai piedi, si mette al servizio dei personaggi e lascia che i personaggi parlino e si comportino come sanno parlare e come sanno di essere.
Ho trovato i dialoghi quasi perfetti, secchi, divertenti; ho persino riso a qualche battuta, cosa che non mi accadeva da tempo.

Ho trovato validi anche i quattro coprotagonisti:
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Riguardo alla gestione dei personaggi c’è una cosa che proprio non mi va giù, anche se non si tratta certo di una novità: mi riferisco al fatto che i coprotagonisti, dopo poche vignette, chiamino Tex per nome e gli diano del tu.
“Mister Willer” è sparito e il “voi” anche; ne “Lo sceriffo di Durango”, tanto per fare un esempio, i pards salvano la pelle alla bella Linda, ma lei resta sempre “miss Linda” e nessuno di loro le dà del tu, né lei lo dà a loro.

Lo so, era una finezza di GLB, ma da personaggi che vivono in quell’epoca e in quel contesto mi aspetterei una certa forma di rispetto/distacco. Considero questo elemento molto più importante di tutte le puttanate storiche che tanto piacciono agli sceneggiatori e ai lettori “moderni” e che ammorbano le storie di Tex degli ultimi anni.

Infine, concordo con Bert sul fatto che gli avversari, fino a questo momento, non sono un granché; gli uomini di Warberg non sono certo tizi che possano impensierire i quattro pards, almeno per ora.

Se questa fosse stata una tripla del Boselli che fu, avremmo considerato il primo albo “introduttivo”; vedremo cosa saprà fare Ruju nei prossimi due albi, sperando che non si perda per strada e non sperperi quanto di buono fatto fin qui.
rimatt1
00giovedì 10 novembre 2022 15:07
Me lo farete comprare. [SM=x74954]
ddvd
00giovedì 10 novembre 2022 17:53
Re:
rimatt1, 10/11/2022 15:07:

Me lo farete comprare. [SM=x74954]


[SM=x74932]

Bill Pelton
00giovedì 10 novembre 2022 19:39
Credo che nei confronti di quest'albo ciascuno di noi abbia tutto il diritto di nutrire diverse riserve, poiché la storia è tutt'altro che perfetta, e la gravità delle mancanze varierà secondo l'insindacabile soggettività del lettore.

Io, per dire
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Senza perdersi in lunghe disamine dei pro e dei contro, direi che Myra ha centrato perfettamente il punto: la cosa migliore di questo primo albo è che, finalmente, i protagonisti sono i quattro pards e non il caratterista di turno, rigorosamente tormentato da qualche evento del passato come da tradizione rujesca.

Concordo nella sostanza con quanto già evidenziato, nel bene come nel male, da chi mi ha preceduto. Giusto l'appunto sui cattivi di scarso spessore, ma Ruju non ha mancato di introdurci già il vero antagonista, Kircher, che speriamo sia all'altezza della descrizione fattane dal fin troppo stereotipato mandante dell'intera losca trama.

Anche io finora ho trovato la lettura piacevole e mi auguro che continui. Secondo me qui Ruju ha sparato le sue cartucce migliori, come testimonia la presenza del quartetto al completo, per lui inusuale, quindi sono moderatamente fiducioso.

Juan Galvez
00giovedì 10 novembre 2022 22:52
Re:
rimatt1, 10/11/2022 15:07:

Me lo farete comprare. [SM=x74954]

Magari Pasq manda tutto in vacca già nel prossimo albo, tuttavia - PER ORA - dopo sette albi di una sbobba inqualificabile che vorrebbero far passare per Tex - PER ORA, e dopo sette mesi marronissimi - questo albo è come una bevuta d'acqua sorgiva da fonte alpestre. E non è un capolavoro, sia chiaro: è una onesta storia di Tex.


BertAdams
00venerdì 9 dicembre 2022 23:34
Sono piacevolmente sorpreso da Ruju che sembra averla imbroccata.
Al netto di due elementi che impediscono di parlare di ottimo lavoro, non capisco come l'autore sardo possa essere così incostante. Passa dal mediocre al buono con incredibile facilità, tanto che mi sorge il sospetto che esistano due gemelli; il primo un mezzo impiastro, il secondo con qualche freccia al suo arco.

Una storia movimentata


Si. Mi sono divertito e devo dire che rialza di molto la media pessima dell'annata.

Senonché


Interessante e originale
l'interrogatorio


Mastantuono è sempre una sorpresa. Disegna molto bene tutto cio che non ha ha che fare con il titolare della testata e i suoi amici. Carson sembra ottuagenario in alcune vignette. Mi ha ricordato il vecchietto di un Dollaro d'onore...

Non vedo l'ora di leggere la conclusione e sono pure ottimista. Non mi succede di frequente di questi tempi...
Myra Solano
00lunedì 12 dicembre 2022 16:54
Re:
BertAdams, 09/12/2022 23:34:


Al netto di due elementi che impediscono di parlare di ottimo lavoro, non capisco come l'autore sardo possa essere così incostante. Passa dal mediocre al buono con incredibile facilità, tanto che mi sorge il sospetto che esistano due gemelli; il primo un mezzo impiastro, il secondo con qualche freccia al suo arco.



Io penso invece che Ruju si serva di uno o più ghostwriter; c’è troppa differenza tra questa e altre sue storie precedenti, per quanto, con questo secondo albo, l’autore sardo si sia dato da fare nel vanificare un po’ delle speranze che avevo riposto circa il felice proseguimento dell’avventura.

Cominciamo dalla vaccata più grossa, quella che si concretizza nelle ultime trenta pagine dell’albo, ma la cui costruzione inizia verso pag. 14: mi riferisco a tutta l’operazione per tenere Angela “al sicuro”.
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Venendo al resto, ho trovato debole perché allungata e trascinata, tutta l’indagine cittadina compiuta dai pard: a me è parso che Kit e Tex abbiamo passato più tempo del necessario a “bighellonare” (copyright FOG) per la città, talvolta in compagnia del poliziotto, per incontrare segretari, sarti e responsabili della C.P.R.
Anche in questa parte le vaccate non mancano:
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Vi è poi una parte che definirei faraciana, quella della presentazione del personaggio che dà il nome all’albo ossia Kircher “Artiglio d’Orso”, dei suoi artigli e del modo in cui li usa, della sua pericolosità e cattiveria, dei suoi uomini, del suo rifugio e della flora e fauna circostante (con tanto di messaggio “ambientalista” a pag. 33). È un miracolo che Ruju, stavolta, non abbia voluto raccontarcene il passato e si sia limitato ad una vignetta in flash-back.

Per concludere, mentre la lettura del primo albo è stata piacevole, gli elementi negativi di questo questo secondo albo sono risultati, secondo me, preponderanti. Attendiamo il terzo albo e vediamo come va a finire, sperando che non sia da ascrivere a Tex “Il grande incendio” di Vancouver.
Fog
00mercoledì 14 dicembre 2022 18:20
La trappola
Sono stato attirato in una trappola [SM=x74959] dalle recensioni [tiepidamente] positive ricevute dal primo albo di questa storia; così, dopo un paio di anni circa, ho di nuovo messo mano alla sempre più alta catasta di Tex acquistati ma mai neppure sfogliati.

Non posso dire che Vancouver sia stata una lettura spiacevole; non esente da difetti ma -sostanzialmente- potabile, specie se inquadrata nella cornice di queste annate di vacche anoressiche.
L'albo successivo, tuttavia, ha azzerato il bonus che Ruju si era guadagnato, restituendomi all'abituale mestizia che provo di fronte a storie che non riesco più a leggere fino in fondo, figuriamoci criticare in maniera analitica.

Prendo comunque atto -o, meglio: ri-prendo atto- del fatto che nessun autore contemporaneo sembri in grado di riprodurre l'equilibrata asciuttezza dei dialoghi di GLB, e le altrettanto equilibrate dinamiche dei rapporti tra i personaggi.
Quando una fresca ed inconsolabile vedova non cinguettava con una vecchia fiamma pochi minuti dopo aver deposto dei fiori sulla tomba del defunto marito.
Quando Tex e i pard non delegavano la sicurezza di una persona in pericolo a pochi infelici sprovveduti, destinati poi a soccombere proprio per essere stati coinvolti ed investiti di una responsabilità eccessiva per le loro forze.
Quando l'intensità di certi sbrigativi "metodi di persuasione" era tutto sommato commisurata alla caratura del malcapitato o, al limite, funzionale alla generazione di un sano anche se forse infantile divertimento del lettore, messo di fronte ad una punizione eccessiva e spettacolare.
Quando il ricorso a villain estremamente tipizzati e pittoreschi era un'eccezione che quasi mai sfociava nel ridicolo.

Sembra chiaro che gli sceneggiatori contemporanei non siano più in grado di garantire con costanza la coerenza e la sensatezza delle proprie trame e che invece sappiano solo "spingerle in avanti", senza valutare con attenzione se le scelte fatte siano in linea con la psicologia dei personaggi e se i comportamenti di questi ultimi siano quanto meno "ragionevoli".
Continuo a chiedermi se un più stringente controllo redazionale potrebbe mitigare questo specifico problema, anche se immagino che non si tratti di una faccenda tanto semplice, specie se la supervisione può essere esercitata solo dopo che le tavole sono state già disegnate e presentate in redazione e non su una sceneggiatura ancora in attesa di essere tradotta in immagini.
E' comunque pur vero che -ammesso che un simile livello di controllo editoriale sia possibile- non sarebbe facile trovare le persone giuste cui affidarlo. (Beh, sono un bugiardo, in realtà almeno un paio di persone con la capacità di farlo le conosco: per contattarle sarebbe sufficiente fare una capatina nella vicina Svizzera [SM=x74971], oppure scrivere un post su questo forum [SM=x74968]).

Ok, sogno ad occhi aperti.
Più realisticamente: per il prossimo mese, limito le mie scarse aspettative alla speranza di non trovami messo di fronte al doloroso feedback dove, prima che Kircher lo uccida e ne prelevi l'artiglio, l'orso gli uccide il figlioletto o la squaw indiana.
BertAdams
00mercoledì 14 dicembre 2022 19:49
Se la cura di Tex fosse messa nelle abili mani dei due loschi [SM=x74946] soggetti esteri cui ti riferisci Tex sarebbe in una botte di ferro e tornerebbe quasi agli antichi fasti, oppure chiuderebbe seduta stante non avendo più nulla da pubblicare [SM=x2114809]
Bill Pelton
00venerdì 16 dicembre 2022 11:34
Re: La trappola
Fog, 12/14/2022 6:20 PM:

in realtà almeno un paio di persone con la capacità di farlo le conosco: per contattarle sarebbe sufficiente fare una capatina nella vicina Svizzera [SM=x74971], oppure scrivere un post su questo forum [SM=x74968]).


Grazie mille per la stima [SM=x74933], ma a ciascuno il suo mestiere. E poi, come suggerisce correttamente il buon Bert, il risultato sarebbe molto probabilmente una mattanza di sceneggiature che porterebbe alla chiusura prima di Tex e poi dell’intera SBE. E’ dai tempi delle recensioni entusiastiche alle peggio nizzate che mi sono disilluso sulla qualità dei gusti di molti lettori, ma dato che i loro soldi sono buoni quanto i nostri, è giusto che una casa editrice cerchi di barcamenarsi come può.

Ciò premesso, dico subito che purtroppo mi ritrovo nelle posizioni critiche di Myra, Fog e dell’Eternauta. Non che Bert non avesse beccato la vaccata più grossa, e ci mancherebbe, ma, a monte dei più o meno gravi svarioni del soggetto, che avete già in buona parte evidenziato, sta per me il peccato originale di qualsiasi prodotto di intrattenimento: io questa storia l’ho trovata, prima di ogni altra cosa, pallosa. E’ vero, in più occasioni ho pensato anch’io a Faraci e ai suoi insopportabili allungamenti di brodo. Alcuni esempi?

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Alla base c’è sempre il solito problema: chi oggi scrive Tex non lo conosce, di sicuro non lo conosce bene e rimane vittima del sentito dire. Emblematico il confronto fra Tex e Sullivan.
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Una sequenza che al mio orecchio è sembrata totalmente stonata. Perché questo? Secondo me perché qualcuno da anni ormai va ripetendo che “il Tex di GLB pestava qualcuno solo se lo guardava storto, il mio è meno manesco”, stronzata monumentale che però, ripetuta continuamente e mai smentita, ha finito per diventare riferimento caratteriale per i nuovi autori. Quindi abbiamo Tex che passa schizofrenicamente dall’emanare un’aura mistica di fiducia e giustizia al comportarsi da prepotente e lasciarsi andare a insopportabili smargiassate, mentre chi ha letto e amato GLB sa che Tex non è né l’una né l’altra cosa. Tex la stima del prossimo la conquista con le parole, ma ancor più con le azioni e l’esempio.

E poi, che bello vedere Tex vantarsi di essere “il lupo più forte e cattivo” (pag.83) e dopo poche pagine
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Sono convinto che, anche stavolta. Ruju abbia lavorato al contrario.
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Come avete già detto bene tutti, Angela non doveva essere lasciata sola nemmeno per un istante e Tiger sarebbe stato il candidato più naturale per restare con lei al villaggio. Come dite? Anche in “Terra promessa” i pards lasciano Judy Kanab a dormire da sola in albergo e lei rischia di essere rapita, non fosse che per un grido di aiuto che le scappa fortunosamente di bocca? E sia, sono disposto a segnarla sul conto del Patriarca come sbavatura, fermo restando che:
* La storia è e resta un capolavoro assoluto e sulle sbavature ci passo sopra come ridere.
* I quattro pards dormono comunque a pochi passi dalla loro protetta e certo non potevano stare in stanza con lei.
* Il loro intervento risulta immediato e letale per i malcapitati aggressori.
* Nessuno, a parte i cattivi, soffre conseguenze negative a causa loro, se si esclude il bernoccolo di Judy.
Insomma, alcune sottili differenze.

Le avventure “cittadine” di GLB sono un autentico sotto-genere della saga texiana e poggiano su dinamiche ben precise, fatte sostanzialmente di piani e contro-piani conditi da scenette gustose e dialoghi strepitosi. Detta così sembra un gioco da ragazzi, ma questa prova di Ruju dimostra invece quanto siano difficili e insidiose, se non si padroneggia bene la materia.

Chiudo poi con una stonatura finale, più che altro per par condicio, avendola in passato rilevata ad altri autori.
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Non so se la cosa sia responsabilità di Ruju, Mastantuono o entrambi. Data la qualità generale dell’albo capisco che qui si stia cercando il pelo nell’uovo, ma sotto sotto io rimango un cattivo ragazzo e faccio sempre caso a certi dettagli che riguardano le damigelle in pericolo. [SM=x74931]

Chiudo con Mastantuono. Come disegnatore non si discute, bravissimo specie in questo genere di ambientazioni, ma gli si imputa sempre, e con ragione, una scarsa dimestichezza con i quattro pards. Però, su Tex… insomma, comincio ad avvicinarmi al giudizio positivo dell’Eternauta. In passato lo disegnava sempre ingrugnito, con i denti in vista, mentre ora non si può dire che non ci abbia lavorato, perché lo ha non poco addolcito, pur senza trasformarlo in un ebete sorridente come fece in passato Diso. La cosa strana, semmai, è come non riesca a beccare Carson, che dei quattro è quello che viene meglio alla maggioranza dei suoi colleghi e che lui continua a rappresentare come un simpatico arzillo vecchietto, non sempre ma ancora troppo spesso. Comunque, ottimi disegni che a questo punto sono forse l’unico motivo che mi spinge a completare la lettura.


limito le mie scarse aspettative alla speranza di non trovami messo di fronte al doloroso feedback dove, prima che Kircher lo uccida e ne prelevi l'artiglio, l'orso gli uccide il figlioletto o la squaw indiana.


Conoscendo Ruju, non c'è da escludere nemmeno questo.
BertAdams
00sabato 7 gennaio 2023 13:24
Finale di storia che conferma l'inadeguatezza di Ruju come sceneggiatore di Tex.
L'idea,, il soggetto, per una volta poteva essere quella giusta. Un po' si rifaceva a Sulle piste del nord per la doppia ambientazione cittadina e nelle foreste canadesi, ma almeno l'ispirazione era "alta".
Poi si. Qualcosa non aveva funzionato e i dubbi sul fatto che si finiva a ramengo anche stavolta non inficiavano la possibilità che andasse diversamente.
Perchè ciò accadesse era necessario che lo sceneggiatore non solo conoscesse meglio Tex di quanto si percepisce leggendo le sue storie. Questo è solo il passo indispensabile.
Serviva che fosse in totale sintonia con i personaggi bonelliani.
Questa non la puoi apprendere se non è innata ed è evidente a tutti che Tex non è nelle corde di Pasquale.

Vediamo alcuni errori da matita rossa.
Diritti negati

Colpi di scena e tamarrate

Stai lontano da me

Idee confuse


Della tanta carne al fuoco che è andata in malora segnalo solo che a memoria di texiano non si è mai visto
Siamo sempre i più forti

Consiglio anche di evitare scene telefonate come quella del
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perché era evidente a tutti dove si andava a parare.

Direi che è anche ora di finirla con le faraciate. Gli assassini "cruenti" e fini a sé stessi, una volta possono passare ma insistendo fanno incavolare non poco.

Mi spiace per Mastantuono ma il suo lavoro è andato perduto e lascio ad altri dire se avrebbe meritato miglior fortuna.
Myra Solano
00sabato 7 gennaio 2023 18:11
Ho letto l’albo in dieci minuti e poi l’ho nuovamente sfogliato per vedere se riuscivo a salvare qualcosa di questa terza parte.
Non so ancora decidere a chi assegnare il podio della scena più insulsa, vergognosa, antitexiana e scassamaroni tra quelle che seguono, suddivise in gruppi tematici.

1) Gli Squamish
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2) Artiglio d’Orso
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3) L’incendio di Vancouver
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4) I “giustizieri”
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A pag. 113-114 ricompare la valigia di Angela. Nonostante l’incendio che ha quasi distrutto il villaggio di Joe, la valigia si è salvata. Angela può tranquillamente rifarsi una vita ora che la signora ha recuperato il suo bagaglio. Mi sembra che sia il meglio che si possa dire di questa storia.
Bill Pelton
00domenica 8 gennaio 2023 11:29
Questa volta non ho veramente nulla da aggiungere agli spietati giudizi di Bert e Myra.
Mai avrei pensato che, dopo un primo albo più che promettente, Ruju sbracasse in questo modo.
Decisamente le storie di ampio respiro non sono alla sua portata, come non lo sono i quattro pards.
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