Ti leggo nel pensiero...

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princepsoptimus
00sabato 13 dicembre 2008 15:43
QUANDO si dice "ti leggo nel pensiero". Un gruppo di scienziati giapponesi ha preso la sfida sul serio e, stando ai risultati delle ricerche, è riuscito a proiettare le immagini della mente su uno schermo. L'esperimento condotto dai ricercatori dei Laboratori di neuroscienza computazionale ATR di Kyoto, ha dimostrato la possibilità di ricostruire varie immagini viste da una persona analizzando il suo flusso sanguigno cerebrale.

L'esperimento. Attraverso una macchina di risonanza magnetica (fMRI) sono state mappati i cambiamenti del flusso al variare delle immagini percepite dal soggetto in un periodo di tempo di 12 secondi, mentre un computer analizzava i dati e associava le variazioni. In un secondo tempo al soggetto è stata sottoposta una nuova serie di immagini, come le lettere che compongono la parola "neuron", e il computer è stato in grado di ricostruire e mostrare ciò che la persona stava vedendo basandosi unicamente sulla sua attività cerebrale. Finora la ricerca è stata condotta con 400 immagini in bianco e nero di 10 x 10 pixel, ma gli scienziati assicurano che in futuro potrà essere applicata a situazioni più complesse, fino a rappresentare le immagini del pensiero e persino i sogni.

Il futuro. I risultati di questo studio, pubblicati sulla rivista statunitense Neuron, potrebbero trovare applicazione anche nel campo delle arti visive e del design. Secondo gli scienziati infatti, sarà possibile ad esempio leggere quanto passa nella testa di un artista quando crea. Ma non è tutto, la scoperta potrebbe aprire la strada a ulteriori sviluppi anche nel campo degli altri sensi e suggerire nuovi trattamenti nella psichiatria, risolvendo ad esempio i problemi legati alle allucinazioni. "Questa tecnologia - ha spiegato il capo dell'ATR Yukiyasu Kamitani - potrebbe essere estesa anche agli altri sensi". "Sarà possibile - ha aggiunto - leggere i sentimenti e gli stati emozionali complessi di una persona". "E' una grande scoperta per la comprensione dell'attività cerebrale - ha affermato Kang Cheng, ricercatore del Riken Brain Science Institute - in soli dieci anni i progressi in questo campo renderanno possibile leggere i pensieri di una persona con un certo grado di precisione".

fonte: Repubblica.it

Le frontiere della scienza diventano sempre più lontane...
Caesar91
00lunedì 15 dicembre 2008 16:21
spero non venga usata per ben altri scopi che quelli di cura delle allucinazioni o uno scenario alla "1984" di Orwell sarà tutt'altro che distante...
Lux-86
00lunedì 15 dicembre 2008 19:41
Mah, anche ammesso che sia vero mi sembra che una sua applicazione su larga scala sia improbabile, non certo per la moralità umana, quanto piuttosto per i costi: mi da l'idea di essere estremamente costosa un'apparecchiatura del genere. Poi tutto può essere, anche se secondo me è una mezza cagata: prima di capire cosa stava leggendo hanno dovuto fare una serie di TAC, questo ovviamente per creare un'associazione fra ciò che si stava leggendo e cambiamenti di attività cerebrale, fatto questo hanno trovato un codice e con questo codice hanno "tradotto" basandosi sull'attività cerebrale cosa stava leggendo il soggetto. A parte che il "pensare" è un processo distinto dal "leggere" (e che quindi avrà bisogno di una sua ulteriore elaborazione) mi sembra di capire che, per capire con un grado di precisione ottimo cosa sto leggendo/pensando, servirebbero un numero pressoché infinito di TAC per creare un modello di variazioni che preveda tutte le possibilità.
Poi se qualcuno sa qualcosa di più dell'argomento mi smentisca pure, io di neurologia non so nulla [SM=x751545]
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