Mah, anche ammesso che sia vero mi sembra che una sua applicazione su larga scala sia improbabile, non certo per la moralità umana, quanto piuttosto per i costi: mi da l'idea di essere estremamente costosa un'apparecchiatura del genere. Poi tutto può essere, anche se secondo me è una mezza cagata: prima di capire cosa stava leggendo hanno dovuto fare una serie di TAC, questo ovviamente per creare un'associazione fra ciò che si stava leggendo e cambiamenti di attività cerebrale, fatto questo hanno trovato un codice e con questo codice hanno "tradotto" basandosi sull'attività cerebrale cosa stava leggendo il soggetto. A parte che il "pensare" è un processo distinto dal "leggere" (e che quindi avrà bisogno di una sua ulteriore elaborazione) mi sembra di capire che, per capire con un grado di precisione ottimo cosa sto leggendo/pensando, servirebbero un numero pressoché infinito di TAC per creare un modello di variazioni che preveda tutte le possibilità.
Poi se qualcuno sa qualcosa di più dell'argomento mi smentisca pure, io di neurologia non so nulla