Tra Torino e Biella: La mummia di Shepsestaset

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Maat Ka Ra
00sabato 5 maggio 2012 21:06
Dall'ansa la notizia che è stata effettuata una TAC alla mummia di una donna di nome Shepsestaset, evento coordinato dal Prof. Gandini, presso le Molinette di Torino. Qui sotto il link dell'articolo con i relativi dettagli:

www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/05/05/Mummia-va-ospedale-una-tac-svela-suoi-misteri_6821...
pizia.
00domenica 6 maggio 2012 00:49
Sulla scia dello pseudo-Ankhpakhered, adesso anche le altre mummie conservate nei piccoli Musei della provincia vengono sottoposte a esami conoscitivi particolareggiati, che bello, tutto ciò ci permetterà di saperne di più e di formare banche dati disponibili per tutti.
Speriamo siano ormai lontani i tempi in cui reperti vari e persino i corpi venivano perduti o dimanticati nei ripostigli!
Maat Ka Ra
00domenica 6 maggio 2012 10:01
Re:
pizia., 06/05/2012 00.49:

Sulla scia dello pseudo-Ankhpakhered, adesso anche le altre mummie conservate nei piccoli Musei della provincia vengono sottoposte a esami conoscitivi particolareggiati, che bello, tutto ciò ci permetterà di saperne di più e di formare banche dati disponibili per tutti.
Speriamo siano ormai lontani i tempi in cui reperti vari e persino i corpi venivano perduti o dimanticati nei ripostigli!



Già...sembra che l'amica Sabina Malgora abbia dato il "La"! Speriamo che, a partire da questa esperienza, la Sovrintendenza decida di rendere disponibili, magari promuovendo la ripubblicazione e rendendo fruibili al pubblico in generale e non solo agli specialisti, gli studi svolti finora sull'incredibile quantità (e qualità!) di resti umani rinvenuti in Egitto durante i vari scavi. In ambito universitario la collaborazione tra i dipartimenti è resa ostica dalla burocrazia e dall'assenza di fondi. La quantità e qualità di dati raccolti dagli antropologi dell'unito è incredibile ed è un vero peccato che non si possa cooperare in maniera più attiva e semplice.


pizia.
00domenica 6 maggio 2012 20:07
Già, la burocrazia!
Rende tutto impossibile, anche la collaborazione fra entità così vicine, operanti nella stessa città, come la prestigiosa sezione antropologica dell'Università di Torino e il Museo Egizio cittadino.
Invece di approfittare della vicinanza, facendone tesoro...
Dubhe_Aivlis
00lunedì 7 maggio 2012 19:45
Oh, che bellezza! Speriamo che s'attivino... E magari non solo nel campo egizio, ma anche romano, greco, etrusco, etc.!!!! :D
Maat Ka Ra
00lunedì 7 maggio 2012 20:48
Re:
Dubhe_Aivlis, 07/05/2012 19.45:

Oh, che bellezza! Speriamo che s'attivino... E magari non solo nel campo egizio, ma anche romano, greco, etrusco, etc.!!!! :D




Vero! speriamo... [SM=x822709]
pizia.
00martedì 8 maggio 2012 23:29
Questo tipo di ricerche secondo me rappresentano un altro aspetto dell'archeologia del futuro, cioè il riesame dei reperti conservati nei musei, alla scoperta di nuove rivelazioni possibili grazie all'impiego di tecnologie nuove.
Il contrappunto dell'archeologo sul campo, cioè quello con il camice, chiuso nel suo laboratorio, forse meno cinematografico, ma essenziale per il suo contributo alla conoscenza.
E ovviamente il lavoro di squadra, in equipes formate da tecnici specialisti in varie discipline correlate.
RamseteII.egittophilia
00lunedì 28 maggio 2012 22:30
riposo eterno
Sì, è interessante scoprire altre informazioni riguardo al patrimonio conservato nei musei e magari dimenticato o peggio mal accudito. Però in questi casi, con le mummie, si tratta di persone che stanno riposando e l'idea di esaminarli per capire cosa celano sotto le bende rimaste mi sembra sempre un poco irriverente, quasi oltraggiosa per chi desidera riposare in pace ancora per qualche millennio.
Maat Ka Ra
00martedì 29 maggio 2012 10:24
Sai, penso che tu abbia ragione, anche io l'ho sempre vissuto un po' come un oltraggio alla dignità di quella persona e, per esempio, non sono favorevole all'esposizione di tutte quelle mummie del museo egizio di Torino. C'è però un rovescio della medaglia, triste a mio parere: se l'esame e l'ostensione di una mummia porta denari nelle casse delle istiuzioni museali, allora le istituzioni saranno portate ad averne più cura. In altre parole, forse molte resteranno chiuse in cassetti metallici in armadi climatizzati e non nelle loro dimore eterne con le cose che sono state loro care quando erano in vita, ma almeno non si disperderanno nella polvere come sarebbero diversamente destinate se non le si considerasse "importanti". Se questa è l'unica via, ben venga!
emilioraffaele
00martedì 29 maggio 2012 19:05
Ne abbiamo già discusso e siamo tutti della medesima idea. A parer mio, esami del genere debbono in ogni caso essere giustificati e decisi, esclusivamente da motivazioni di contenuto scientifico e di una certa rilevanza.
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