Un cuore spaccato per pochi pesos

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cocoloco
00domenica 17 settembre 2006 01:06
Pedro (nome di fantasia) ha una grande casa, una moglie, due figli.

La madre e la sorella che vivono a Miami gli inviano regolarmente dei soldi che gli permettono di vivere decorosamente.

Ha sempre luchado en la calle, fino a quando é finito in galera per aver cambiato pochi dollari. Scontata la pena, 18 mesi, sfruttando le rimese della madre, forzatamente risparmiate durante la detenzione, si é lanciato nel giro delle scommesse clandestine. Combattimenti di galli, dadi, carte, ma soprattutto la lotteria. In poco tempo era diventato il banquero più conosciuto ed invidiato del posto. Una squadra di persone raccoglievano le scommesse nei vari quartieri e lui le gestiva.

Sono sempre stato scettico sulla possibilità di arricchirsi con questo sistema, un numero indovinato viene pagato 60 volte (120 se accompagnato dalla centena giusta).

Dovetti ricredermi quando lo vidi al volante delle sua splendida vecchia americana. Spendeva generosamente i soldi così facilmente guadagnati. Se io offrivo una bottiglia di Silver Dry lui doveva assolutamente contraccambiare con una di añejo, aveva un cuore generoso.

La vita gli sorrideva, tutto andava bene. Troppo bene per gli standard e la mentalità cubana. Un disoccupato che andava in giro con quella macchina e le immancabili catene d'oro dava troppo nell'occhio. Iniziò a sentirsi sul collo il fiato della polizia. La situazione si complicò ulteriormente in seguito ad un periodo di giocate sfortunate. Dovette vendere frettolosamente il tanto amato carro per, si disse, rimborsare dei grossi debiti.

Vendute anche le catene d'oro non gli restò che trovarsi un lavoro, cosa che avrebbe sicuramente ridotto le attenzioni che la polizia gli riservava.

Fu di nuovo fortunato, alcuni amici dei tempi d'oro riuscirono a procurargli, per pochi dollari, i certificati necessari per avere l'incarico di amministratore del deposito e delle consegne della carne bovina. Posto ambitissimo in quanto permetteva di far sparire quantitativi importanti di quella rara e poco accessibile fonte di proteine.

Nel giro di un anno si risollevò. Lo si vedeva girare in moto o seduto nei pacanés intorno a tavole piene di bottiglie.

Ricominciò a fare il banquero, quello era il suo mondo, il suo piacere più grande, la sua perdizione.

Pochi giorni fa, un suo "cliente", un giocatore al quale non era stata pagata la sua vincita, dopo averlo cercato e trovato, non ha esitato a sferrargli una pugnalata in pieno petto.

Un solo colpo che ha spaccato quel cuore generoso.

Descansa en paz compadre.

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