VELA - Coppa America - Black Magic V.s Alinghi 0 - 5

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Maxi71
00sabato 15 febbraio 2003 12:22
New Zealand a pezzi, facile 1-0 di Alinghi


Nella prima regata per la coppa America il defender si è ritirato dopo 20' per una serie di guasti a causa dell'acqua a bordo. Sabato notte la 2ª sfida.


AUCKLAND (N.Zel), 15 febbraio 2003 - Alinghi ha vinto per k.o. la prima regata di finale della 31ª edizione della coppa America. Il difensore New Zealand si è ritirato dopo appena 20’ dalla partenza, poco oltre la metà del primo lato di bolina dopo aver rotto boma, una vela di prua e poi lo strallo.

C’erano una ventina di nodi di vento intorno a Sud, niente di speciale per il golfo di Hauraki, eppure i padroni di casa si sono lasciati sorprendere in quella che certamente sarà ricordata come una delle giornate più tristi della storia dello sport velico neozelandese. Al mattino, al momento dell’uscita dal porto straordinario era stato il coinvolgimento popolare e un diffuso ottimismo circondava il difensore, il risveglio è stato assai brusco.

In partenza il timoniere neozelandese di Alinghi, Russell Coutts, aveva controllato il lato sinistro del campo di regata e al momento del colpo di cannone le due barche erano perfettamente appaiate. Per i primi 3’ di regata Nzl 82, sopravvento ad Alinghi, sembrava dotata di un miglior passo. Ma è durato pochissimo. E’ apparso chiaro subito che tra quelle onde corte e ripide lo scafo nero non era per niente a suo agio e infatti presto si è notata molta, moltissima acqua nella zona di poppa.

Più tardi il navigatore Tom Schnackenberg (che ha seguito la regata dal gommone) ha valutato addirittura in 7 tonnellate il peso extra trasportato. Per effetto di quel peso la barca è stata sottoposa a sforzi innaturali e in pochissimo tempo prima si è rotto il boma all’estremità, poi l’occhiello sul quale è fissata la vela di prua in coperta e in conseguenza di questo anche lo strallo. Dopo solo 20’ Nzl era costretto ingloriosamente al ritiro. Certamente Alinghi non si aspettava di incassare il primo dei cinque punti che servono per portarsi via la coppa America tanto facilmente. E altrettanto difficilmente il difensore potrà incappare in una giornata così negativa. Per domenica intanto il vento è previsto in calo, certo Dean Barker ne sarà sollevato.


Nzl 82 ha rotto boma, una vela di prua e lo strallo.
Maxi71
00domenica 16 febbraio 2003 11:45
Coppa America, bis di Alinghi allo sprint
Secondo successo degli svizzeri nella finale di Auckland: New Zealand comanda fino all'ultima bolina, poi cede per 7". Dopo il riposo, martedì la 3ª sfida.


AUCKLAND (N.Zel), 16 febbraio 2003 - Alinghi ha battuto New Zealand anche nella seconda regata di finale della coppa America. Ora lo sfidante svizzero si trova sul 2-0 in una serie al meglio delle cinque regate. Se però nella prima prima prova il defender era uscito di scena dopo poco più di un quarto d’ora della prima bolina, stavolta la regata si è risolta allo sprint con soli 7” di vantaggio per Russell Coutts sul traguardo.

Rispetto alla prima regata il vento era dimezzato (da circa 20 nodi a 10 scarsi) e il mare da nervoso con onde ripide era diventato una tavola. La partenza è stata data alle 15.50, oltre 2 ore e mezzo dopo l’orario previsto. Al colpo di cannone ancora come al debutto le barche erano allineate, la svizzera di Coutts aveva il lato sinistro, quello favorevole. Nonostante il vantaggio del lato favorevole però Alinghi non è riuscita ad allungare come ci si aspettava di bolina e New Zealand ha contenuto il distacco alla prima boa in 12”. Nella poppa Hamish Pepper, tattico di Dean Barker, ha indovinato la raffica giusta sul lato sinistro del percorso portando, per la prima volta nella serie, il difensore in vantaggio a una boa (per 34”).

La sensazione era che Barker, grazie alla hula, possedesse una barca straordinaria in poppa, ma gli eventi successivi hanno dimostrato il contrario. Da quel momento infatti New Zealand non è riuscito a imporre il suo passo. Alinghi è rimasto in contatto nei due lati successivi, ha provato ad attaccare furiosamente nell’ultima bolina (dove si sono contate 33 virate), ma è stato contenuto con successo (anzi, New Zealand non pareva soffrire affatto le virate ravvicinate). Pareva fatta per il primo successo del difensore, ma nell’ultimo Coutts è stato in grado di rullare il rivale e poi contenerne il tentativo di recupero.

Dopo il traguardo la faccia affranta di Dean Barker ben rappresentava la situazione psicologica dei padroni di casa, la giornata che somigliava così bene a quella della rivincita si è trasformata in quella che qualcuno già immagina decisiva. Per il primo viaggio della coppa America in Europa. Lunedì il calendario prevede un turno di riposo, la terza regata è in programma per martedi (la notte tra lunedi e martedi in Italia).


Alinghi, a sinistra, e il defender New Zealand.
CARMINE84
00martedì 18 febbraio 2003 11:51
Battuta Black Magic per 23"
A due vittorie dalla storia. Alinghi batte ancora Black Magic e si porta sul 3-0 nella finale di Coppa America. Una partenza ben studiata ed una tattica decisamente migliore hanno permesso agli svizzeri di Bertarelli di tagliare il traguardo con 23 secondi di vantaggio sulla barca neozelandese. Il sindacato svizzero ha dominato dall'inizio alla fine di questa terza regata, mettendo una serie ipoteca sulla vittoria finale, distante solo 2 successi.

E' stato il successo più netto per gli svizzeri: che hanno tagliato il traguardo con 23" di vantaggio, e adesso cominciano davvero a sentire vicina la conquista del prestigioso trofeo velico, il più antico tra quanti sono messi in palio da un qualsiasi sport. Ci si batte infatti al meglio dei nove confronti diretti, e alla barca di Ernesto Bertarelli ne mancano appena due; inoltre, mai nella storia è successo che un concorrente recuperasse e andasse a vincere dopo essere stato sotto per 0-3. A differenza della precedente, combattutissima fino al termine, la regata odierna ha preso subito un indirizzo preciso: lo skipper sfidante Russel Coutts e il suo tattico Brad Butterworth hanno saputo prendere la testa al via, e hanno mantenuto il vantaggio per tutto il duello; al priumo giro di boa vantavano 28" su New Zealand, che nei bordi successivi è riuscita a ridurre via via il distacco; nell'ultimo lato di poppa Alinghi ha però ripreso il largo, senza mai dare l'impressione di sentirsi sotto pressione. Per i neozelandesi giunge adesso una giornata di riposo di cui hanno proprio bisogno per riordinare le idee, anche se appare difficile che possa loro veramente servire.


CARMINE84
00venerdì 28 febbraio 2003 15:55
New Zealand disalbera e imbarca acqua
New Zealand ha disalberato nel corso della quarta regata di Coppa America, lasciando la vittoria allo sfidante svizzero Alinghi. L'incidente è avvenuto al 57mo minuto di gara: l'albero si è spezzato nella parte inferiore e l'equipaggio ha sgombrato il ponte per evitare che il troncone perforasse lo scafo; i "kiwi" hanno anche imbarcato acqua. Ora Alinghi conduce 4-0 la Coppa America che andrà a chi riporterà 5 vittorie al meglio di 9 gare.

Uno 0-4 che sa di disfatta, di una sconfitta che a questo punto pare davvero molto probabile. Per la prima volta la Coppa America approderà in acque europee, l'equipaggio neozelandese non sembra in grado di reagire davanti allo strapotere degli svizzeri. Dopo aver diaslberato agli "All Blacks" non è rimasto che farsi mestamente rimorchiare fino al porto, mentre gli elvetici potevano concludere la gara in tutta tranquillità, tagliando il traguardo con la sola preoccupazione di non oltrepassare il tempo massimo. New Zealand può sì recriminare, comunque, ma non più di tanto: quando l'albero in fibra di carbonio le si è rotto era già indietro di tre buone lunghezze rispetto ad Alinghi, ed era costretta a inseguire.

Il programma della 31ma Coppa America non subirà cambiamenti a causa dell'avaria subita oggi da New Zealand e la quinta regata si terrà regolarmente sabato. Lo ha reso noto il centro stampa di Coppa America sottolineando che il fatto che la barca neozelandese abbia disalberato non è' considerata un caso di forza maggiore tale da rimandare una gara in programma.

Ora il team del magnate di origini romane Ernesto Bertarelli può veramente assaporare con largo anticipo il successo: comunque vada sabato la quinta regata, per poter riacciuffare la Coppa gli avversari ed ex subordinati di Russel Coutts dovrebbero adesso inanellare cinque successi di fila, senza più sbagliare. Sembra davvero troppo per chiunque, e specialmente per un equipaggio frastornato come quello di New Zealand.



CARMINE84
00sabato 1 marzo 2003 00:44
Vela, New Zealand depone le armi
Il disalberamento che ha messo fuori causa Team New Zealand nella quarta regata della Coppa America contro Alinghi è stato accolto con rassegnazione dai "Kiwi". "E' stato bello finchè è durato, ma questa può essere la fine di un'era" ha detto John Hebberd, membro del sindacato. Lo skipper degli svizzeri, Russell Coutts intravede la vittoria, che sarebbe un evento storico. Mai la Coppa America è arrivata in Europa. "Il 4-0 è un ottimo risultato".


Oltre a portare con tutta probabilità la Coppa America per la prima volta in Europa, Russell Coutts è già nella storia per un altro primato. Lo skipper neozelandese degli svizzeri ha infatti eguagliato il record di 13 vittorie in Coppa America detenuto dallo statunitense Dennis Conner. Se sabato Alinghi conquisterà il quinto, e decisivo, punto, contro Team New Zealand Coutts potrà festeggiare doppiamente con un record proprio nel giorno del suo compleanno. Coutts è imbattuto in un match di Coppa America sin da quando guidò New Zealand al successo per 5-0 contro Young America nel 1995, bissando poi nell'edizione del 2000 contro Prada.

"E' stata una bella regata finchè non hanno disalberato - ha proseguito Coutts - In quell'occasione siamo stati fortunati". Il suo collega su New Zealand, il giovane Dean Barker, non ne vuole sapere di alzare bandiera bianca, e dichiara: "Dobbiamo soltanto accettare quello che è successo e guardare avanti, siamo pronti a gareggiare domani".


CARMINE84
00sabato 1 marzo 2003 13:23
Ad Auckland vento troppo debole
Ennesimo rinvio alla Coppa America di vela. Il vento troppo debole nel golfo di Hauraki ha infatti costretto ancora una volta la direzione gara a spostare la quinta regata della finale tra Alinghi e New Zealand. Il punteggio vede gli svizzeri a una sola vittoria dalla conquista del trofeo essendo in vantaggio per 4-0 sui detentori di Black Magic. Quella che potrebbe essere la sfida decisiva si dovrebbe svolgere, condizioni meteo permettendo, domenica.
Le condizioni non favorevoli hanno già causato numerosi rinvii nei giorni scorsi e in particolare la quarta regata era stata posticipata per ben sei volte di fila. Per la verità, in questa occasione la giuria ce l'ha davvero messa tutta pur di far gareggiare le due barche: è stato disposto un rinvio della partenza di oltre due ore rispetto al previsto. Nulla da fare, però, alla fine: non si è mai andati oltre i 7 nodi, con improvvisi cali fino ad appena 4, e così sono rientrati tutti in porto. Domenica, tuttavia, la regata, molto probabilmente decisiva, dovrebbe potersi disputare: il bollettino meteorologico prevede, infatti, un vento teso di 20 nodi. L'attesa è per tutto il team del magnate di origini romane Ernesto Bertarelli, ma soprattutto per lo skipper: il neozelandese Russell Coutts che portò la Coppa America agli antipodi nel '95 e seppe mantenervela tre anni fa contro l'italiana Prada-Luna Rossa: con il successo di venerdì, Coutts ha eguagliato il record di vittorie nella manifestazione, tredici, già detenuto da 'Mister America's Cup', l'americano Dennis Conner. Se si ripeterà ancora, il primato sarà soltanto e interamente suo ma, da grande velista, in solitaria. Per festeggiare lo storico trionfo, dunque, l'equipaggio di Bertarelli dovrà attendere ancora, ma ormai sembra certo che l'America's Cup tornerà in Europa dove manca dal 1851, quando gli inglesi misero in palio la Coppa per la prima volta.

Maxi71
00sabato 1 marzo 2003 18:11
New Zealand disalbera, è 4-0 per Alinghi
Dopo meno di un'ora della quarta sfida per la coppa America, Black Magic imbarca acqua e crolla. Già sabato gli svizzeri possono chiudere il conto.

AUCKLAND (N.Zel.), 28 febbraio 2003 - Disalberando esattamente dopo 57’ dal via della quarta regata, quando si trovava circa a metà della seconda bolina staccato di mezzo minuto da Alinghi, New Zealand ha probabilmente dato il colpo definitivo alle proprie speranze di conservare la coppa America. Lo sfidante svizzero si trova ora sul 4-0 e sabato gioca il primo dei quattro match point che ha a disposizione per portare il più importante trofeo velico in Europa.

Nel momento del disalberamento, probabilmente avvenuto per il cedimento dell’estremità della seconda crocetta (il secondo, dal basso, ordine di “rami” dell’albero) c’erano 17 nodi di vento. Dean Barker ha fronteggiato un “treno” di onde più robusto del solito, la prua (non era la prima volta nella giornata con mare più formato dall’inizio della manifestazione nello scorso ottobre) è sprofondata sott’acqua e rialzandosi, trascinando tonnellate d’acqua, ha sottoposto tutta l’attrezzatura a uno sforzo che l’albero non ha retto. Ad Alinghi, come era già capitato nella prima prova quando New Zealand si era ritirata poco dopo la partenza, non è restato che completare in solitudine il percorso per incassare il successo.

Il calendario non offre respiro al defender: sabato (nella notte italiana tra venerdì e il 1 marzo) è prevista la quinta regata, dunque per i neozelandesi la notte sarà molto lunga, c’è da cambiare l’albero, verificare che non ci siano avarie e danni allo scafo, regolare il tutto e trovarsi di nuovo davanti uno sfidante che pare refrattario a qualunque tipo di errore. Anche nella quarta prova infatti Russell Coutts ha sfoderato una partenza ineccepibile che, da sola, valeva una lunghezza secca sul suo avversario. Butterworth
ha preso come al solito il primo salto e così alla prima boa Alinghi è passata con 8” diventati 17” alla fine della prima poppa. Poi il disalberamento.


Black Magic si è ritirata dopo 57' della 4ª sfida.
Maxi71
00sabato 1 marzo 2003 18:13
Il vento rinvia la festa di Alinghi
Si prolunga l'agonia di New Zealand, abbandonata dai tifosi e sbeffeggiata dalla stampa. Intanto Coutts compie gli anni e gli svizzeri sono tutti con lui.


AUCKLAND (N.Zel.), 1 marzo 2003 - Il vento salva Team New Zealand, non gli fa vincere una regata, ma almeno lo fa restare vivo un giorno di più, naturalmente senza gareggiare. Sul golfo di Hauraki ha vinto ancora la bonaccia, quella che poco dopo le tre ha fatto decretare il "no race", da parte di Harold Bennett, il presidente del comitato di regata. Salgono così a 25 i giorni persi su 68 giornate di regata.

E dire che tutto era pronto alla base di Alinghi per la grande festa della vittoria. Già distribuiti gli inviti e già organizzata, in porto, la cerimonia di premiazione, nello stesso luogo e sullo stesso pontone dove tre anni fa esatti Russell Coutts e Dean Barker bevvero assieme dalla Brocca d'argento vecchia di oltre 150 anni. Tutto diverso oggi. C'era ancora qualche tifoso "loyal" sulla passeggiata che sta di fronte alla base di Team New Zealand, ma non più la ressa della prima settimana al momento dell'uscita delle barche, qualche bandiera nera con la felce bianca (made in Cina) che ormai stanno perdendo anche un po' di colore in questo frullatore meteorologico che è Auckland. Meno male che stavolta non ha piovuto, anzi c'era il sole. Nessuna sfacchinata (come il giorno precedente con tutto quel vento e quell'acqua), ma solo un po' di noia a galleggiare in un'aria quasi ferma in mezzo al Pacifico, abbronzandosi fra una crema solare e una randa da alzare.

Poi la decisione per il rinvio. In fondo terminare una coppa America di domenica è anche meglio, di certo per gli esercizi commerciali che si affacciano sul Viaduct Basin, perché questo (tempo permettendo, si prevede aria da Nord-est fra gli 8 e i 14 nodi), potrebbe essere l'ultimo giorno della coppa America ad Auckland. "E di sicuro non tornerà mai più", si lamentava un negoziante del centro. "Non mi pare che ci sia nessun neozelandese che può supportare una campagna tanto costosa in Europa, questa storia è chiusa". Continua quella di Coutts festeggiatissimo alla base elvetica nel giorno del suo 41° compleanno. Gli hanno suonato anche "Happy birthday To you" con i corni delle Alpi, oramai è proprio diventato uno svizzero…


La "torcida" svizzera prepara la festa finale.
Maxi71
00domenica 2 marzo 2003 12:27
Coppa America, il trionfo di Alinghi
A Auckland il team svizzero vince anche la quinta regata, strappa la Brocca d'argento a New Zealand e la riporta in Europa dove mancava dal 1851.


AUCKLAND (N.Zel.), 2 marzo 2003 - Ora si può chiamare Swiss cup, non più coppa America. Per la prima volta nella storia, la competizione velica più famosa e antica del mondo, la Vecchia Brocca d'argento torna in Europa, da dove era partita nel 1851 (rapita dalla goletta America appunto dopo la regata di Cowes). Da un punto di vista linguistico potremmo dire che è la prima volta che sbarca nel Vecchio Continente, perché quando lasciò l'Inghilterra ancora veniva chiamata coppa delle Cento Ghinee, come venne definita quando uscì dal laboratorio dal gioielliere della Regina Vittoria.

Ma per quello che si è visto negli ultimi 8 anni si potrebbe anche cambiare il nome del trofeo, in coppa Russell Coutts. Se si iniziano a declamare i suoi record in barca non la finiremmo più, ma quello che è certo è che se non ci fosse stato lui, la Svizzera non sarebbe diventata una delle potenze marinare del mondo. Coutts ha dimostrato che in questo gioco la barca è fondamentale, ma che gli uomini sono altrettanto (se non più) importanti.
Bene ha fatto Ernesto Bertarelli a dargli fiducia incondizionata, facendolo diventare addirittura amministratore delegato della sfida Alinghi, non solo il più importante dei marinai. E lui ha ricambiato la fiducia portando il successo non solo sportivo, ma anche tecnico e forse pure finanziario.

I milioni di dollari spesi dal signor Serono (molto più dei 60 dichiarati, diciamo almeno un centinaio) torneranno indietro con gli interessi, perché ora il manager nato a Roma 37 anni fa ha intenzione di modificare questo concentrato di storia e tradizione e farlo diventare (in Portogallo o Spagna, ancora non si sa) uno degli eventi sportivi più importanti e redditizi del globo. Cambierà le regole, cambierà la tassa d'iscrizione e cambierà perfino la formula. Ma non cambierà certo Russell Coutts, l'uomo della provvidenza, l'uomo che ha fatto la storia di questa manifestazione. L'ha tolta all'America, l'ha data alla Nuova Zelanda, l'ha difesa per i kiwi e ora gliel'ha portata via. L'Europa deve ringraziare anche un marinaio neozelandese se si gode per la prima volta la coppa America. O come la dobbiamo chiamare?


Alinghi ha vinto la coppa America battendo NZL 5-0.
CARMINE84
00domenica 2 marzo 2003 12:45
Netta vittoria su New Zealand: 5-0
La Coppa America è di Alinghi. Vincendo anche la quinta regata di finale il team svizzero del patron Ernesto Bertarelli è riuscito in un'impresa storica: strappare il trofeo più importante della vela ai detentori di New Zealand e riportarlo in Europa. Alinghi ha vinto nettamente la 31.a edizione dell'America's Cup, battendo l'armata di Black Magic con un punteggio che non ammette discussioni: gli elvetici hanno trionfato con uno schiacciante 5-0.

Gli sfidanti guidati dal neozelandese Russell Coutts hanno condotto la regata decisiva in testa dall'inizio alla fine e non sono mai stati impensieriti dai defender, guidati da Dean Barker, che hanno concluso il torneo subendo un cocente cappotto. Alinghi ha tagliato il suo traguardo finale nel Golfo di Hauraki con 45 secondi di vantaggio, mentre l'equipaggio esultava insieme al patron Bertarelli, che era a bordo. La storica vittoria pone fine al dominio anglosassone nella 'Formula 1' della vela e riporta la prestigiosa Coppa America per la prima volta in Europa, dove nacque nel 1851, quando gli inglesi la misero in palio per la prima volta. Alla fine, inondati di champagne, e fra gli applausi anche dei loro avversari di Team New Zealand (dai volti scuri come il colore delle loro maglie) il patron Ernesto Bertarelli, miliardario italo-svizzero delle biotecnologie, lo skipper neozelandese Russell Coutts, e poi a uno a uno tutti i membri dell'equipaggio di Alinghi, fra cui l'italiano Francesco Rapetti, hanno alzato verso il cielo il grande trofeo d'argento, segno tangibile del loro trionfo. In un mare di bandierine rosse, di parenti, amici e folla festante, il team di Alinghi ha cominciato cosi' a festeggiare la storica vittoria, mentre sull'imbarcazione sventolava una nuova bandiera con sopra scritto: "We did it", ce l'abbiamo fatta.



nickturbine
00domenica 2 marzo 2003 13:21
:melarido: e nno hanno e non hanno mai avuto il mare... quel che si dice lo scherzo del destino...
CARMINE84
00domenica 2 marzo 2003 16:08
si...la prossima volta le regate si svolgeranno in Italia (si dice Napoli :smsalt: )
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