tutti in riga....THE CORRS

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Dr.Stewart
00domenica 14 novembre 2004 23:31
Dopo forse troppo tempo eccomi qui a postare un articolo preso dal sito ufficiale che parla del mio gruppo preferito in assoluto....ovvero i CORRS

Questa che leggerete non è proprio una biografia completa ma si riferisce solo all'ultimo album ( a quindi ad uno dei migliori.....) BUONA LETTURA ^^



Quattro anni dopo il loro ultimo album in studio, ritornano i Corrs con Borrowed Heaven. Un album di canzoni particolarmente diverse e dai testi ricercati, mette in luce la loro crescita sia come musicisti sia come autori, oltre ad una ritrovata maturità dopo la folle corsa sull'ottovolante del successo che li ha resi, nel corso dell'ultimo decennio, uno dei gruppi più popolari al mondo.

Quando alla fine del 2001 Andrea, Sharon, Caroline e Jim terminarono di promuovere In Blue, avevano trascorso sei anni tra tour e studi di registrazione senza quasi fermarsi. Alla fine, uno dei gruppi che più lavoro sodo al mondo poté dedicare del tempo ai piaceri più semplici che tutti noi diamo per scontati – la vita quotidiana tra i muri di casa, relazioni personali, matrimoni e, nel caso di Caroline, la maternità. "Avevamo bisogno di riprenderci le nostre vite e renderci conto che ci sono cose più importanti di quelle che compariranno domani sui giornali", afferma Andrea.

L'opportunità di prendersi una pausa e ricaricare le batterie ha dato i suoi frutti. Dopo 18 mesi trascorsi a scrivere e a registrare, Borrowed Heaven vide la luce tra Dublino e Los Angeles con la produzione di Olle Romo, uno stretto collaboratore di Mutt Lange, che aveva in parte prodotto In Blue, l'ultimo album in studio dei Corrs.

Borrowed Heaven vede i Corrs esplorare nuove strade, sia nella musica sia nei testi ma mantiene quella predisposizione naturale alla melodia e quel fascino immediato che stanno alla base del loro successo. "Ci siamo buttati a capofitto e non ci siamo arresi fino a quando ogni singolo dettaglio ci aveva soddisfatto," dichiara Andrea. E la cura dei dettagli si riflette anche nel titolo, Borrowed Heaven, punto focale del tema principale dell'album: "È il tempo che abbiamo. Il luogo dove siamo. Qui e ora - è questo il paradiso. Il nostro paradiso è però solo in affitto - come pure i nostri corpi. Un giorno dovremo restituirli. Tutto è luce e tenebra...Tutto è bene e male, tutte le gioie e tutti i dolori sono solo temporanei. Il paradiso è qui, ora, nei nostri corpi...Dobbiamo vivere al presente."

I Corrs possono aver venduto 30 milioni di dischi in tutto il mondo ma Borrowed Heaven ha il sound di una band che scalpita per superare i successi passati. Questa volta, tutti e quattro hanno contribuito alla composizione delle canzoni. È un approccio che ha dato grandi risultati: "Tutti buttano lì le loro idee e credo che sia questo che rende il disco così vario," dice Sharon.

Il brano d'apertura, "Summer Sunshine" – il primo singolo tratto da Borrowed Heaven – fu scritto da Andrea. "È strano come ci si renda subito conto di avere per le mani un singolo," racconta Sharon. "Quando ascoltammo quella canzone tutti ce ne rendemmo conto immediatamente". È una canzone estiva assolutamente accattivante ed immediatamente riconoscibile come un altro successo dei Corrs; ma c'è un altro aspetto, come chiarisce Andrea: "Ha un sound molto solare ma è una canzone piuttosto triste. È la storia di un amore segreto che non riesci mai a buttarti alle spalle. Un amore proibito che continua a vivere nella tua mente.

"Angel" fu scritta da Andrea e Caroline in memoria della mamma Jean, scomparsa alcuni anni fa, cui – insieme al papà Gerry – l'album è dedicato. "È un ringraziamento per tutto quello che ci ha dato e per l'ispirazione a diventare le persone che siamo", dichiara Andrea. "Hideaway", un brano d'atmosfera, fu scritta per un amico di Sharon che stava vivendo dei brutti momenti mentre "Long Night" lei stessa la descrive come "una canzone che parla del dolore di essere ancora innamorati quando una storia è invece già finita". La commovente "Goodbye" è l'omaggio di Sharon alla sua mamma, "che non avrebbe mai pensato un giorno se ne sarebbe andata".

"Time Enough For Tears", l'unica canzone non scritta dal gruppo, è stata composta da Bono e da Gavin Friday e Maurice Seezer per il film di Jim Sheridan In America. "Erano a Dublino ed io ero con loro mentre incominciarono a scrivere la canzone ", ricorda Andrea. "Poi dovetti partire per Los Angeles, e loro mi chiamavano e mi cantavano la canzone per telefono, mandandomi sms con il testo". Il risultato non è solo una canzone emozionante ma una delle migliori prove vocali mai registrate da Andrea. Sorprendentemente, è stata registrata in presa diretta.

"Humdrum" è stata arrangiata da Jim su testo e melodia di Andrea. "Avrebbe dovuto essere una canzone carina", scherza Andrea. "Poi divenne sempre più perversa raccontando di tutti questi sogni e di come finiscono per diventare ricorrenti."

"Even If" è sicuramente più gioiosa, perché parla della "felicità di essere innamorati", mentre la canzone che da il titolo all'album è particolarmente vicina ad Andrea. "Tutti aspettano la prossima vita ma io penso che abbiamo tutti la possibilità di trovare il paradiso dentro noi stessi." Dichiara la cantante. Il brano vede la partecipazione dei Ladysmith Black Mambazo, un gruppo del Sud Africa con cui i Corrs avevano cantato nel concerto di beneficenza 46664 che Nelson Mandela aveva allestito l'anno scorso a Cape Town. I Corrs erano entrati in contato con il gruppo sudafricano proprio grazie a Nelson Mandela, grande ammiratore della band che si era esibita per lui ben quattro volte nel corso dell'ultimo anno.

"Confidence For Quiet" è stata la prima canzone scritta da Andrea per il disco. "Provi sempre una certa ansia nell'iniziare un nuovo disco; io cerco sempre delle scuse per posticiparlo e mi dico sempre che non ce la farò mai. Quello che potevo dare, l'ho già dato", afferma. Paradossalmente, questa canzone le ha invece dato il via e permesso di finire poi per scrivere, da sola o insieme agli altri, sette delle dodici canzoni dell'album.

"Baby Be Brave" è una delle canzoni più intriganti del disco, con un testo scritto da Andrea ispirato da due fatti apparentemente non connessi tra loro: un articolo di un quotidiano sul Muro del Pianto di Gerusalemme e la rockstar Ryan Adams. Da questi due improbabili soggetti scaturisce una bellissima canzone sulla fiducia nelle proprie capacità. "Credo che nella vita bisognerebbe sempre affrontare le cose che più ci spaventano. Parla dell'essere sufficientemente coraggioso per tentare di vivere all'altezza del proprio potenziale."

L'album si conclude con "Silver Strand", scritta da Caroline e Sharon anni fa mentre stavano registrando il loro primo album a Malibu. "Volevamo un pezzo tradizionale e ci ricordammo di questo. Per noi è importante avere almeno un brano dal sapore irlandese in ogni album. Senza mancherebbe una parte importante di noi", afferma Sharon.

Perché nonostante il loro successo internazionale, le radici dei Corrs rimangono fermamente impiantate in Irlanda. Nati e cresciuti a Dundalk, tutti iniziarono a suonare fin da piccoli. Nel 1990, quando Caroline e Andrea andavano ancora a scuola, parteciparono al film di Alan Parker The Commitments. In meno che non si dica facevano concerti settimanali a Dublino e dintorni. Il successo arrivò nel 1995 quando, durante il loro primo viaggio in America, s'imbatterono in David Foster, che stava lavorando come produttore con Michael Jackson e gli chiesero un'audizione. Foster restò sufficientemente impressionato da accettare di produrre il loro primo album, Forgiven Not Forgotten. Pubblicato nel 1996, ottenne diversi Dischi di Platino in Canada, Irlanda, Australia, Spagna, Nuova Zelanda, Danimarca e Regno Unito nonché Dischi d'Oro in pratica in ogni altra parte del mondo.

Il secondo album, Talk On Corners, vide la luce nel 1997, e per allora la richiesta dei Corrs era cresciuta smisuratamente. Il gruppo partecipò al concerto di Natale al Vaticano, esaurì tutti i biglietti alla Royal Albert Hall di Londra il giorno di San Patrizio, cantò con Pavarotti, aprì i concerti dei Rolling Stones e si esibì alla cerimonia di chiusura dei Giochi del Commonwealth. Talk On Corners divenne l'album più venduto del 1998 nel Regno Unito e ad un certo punto i loro due album finirono per occupare le due posizioni più alte della classifica britannica, un'impresa fino ad allora riuscita solo ai Beatles. Alla fine, Talk On Corners ottenne il Disco di Platino o più Dischi di Platino in 22 paesi, il Disco d'Oro in innumerevoli altri.

Il 1999 vide la pubblicazione di un album unplugged per MTV; poi, nel 2000, arrivò il loro terzo album in studio, In Blue, che ottenne immediatamente i riconoscimenti dei suoi predecessori. L'anno seguente arrivò The Best Of The Corrs, che conteneva successi quali "So Young", "Runaway", "Dreams", "What Can I Do", "Breathless" e "Give Me A Reason".

Oggi, con Borrowed Heaven, i Corrs realizzano il loro album più ambizioso. "Credo sia il migliore che abbiamo mai fatto. Ha un'incredibile varietà di stili e umori e credo che scivoli via bene", afferma Andrea.

"Ho detto la stessa cosa per l'album precedente ma credo davvero che questo sia il migliore", conferma Sharon. "Per lo meno fino al prossimo".





Questa la loro biografia

BORROWED HEAVEN (2004)
Album: © CGD EastWest
Summer Sunshine; Angel; Hideaway; Long Night; Goodbye; Time Enough For Tears; Humdrum; Even If; Borrowed Heaven; Confidence for quiet; Baby Be Brave; Silver Strand


SUMMER SUNSHINE(2004)
Singolo: © CGD EastWest
Summer sunshine (single version); Summer sunshine (acoustic); Summer sunshine (Fernando Garibay remix); Summer sunshine (video)


THE BEST OF THE CORRS (2001)
Album: © CGD EastWest
Would you be happier?; So young (K-Klass remix); Runaway; Breathless; Radio (unplugged); What can I do (Tin Tin Out remix); The right time; I never loved you anyway; Irresistible; Forgiven not forgotten; Lough erin shore (unplugged); Only when I sleep; Love to love you; All the love in the world (remix); Everybody hurts (unplugged); Give me a reason; Dreams; Make you mine


IN BLUE (2000)
Album: © CGD EastWest
Breathless; Give me a reason; Somebody for someone; Say; All the love in the world; Radio; Irresistible; One night; All in a day; At your side; No more cry; Rain; Give it up; Hurt before; Rebel heart


IN BLUE - SPECIAL EDITION (2000)
Album: © CGD EastWest
Breathless; Give me a reason; Somebody for someone; Say; All the love in the world; Radio; Irresistible; One night; All in a day; At your side; No more cry; Rain; Give it all up; Hurt before; Somebody for someone (acoustic); No more cry (acoustic); Radio (acoustic); At your side (acoustic); Love in the milky way; Looking in the eyes of love; Haste to the wedding


THE CORRS UNPLUGGED (1999)
Album: © CGD EastWest
Only when I sleep; What can I do; Radio; Toss the feathers; Runaway; Forgiven not forgotten; At your side; Little wing; No frontiers; Queen of Hollywood; Old town; Lough Erin shore; So young; Everybody hurts.


TALK ON CORNERS - SPECIAL EDITION (1998)
Album: © CGD EastWest
What can I do; So young; Only when I sleep; When he's not around; Dreams; I never loved you anyway; Don't say you love me; Love gives; Love takes; Runaway; Hopelessly addicted; Paddy McCarthy; Intimacy; Queen of Hollywood; No good for me; Little wing


TALK ON CORNERS (1997)
Album: © CGD EastWest
Only when I sleep; When he's not around; Dreams; What can I do; I never loved you anyway; So young; Don't say you love me; Love gives love takes; Hopelessly addicted; Paddy McCarthy; Intimacy; Queen of Hollywood; No good for me; Little wing


FORGIVEN NOT FORGOTTEN (1996)
Album: © CGD EastWest
Erin shore (traditional intro); Forgiven not forgotten; Heaven knows; Along with the girls; Someday; Runaway; The right time; The minstrel boy; Toss the feathers; Love to love you; Secret life; Carraroe Jig; Closer; Leave me alone; Erin shore


questa invece per una biografia più completa e generalizzata

Nati a Dundalk nella contea di Louth, al confine con l'Irlanda del Nord, i quattro fratelli Corr sono figli di un duo di musicisti, Jean e Gerry Corr, e sono cresciuti imparando da loro a suonare il pianoforte e ad amare la musica. Si dice che Jim abbia cominciato a suonare quando ancora non raggiungeva la tastiera. Crescendo, ognuno dei quattro ha intrapreso lo studio di altri strumenti, in linea di massima gli stessi che suonano tuttora.


Come band, i Corrs nascono nel 1990, quando i quattro fratelli decidono di presentarsi insieme all'audizione per il il film "The Commitments", tratto dall'omonimo romanzo di Roddy Doyle. In quell'occasione incontrano John Hughes, responsabile delle audizioni che assume il ruolo di loro manager. Pur non ottenendo parti di rilievo nel film, i Corrs rimangono insieme come band e iniziano a tenere concerti pubblici in alcuni club di Dublino. Durante uno di questo vengono notati da Jean Kennedy Smith, ambasciatrice americana in Irlanda, che li invita negli Stati Uniti per cantare l'inno nazionale prima di una partita di football. Approfittando del viaggio in America, i quattro, accompagnati dal manager, iniziano a proporsi a diverse case discografiche, ma vengono bollati come "troppo pop" dalle etichette folk e "troppo folk" dalle etichette pop. Finalmente ottengono un contratto con la Atlantic Records, grazie al famoso produttore David Foster, dopo averlo "obbligato" ad assistere ad una loro performance acustica.


"Forgiven not forgotten" esce nel 1995, conquistando i primi posti nella loro madrepatria e in Australia. E' invece completamente ignorato in altre nazioni, come l'Inghilterra, dove è entrato in classifica solo nel 1998, trainato dal successo di "Talk on corners". "Forgiven not forgotten" vende oltre due milioni di copie e al suo successo segue un estenuante tour mondiale, anche al seguito di Cèline Dion come opening act, al termine del quale la band si chiude di nuovo in studio con Foster per registrare il secondo album.


"Talk on corners" esce nel 1997, e sebbene si allontani molto dal rock ruvido e genuino del primo album, conserva numerosi elementi tradizionali irlandesi. L'album ottiene grande successo nei paesi in cui i Corrs erano già conosciuti, che sono le principali tappe di questo nuovo tour. Nel 1998, in occasione della festa nazionale irlandese, San Patrizio, il gruppo tiene un concerto alla Royal Albert Hall di Londra che segna un punto di svolta nella loro carriera. Poco dopo, infatti, esce il singolo "Dreams", cover remixata di un grande successo dei Fleetwood Mac.
"Dreams", la prima canzone dei Corrs che è mai stata programmata da BBC Radio 1, raggiunge la sesta posizione nella classifica delle vendite. Grazie a questo successo "Talk on corners", ripubblicato con l'aggiunta di "Dreams", arriva in vetta alle classifiche inglesi dopo 30 settimane di permanenza in posizioni molto più basse, e anche "Forgiven not forgotten" lo segue, secondo solo all'album più recente. Con due cd nelle due più alte posizioni della classifica, i Corrs si concentrano sull'Inghilterra, girandola in lungo e in largo e cominciando a vincere premi prestigiosi, tra cui un Brit Award per Best International Act nel 1999.


Alla fine del 1999 viene realizzato un Unplugged da MTV, confermando così il successo del gruppo, a cui viene concesso di filmare una sessione acustica negli studi della nota rete televisiva. L'Unplugged ha successo ovunque e ne viene realizzata anche una versione in video e in DVD, come era stato fatto in precedenza per il concerto alla Royal Albert Hall. Questo momento felice viene però guastato dalla morte di Jean Corr per un cancro ai polmoni, avvenuta a fine novembre.


A lei è dedicato il terzo studio album "In Blue", uscito a luglio 2000, preceduto a fine maggio dal singolo "Breathless". Per realizzare "In Blue", i Corrs hanno collaborato con Mutt Lange, già produttore di Bryan Adams, AC/DC, Def Leppard e Shania Twain, di cui è anche il marito.
In Blue, album radicalmente diverso dai precedenti, riceve moltissime critiche dagli esperti e dagli stessi fans, ma ciò non gli impedisce di arrivare nuovamente al primo posto in tutte le classifiche di vendite. Con "In Blue" e "Breathless", tra l'altro, per la prima volta i Corrs entrano anche nelle Top 10 italiane e ci rimangono per diverse settimane.
Il primo concerto "ufficiale" dei Corrs in Italia si tiene il 7 Novembre 2000.


Al successo di "Breathless", però, seguono una serie di flop clamorosi. Il singolo successivo, "Irresistible", entra in classifica solo in Inghilterra, al numero 20, e sparisce dopo la prima settimana.
A Gennaio 2001, a causa di una malattia di Andrea, i Corrs sono costretti ad annullare le restanti tappe dell'In Blue Tour in Inghilterra, Asia e Oceania. I giornali iniziano a speculare che Andrea sia in realtà guarita dalla malattia, ma i Corrs non abbiano la forza e la voglia di riprendere il tour e abbiano perciò deciso di prendersi un periodo di riposo.
Tra Marzo e Aprile esce in tutta Europa e in Australasia il terzo singolo, "Give me a reason", che non ha migliore fortuna del precedente, e viene dimenticato in fretta.


Per i Corrs inizia un periodo di confusione, in cui viene annunciata l'uscita di singoli come "All the love in the world" per l'America e "Rebel Heart (remix)" per il Regno Unito, che invece non vedono mai la luce. Per tenerli in attività, la casa discografica organizza una collaborazione tra i Corrs e il cantante latino Alejandro Sanz, con il duplice scopo di aumentare la popolarità del gruppo irlandese nei paesi latini facendoli cantare in spagnolo, e lanciare Sanz - che canta in inglese per la prima volta - nel resto del mondo. Ma né i due singoli con Sanz, né il video di "One night" nella versione originale inglese suscitano particolare interesse.


Qualcosa si smuove quando i Corrs annunciano l'imminente uscita di un greatest hits contenente i singoli fino ad allora realizzati, più due inediti. Ci sono insinuazioni che la carriera dei Corrs abbia ormai intrapreso un inesorabile declino, per cui questo album sarà il loro addio al mondo della musica, e c'è chi invece ha osservato che potrebbe voler significare "la fine di un'era", ossia il punto dopo il quale i Corrs non comporranno più musica con influenze irlandesi e si limiteranno a produrre musica pop di alto livello. Questo sembra essere confermato dallo stile del singolo inedito "Would you be happier?", la prima canzone dei Corrs nella quale non viene utilizzato il violino neanche in minima parte. Le vendite di "Would you be happier?" sono tutt'altro che esaltanti, mentre l'album "The Best of the Corrs" entra nella classifica inglese delle vendite ma non riesce ad entrare in Top 10, raggiungendo come posizione più alta la numero 11, e rimanendo nella chart per appena cinque settimane.

Biografia a cura di [URL]theCorrs.it[=URL]theCorrs.it(che consiglio a tutti di andarci ), è vietata la riproduzione anche parziale







samus-aran
00lunedì 15 novembre 2004 01:15
Porca miseria quanto c'era da leggere........
Bello cmq 4556e


Non sono i miei cantanti preferiti, ma mi piacciono molto e sono contenta che quest'anno, grazie al singolo Summer Sunshine abbiano avuto molto successo !!
(se solo quel fallito di Darren Hayes riuscisse, come loro, a tirare fuori il singolo giusto al momento giusto, evitando di uscirsene con quel cesso di Pop!ular, mi farebbe felice visto che è lui il mio cantante inglese preferito, ma questa è un'altra storia.............i7tut7 )

Speriamo che il successo (meritatissssimo) continui anche con i successivi singoli......che non sia una cosa determinata solo dal fatto della canzone estiva, perchè non se lo meritano.

Se solo le emittenti si degnassero di mandare in onda un più di frequente i loro video.......................9uyot

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