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su L'IBRIDO ... e dintorni

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    softstudio2
    Post: 3.418
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    00 09/06/2014 23:12
    Beh, ad "IL COLORE" sono di casa.

    E' il mio laboratorio di riferimento: non uso altri a Roma.
    Ci farò al più presto una chiaccherata ....
    [SM=g7341]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    softstudio2
    Post: 3.419
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    00 10/06/2014 16:05
    ECCO COME HA FATTO SALGADO ...

    ... a convertire i suoi files digitali prodotti con una 645 PENTAX (credo la D da 40MB) in lastre negative idonee alla riproduzione argentica.

    Sul sistema LVT film recorder ... invece non ho trovato ancora informazioni specifiche.

    Buona Lettura.
    (anche se non ho capito bene cosa si intenda per "archivally processed"
    [Modificato da softstudio2 10/06/2014 16:15]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    rolleimax
    Post: 1.222
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    00 11/06/2014 11:55
    Grazie GiBì, molto interessante

    Per quanto riguarda le immagini di Salgado credo utilizzasse la Pentax 645 a pellicola per poi passare a Canon digitale fullframe.

    Un punto su cui, mi sembra, non si sia discusso è quello relativo a come sono state stampate le immagini del progetto scattate con pellicola.

    Le stampe in mostra erano, a parte per le differenze peculiari tra sensore e pellicola, pressochè indistinguibili per cui azzarderei che anche le immagini da pellicola siano state comunque, trasferite in digitale, elaborate e successivamente ritrasferite su pellicola.

    Ci sono maggiori info al riguardo?
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    softstudio2
    Post: 3.420
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    00 11/06/2014 12:51
    Non so dire sull'evoluzione digitale di Salgado.

    Lui racconta (nel testo riportato all'inizio) di aver realizzato GENESIS con una Pentax 645 digitale, mentre la CANON FF l'ha usata solo per fare dei test sulla resa digitale->analogico.

    Come confermatomi anche da Philippe Bachelier (persona cortesissima che ha risposto con immediata disponibilità alle mie richieste di informazioni a riguardo) al quale S.S. si è rivolto per definire un workflow digitale->analogico all'altezza delle sue aspettative, in occasione dell'ultimo lavoro del Grande Fotografo è stato utilizzato quel procedimento di cui ho riportato il link, per la realizzazione di pellicole da files digitali.

    Non credo questo sia avvenuto solo ed unicamente per "conservare" analogicamente i suoi scatti. Anche perchè sarebbe stupido, a quel punto, una volta garantita la qualità di riproduzione analogica (senza della quale garanzia il castello di carta frana) pensare di stampare in digitale.
    Da lì a stampare in C.O. il passo è davvero breve.

    Cioè: una volta "validato" il procedimento, non lo utilizzerei "SOLO" per conservare dei master analogici. Se posso salvare su pellicola il mio lavoro digitale, allora ce lo salvo comprensivo di post produzione e quindi ... lo uso per stampare analogicamente ... e direttamente.(ovvero senza ulteriori successivi interventi in C.O.)

    A meno di formati giganti.
    A Roma, la zampa dell' IGUANA MARINA ripresa alle Galapagos aveva dimensione circa .... 4x2 ... metri.
    E' probabile che in questo caso, la stampa sia stata digitale
    [Modificato da softstudio2 11/06/2014 12:59]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    softstudio2
    Post: 3.421
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    00 11/06/2014 12:53
    Il messaggio comunque è ....

    Nè solo analogico ... nè solo Digitale.

    Ma, potendo, il meglio di entrambi.
    [SM=g7340]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    rolleimax
    Post: 1.223
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    00 11/06/2014 12:59
    GiBì
    scusa ma non riesco a trovare il passaggio dove SS dice di aver usato la 645D per il progetto, a meno che non ti riferisca a quello dove dice di aver utilizzato la 645 dal 2004 al 2008. Ma in quel caso si parla della 645 a pellicola non quella digitale

    Giusto per curiosità, perchè Pentax o Canon poco cambia
    [Modificato da rolleimax 11/06/2014 13:04]
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    softstudio2
    Post: 3.422
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    00 11/06/2014 13:05
    Si, forse hai ragione.

    Mi sembrava di ricordare così (magari in qualche altro passaggio nel libro) : però effettivamente dice di essere riuscito a definire una procedura valida per realizzare lastre stampabili da digitale solo nel 2008: credo che i reportages per GENESIS siano iniziati prima.

    E dice chiaramente che l'uso della Pentax 645 è del periodo 2004-2008: sembrerebbe un esperienza di medio formato quindi ben limitata nel tempo. E non necessariamente digitale

    Nell'ultimo passaggio parla di lastre 4x5 da files digitali: ma non fa accenno da quale formato.

    Verificherò meglio nel libro se mi è sfuggito qualcosa.

    [Modificato da softstudio2 11/06/2014 13:08]
    GiBi

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    rolleimax
    Post: 1.224
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    00 11/06/2014 15:05
    Il progetto Genesis, abbraccia quasi un decennio dal 2004 al 2012, durante la visita alla mostra ho riconosciuto nelle stampe delle immagini scattate fino al 2007-2009 (vado a memoria), elementi che, osservati con attenzione, sono percettibilmente diversi da quelli delle stampe successive e attribuibili a elementi caratteristici propri di pellicole e sensori.
    Questo mi ha fatto pensare che il passaggio sia avvenuto durante quegli anni.

    La Pentax 645D è una macchina relativamente recente (2010 en.wikipedia.org/wiki/Pentax_645D#645D - pagina in inglese) e mi ricordo di aver visto materiale giornalistico/pubblicitario Canon dove si parlava della collaborazione con il fotografo brasiliano

    Non aggiungo altro perchè, che gli scatti siano con 645 o Canon non è importante ai fini della interessante discussione che hai creato.

    Qualunque sia lo loro origine, la qualità delle stampe esposte in mostra è superlativa, curata in ogni dettaglio, e proprio la incredibile costanza e consistenza della qualità delle stampe è un elemento che, a mio avviso, evidenzia l'utilizzo dell'elaborazione digitale
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    softstudio2
    Post: 3.423
    Registrato il: 07/11/2006
    Utente Master
    00 11/06/2014 15:45
    [SM=g7348]
    GiBi

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    softstudio2
    Post: 3.424
    Registrato il: 07/11/2006
    Utente Master
    00 11/06/2014 16:00
    Per completezza di informazione:


    "Il Kodak LVT (Light Valve Technology), è un registratore digitale che utilizza modulatori elettro-ottici proprietari (noti come "valvole di luce") per controllare con precisione la quantità di luce rossa, verde e blu esposta per ciascun pixel. E'la più alta qualità in dispositivi di output ad alta risoluzione, per la registrazione di dati digitali su pellicola a colori o tonale professionale. Le immagini risultanti mantengono tutte la qualità dell'immagine digitalizzata, o degli originali digitali. Le immagini sono esposte un pixel alla volta, garantendo la nitidezza esatta. Risolve più linee per millimetro di quanto non faccia una tradizionale pellicola e può dare risoluzioni di 8.000 linee o superiori per l'imaging su qualsiasi film di varie dimensione. Si va fino a 120 pixel per millimetro, che è 3024 pixel per pollice su una superficie 8x10."
    qui


    Stando al mercato straniero, sono anche diversi a fare questo tipo di service.

    E l'HARDWARE non sembra costare neppure così tanto .... (non che abbia intenzioni, intendiamoci, dico sempre a livello di curiosità di mercato e di tecnologia)




    [Modificato da softstudio2 11/06/2014 16:03]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    Aconcagua
    Post: 5.902
    Registrato il: 26/01/2006
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    00 12/06/2014 09:17
    Re:
    softstudio2, 11/06/2014 12:53:

    Il messaggio comunque è ....
    Nè solo analogico ... nè solo Digitale.
    Ma, potendo, il meglio di entrambi.



    Questo è il tratto che trovo più affascinante di tutta questa bella discussione.
    Un passaggio "soft" da una tecnologia all'altra, senza barricate ideologiche o pregiudizi talebani.

    Al momento io ho un piedino su ciascuna riva senza essere capace di fare una scelta; un po' per pigrizia ed un po' per ignoranza.
    "Tempo e paglia e maturano anche le nespole" diceva il nonno.

    [SM=g7423]





    POSSO RESISTERE A TUTTO, MENO CHE ALLE TENTAZIONI!
    (Oscar Wilde)
    Roberto Miguel Pedro - Tessera MRCI n°3
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    (vic.thor)
    Post: 324
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    Utente Senior
    00 25/06/2014 23:36
    Da qualche tempo ho sperimentato la tecnica di stampa su supporti trasparenti (Pictorico e Agfa) e successiva stampa a contatto in camera oscura seguendo proprio le indicazioni Link indicati in uno dei primi post.

    Non mancano i problemi legati prevalentemente ai segni di trascinamento che talvolta la stampante lascia sui supporti, ma il risultato finale è buono (ho provato solo 24x30 o 18x24).
    Questa tecnica non risolve il problema della conservazione perché il supporto è molto delicato e anche solo una piccola goccia di acqua che ci cada sopra rovina irrimediabilmente il "negativo". Certo che non doversi preoccupare di bruciature, mascherature e spuntinatura riduce drasticamente il tempo di realizzazione delle singole stampe.

    Altra tecnica potrebbe essere quella di fotografare su grande formato una stampa realizzata con ink.-jet Vedi qui però non ho esperienza diretta.

    Insomma, l'ibrido affascina anche me. Probabilmente la tecnica che ha utilizzato Salgado è la migliore, ma credo abbia costi inaccessibili.

    Ciao.
    [Modificato da (vic.thor) 25/06/2014 23:37]
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    Tris
    Post: 26
    Registrato il: 16/02/2021
    Utente Junior
    00 04/04/2021 17:22
    Dato che sono nuovo del sito, amo spaziare tra i suoi contenuti e visitare le discussioni che mi colpiscono come titolo. Vedo che alcune, come questa, sono piuttosto datate e non so se è consentito e utile intervenire.
    Vorrei che i gestori delle discussioni mi dicessero qualche cosa in merito.
    Io ho passato la vita a vendere computer e programmi informatici, naturalmente presumo di conoscere alcuni elementi che credo siano utili a tutti.
    Non intervengo nella discussione digitale contro analogico perchè non se ne esce mai.
    Voglio però intervenire sulla conservazione dei files.
    Ho visto scritto qualche cosa che non risponde alla realtà: i files digitali si conservano per sempre in quanto la loro archiviazione può essere rifatta ogni volta che il mercato offre novità in materia.
    Mi spiego meglio non esiste il problema dei supporti che cambiano nel tempo. Io avevo files su dischetti da 3,5 pollici che credo pochi ricordino ( parliamo degli anni 80 e precedenti) che ho ancora perfettamente conservati.
    Certo da dischetto gli ho trasferiti su disco magnetico, poi su CD poi su DVD poi su Bleu Ray come copie di sicurezza.
    I files li tengo anche su disco esterno tenete presente che con 100 Eu. portate a casa un disco da 4 Tera che significa un numero quasi infinito di fotografie.
    La pellicola invece si deteriora sicuramente, per fortuna ho sempre digitalizzato ( per sicurezza ) sia le dia sia i negativi.
    Non avete mai sentito di film classici completamente distrutti e di altri che a mala pena sono stati recuperati con un costo enorme?
    Non so se questo post sarà letto ma sono a disposizione per consigli in materia.

    Valorizzare il passato per vivere il futuro Enrico
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    softstudio2
    Post: 3.600
    Registrato il: 07/11/2006
    Utente Master
    00 04/04/2021 18:13
    Tris, piacere di conoscerti e ben venuto in questa chat di lunga data, caduta ultimamente un po’ in disuso ma, come vedi dalla mia pronta risposta, ancora in ascolto!!!

    Sono lieto che le oramai obsolete discussioni di un gruppo di vecchi amici (reali e virtuali), soprannominati Rolleinomani per via della loro comune passione per il noto marchio, siano ancora di interesse e di spunto per qualcuno.

    Fai riferimento alla conservazione delle immagini fotografiche, ma non capisco se intervieni da semplice appassionato o da operatore del settore.

    Non che la cosa cambi, ma lascia che ti risponda.
    1) come avrai ben visti da te, la chat è del 2014: 7 anni di tecnologia fa !!! Magari qualcosa è cambiato e la tua affermazione finale “esiste solo il futuro”, secondo me, è tanto condivisibile quanto discutibile.

    Voglio dire che hai perfettamente ragione a dire che dobbiamo essere tutti proiettati nel futuro, ma tenere un occhio costante anche al passato non guasta.
    il “core” della discussione, sette anni fa, verteva proprio sulla commistione possibile tra passato e futuro.

    2) Sulla conservazione dei files.
    Oggi le cose sono diverse. Anche io ho ben tre dischi rigidi homecloud per un totale di diversi tera gestibili dalle svariate periferiche che uso quotidianamente.

    Per non parlare dei vari clouds online che ci propinano continuamente.

    Ma rimango dell’idea che ho espresso anni or sono e formatasi per esperienza personale: gli unici fotogrammi che in 50 anni di fotografia ho perso irrecuperabilmente sono stati un gruppo di files posti su di un hd che si è rotto mentre lo backuppavo su di un altro hd.

    Il deterioramento fisico-chimico delle pellicole invece mi pare dipenda quasi esclusivamente da alcune accortezze sulla conservazione.

    È chiaro che conservare in vita questo pezzo di storia della fotografia (mi riferisco a tutta la filiera analogica) diventa ogni giorno più difficile è complesso oltre che costoso. Nonostante i diversi rigurgiti che ancora si sentono in giro per il mondo.


    Mi ha fatto piacere risponderti.
    Spero tu possa trovare nel nostro sito discussioni interessanti.
    GiBi
    [Modificato da softstudio2 04/04/2021 18:17]
    GiBi

    TESSERA RolleiClubItalia n°13
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    Aconcagua
    Post: 6.824
    Registrato il: 26/01/2006
    Utente Master
    00 04/04/2021 22:28
    Mia personale esperienza.
    Ho negativi che risalgono alla mia infanzia ed alla vita dei miei nonni. Mediamente dai 65 agli oltre 100 anni di età. Sono ancora pienamente stampabili. È bastato conservarli con cura.
    Ho foto digitali che risalgono agli albori di questa tecnologia, le prime riprese con una "rivoluzionaria" Canon PowerShot S10 da "ben" 2,1 Megapixels. Poi vennero altre macchine, fino al cosiddetto full frame odierno. Certo sono tutte stampabili ma ho dovuto cambiare ben tre supporti di memoria nel tempo per essere certo di non perdere le immagini.
    Ricordo anch'io, avendo operato nel mondo IBM, i floppy da 3,5 ma anche i precedenti da 5,25 e da 8 pollici e gli Iomega Zip. Tutto ancora in parte leggibile, a patto di averne i dispositivi adatti. Ma fra 20/50 anni..??
    Viceversa i negativi sono ancora e sempre gli stessi.
    Chiedo comprensione ma "esiste soli il futuro" è espressione che non condivido se ciò comprende la negazione del passato.
    Esistono il passato, il presente ed il futuro, e non c'è l'uno senza l'altro.
    Ma qui non voglio parlare di filosofia per quanto l'abbia amata al liceo, bensì solo di fotografia.
    Argentica, se possibileperchè con il digitale non riesco proprio ad ingranare.
    [Modificato da Aconcagua 05/04/2021 10:37]



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    Roberto Miguel Pedro - Tessera MRCI n°3
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    Tris
    Post: 29
    Registrato il: 16/02/2021
    Utente Junior
    00 05/04/2021 15:39
    I post di sofstudio2 e di Aconcagua mi hanno fatto enorme piacere. Seguo subito il loro consiglio e devo sinceramente ammettere che la mia frase di chiusura esiste solo il futuro è del tutto infelice anche in considerazione della mia età. Vi assicuro che sarà modificata.
    A sofstudio 2 che mi chiede lumi sulla mia situazione dico che sono un pensionato che è entrato in IBM nel 1969 e che come tutti in questo campo le ha viste tutte Digital Data Automation Data General Sun per finire la carriera in H.P. Non sono un programmatore bensì un commerciale . aggiungo che all'epoca dell'università ho fatto il fotografo per tre anni dando una mano ad amici fotografi professionisti alcuni anche di buon nome e sono un lontano cugino di Evaristo Fusar Imperatore che è abbastanza noto nel ramo ( stesso cognome ma Enrico ). Voglio aggiungere che quello che ti è capitato durante il back up del tuo archivio è paragonabile alla morte per tegola in testa e meno probabile di un incendio dei negativi. In parte però una certa responsabilità, non ti offendere è anche tua i Back Up si fanno un a volta al giorno o alla settimana e preferibilmente su due supporti diversi. Cioè il Back Up deve essere incrementale, non totale.
    Aconcagua invece ricorda anche i dischetti da 8" che io non ho avuto il coraggio di citare ma il problema non esiste si cambia man mano supporto seguendo l'evoluzione del mercato.
    In ogni caso io ho messo su supporto informatico le dia perchè mi ero accorto che i colori cominciavano a deteriorarsi, ma ho migliaia di negativi B/W anche vecchissimi (viaggio di nozze dei miei genitori 1936) conservati benissimo.
    Grazie a voi per avere implementato questo sito. ( per questo post il finale sul futuro non è cambiato )

    Valorizzare il passato per vivere il futuro Enrico
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