00 24/01/2003 19:35
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La prima moglie di Charlie aveva protestato vivacemente quando il marito aveva scelto quel luogo impervio di montagna per far attuare il progetto della villa che entrambi avevano in mente.
"Troppo isolato" aveva detto "I domestici dovrebbero fare un'ora di strada per arrivare ed altrettanto dovrebbe fare il medico, se capitasse un'emergenza".
Charlie, però, cocciuto com'era, si era imposto. In fondo i soldi erano i suoi, aveva detto.
A collegarli con la "civiltà" c'era solo il telefono cordless situato nell'ingresso. Per il resto: i cellulari non trovavano campo, il segnale della televisione e della radio giungevano molto disturbati. Quando giungevano.
Essendo la Vigilia di Natale, tutta la famiglia era compostamente unita, come tradizione vuole, attorno al grande tavolo in sala da pranzo.
I domestici che abitano in paese erano giunti alla villa alle 6 di mattina, per preparare al meglio il cenone ed era stata una fortuna perchè nel pomeriggio si era scatenata una tale ondata di maltempo che l'unica strada per il paese era rimasta sepolta sotto svariati cm di neve, rendendola impraticabile.
Eileen, la seconda moglie di Charlie, aveva rassicurato Joe e Robin (il personale che viveva in paese) che, se la situazione non fosse migliorata entro sera, avrebbe trovato il modo di ospitarli da qualche parte.
La cena era trascorsa in tranquillità ma Monica aveva compreso dalla radio che la perturbazione atmosferica, ulteriormente aggravatasi, avrebbe spazzato la regione per le prossime 48 ore. "Uhm... non ci voleva" pensò Robin che aveva chiesto il permesso di fare una telefonata per avvertire casa.
Avevano così scoperto che la linea era interrotta. Molto probabilmente la bufera aveva fatto cadere qualche palo, isolando completamente la villa dall'esterno.
Dopo cena, Alicia aveva accompagnato la vecchia Helene in camera sua.
La serata era continuata nel grande salone da ballo, in uno spettacolo assolutamente affascinante perchè dal tepore della dimora, tutti quanti potevano ammirare attraverso le due immense vetrate presenti nella sala il furioso incedere del maltempo.
Monica, a gran richiesta, si stava esibendo col violino sul palco dove solitamente Charlie faceva collocare l'orchestra che affittava in occasione di importanti cene d'affari o di party dell'alta società.
D'improvviso un black out aveva interrotto l'assolo portando inquietudine fra i presenti.
Alicia, sempre attiva, aveva acceso una candela ed accompagnato Harry al contatore.
La corrente era stata ripristinata e la serata era proseguita apparentemente senza ulteriori disagi.
Era, però, solo una sensazione apparente perchè, dopo 5 minuti Charlie aveva accusato un malore e si era accasciato.
Fra strilla e panico, Alicia cercava di comprendere quanto fosse grave la situazione, mandava Harry a vedere se il telefono per caso avesse ripreso a funzionare e si inginocchiava al fianco del suo titolare per slacciargli il primo bottone della camicia.
Harry rientrava facendo cenno col capo che la situazione non era mutata e che erano sempre isolati; ma Alicia gli rispondeva, ad alta voce e scandendo bene le parole: "Comunque è inutile, il Signor Hammond è morto".

Eileen sviene, Robin riesce a sostenerla.
Alicia si avvicina, ancora estremamente lucida, come suo solito, pur in una situazione di assoluta drammaticità come questa, al bicchiere di whiskey e ghiaccio che, nello stramazzare, Charlie aveva fatto cadere al suolo.
Lo annusa, quindi si volta verso i presenti e comunica: "E' stato avvelenato".
Le urla di sorpresa di Monica e Nicholas spiccano fra quelle di tutti.
Nicholas dice a Joe di mostrargli la bottiglia, Joe gliela dà all'istante e, appurato che il contenuto di essa non presenta lo stesso aroma penetrante che solo facendo un'estrema attenzione si sarebbe però potuto distintamente notare nel contenuto del bicchiere, la riconsegna a Joe e dice, rivolto a tutti: "Chiunque avrebbe potuto mettere nel bicchiere il veleno, nel momento in cui c'è stato il black out." Tutti insieme perlustrano la casa da cima a fondo, per accertare la presenza di eventuali estranei, ma senza risultato.
Alicia avverte dolorosamente Helene che riceve con composto cordoglio la notizia della morte del nipote.
"A questo punto" dice Eileen, finalmente rinvenuta "dobbiamo metterci in testa la terribile idea che solo uno di noi potrebbe essere il colpevole e che, a causa della bufera, ci sono buone probabilità che dovremo passare le prossime 48 ore isolati, a stretto contatto con un assassino e senza che la polizia possa venire ad aiutarci".



[Modificato da Carlo Maria 24/01/2003 22.06]