00 11/06/2004 09:21


Silvia Rocca, 30 anni, attrice. Nel programma «Spicy Tv» intervista uomini potenti completamente svestita.
Sfrontate, sarcastiche, perennemente in caccia di uomini. Dalle attrici rampanti alle manager competitive, alle vipere editoriali, come Adele Lang che ha mandato alle stampe «Diario di una (vera) stronza», ritratto di una generazione decisa a tenere il sesso forte al guinzaglio. Almenon fino al matrimonio.



C'è una nuova espressione che vale la pena tenere a mente in questa vigilia d'estate 2004: «Mettere a giro». Si sta diffondendo tra le trentenni frequentatrici delle chat, ma anche nei locali romani di piazza Navona, all'Argentario e a Fregene significa procurarsi un discreto numero di uomini per amoreggiare a turno con ognuno. Facendo rigorosamente credere a tutti di essere gli unici. Magari con un sms di fine giornata che recita «Buonanotte amore mio, ti penso», ovviamente in copia multipla. Perché per la trentenne o giù di lì, la nuova spietata, o addirittura «la stronza», come qualcuna arriva a definirsi, il divertimento cresce parallelamente al rischio.

Una nuova, crudissima realtà che, qualche volta per ovviare alle sofferenze inflitte dagli uomini, altre per utilitarismo o pura malvagità, capovolge il tradizionale rapporto tra sessi. E va di pari passo con la finzione letteraria: archiviate le brave ragazze in cerca di marito stile Bridget Jones, le nuove eroine dei romanzi sono arrampicatrici sociali come Katya Livingstone, protagonista di Diario di una (vera) stronza (Sonzogno) di Adele Lang. O come Katie Wallace, che insegna alle donne a farsi obbedire dagli uomini come barboncini nel romanzo Love Trainer (Mondadori) di Julia Llewellyn. Con la seguente filosofia: «Gli uomini sono come i cani. Bisogna addestrarli. Altrimenti restano fuori fino a tardi e poi grattano sulla porta per farsi aprire, pensano di riuscire a farsi perdonare tutto facendoti gli occhi dolci, piagnucolano se gli dici di no». Persino la romantica Harlequin Mondadori, specializzata in romanzi rosa, ha lanciato la collana Red Dress Ink per le donne in caccia di maschi-oggetto. Da trattare come fazzolettini di carta usa e getta. O, se ne vale la pena, dopo un'occhiata al modulo Irpef, sposarli. Per sempre o per il tempo sufficiente ad assicurarsi gli alimenti.

Oltreoceano la categoria è rappresentata da Melania Knauss, trentenne top model di Lubiana che ha accalappiato Donald Trump con un atteggiamento distaccato. Lui c'è cascato, l'ha ricoperta di regali anche per godersi, sostiene, «l'invidia negli occhi di chi li vede insieme». La futura signora Trump pare si sia offesa quando, indossando a un party il diamante da 12 carati e 2 milioni di dollari, gli altri ospiti non le hanno prestato la dovuta attenzione. Altra campionessa è senz'altro Kimora Lee Simmons 29enne ex modella afroamericana-asiatica che ha sposato il re dell'hip hop Russell Simmons cinque anni fa e da allora colleziona borse Louis Vuitton, gioielli imbarazzanti, e si fa scarrozzare solo su Bentley. In una trasmissione, dopo aver mostrato i suoi possedimenti da mille e una notte, è arrivata a rivolgersi alle telecamere così: «E adesso mangiatevi il fegato».

Il settore è ben rappresentato anche in Italia: l'attrice Yvonne Sciò, che vive tra Roma e New York, racconta che le sue amiche stanno prendendo gli atteggiamenti delle americane che agli uomini dicono: «Ehi, guy what we are gonna do?». Un «allora, ragazzo, che vogliamo fare?». Mirano a non perdere tempo e passare eventualmente a un altro più disponibile. Nella capitale furoreggiano soprattutto una fotografa e un'architetta, entrambe di nobili natali. La prima punta sul fascino artistico-zingaresco: l'anno scorso è riuscita a partire in missione per Bassora diventando una temeraria eroina agli occhi dei corteggiatori. Nella sua rete è caduta anche una celebre rockstar che l'ha portata su una spiaggia esotica, al riparo da sguardi indiscreti. Ma, dicono i maligni, non abbastanza lontano dalla macchina fotografica della ragazza che alle immagini di quell'idillio ha fatto fare il giro del mondo. Salvo poi mostrarsi seccata per tutto quel parlare.

LONDRA: LE TANE, I RITI

Mappa dei luoghi cult delle arrampicatrici metropolitane

Le single di Londra sono le più agguerrite d'Europa. Negli anni 90 c'erano le Sloane rangers, fanciulle di buona famiglia e belle speranze che frequentavano la zona chic intorno a Sloane square per accaparrarsi un marito ricco. Il loro mito era lady Diana. Ora che la favola della principessa triste è finita come sappiamo, le arrampicatrici hanno capito che ricchezza sposa la ricchezza e puntano sul successo economico. E il maschio è un passatempo da abbordare al pub di Soho, preferibilmente il Coach and Horses o nel night-ristorante Café de Paris, per farsi portare a cena da Nobu o nella catena di ristoranti italiani di Aldo Zilli.

Fanno shopping per sé nelle boutique di Chelsea e per le amiche nei negozi della popolare Oxford street. Un must è sembrare ricche: borsa Prada o Gucci, abiti Dolce & Gabbana, più il logo è vistoso meglio è. Se poi la carta di credito va in rosso, pazienza. E bisogna abitare in una zona prestigiosa, magari barando un po', purché si resti nel raggio di un chilometro. Così chi vive a Tottenham dice di stare a Bloomsbury, Kensington diventa Mayfair e così via. Se una sta nel popolare East End fa la misteriosa e si fa venire a prendere in ufficio. L'importante è non lasciarsi andare. Mai. Né nel look né nei sentimenti.