approfitto di questo spazio per ricordare quella stupenda campionessa di pigrizia che era la mia gatta Briciola. premetto che il nome non mi piaceva, ma quando lei mi scelse quel nome l'aveva gia'.
Dire che lei mi scelse puo' sembrare un eccessiva romanticizzazione dell'accaduto ma in realta' le cose andarono proprio cosi'.
Abitavo allora in un condominio dove al piano superiore alloggiava la famiglia che ospitava Briciola, una gattina di tre colori (rossa, bianca e nera). Non si puo' dire che fosse bellissima, ma risultava simpatica a causa di una macchia nera che aveva proprio su un occhio . Accadde che un giorno la suddetta famiglia fosse allietata dalla nascita di un pargoletto, il termine allietata a dir il vero non si puo' utilizzare per Briciola in quanto di colpo perse tutti i suoi privilegi di gatto domestico supercoccolato per ritrovarsi retrocessa al livello di gatto da cortile. In poche parole, casa off-limit. suppongo che in quei giorni Briciola deve essersi guardata attorno per capire se nelle vicinanze ci fosse qualcuno in grado di farle recuperare lo staus ormai perso. Fu cosi' che mi adotto'; senz’altro ai suoi occhi dovevo essere quello che si dice un "buon partito": Singolo ( per cui niente nascite inopportune), Affettuoso ( una carezza non gliela risparmiavo di certo) e soprattutto appassionato di cucina ( questa certezza deve averla avuta annusando i sacchetti della spesa come faceva sempre quando tornavo dal supermercato, cosa alla quale non avevo attribuito importanza). Fatto sta che piano piano comincio', come per caso, ad accompagnarmi fino alla porta di casa, poi ad entrare ogni qual volta la porta aperta glielo permetteva, finche' un giorno la trovai davanti al frigo che miagolava. Piano piano senza colpi di scena, ne' di fulmine, divento' parte integrante della mia vita. Onestamente non posso dire che fosse di particolare compagnia, dato che una volta preso possesso della casa comincio' una sorta di letargo pressoche' costante senza tener minimamente conto del calendario. Riguardando le foto che ho di lei, la ritrovo sempre nella sua posizione abituale; dormiente, perfettamente acciambellata sulle piu' disparate superfici: poltrone, tavoli, sedie o indumenti; particolarmente quest’ultimi la attraevano, piu' d’una volta la trovai addormentata nel cesto del bucato.
Non che tale pigrizia mi desse fastidio, anzi, si sposava perfettamente con la mia, certe sere d’inverno era piu' che piacevole guardare la televisione con questa specie di piumino caldo,morbido e ronfante sulle gambe. Purtroppo fu proprio questa pigrizia la causa della sua precoce dipartita.
Le cose andarono cosi'.Un paio d’anni dopo il suo arrivo mi trasferii per un po’ di tempo a casa di mia madre ( in attesa di fare il grande passo che mi avrebbe portato in Giappone). Mia madre vive in una strada di periferia dove non e' raro vedere nei prati circostanti piccoli topini che a volte si avvicinano alle case in cerca di cibo. Ora va detto che mia madre non e' che ami particolarmente i gatti, uno dei motivi che l'avevano convinta ad accettare la sua presenza era la mia assicurazione che mettendosi in casa Briciola, i topi avrebbe trovato in lei uno spietato predatore e la sua casa avrebbe vissuto giorni sereni.
Le cose come potete ben immaginare andarono ben diversamente. Un giorno mia madre entrando un cucina trovo' uno di questi piccoli indesiderati ospiti intento nel suo quotidiano lavoro di ricerca del cibo, per niente disturbato da Briciola che se stava appisolata poco piu' in la. Mia madre comincio' ad urlare sperando in una qualche reazione che effettivamente ci fu, da parte del topo pero', che se la dette a gambe in direzione giardino passando davati a briciola, la quale si limito' a guardarlo con una certa sorpresa per poi rimettersi a ronfare.
Lo sdegno della genitrice fu tale che dopo avermi bollato come uno dei piu' spodurati bugiardi di sua conoscenza, decise di chiamare una ditta di derattizzazione. Com’ e' facilmente prevedibile la ditta in questione riempi' casa e giardino di trappole ed esche avvelenate a cui purtroppo abbocco' credo la sola Briciola. Da allora sono passati 8 anni, non ho avuto piu' altri animali ( a parte la mia prima moglie) a volte quando mi capita di leggere articoli o racconti inerenti a gatti, ripenso a lei ed allora mi accorgo che mi manca.
[Modificato da ugo.p 25/08/2005 5.40]