00 28/06/2006 00:43


LA REPUBBLICA
27 giugno 2006
Il ministro delle Infrastrutture ha tenuto un'audizione alla Commissione
Ambiente della Camera. "Chiesto il commissariamento dell'Ente"
Anas, Di Pietro contro Pozzi
"Segnalato la gestione alla procura"
L'ex magistrato dice che si potrebbero ipotizzare i reati
di peculato, falso in bilancio e false comunicazioni


ROMA - Il ministro delle Infrastrutture Antonio di Di Pietro attacca il presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi. Due mosse secche quelle del ministro che ha chiesto al collega Padoa Schioppa il commissariamento dell'Ente e ha inviato una segnalazione alla procura della Repubblica sulla gestione dell'Anas.

Secondo l'ex pm di Mani Pulite "ci sono ipotesi da valutare sotto l'aspetto delle false comunicazioni sociali e del falso in bilancio per la parte penalmente rilevante, ma abbiamo anche un patrimonio netto che e meno dell indebitamento, e quindi si impone a chi andra ad amministrare di portare i libri in Tribunale". Ma l'Ente si difende: "Abbiamo sempre rispettato le leggi".

Dopo l'audizione, fermandosi a parlare con i parlamentari, Di Pietro ha spiegato di aver scritto questa mattina, per segnalare i risconti emersi sulla gestione di Anas, non solo al ministro dell'Economia, ma anche alla procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti. Secondo Di Pietro quando c'è stata la trasformazione dell'Anas in spa sono stati spesi "tre milioni e passa" di euro in consulenze e liquidazioni indebite per "tacitare" il vecchio management che non voleva andarsene. "Questi fatti - ha aggiunto il ministro - sono già all'attenzione della Corte dei conti e della procura della Repubblica: laddove fossero accertati si presenterebbe l'ipotesi di peculato".


Riferendosi al presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi, Antonio Di Pietro ha inoltre precisato di aver "chiesto al ministro Padoa-Schioppa e al presidente del Consiglio Prodi risorse per l'Anas, ma anche di valutare se è il caso di cambiare management" perché i soldi non vengano gestiti da chi ha creato questa situazione di "dissesto". Di Pietro non esclude neanche un commissariamento dell'Anas, e, alla domanda sul quando, ha replicato: "Per me andrebbe bene anche a mezzogiorno...".

Un dissesto di 3,5 miliardi. Secondo una recente indagine analitica sui conti dell'Anas, ha riferito il ministro, la società ha impegni per 19 miliardi contro un totale di fondi a disposizione pari a 15,5 miliardi. I fondi necessari al ripianamento sono pertanto di 3,5 miliardi di euro.

Dubbi su Autostrade-Abertis. Nel corso dell'audizione Di Pietro ha anche frenato sull'ipotesi di fusione tra Autostrade e il gruppo spagnolo Abertis. Le proposte avanzate da Autostrade non sono convergenti con quelle avanzate dall'Anas per una rinegoziazione della concessione in vista della fusione con Abertis, ha ribadito il ministro per le infrastrutture. "Le risposte di Autostrade - ha detto Di Pietro - non corrispondono allo schema operativo predisposto dall'Anas". "Si tratta - ha aggiunto il ministro - di mettersi intorno a un tavolo e vedere se può trovarsi un accordo".

Il ponte sullo Stretto. Di Pietro nell'audizione è intervenuto anche sulla questione del ponte sullo Stretto di Messina, chiarendo che per dare il via alla sua realizzazione occorrono "353 milioni", ma questi soldi "bisogna metterceli anche se non si dà il via perchè il contratto è già fatto".

Sei miliardi per le Ferrovie. Il fabbisogno dei Lavori Pubblici si completa con circa sei miliardi, necessari, ha precisato Di Pietro, per mandare avanti l'attività dell'alta velocità e la rete ordinaria delle ferrovie. Mentre per i cantieri dell'Anas occorrono 5 miliardi.




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27/06/2006
IL SOLE 24 ORE
ANAS. GOVERNO PRONTO A NOMINARE UN COMMISSARIO
L'ANAS VERSO IL COMMISSARIO
GIORGIO SANTILLI

www.corteconti.it/Rassegna-S/giugno2006/27062006/013.tif




INES TABUSSO