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"Qualcuno potrà dire che non è con la morale o col moralismo che si fa politica. È vero, ma non la si fa nemmeno con l'immoralità. Non basta essere onesti per essere buoni politici, ma non basta nemmeno non esserlo. Nessuno auspica al timone del Paese una virtù fanatica e astratta, pericolosa e autoritaria come quella dell'incorruttibile Robespierre. Ma neppure l'opposto è auspicabile. La politica è l'arte del compromesso, che implica - fino a un certo punto - pure la morale. Ma la dignità o l'indegnità di una politica si misurano sulla qualità e sul grado di tale compromesso. Al di sotto di un certo livello di decenza, la questione non è più solo morale, ma diviene politica, perché mina le istituzioni, l'ordine della società, tutti gli aspetti della vita associata; è una vera e propria sovversione".
(Claudio Magris, Corriere della Sera, 18 dicembre 2004)




"Il punto fondamentale non è che tu devi essere capace di ricattare, è che tu devi essere ricattabile. Per fare politica devi stare dentro un sistema che ti accetta perché sei disponibile a fare fronte, a essere compartecipe di un meccanismo comunitario e associativo attraverso cui si selezionano le classi dirigenti".
(Giuliano Ferrara, MicroMega n. 1/2003)




"La politica non è testimonianza e tantomeno immondezzaio. È scelta di obiettivi, tenacia e fatica per realizzarli, intelligenza e capacità di spiegarli. Educazione civica da dare quotidianamente con l'esempio".
(Eugenio Scalfari, La Repubblica, 6 agosto 2006)






INES TABUSSO