Colle Santanel
Mont Pont, ore 8. La sveglia è dura.. non ho, anzi, non abbiamo più il fisico per fare feste di questo genere..colazione e via verso Pianprato. Mentre saliamo per la val Soana, foriamo le nubi, e poco sopra Ronco ci appare un cielo azzurrissimo. Dietro di noi, mare di nubi.
Partiamo da Pianprato alle 10.10, riunendoci con altri quattro amici. Oggi siamo addirittura in nove… la salita è molto bella, nonostante gli orrendi tralicci del Superphènix, e fa molto caldo. I larici sono in fiamme, ci sono dei contrasti che fan quasi venire le lacrime tanto sono belli.
La prima ora di salita è dura.. finalmente quando abbiamo “sudato” fuori buona parte del genepy tracannato la sera precedente, ingraniamo. Raggiungiamo un colletto, dal quale scendiamo nel bel vallone del Rio Santanel, che in inverno forma una famosa cascata di ghiaccio. Una breve risalita porta a delle baite, e poi, per una stupenda strada lastricata, alla caratteristica Malga Santanel. Proseguiamo nel vallone, risalendo poi un ripido pendio, dove il sentiero si perde un po’. In alto, sulle creste, qualche camoscio ci osserva e fischia.
Arriviamo ad un bellissimo pianoro di pascoli.. guardiamo l’ora, rinunciamo all’idea originaria di salire il Monte Santanel, arriveremo su troppo tardi. Quindi in sette decidiamo di salire, già che ci siamo, al colle omonimo, 2464 m. Lo raggiungiamo con fatica, perché il sentiero è in gran parte scomparso. Lo ritroviamo solo negli ultimi metri, arrivando sulla sella caratterizzata da un curioso monolito roccioso. Panorama stupendo sul Monte Rosa e sulla valle della Legna, diramazione secondaria della valle di Champorcher.
Dal colle, seguendo un sentierino da capre, strettissimo, esposto e con un paio di passaggi delicati su roccette ed erba olina, raggiungiamo la spalla sopra il bellissimo lago Santanel 2361 m. Scendiamo in ordine sparso, per ripidi pendii di erba e detriti, arrivando al lago, ricco di trote, dove ritroviamo Alex e Pattty.
E’ finalmente ora di pranzo, diamo fondo ai formaggi valdostani avanzati dalla sera precedente. Ci mancherebbe il vino, ma avendo già dato a cena il sabato sera, abbiamo evitato di portarcelo… Passiamo un’ora e mezza tra pranzo, relax, chiacchiere e risate. Il cielo che si vela ed il sole più pallido ci costringono, a malincuore, a prendere la via del ritorno.
La discesa è comunque suggestiva, nell’aria del tardo pomeriggio, specie nel bosco ancora acceso dai colori autunnali. Arriviamo a Pianprato che è decisamente fresco, ormai immerso nell’ombra. Alle nostre spalle una bella giornata rilassante tra amici, a conclusione di un week-end di totale montagna autunnale, ottimamente riuscito.
Foto:
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"Ci sono delle persone che si incontrano, prima si assaggiano... poi vedono se possono camminare insieme, come noi adesso.." M. Rigoni Stern