Litfibopolis La comunità dei fans dei Litfiba

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    (resina)
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    00 10/07/2010 12:13
    ciao
    ti volevo chiedere, visto che sei riuscito a portare sul forum maroccolo e guglielmi, se hai mai provato a contattare bruno casini, per fare quattro chiacchiere con noi

    sarebbe bello togliersi qualche curiosità
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    00 13/07/2010 12:56
    Re:
    (resina), 10/07/2010 12.13:

    ciao
    ti volevo chiedere, visto che sei riuscito a portare sul forum maroccolo e guglielmi, se hai mai provato a contattare bruno casini, per fare quattro chiacchiere con noi

    sarebbe bello togliersi qualche curiosità




    gli realizzammo un'intervista. dovrei trovarla perché era pubblicata su un sito che ora non c'è più
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    Roma non è più la capitale
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    00 13/07/2010 12:59
    D- Tu fosti il manager dei Litfiba dal 1981 al 1985….cosa avevano loro in più rispetto ad altri gruppi?
    R-Quando si presentarono da me Gianni Maroccolo e Ghigo Renzulli al Casablanca di Firenze (spazio per concerti e progetti di cultura giovanile anni 80,dentro la mitica Casa Del Popolo di Rifredi) io rimasi scettico ma poi ascoltai il loro demo tape ,tante volte,per una settimana di seguito.Alla fine mi ritrovavo che canticchiavo i loro brani,mi entrarono in testa.Mi piaceva la loro immagine forte,cupa,esistenzialista,innovativa,il loro front man,grande “animale da palcoscenico”.
    Avevano una grande forza e poi cantavano in italiano,cosa molto coraggiosa in quel periodo,la new wave inglese stava spopolando a Firenze.
    In quel periodo misi in piedi la Boxe Music Management e lavoravo con i Diaframma,Neon(che se ne andarono dopo poco),i Lightshine,gli Avida di Maurizio Dami alias Alexander Robotnick,Moda e tanti altri.
    ( La redazione della rivista Westuff,Bruno Casini il primo da sinistra-foto di Roberto Quagli )

    D-Lessi quando i Litfiba ti diedero un nastro registrato in sala prove,molte deficitario come qualità,ma dove si intuivano le potenzialità della band….perché oggi non è più così??I demo della mia band li ho sempre registrati in sala prove,con mixer multipiste e poi riversati in digitale….ma nessun produttore li ascolterebbe mai,perché”non professionali”!Si preferisce ascoltare un lavoro scadente ma registrato da dio che un lavoro registrato un po’ in maniera artigianale e con amore e che contiene spunti interessanti. Questo a mio giudizio non è giusto,bisogna capire le possibilità dei giovani,non credi??
    R-Devo dirti che io guardo più alla passione,al cuore,alle atmosfere che al prodotto “perfetto “ in senso tecnico”.I Litfiba lavoravano molto,nella loro cantina di via dei Bardi in pieno centro storico e registravano alla Gas Studio (via Rinuccini,accanto a p.zza Puccini), provavano in continuazione,
    avevano la fortuna anche di suonare molto dal vivo.Ripeto che le “cassette” dei primi Litfiba erano molto interessanti,zeppi di sincerità rock ,di testi dirompenti,di grande epicità sonora,mi coinvolsero subito.Ancora oggi ascolto i brani dei loro primi dischi,non per motivi professionali ma perché mi piacciono,per me “Pioggia di Luce” è un gioiello della canzone italiana nel decennio anni ’80.Bisogna investire sui giovani,uscire dagli studi di registrazione top,andare e frequentare cantine,piccoli club,centri sociali.Il meglio della musica sta sempre nascosto nell’ombra e nel
    sommerso.

    D-E’ vero che sei stato te ad organizzare la MephistoFesta…dove Piero Pelù usciva da una bara?..è
    possibile avere una recensione di quell’evento?esiste una registrazione audio-video?
    Qual’era il gruppo che negli anni 80 hai più stimato per coerenza?…
    R-Si,organizzai la MephistoFesta al Casablanca di Firenze il 18 febbraio 1982,sapevo che Piero aveva queste simpatie verso l’oscuro e che aveva una bara,allora invece di organizzare la solita festa di Carnevale pensai a questa.Fu un vero successo,il Casablanca strapieno ed il pubblico silenzioso e magicamente galvanizzato.Non esistono registrazioni,peccato…
    Io ho sempre stimato i Litfiba,senza dubbio,erano un anello magico,avevano tante idee,tanti progetti,Piero Pelù e Antonio Aiazzi curavano l’immagine del gruppo,Gianni Maroccolo e Ghigo Renzulli l’aspetto sonoro.Reputo Antonio Aiazzi un grande musicista,molto del suono litfiba arriva dalle sue sensibilità.
    Stimavo molto i Neon di Marcello Michelotti,i Pankow,i GazNevada di Bologna,Banda Aid di Lecce,i Monuments di Torino,gli Scortilla di Pivio di Genova,i Carillon del Dolore di Roma,i Death in Venice di Venezia,i Panoramics di Napoli,i NOIA di Cervia,i Metalvox di Bologna,i Rats di Modena

    D-Ciao Bruno,prima ti faccio i miei complimenti per il tuo libro “FREQUENZE FIORENTINE”.
    A tal proposito volevo chiederti come mai tute le interviste risalgono al periodo in cui hai scritto il libro e quella di Federico Fiumani è datata 1985?
    R-Semplice,Federico Fiumani contattato da me,come tutti gli altri,non si è fatto intervistare.La motivazione che mi diede per telefono è che “quel periodo lo rattristava “!!!!!”Allora a me dispiaceva molto non mettere Fiumani(da me considerato uno dei precursori della new wave fiorentina) e quindi ho inserito questa breve intervista fatta da me sul trimestrale Wesuff (rivista di arte,moda e spettacolo,di cui ero redattore ed uno dei fondatori insieme a Stefano Tonchi e Maria Luisa Frisa).

    D-Rifacendomi alle domande che hai fatto un po’ a tutti gli artisti intervistati nel libro volevo chiederti:Quali sono i ricordi più forti legati agli anni 80?Quali sono in concerti che ancora oggi sono vivi nella tua memoria?
    R-I ricordi di quegli anni sono gli amici che non ci sono più………ma anche la grande energia creativa,emotiva,fisica,erotica che esisteva in quegli anni,si produceva tanto,in continuazione,giorno e notte….come ho sempre detto…in tante occasioni…si dormiva veramente poco.
    I concerti sono tanti,troppi,impossibile elencarli tutti ma ti posso dire che gli eventi che ancora ricordo sempre sono :Echo and The Bunnymen nel Loggiato degli Uffizi (con i Neon come supporto-29 giugno 1981),i Kratwerk al Teatro Apollo (25 maggio 1981), i Killing Joke al Tenax(22 ottobre 1981),i Bauhaus (Tenax-6 maggio 1982),New Order (Tenax-16giugno1982),Virgin Prunes(Tenax-16 febbraio 83),Psichedelic Furs(Tenax-7 giugno 1984),Wall of Wodoo(Manila-23 Marzo 1986),Cocteau Twins(Tenax-28 ottobre 1986),Dead Can Dance (Grassina-16 dicembre 1988) e tenti altri.

    D-Ti piacciono i Litfiba attuali? E Pelù?Cosa pensi oggi di loro?
    R-Devo dirti la verità,non mi piacciono le loro nuove produzioni .Ho ascoltato tutte i loro cd che sono usciti ma non mi hanno coinvolto molto,mi sono passati davanti senza emozionarmi. Sono uno dei tanti che vorrebbe rivederli insieme…….chissà……!!!!!
    Penso che Piero e Ghigo abbiano sbagliato a dividersi,andavano alla grande…peccato!!!

    D-Qual è secondo te la canzone che rappresenta la massima espressione dei Litfiba?
    R-Sicuramente “Louisiana”…..bellissima,affascinante,magnetica,fortemente politica ma anche “Resta” o “Re del Silenzio” o “Gira nel mio cerchio”(potente e apocalittica), ma anche “Cane”…….anche “Bambino” o “Amigo”(ritmo da collasso),o la meravigliosa “Instanbul”.
    “La preda” è sempre stato il brano che ho amato dal vivo….

    D-Quali sono gli artisti che più ti hanno influenzato?cosa pensi dell’attuale scena musicale italiana e mondiale?fai qualche nome…..
    R-Ho sentito tante cose…a me piaceva anche la scena progressive degli anni 70 come Pink Floyd,Led Zeppelin,Jimi Hendrix,Janis Joplin,The Who,Black Sabbath,High Tide,Audience,The Pentangle,Black Widow,Caravan,May Blitz,Roxy Music,Van Deer Graaf Generator,Alan Sorrenti,PFM,Area.
    Poi è arrivata la scena degli anni 80 con Soft Cell,Tuxedomoon,Devo,Joy Divisi0n(sono un grande fans di Ian Curtis),Simple Minds,Talking Heads,Trobbing Gristle,Residents,The Style Council,
    Television,The Sound,Sister Of Mercy,Cocteau Twins,Bauhaus,Cabaret Voltaire,Iggy Pop,Malaria,Artery,Clock Dva,Flesh For Lulu,Tears For Fears,The Cramps,Anne Pigalle,Keith Jarrett,Art Of Noise,i Rema Rema,The Smiths,Lounge Lizards,A Certain Ratio,Medium Medium,Monte Cazazza,Psychic TV,Fad Gadget,D.A.F.,XTC,Echo and The Bunnymen,Depeche Mode,Sade.......
    L’attuale scana italiana non mi sconvolge molto….seguo i PGR di Maroccolo e Ferretti ,Marlene Kuntz,Andrea Chimenti,Baustelle,Banda Improvvisa con Alessandro Benvenuti,gli evergreen Diaframma di Federico Fiumani,Riccardo Tesi,le Stazioni Lunari di Francesco Magnelli e Ginevra Di Marco,i Tetes de Bois,Cesare Picco,i Supernova di Giacomo Godi.


    D-Cosa pensi dei gruppi che scrivono testi fin troppo politicizzati?
    R-La musica è comunque un messaggio,un tam tam tribale,quindi chi fa la scelta della politica va bene,l’importante che lo faccia con sincerità e con schiettezza….a me non piacciono quelli che lanciano messaggi politici …perché va “di moda”…..e devono vendere dischi.

    D-Hai fatto il manager di tante band importanti(Litfiba) ai loro esordi.Ti senti uno scopritore di talenti oppure sei stato fortunato nel trovarti nel posto giusto con la gente giusta?
    R-“Mi sembrò di trovarmi nel posto giusto al momento giusto”(Pier Vittorio Tondelli).
    La mia risposta è questa,non mi sento scopritore di talenti, sono cose che sono successe da sole,ed è giusto che siano così,come il mio abbandono consenziente con loro….io ho fatto tante altre cose e loro sono diventati famosi,peccato che nel 1999 si sono separati…ci sono state molto male.Ho assistito al loro ultimo concerto a Monza,sono saliti sul palco senza neanche guardarsi,una esperienza di vita di quasi 20 anni,finita in questa maniera.

    D-Cosa ne pensi del percorso artistico di due band come diaframma e litfiba dopo che tu non hai avuto più un ruolo mangariale con loro?
    R-Ho risposto prima per i Litfiba,mi dispiace molto per il loro distacco,per i Diaframma di Federico Fiumani sono contento,ancora oggi godono di seguito,hanno sempre uno zoccolo duro che li adora e li stima.Fiumani è un grande arista,dovrebbero darlgli un premio alla carriera al Premio Tenco oppure al Premio Ciampi di Livorno.
    Io dopo il distacco da promoter ho continuato a fare altri progetti come l’Independent Music Meeting,il Pitti Trend,la rivista Westuff e tuttoggi continuo su questo percorso.

    D-Fosti tu a proporre queste band all’IRA?Cosa ne pensi di quella struttura formata da pirelli e sua moglie?Credi davvero che sia stata croce e delizia per le band fiorentine degli anni 80?
    R-No,non sono stato io ma penso lo stesso Pelù,essendo in società con Pirelli nell’IRA.L’etichetta fiorentina è stata molto importante per lo scenario musicale italiano.Ha prodotto tanto materiale,oltre ai Litfiba e Diaframma ricordo i Moda, gli Underground Life Detonazione, Bisca i mitici Violet Eves di Nicoletta Magalotti , gli Endless Nostalgia,Joe Perrino and the Mellowtones.

    D-Con quante e quali band hai lavorato oltre alle due che ho sopra citato?
    R-Oltre ai Litfiba e Diaframma ,la Boxe Music(agenzia formata da me) lavorava con i Moda,Neon,Avida,Lightshine,Denovo(soltanto per la Toscana),Naif Orchestra,Cafè Caracas con Raf alla voce e al basso.

    D-Ci puoi raccontare qualche aneddoto sui concerti o viaggio che facevi con le band fiorentine.
    R-Si partiva sempre con delle macchine stipate di strumenti e si viaggiava molto,mi sono visto tante di quelle albe a giro con i Litfiba,bellissimo periodo.Un ricordo è stato uno dei primi concerti al Tenax,eravamo molto preoccupati,sarebbe venuto il pubblico,eravamo nel locale dove suonavano spesso i Neon.Alle 22.00 era tutto esaurito,fu un concerto bellissimo,con Maroccolo in grande forma e Piero con i suoi looks arabo-mediterranei.”Onda Araba” …..che pezzo ma anche“Versante Est”…..tutti e due su “Catolgue Issue” oggi introvabile.


    D-A quei tempi era difficile procurare date e concerti per le band emergenti?Pensi che oggi sia davvero impossibile iniziare a fare musica rispetto a 20 anni fa?Cosa è cambiato in Italia?
    R-A quei tempi lavoravo duro per trovare i concerti ai Litfiba e ai Diaframma,c’era un mercato più aperto,si poteva lavorare con un circuito di club(si chiamava Nightclubbing Organisation in cui c’erano il Big Club di Torino,il Manila di Firenze,il Viridis di Milano,il Black Out di Roma,lo Slego di Rimini e tanti altri) in cui poteva suonare dal vivo,oggi i club sono invadi dai deejay e basta.In Italia stiamo assistendo ad un impoverimento della creatività giovanile,poche sono le occasioni di spazi per suonare dal vivo,anche i centri sociali nati negli anni 90 stanno esaurendosi.

    D-Fra tutti i tuoi album qual è quello che ami di più degli altri?quali sono secondo te i migliori album italiani degli anni 80?
    R-Mi piace tantissimo “Tre”,”Desaparecido” e “17 re” dei Litfiba.Dei Diaframma amo “Siberia” el mini lp “Altrove” con alla voce Nicola Vannini.”Rituals” dei Neon è un album ancora attualissimo,e “My blues is you” è il pezzo biù ballato negli anni 80 nei club italiani. ”Amsterdam” è un pezzo che rappresenta una epoca,Litfiba e Diaframma insieme,geniale.
    Amo “Yassassin” dei Litfiba,un confronto intelligente con la dance music.Ho sempre adorato i Pankow,un prodotto veramente internazionale.“Ce n’est q’un debut” di Alexander Robotnick è un disco che ho consumato come quelle “GMM” dei Giovanotti Mondani Meccanici usciti tutti e due per la Materiali Sonori.Sono sempre stato un fans di Sandro Tamburi ed il suo unico album “Tam Tam Tamburi”per la Kindergarten Records.Amo “Lazare” dei Minox prodotto da Steven Brown dei Tuxedomoon ed il primo album degli Scudocrow con Ranieri Cerelli alla chitarra.Ancora il primo lp dei Rinf,suoni tedeschi e no wave fiorentina. Il mitico Soul Hunter con “Just in the nick of time” per la Contempo Records.Tra i dischi che trovo fondamentale per me e per la mia formazione è la colonna sonora dell’Eneide portato sul palcoscenico dalla Compagnia Teatrale Krypton realizzata dai Litfiba,elettronica oscura e grande atmosfere inquietanti,aperture sonore,brividi musicali. I migliori album degli anni 80 in Italia per me sono.Magazzini Criminali “CrolloNervoso”(ItalianRecords),”Ortodossia”deiCCCP(MultimediaAttack),GazNevada”Sicksoundrack”(Italian Records),Violet Eves “Incidental Glance”,Beau Geste”Per il Teatro”(Materiali Sonori),Pankow“Gisela”(Contempo Records),”Firenze Sogna-Itinerari Musicali 1976-1983”(Materiali Sonori),il primo album dei Go Flamingo”Go Flamingo”,i Violet Eves di“Promenade”(con la struggente “Galaxy Bar”)



    Bruno Casini
    Settembre 2006
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    Roma non è più la capitale
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    (resina)
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    Registrato il: 02/10/2009
    00 15/07/2010 11:52
    ottimo